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etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
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Inviato: Ven 22 Giu, 2012 3:54 pm Oggetto: |
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| il signor mario ha scritto: | ... molto spesso nei teatri non c'è il cartello vietato fotografare, è un luogo privato e so che lì non si fotografa così come non c'è sulla porta di casa mia  |
Attenzione. Casa tua non è un luogo aperto al pubblico. Quindi se qualcuno entra con una macchina fotografica potrebbe commettere reato, senza che tu debba aprir bocca.
Un luogo aperto al pubblico è diverso. Non si può andare a "beccare" i fotografi ad uno ad uno (creando imbarazzo o vergogna) se questi non sanno che è vietato.
La legge non dice che in un luogo aperto al pubblico "è vietato fotografare" a prescindere. Evidenzia che il divieto è un diritto che il proprietario può esercitare.
Nelle chiese non c'è divieto di fotografare. Tutti possono fotografare tranquillamente. Il divieto viene espresso dal prete ai genitori, privilegiando un solo fotografo, per determinate cerimonie. Ovviamente chiede di comunicare l'invito a tutti gli amici e parenti.
Come sottolineavo prima non è importante il come quanto il "prima" perchè il "durante" è antipatico e può creare dei veri e propri casini con la massa.
Se invece in un teatro non compare alcun divieto, nemmeno sul biglietto, vuol dire che posso fotografare. Significa che nessuno ha esercitato il "diritto" al divieto. |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 22 Giu, 2012 7:04 pm Oggetto: |
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I cocomerari sono della bancarelle con frigo dove viene venduto il cocomero, anguria, a fette a prezzi esorbitanti. Aprono in questo periodo con l'estate e chiudono con la fine della stagione dei cocomeri. Arrivano puntuali ogni anno così come questo argomento sul divieto di fotografare nei teatri e simili, riferito in particolare ai saggi e agli esami.
Per quanto riguarda l'ospitare se nella richiesta d'affitto l'associazione di danza ha organizzato un evento che comprende anche gli esami di karate e il tutto è indicato nella richiesta sarebbe pienamente corretto. Ma, e qui sta il motivo per cui dissertiamo su ipotesi, non lo sappiamo e credo che non lo sapremo mai.
sul prima, sulla tutela e sul buon senso siamo in pieno accordo. |
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etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
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Inviato: Ven 22 Giu, 2012 7:51 pm Oggetto: |
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Capito, un argomento "stagionale"  |
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clabert utente attivo

Iscritto: 28 Apr 2005 Messaggi: 663 Località: Surfers Paradise Qld Australia
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Inviato: Lun 25 Giu, 2012 10:03 am Oggetto: |
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| Citazione: | @etereo
Dobbiamo capire se l'organizzatrice della danza aveva titolo per vietare di fotografare.
Per saperlo dovresti chiedere al maestro di tuo figlio se ha chiesto il permesso al comune (o alla proprietà) per le sue 2 ore di karate.
Se il palazzetto era impegnato per la danza e l'organizzatrice ha ceduto le 2 ore a voi, allora questa aveva titolo per imporre un divieto ma nessuna giustificazione per comportarsi in modo arrogante e presuntuoso.
Come si fa in situazioni analoghe, il divieto di fotografare è imposto all'ingresso dell'edificio o della sala. Come il divieto di fumare o altri divieti (prendere l'ascensore, attraversare una porta, etc).
Per quel che ne sappiamo il divieto imposto dall'organizzatrice a favore dei suoi 2 fotografi poteva essere il frutto di un accordo preso con il maestro di tuo figlio in cambio delle due ore.
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A questo punto non so se l'organizzatrice aveva o no il diritto (legale) di vietare di fotografare, se basta svegliarsi al mattino e dire no, tu non fotografi, allora ce l'aveva!
Il maestro non ha chiesto direttamente al comune, ma è stato invitato dall'organizzatrice, perchè un corso di karate lo tiene nella stessa palestra dove l'organizzatrice insegna danza, ed un altro lo tiene in una palestra diversa. So per certo che questo divieto è stato imposto unicamente dall'organizzatrice, perchè conoscendo il maestro e amico da oltre vent'anni non lo vedo capace di fare la cresta sulle foto dei genitori. Perciò questa organizzatrice ha voluto guadagnare (tutto per lei) su un settore che non era di sua competenza ed inoltre anche su persone che non frequentano la sua palestra e che avrebbero difficoltà a procurarsi le foto.
| Citazione: | @il signor mario
Quel palazzetto dello sport è comunale ma per l'evento c'è che lo ha preso sotto la sua responsabilità e quindi di fatto è assimilabile ad un luogo privato, all'organizzazione basta una comunicazione verbale data con l'altoparlante, quindi a voce, all'inizio della manifestazione. |
Non è stata data nessuna comunicazione con l'altoparlante, questa tipa si scagliava ( e ripeto come un pit bull) contro ogni persona con la macchina fotografica o telecamera.
| Citazione: | @il signor mario
In più questa su cui si disserta è una situazione decisamente ingarbugliata, un esame di karate ospite (?) non si sa se pagante o meno di un'associazione di danzaospite (?) non si sa se pagante o meno di una struttura comunale. |
Ovvio che si stia dissertando, come ho detto all'inizio, io non avevo l'attrezzatura fotografica e mio figlio non partecipava all'esame. E' solo per capire quali sono i diritti di ciascuno e come reclamarli.
Ho provato a spiegare poco sopra la situazione ingarbugliata e ribadisco che l'esame di karate era in un orario pomeridiano ed il pubblico non era pagante, mentre il saggio di danza si sarebbe svolto la sera, ed in questo caso il pubblico sarebbe stato pagante.
Da tutto quello che ho letto mi sono reso conto che di certo, c'è che non c'è niente di certo, magari c'era il diritto dell'organizzatrice ad imporre il divieto ma sbagliando il modo di comunicarlo ha creato caos. Magari questa tizia non aveva proprio questo diritto, ed ha creato il caos lo stesso.
Boh, un'altra cosa fatta all'italiana, dove ha più diritti chi grida più forte.
 _________________
Sul mercatino di photo4u ho concluso positivamente affari con: Michele Ferrato - exdanighost - salentino - diegop - memi28 - gonfiacani |
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Frankielosmilzo utente
Iscritto: 08 Feb 2012 Messaggi: 60 Località: Pescara
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Inviato: Gio 09 Ago, 2012 3:19 pm Oggetto: |
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Se mi avessero impedito di fotografare mio figlio dopo aver visto altri fotografi (autorizzati non da me) scattare foto ai minori presenti avrei chiamato immediatamente il 112. _________________ Quando ricordo un momento della mia vita voglio farlo come l'ho vissuto, con tutte le sue imperfezioni e, talvolta, con un pizzico di rimpianto... perchè i momenti passati non tornano mai... purtroppo/per fortuna. |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Gio 09 Ago, 2012 3:25 pm Oggetto: |
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| E avresti passato dei guai seri |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 10:37 am Oggetto: |
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Scusate, mi chiarite una cosa.
Qual è il riferimento di Legge che sancisce la possibilità di proibire la fotografia all'interno di luoghi privati aperti al pubblico?
Io ho presente la norma che vieta di diffondere ritratti di persone e immagini di beni di proprietà privata. Divieto di diffondere però, non di riprendere.
Così come ho in mente il divieto di riprendere persone all'interno della propria dimora abituale.
Ma se io riprendo mio nipote che fa una gara sportiva in una palestra, oppure riprendo una tela di Caravaggio a San Filippo dei Francesi, senza mai diffondere queste fotografie, quale norma di Legge mi vieta di farlo? _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it

Ultima modifica effettuata da AleZan il Ven 10 Ago, 2012 1:24 pm, modificato 1 volta in totale |
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etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 11:57 am Oggetto: |
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Penso che il riferimento di Legge si estrapoli dagli articoli che regolano la propietà privata.
Come tu stesso hai scritto i luoghi aperti al pubblico sono privati ed il pubblico è tenuto ad osservare le regole del proprietario.
Nei musei e in qualsiasi altro luogo privato, anche se aperto al pubblico, dobbiamo sottostare alle regole dei padroni di casa. E se c’è scritto che non si può fotografare, semplicemente non lo possiamo fare.
http://www.corsivo.net/legislazione.html |
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Frankielosmilzo utente
Iscritto: 08 Feb 2012 Messaggi: 60 Località: Pescara
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 5:31 pm Oggetto: |
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| il signor mario ha scritto: | | E avresti passato dei guai seri |
...meglio che non rispondo.
A dire il vero l'avevo anche fatto ma ho preferito cancellare la risposta troppo impulsiva. _________________ Quando ricordo un momento della mia vita voglio farlo come l'ho vissuto, con tutte le sue imperfezioni e, talvolta, con un pizzico di rimpianto... perchè i momenti passati non tornano mai... purtroppo/per fortuna. |
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etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 5:46 pm Oggetto: |
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Frankielosmilzo, non ti devi arrabbiare. Devi capire che ci sono dei motivi, che ci piacciano o meno.
In una propietà privata, aperta al pubblico o meno, decide il padrone di casa le regole. Se le regole non ti piacciono, non le accetti, non mandare lì tuo figlio... Questa è la società, la comunità... Non ruota tutto intorno a te (a noi)... |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 6:00 pm Oggetto: |
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| etereo ha scritto: | Penso che il riferimento di Legge si estrapoli dagli articoli che regolano la propietà privata.
Come tu stesso hai scritto i luoghi aperti al pubblico sono privati ed il pubblico è tenuto ad osservare le regole del proprietario.
Nei musei e in qualsiasi altro luogo privato, anche se aperto al pubblico, dobbiamo sottostare alle regole dei padroni di casa. E se c’è scritto che non si può fotografare, semplicemente non lo possiamo fare.
http://www.corsivo.net/legislazione.html |
Mah... non so... Approfondirò il tema...
Capisco che se ho accesso ad un luogo privato aperto al pubblico io debba seguire delle norme di comportamento che evitino danni alla proprietà o disturbo alle funzioni che lì si svolgono. Questo è logico.
Ma non capisco quale norma di legge mi vieti di esercitare un comportamento lecito (fotografare) che rientra nei miei normali diritti di cittadino. Ripeto: fotografare, non diffondere le immagini che ho ripreso.
Mi pare che i luoghi privati aperti al pubblico dal punto di vista giuridico non siano esattamente assimilabili ai luoghi privati tout-cour (ad es le abitazioni) dove il proprietario mi può semplicemente invitare ad uscire, senza fornirmi alcuna motivazione. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Frankielosmilzo utente
Iscritto: 08 Feb 2012 Messaggi: 60 Località: Pescara
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 6:48 pm Oggetto: |
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| etereo ha scritto: | Frankielosmilzo, non ti devi arrabbiare. Devi capire che ci sono dei motivi, che ci piacciano o meno.
In una propietà privata, aperta al pubblico o meno, decide il padrone di casa le regole. Se le regole non ti piacciono, non le accetti, non mandare lì tuo figlio... Questa è la società, la comunità... Non ruota tutto intorno a te (a noi)... |
ho capito perfettamente. Grazie.  _________________ Quando ricordo un momento della mia vita voglio farlo come l'ho vissuto, con tutte le sue imperfezioni e, talvolta, con un pizzico di rimpianto... perchè i momenti passati non tornano mai... purtroppo/per fortuna. |
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etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 8:17 pm Oggetto: |
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| AleZan ha scritto: |
Capisco che se ho accesso ad un luogo privato aperto al pubblico io debba seguire delle norme di comportamento che evitino danni alla proprietà o disturbo alle funzioni che lì si svolgono. Questo è logico.
Ma non capisco quale norma di legge mi vieti di esercitare un comportamento lecito (fotografare) che rientra nei miei normali diritti di cittadino. Ripeto: fotografare, non diffondere le immagini che ho ripreso.
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Approfondisci. Io l'ho fatto un paio di anni fa spremendo un'amica laureata in giurisprudenza perchè volevo fare un reportage in un outlet all'aperto... Nulla da fare, ho dovuto chiedere permessi, avere un tesserino ed ogni due per tre avevo il sorvegliante del momento, ce ne sono diversi sparsi que e là, che mi diceva di mettere giù la fotocamera... Mostra il foglio, verifica via radio... lavoro del cavolo insomma.
Nello specifico della tua domanda dovresti cambiare gestalt. I danni alla proprietà o il disturbo della quiete sono già regolamentati da altre leggi. Qui vige semplicemente l'espressione, di un proprietario che apre un locale al pubblico, di esercitare i diritti che gli appartengono. Della sua proprietà, il proprietario, fa quello che vuole. Può decidere di aprirla al pubblico per un qualche motivo, questo non gli fa perdere dei diritti... questo va capito. Non è scritto da alcuna parte che aprendo un locale al pubblico si perdono dei diritti... è vero il contrario.
Il diritto lecito, come lo definisci, di fotografare non è poi così lecito. Ha delle regole ben chiare. I limiti riguardano proprio la proprietà privata. Il locale aperto al pubblico è a tutti gli effetti una proprietà privata. Se vige un divieto di fotografare il proprietario può chiamare agenti di polizia per allontanarti (o denunciarti). |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 8:45 pm Oggetto: |
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| Frankielosmilzo ha scritto: | ...meglio che non rispondo.
A dire il vero l'avevo anche fatto ma ho preferito cancellare la risposta troppo impulsiva. |
Provo a spiegarmi: tu sei in un luogo soggetto a restrizioni perfettamente legali, in questo caso il divieto di fotografare ma potrebbe essere di bere alcolici o di indossare pantaloni verdi, il proprietario, o il conduttore, può imporre le regole perché il luogo non è pubblico, tu chiami i carabinieri perché non ti lasciano fotografare i bambini, si i bambini perché dal momento che fotografi non è detto che fotografi solo tuo figlio e tu per loro non dai garanzie cosa che invece il fotografo professionista da, o dovrebbe dare, sull'uso delle foto, i carabinieri arrivano, vedono che il proprietario, o conduttore è perfettamente nella ragione e tu, nella migliore delle ipotesi ti ritrovi in caserma a giustificare il tuo comportamento.
Chi passerebbe i guai tu o il conduttore del locale?
Spero di essere stato chiaro |
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Frankielosmilzo utente
Iscritto: 08 Feb 2012 Messaggi: 60 Località: Pescara
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Inviato: Ven 10 Ago, 2012 10:39 pm Oggetto: |
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| il signor mario ha scritto: | Provo a spiegarmi: tu sei in un luogo soggetto a restrizioni perfettamente legali, in questo caso il divieto di fotografare ma potrebbe essere di bere alcolici o di indossare pantaloni verdi, il proprietario, o il conduttore, può imporre le regole perché il luogo non è pubblico, tu chiami i carabinieri perché non ti lasciano fotografare i bambini, si i bambini perché dal momento che fotografi non è detto che fotografi solo tuo figlio e tu per loro non dai garanzie cosa che invece il fotografo professionista da, o dovrebbe dare, sull'uso delle foto, i carabinieri arrivano, vedono che il proprietario, o conduttore è perfettamente nella ragione e tu, nella migliore delle ipotesi ti ritrovi in caserma a giustificare il tuo comportamento.
Chi passerebbe i guai tu o il conduttore del locale?
Spero di essere stato chiaro |
Sei stato chiarissimo.
Preferisco abbandonare la discussione... spero di non dovermi mai trovare in una situazione del genere. _________________ Quando ricordo un momento della mia vita voglio farlo come l'ho vissuto, con tutte le sue imperfezioni e, talvolta, con un pizzico di rimpianto... perchè i momenti passati non tornano mai... purtroppo/per fortuna. |
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marck4 utente attivo

Iscritto: 29 Mar 2005 Messaggi: 1403 Località: grosseto
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Inviato: Gio 16 Ago, 2012 3:33 pm Oggetto: |
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io chiederei per scritto, in raccomandata alla scuola di karate, i motivi del comportamento della signora e che il comportamento della stessa ti sta facendo passare la voglia di far seguire i corsi a tuo figlio...
magari cerca di farla firmare ad altri genitori e mandala in copia alla tipa in oggetto...
tutto questo da fotografo professionista che:
1) chiedo di non avere parenti e amici tra le scatole durante le cerimonie e negli spazi stretti o momenti convulsi..
2) negli spettacoli, sò che tutti fanno foto, cerco solo di farle meglio di loro, se in una scuola di danza, come è successo, trovo durante le prove o durante il saggio, fotoamatori che fanno foto per poi darle a tutto il corso, semplicemente smetto di seguirla e spiego ai genitori che mi cercano, perche non voglio avere a che fare con persoone poco serie, il mio tempo ha valore come quello di un qualsiasi altro artigiano  _________________ http://www.marcomiglianti.it/ http://www.marcomiglianti.blogspot.com
http://www.migliantistudio.com |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Gio 16 Ago, 2012 6:39 pm Oggetto: |
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| marck4 ha scritto: | io chiederei per scritto, in raccomandata alla scuola di karate, i motivi del comportamento della signora e che il comportamento della stessa ti sta facendo passare la voglia di far seguire i corsi a tuo figlio...
magari cerca di farla firmare ad altri genitori e mandala in copia alla tipa in oggetto...
tutto questo da fotografo professionista che:
1) chiedo di non avere parenti e amici tra le scatole durante le cerimonie e negli spazi stretti o momenti convulsi..
2) negli spettacoli, sò che tutti fanno foto, cerco solo di farle meglio di loro, se in una scuola di danza, come è successo, trovo durante le prove o durante il saggio, fotoamatori che fanno foto per poi darle a tutto il corso, semplicemente smetto di seguirla e spiego ai genitori che mi cercano, perche non voglio avere a che fare con persoone poco serie, il mio tempo ha valore come quello di un qualsiasi altro artigiano  |
Così la tipa non "ospita" al palazzetto nelle giornate in cui lei è conduttrice la scuola di karate e loro devono pagare per intero la giornata per gli esami con immensa gioia dei genitori su cui ricadrebbe l'aumento dei costi
Daccordissimo invece sul tuo comportamento ai saggi è l'unico che ha abbastanza efficacia |
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