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ioclick
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 Inviato: Gio 19 Lug, 2012 1:55 pm Oggetto: [Il Piacere di Piacere!] Fotografi! |
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"IL PIACERE DI PIACERE" Essere Fotografi equivale a Subire passivamente quello che fotografiamo?
Oppure
ESSERE i Coprotagonisti della scena.. e Registi dell'Interpretazione della scena stessa?
Ciao Amici
Come sapete, io sono "particolare" e "rompiscatole!!!"
Lancio questo sasso nel lago (come facevamo da bambini) ma, non per vedere quanti rimbalzi riesce a fare sull'acqua (che è sempre comunque bello!)
Bensì!?!
Per contare quanti cerchi e (calcolare) quanto grandi sono e siamo riusciti a creare!!!!
Voi cosa ne pensate?
Grazie del Vostro contributo (se vorrete darlo!!)
Ma indipendentemente del risultato dello pseudo sondaggio ...
Vi Stimo TUTTI e Vi Ringrazio!
franco  
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Il mondo è divenuto uno "specchio Nero" che non riflette più la mia immagine ... Cacchio!!! Sono diventato un ombra troppo chiusa? |
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il signor mario
bannato
Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 7:39 am Oggetto: |
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| Franco la domanda sarebbe pure interessante ma credo vada circoscritta quantomeno al genere di fotografia; in relazione al genere varia il livello di "costruzione", interpretazione della foto. Per capirci se un fotografo di still life costruisce interamente la scena, l'ambiente e interpreta il soggetto (anche modificandolo pensa ad esempio alla subcategoria dello still life rappresentata da food), lo stesso non si può dire di chi pratica fotografia scientifica. Ovviamente sono due estremi, che a volte convivono nello stesso fotografo, ma le situazioni nel mezzo sono assolutamente varie.
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Gabronski
utente attivo
Iscritto: 18 Set 2008
Messaggi: 1299
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 8:10 am Oggetto: |
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Personalmente scatto una di queste in parecchie delle uscite fotografiche che faccio:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=581313
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Nikon D600 + Sigma 150-500 f6.3 Nikkor 80-200 f2.8 + Nikkor 50 f1.8 + Nikkor 24-70 + Sigma 15mm f2.8 |
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ioclick
utente attivo
Iscritto: 24 Giu 2011
Messaggi: 2915
Località: Castellanza (VA)
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 12:01 pm Oggetto: |
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| il signor mario ha scritto: | | Franco la domanda sarebbe pure interessante ma credo vada circoscritta quantomeno al genere di fotografia; in relazione al genere varia il livello di "costruzione", interpretazione della foto. Per capirci se un fotografo di still life costruisce interamente la scena, l'ambiente e interpreta il soggetto (anche modificandolo pensa ad esempio alla subcategoria dello still life rappresentata da food), lo stesso non si può dire di chi pratica fotografia scientifica. Ovviamente sono due estremi, che a volte convivono nello stesso fotografo, ma le situazioni nel mezzo sono assolutamente varie. |
Carissimo nonché stimatissimo Mario, in effetti, per quanto riguarderebbe la fotografia scientifica, non posso che darti ragione ma al 50% (intervengono troppi fattori a dare diciamo una piega voluta anche a quella; ma come la mettiamo per esempio nel reportage? (allego un paio di esempi) nel paesaggio? Basti vedere la foto postata dal amico Gabronski (che per altro ringrazio per il contributo) ne è un esempio.
In effetti anche se pare generica non concordi con me che essendo la vita fatta di "punti di vista" lo diventa "forse ancora di più per un fotografo'" col compiacimento di essere coprotagonista in un modo o nell'altro della scena stessa?
Ma il dubbio rimane...
Grazie per il tuo intervento di sicuro "spessore"
franco
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Il mondo è divenuto uno "specchio Nero" che non riflette più la mia immagine ... Cacchio!!! Sono diventato un ombra troppo chiusa? |
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Mario Zacchi
utente attivo
Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6656
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Gabronski
utente attivo
Iscritto: 18 Set 2008
Messaggi: 1299
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 12:38 pm Oggetto: |
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tutto ciò mi ricorda Piero Manzoni che sosteneva che l'artista e la sua opera debbano fondersi nello stesso concetto di rappresentazione unica. E allora faceva dei piedistalli su cui chiunque potesse salirci e diventare parte dell'opera ma allo stesso tempo parte della sua creazione.
_________________
Nikon D600 + Sigma 150-500 f6.3 Nikkor 80-200 f2.8 + Nikkor 50 f1.8 + Nikkor 24-70 + Sigma 15mm f2.8 |
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ioclick
utente attivo
Iscritto: 24 Giu 2011
Messaggi: 2915
Località: Castellanza (VA)
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 1:07 pm Oggetto: |
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| Gabronski ha scritto: | | tutto ciò mi ricorda Piero Manzoni che sosteneva che l'artista e la sua opera debbano fondersi nello stesso concetto di rappresentazione unica. E allora faceva dei piedistalli su cui chiunque potesse salirci e diventare parte dell'opera ma allo stesso tempo parte della sua creazione. |
Leggero OT, poi rientro....
Agostino Bonalumi, amico di strada di Piero Manzoni, ha dichiarato che in realtà all'interno delle famose scatole da 30 gr. l'una non vi sia contenuto nient'altro che gesso. Più precisamente
« Posso tranquillamente asserire che si tratta di solo gesso. Qualcuno vuole constatarlo? Faccia pure. Non sarò certo io a rompere le scatole. »
Aggiungo che ha quei tempi (1961) il "Costo di quelle scatolette" era paragonabile a tre stipendi di un caporeparto! 
... e ancora ma l'ultima
A Milano, il 23 maggio 2007 nelle sale della casa d'aste Sotheby's, un collezionista privato europeo si è aggiudicato l'esemplare numero 18 a 124.000 euro: record d'asta mondiale per una delle 90 opere.
...fonte wikipedia
franco
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Il mondo è divenuto uno "specchio Nero" che non riflette più la mia immagine ... Cacchio!!! Sono diventato un ombra troppo chiusa?
Ultima modifica effettuata da ioclick il Ven 20 Lug, 2012 1:29 pm, modificato 1 volta in totale |
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il signor mario
bannato
Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 1:23 pm Oggetto: |
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| ioclick ha scritto: | Carissimo nonché stimatissimo Mario, in effetti, per quanto riguarderebbe la fotografia scientifica, non posso che darti ragione ma al 50% (intervengono troppi fattori a dare diciamo una piega voluta anche a quella; ma come la mettiamo per esempio nel reportage? (allego un paio di esempi) nel paesaggio? Basti vedere la foto postata dal amico Gabronski (che per altro ringrazio per il contributo) ne è un esempio.
In effetti anche se pare generica non concordi con me che essendo la vita fatta di "punti di vista" lo diventa "forse ancora di più per un fotografo'" col compiacimento di essere coprotagonista in un modo o nell'altro della scena stessa?
Ma il dubbio rimane...
Grazie per il tuo intervento di sicuro "spessore"
franco |
Esatto, difatti mi riferisco a "quanto" il fotografo interviene nella foto e non al se... scrivendo: "...in relazione al genere varia il livello di "costruzione", interpretazione della foto..." do per ineluttabile l'intervento del fotografo nell'interpretare ciò che fotografa.
Quello che varia in relazione al genere sono la "quantità" e la "qualità" dell'interpretazione.
Argomento interessante.
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Gabronski
utente attivo
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 1:31 pm Oggetto: |
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Non ho ben capito se però intendiate discutere dell'interpretazione che qualcuno ha dato alla singola foto, o invece dell'interpretazione che lo stesso qualcuno da a tutte le sue foto (lo "stile" che caratterizza il qualcuno)
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il signor mario
bannato
Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 1:38 pm Oggetto: |
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| Gabronski ha scritto: | | Non ho ben capito se però intendiate discutere dell'interpretazione che qualcuno ha dato alla singola foto, o invece dell'interpretazione che lo stesso qualcuno da a tutte le sue foto (lo "stile" che caratterizza il qualcuno) |
Io, ovviamente posso parlare per me, intendo come il fotografo applica il suo stile alla fotografia e non alla singola fotografia, ovviamente questo stile, e quanto questo stile sarà trasposto nella produzione generale del singolo fotografo, sarà influenzato dal genere di fotografia praticato.
Per capirci un esempio: la fotografia di matrimonio, se ci si pensa convivono in essa due generi, il racconto e il ritratto, nel momento del racconto, la cerimonia in sé, l'interpretazione è necessariamente limitata nel ritratto, i posati agli sposi, l'interpretazione raggiunge il massimo ma ambedue saranno influenzate dal fotografo, dalla sua cultura, dal suo stile, dal suo essere fotografo...
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ioclick
utente attivo
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 1:41 pm Oggetto: |
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| Gabronski ha scritto: | | Non ho ben capito se però intendiate discutere dell'interpretazione che qualcuno ha dato alla singola foto, o invece dell'interpretazione che lo stesso qualcuno da a tutte le sue foto (lo "stile" che caratterizza il qualcuno) |
Ci provo e spero anche ci provino gli altri in quanto la tua non è una domanda di "facile" risposta...
Ovvio che Ogni differente scatto, avrà certamente una sua particolare interpretazione personalizzata in base allo scatto stesso (la scena) che di per se ha già una propria personalità!
Poi? Esiste la personalità del autore/fotografo/regista che da una sua (come perfettamente hai descritto tu "firma" all'Opera) il mio intento è riuscire (se si può) quanto peso ha nella comunicazione (e la fotografia è un modo più sofisticato di parlare) non tanto la Personalità di un fotografo (se ne ha molta diventa un artista in qualsiasi campo) anche vendere la pupù...
ma la "voglia di protagonismo attivo e non passivo"
spero di essere riuscito a spiegare il mio intento in questo topic
a disposizione per ulteriori chiarimenti con Vero piacere
grazie (bella foto)
franco
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ioclick
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| Inviato: Ven 20 Lug, 2012 9:51 pm Oggetto: |
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| Mario Zacchi ha scritto: | | Credo tu stia sfondando una porta aperta. |
Carissimo e gentilissimo Mario, innanzi tutto "mi scuso per il ritardo ad una logica e lecita e dovuta interpretazione" in risposta a quanto posti!!
Ovvio e Vero quello che affermi! Però ...
Giambattista Vico in relazione ai "corsi e ricorsi storici..."
Oppure il mio grande Mentore Indro M... che citava...
quando si studia Storia "bisogna" digerire le date (una cosa detta "oggi" è molto differente se detta "domani".....)
In fotografia non è forse lo stesso??
Affermavano che comunquue, Rifare una domanda già più volte posta, ( non è forse se NON dovuto, almeno Lecito!?!
Grazie del tuo intervento (mi piacerebbe essere un fotografo come te, ma ci provo!)
franco
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