Libero - Ultimo abitante di Roscigno

[CarmineDM]

Libero - Ultimo abitante di Roscigno

Commenti e critiche ben accetti

[lumb]

Il personaggio ripreso meritava questo ritratto,bella la composizione.
Forse i rossi sono un po saturi dal mio monitor.
Comunque bravo.

Ciao Umberto.

[sdomenico]

davvero un bel personaggio ed una bella foto.

[gparrac]

E ...gli altri 859 dove sono andati a finire?
Battuta scontata ... ho capito poi che ti rifervi a Roscigno Vecchia, il centro storico praticamente disabitato per problemi di smottamento del terreno.
E da qualche immagine vista su Internet il posto mi è sembrato veramente interessante da fotografare, anche per ambientare il personaggio in un piccolo reportage che ce lo farebbe conoscere meglio.
La fotografia? Decisamente buona, a mio avviso ... l'espressione del soggetto fa pensare che stia raccontando (o raccontandosi ...), appare abbastanza naturale pur con qualche limite.
Forse per abitudine mentale certe immagini si vedrebbero meglio in Bianco e nero ... naturalmente non è una regola asoluta, l'idea del proporre la fotografia a colori non è certo criticabile sulla base di questa considerazione.
Secondo il mio modo di vedere però non è il colore il punto debole ... lo è il tipo di colore, troppo luminoso, troppo giovane per adattarsi all'ultimo abitante del vecchio paese abbandonato.
Sempre che non sia una tua scelta pensata e voluta fortemente ... ma che come singola immagine stride abbastanza.

Un saluto

[CarmineDM]

Vi ringrazio per i complimenti.

Si tratta appunto di Roscigno Vecchia che è a qualche chilometro da dove vivo.
Il ritratto non è sicuramente originale. La fama di "Libero" - così si fa chiamare (in realtà il suo vero nome è Giuseppe) - varca i confini regionali e molti sono i fotografi che l'hanno ritratto.
La sua abitazione - una casa al primo piano di uno stabile di inizio 900' per buona parte totalmente decaduto - era infatti colma di stampe che i fotografi dopo averlo ritratto gli inviavano da ogni parte d'Italia.

Quel pomeriggio, io ero solo ed era inverno inoltrato. Faceva freddo e i colori del luogo ero spenti e lui invece era così eccentricamente "rosso" (e aggiungerei, con il solo smanicato addosso mentre io con il piumino morivo di freddo).

Quando arrivai a Roscigno lo trovai seduto, al centro del borgo disabitato, con i soli gatti che gli facevano da compagnia. Dopo un piccolo accenno con la testa alla mia richiesta di fotografarlo ho deciso di ritrarlo così a colori, rosso e nella sua beata e voluta solitudine.

[gparrac]