 |
|
 |
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
lorusso.costantino utente
Iscritto: 17 Mgg 2011 Messaggi: 187 Località: Bologna
|
Inviato: Gio 24 Mgg, 2012 4:14 pm Oggetto: Liberatoria da far firmare ad un fotografo? |
|
|
Ciao a tutti.
Chiedo scusa se il problema di cui parlerò è già stato affrontato, ma di questo caso specifico non ho trovato argomenti sul forum.
I fatti sono questi.
Con alcuni amici ho registrato un marchio con il quale stiamo producendo prodotti d'abbigliamento. Qualche settimana fa abbiamo organizzato una sessione fotografica con ragazze/i (nostri amici) che indossavano i nostri prodotti e che non sono stati pagati in alcun modo, lo hanno fatto "all'amicizia". Allo stesso modo per scattare le fotografie si sono resi disponibili altri due amici, anche questi non pagati, però abbiamo promesso loro che sul sito saranno indicati i loro nomi e contatti. Naturalmente faremo firmare la liberatoria ai "modelli", però il dubbio sorge per quanto riguarda l'utilizzo delle fotografie. Il proprietario degli scatti è ovviamente il fotografo, però è successa una cosa molto incresciosa. Uno dei due ci ha dato una parte delle foto (quelle che avevamo scelto come migliori) ma le altre si rifiuta di darcele. Il problema, però, è che ha utilizzato toni molto accesi sulla proprietà e sull'utilizzo delle fotografie e il nostro timore è che un giorno possa rivendicare qualcosa che non è mai stato promesso o che possa proibirci, un giorno, di utilizzare le sue foto.
Mi chiedo, quindi: esiste un qualche sistema per far si che noi, come "committenti" (anche se in realtà non lo abbiamo pagato) possiamo utilizzare le sue fotografie secondo le nostre esigenze? In altre parole: posso far firmare al fotografo una qualche liberatoria che, pur facendo mantenere a lui la proprietà delle foto, mi tuteli dai suoi "capricci" (tipo, fra un mese mi chiama e mi chiede di togliere la sua foto dal sito internet)?
Ciao e grazie delle risposte che vorrete darmi
Costantino _________________ Costantino
Non sto facendo niente, ma lo sto facendo molto bene.
www.costantinolorusso.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Ven 25 Mgg, 2012 11:28 am Oggetto: |
|
|
Non hai bisogno di una liberatoria, ma di stipulare un normale contratto tra privati dove il fotografo cede a voi i diritti di sfruttamento commerciale delle immagini.
Potete decidere tutto liberamente: quali foto, per quale uso e tipo di diffusione, per quanto tempo, a quale compenso....
Senza contratto ha ragione lui: se vuole può impedirvi di usare le foto. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
lorusso.costantino utente
Iscritto: 17 Mgg 2011 Messaggi: 187 Località: Bologna
|
Inviato: Ven 25 Mgg, 2012 12:51 pm Oggetto: |
|
|
Ciao,
ti ringrazio molto per la risposta. Ho un'altra domanda: come posso individuare univocamente le foto? Cioè, lui ce ne ha messe a disposizione una selezione; come posso indicare che ci ha fornito specificatamente quelle immagini e non altre? Ovviamente il nome del file non avrebbe senso.
Ciao e grazie ancora
Costantino _________________ Costantino
Non sto facendo niente, ma lo sto facendo molto bene.
www.costantinolorusso.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Ven 25 Mgg, 2012 5:55 pm Oggetto: |
|
|
Stampate le foto, anche in formato piccolo, ed entrambi apponete una firma sul retro.
Poi nel contratto si scrive che l'accordo vale per n. xx fotografie la cui copia, sottoscritta da entrambe le parti, ê allegata al contratto e ne costituisce parte integrante.
Quindi le foto saranno in doppia copia, una serie per ogni copia del contratto. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
lorusso.costantino utente
Iscritto: 17 Mgg 2011 Messaggi: 187 Località: Bologna
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 10:28 am Oggetto: |
|
|
Ti ringrazio veramente molto per l'aiuto.
Ciao
Costantino _________________ Costantino
Non sto facendo niente, ma lo sto facendo molto bene.
www.costantinolorusso.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 11:24 am Oggetto: |
|
|
Costantino, le foto che hai ricevuto sono di carta o sono file?
Nel caso tu avessi ricevuto i jpeg, a mio avviso, la posizione dell'amico fotografo è un po' compromessa.
Di base la logica dei diritti non cambia ma lui deve spiegare perchè ti ha passato i file delle immagini a piena risoluzione. E' una cosa che non è consuetudine.
Potrebbe avertele regalate in tutti i sensi dicendoti che potevi farne ciò che volevi. Sarebbe un po' la sua parola contro la tua.
Comunque fai bene a voler fare le cose in modo corretto con un contratto. Unico dubbio che mi rimane perchè capitato più di una volta a degli amici, quando spiegherai che vorrai sottoscrivere un contratto, le carte in tavola potrebbero cambiare. Nel senso che potrebbe rifiutare, per tenere in mano il pallino del gioco, o potrebbe chiedere un compenso. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fluffy_boy utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2006 Messaggi: 1268 Località: provincia Ascoli Piceno
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 11:43 am Oggetto: |
|
|
etereo ha scritto: | Costantino, le foto che hai ricevuto sono di carta o sono file?
......................................... lui deve spiegare perchè ti ha passato i file delle immagini a piena risoluzione. E' una cosa che non è consuetudine.
Potrebbe avertele regalate in tutti i sensi dicendoti che potevi farne ciò che volevi. Sarebbe un po' la sua parola contro la tua.
................... |
Beh, no.
Lui non deve spiegare niente a nessuno.
Le foto sono di proprietà di chi le ha fatte (se lui può dimostrarlo).
Detto questo, lui con le cose sue può fare ciò che vuole, anche regalarle a un amico.
Per contro, però, l'amico che ha ricevuto le foto, può tenerle nel proprio pc senza spiegare niente a nessuno, ma non può utilizzarle senza assenso del proprietario.
In questo senso, è l'utilizzatore che ha l'onere di dimostrare le ragioni sottostanti l'utilizzo (mi ha regalato le foto AFFINCHE' potessi utilizzarle per un certo scopo).
E questo lo si fa con un contratto o un attestato dichiarante la cessione gratuita delle foto specifiche allo scopo specifico.
In pratica non è la parola del fotografo contro la parola dell'utilizzatore, ma è la parola del proprietario, che ha dei precisi diritti contro la parola di uno che detiene le foto senza poter spiegare come e perché e, inoltre, le utilizza per scopi pubblicitari. _________________ le mie foto su flickr
fuji s 5600, eos 350d - 550d |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 4:50 pm Oggetto: |
|
|
fluffy_boy ha scritto: | Beh, no.
Lui non deve spiegare niente a nessuno.
Le foto sono di proprietà di chi le ha fatte (se lui può dimostrarlo).
Detto questo, lui con le cose sue può fare ciò che vuole, anche regalarle a un amico.
|
Eh, no, aspetta. Questo vale in generale. Qui siamo in un caso diverso. Il fotografo non era lì per caso, non passava di lì. E' un amico che si è offerto di eseguire un lavoro gratuito al fine di fornire immagini per un certo scopo.
Il fotografo, non ho capito se professionista, avrebbe anche usufruito delle modelle per realizzare foto proprie. Quelle che non vuole cedere.
Premesso che la forma contrattuale scritta è l'unica indiscutibile. Qui ci troviamo in una forma di contratto a voce, tra amici (all'origine) dove tutto avviene gratuitamente come forma di scambio.
Un fotografo non passa mai dei file originali. Nel caso un jpeg a pieno formato. I casi che conosco sono due. Uno è il fotografo che vende la foto con o meno i diritti di diffusione. L'altro è quello che la regala punto e basta, della serie "fanne ciò che vuoi".
Qui il fotografo amico è stato "commissionato". C'è una sorta di datore, di richiedente, che vuole delle foto per un fine, da quanto capito, dichiarato.
E' stato fatto e detto tutto a voce, in amicizia. Il fotografo sapeva che avrebbe dovuto dare gli scatti per l'uso che il committente desiderava.
lorusso.costantino ha scritto: | Allo stesso modo per scattare le fotografie si sono resi disponibili altri due amici, anche questi non pagati, però abbiamo promesso loro che sul sito saranno indicati i loro nomi e contatti. |
Questo è un contratto verbale. Probabilmente avvenuto tra testimoni.
Il fotografo è addirittura inadempiente perchè si rifiuta di fornire una metà degli scatti effettuati.
Così non va bene. Non può tenersi per se una parte e non darla al committente.
Questo fotografo non avrebbe mai scattato quelle foto senza "ingaggio" del committente.
Sarà difficile secondo me, alla luce dei fatti e delle testimonianze, convincere un giudice che il fotografo non sapeva che avrebbe dovuto cedere le immagini per il fine richiesto (pubblicità, magliette, sito, etc). Il fotografo era lì solo per quello... Ancor più difficile convincerlo che i jpeg forniti al committente avevano il fine del semplice godimento personale di quest'ultimo sul proprio PC.
E tutta l'organizzazione, le modelle, l'evento promozionale... l'essersi resi disponibili allo scopo, finiscono in cavalleria?
Siccome il contratto è stato verbale e gratuito non sono così certo che un giudice sia completamente dalla parte del fotografo perchè quel fotografo non avrebbe mai potuto scattare quelle foto senza una forma di contratto con il committente.
Non sono un avvocato per cui, se le cose sono andate così, c'è da capire bene il "valore" del contratto verbale.
Stabilito che un contratto verbale è stato chiaramente stipulato, il fotografo, alla luce della richiesta del committente, dovrebbe spiegare perchè ha fornito le immagini a quest'ultimo.
Citazione:
Nel caso si tratti di semplici opere fotografiche, al fotografo spettano i diritti esclusivi di riproduzione, diffusione e spaccio (art. 88 l. 633/41), salvo il caso che l'opera sia stata commissionata in seno ad un contratto di lavoro (in tal caso degli stessi diritti sarà titolare il datore di lavoro). La tutela dura venti anni dalla data di realizzazione della fotografia.
Nel nostro caso non possiamo parlare di vero e proprio contratto di lavoro ma la situazione è per me molto simile, riconducibile.
In ultima analisi c'è un discorso legato alla "Responsabilita precontrattuale". Ci sono una marea di cause in materia. Tema delicato.
Tuttavia, in questo caso, a mio avviso rientra. Il contratto è ancora da definire. Nel caso il fotografo facesse il difficile, potrebbe dover pagare il danno creato. Ovvero l'essersi reso disponibile gratuitamente all'evento, quindi al posto di un altro, ed aver poi cambiato le carte in tavola rifiutando di cedere i diritti delle foto ed addirittura tenendosene una parte per se. Se si dimostra, con testimoni, l'operato in malafede le cose non sono semplici.
Facile dire "le foto ve le faccio io" per poter assistere all'evento e solo DOPO "adesso le foto sono mie, non potete farci quel che volete..." Ma come? Questi non erano i patti del precontratto verbale.
Ultima modifica effettuata da etereo il Sab 26 Mgg, 2012 6:03 pm, modificato 1 volta in totale |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 5:59 pm Oggetto: |
|
|
Vedi, è un po' difficile arrivare a prendere una posizione così netta.
Se il fotografo (pure in malafede) dicesse di avere avuto un contratto verbale che prevedeva un compenso e la fornitura al committente di alcuni scatti a piena risoluzione per una valutazione della qualità, il giudice che posizione prenderebbe?
Nell'ipotesi più probabile rimarrebbe nell'impossibilità di accertare i fatti e quindi finirebbe per prevalere il principio del fotografo come detentore naturale della proprietà degli scatti.
Tieni conto che anche la cessione gratuita va regolata per iscritto.
Attenzione poi a non confondere il "datore di lavoro", che è colui che con il quale il fotografo ha un rapporto di lavoro continuativo regolato da un contratto a tempo determinato o indeterminato, con invece il "committente" che è colui che chiede al fotografo (o al suo datore di lavoro) l'esecuzione di un servizio fotografico.
Detto tutto ciò, se io fossi il committente (ma anche il fotografo) piuttosto che "infilarmi" in un contenzioso costoso e senza fine, farei appello al buon senso e cercherei una soluzione.
Altrimenti tanto vale restituire le foto e farle ripetere a qualcun'altro, con cui si hanno accordi chiari sin dall'inizio. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
etereo utente attivo

Iscritto: 26 Mar 2012 Messaggi: 1088
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 6:17 pm Oggetto: |
|
|
Scusa AleZan, ho editato l'ultimo pezzo mentre tu scrivevi, forse il più importante sulla responsabilità precontrattuale.
In pratica il nostro fotografo si è offerto per uno scopo che sapeva bene quale fosse.
In questo modo ha precluso "l'assunzione" di un altro fotografo/amico.
Se ora cambia atteggiamento, di fatto, crea un danno al committente. Potrebbero trovarsi nella situazione di dover ripetere l'evento.
In fase precontrattuale chi agisce in malafede o crea un danno è tenuto al risarcimento.
AleZan ha scritto: |
Nell'ipotesi più probabile rimarrebbe nell'impossibilità di accertare i fatti e quindi finirebbe per prevalere il principio del fotografo come detentore naturale della proprietà degli scatti.
Tieni conto che anche la cessione gratuita va regolata per iscritto.
|
A favore del committente ci sarebbe tutto l'evento creato, le testimonianze dello scopo. Il passaggio dei file che confermerebbero la realizzazione della richiesta. Trattandosi di un'attività commerciale è difficile pensare che tutto sia stato creato per puro divertimento con delle foto per ricordo
Per concludere, siamo di fatto nella fase precontrattuale. Tutto ancora da definire su carta.
Come dici tu, AleZan, mi auguro un finale "cordiale" senza prese di posizione "eccessive" e difficili da interpretare. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fluffy_boy utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2006 Messaggi: 1268 Località: provincia Ascoli Piceno
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 7:51 pm Oggetto: |
|
|
etereo ha scritto: |
Non sono un avvocato per cui, se le cose sono andate così, c'è da capire bene il "valore" del contratto verbale. |
Ma vedo che hai una infarinata di diritto.
Fa sempre comodo, anche se l'infarinata ha sempre dei limiti.
Hai detto contratto verbale, parlando anche di testimoni.
Io non lo darei per scontato.
Un contratto del genere non è poi così semplice...... possono i testimoni dare prova certa e netta del fatto che il fotografo si è impegnato a cedere integralmente i diritti di un proprio lavoro senza nulla in cambio?
Perché in genere un contratto ha, come base fondamentale, un rapporto a prestazioni corrispettive.
Qui il fotografo si impegna a lavorare, a creare un prodotto finito a vantaggio di un altro, per avere cosa in cambio?
Vuoi andare da un giudice a proporre una tesi del genere?
Auguri!
Non che sia impossibile, ma per cose mooooooooolto meno incerte di questa, ho sputato sangue.
Vedi tu.
Poi è anche vero che i giudici di pace fanno un pò il cççço che gli pare, quindi......... tutto può essere!
etereo ha scritto: |
Stabilito che un contratto verbale è stato chiaramente stipulato, il fotografo, alla luce della richiesta del committente, dovrebbe spiegare perchè ha fornito le immagini a quest'ultimo.
|
Ecco, torniamo allo stesso punto: siamo certi che è stato chiaramente stipulato un contratto a prestazioni corrispettive?
Uno che lavora gratis a favore di un altro che si ritrova con degli obblighi e niente vantaggi?
Poi uno può pure dire: ma ha fatto esperienza!
Personalmente mi pare un pò poco per poter pretendere qualcosa a livello legale.
etereo ha scritto: |
Citazione:
Nel caso si tratti di semplici opere fotografiche, al fotografo spettano i diritti esclusivi di riproduzione, diffusione e spaccio (art. 88 l. 633/41), salvo il caso che l'opera sia stata commissionata in seno ad un contratto di lavoro (in tal caso degli stessi diritti sarà titolare il datore di lavoro). La tutela dura venti anni dalla data di realizzazione della fotografia.
Nel nostro caso non possiamo parlare di vero e proprio contratto di lavoro ma la situazione è per me molto simile, riconducibile.
|
Appunto, non possiamo parlare di un contratto di lavoro e PER ME la normativa che hai citato si rivolta contro l'autore del topic.
Non essendo un vero committente, ma uno che ha chiesto un favore a un amico (perché di questo si tratta), nulla ha da pretendere.
Poi... oh, se va da un giudice e trova un risultato contrario, farà giurisprudenza!
Ma penso gli costi di meno chiamare un fotografo vero e stipulare un contratto.
etereo ha scritto: |
In ultima analisi c'è un discorso legato alla "Responsabilita precontrattuale". Ci sono una marea di cause in materia. Tema delicato.
Tuttavia, in questo caso, a mio avviso rientra. Il contratto è ancora da definire.
Nel caso il fotografo facesse il difficile, potrebbe dover pagare il danno creato. Ovvero l'essersi reso disponibile gratuitamente all'evento, quindi al posto di un altro, ed aver poi cambiato le carte in tavola rifiutando di cedere i diritti delle foto ed addirittura tenendosene una parte per se.
|
Responsabilità precontrattuale...... ma qui la problematica non è precontrattuale, bensì è sul rispetto di un regolamento apposto da privati che, di fatto, non può essere chiaro, mancando anche la forma scritta.
Siamo certi e sicuri che in questo "contratto verbale" il fotografo dilettante che potrà dire di essere andato a fare un favore a un amico, si sia reso conto delle conseguenze dell'accordo verbale, mediante il quale si impegnava a lavorare gratis, in nome e per favorire l'attività economica di un altro, cedendo i diritti del proprio lavoro senza avere null'altro in cambio se non l'immenso e gratificante privilegio di fotografare 2 ragazze?
Potrei scrivere una risposta di due pagine solo sul vizio del consenso.
etereo ha scritto: |
Se si dimostra, con testimoni, l'operato in malafede le cose non sono semplici.
Facile dire "le foto ve le faccio io" per poter assistere all'evento e solo DOPO "adesso le foto sono mie, non potete farci quel che volete..." Ma come? Questi non erano i patti del precontratto verbale. |
E qui, dal mio punto di vista, penso che ci si stia allargando.
Addirittura i danni per una prestazione gratuita fondata su un presunto patto verbale basato su una prestazione completamente a favore di uno e del tutto a carico dell'altro?
Mmmmmm
Io preferirei stare dalla parte del fotografo
 _________________ le mie foto su flickr
fuji s 5600, eos 350d - 550d |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fluffy_boy utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2006 Messaggi: 1268 Località: provincia Ascoli Piceno
|
Inviato: Sab 26 Mgg, 2012 8:15 pm Oggetto: |
|
|
etereo ha scritto: | Scusa AleZan, ho editato l'ultimo pezzo mentre tu scrivevi, forse il più importante sulla responsabilità precontrattuale.
In pratica il nostro fotografo si è offerto per uno scopo che sapeva bene quale fosse.
In questo modo ha precluso "l'assunzione" di un altro fotografo/amico.
Se ora cambia atteggiamento, di fatto, crea un danno al committente. Potrebbero trovarsi nella situazione di dover ripetere l'evento.
In fase precontrattuale chi agisce in malafede o crea un danno è tenuto al risarcimento.
A favore del committente ci sarebbe tutto l'evento creato, le testimonianze dello scopo. Il passaggio dei file che confermerebbero la realizzazione della richiesta. Trattandosi di un'attività commerciale è difficile pensare che tutto sia stato creato per puro divertimento con delle foto per ricordo
Per concludere, siamo di fatto nella fase precontrattuale. Tutto ancora da definire su carta.
Come dici tu, AleZan, mi auguro un finale "cordiale" senza prese di posizione "eccessive" e difficili da interpretare. |
Ti vedo molto ancorato sulla responsabilità precontrattuale, quando qui non ci troviamo nella fase della conclusione del contratto, bensì nella fase del corretto adempimento della prestazione contrattuale.
L'esempio che citi, potrebbe essere: io creo un evento che mi costa tot, comprensiva del costo dei modelli, della location, degli affitti degli accessori, chiamando il fotografo Tizio, che si impegna a venire il giorno prima dell'evento a firmare il contratto predisposto dalle parti.
Il giorno prima, alle 23,00, il fotografo Tizio dice che non è disponibile, portando l'impossibilità di una sostituzione.
Ecco, allora si, saremmo nel caso che porti tu e il danno sarebbe la cifra tot spesa, più eventuali altri costi successivi, da PROVARE in giudizio.
Qui invece la prestazione è stata eseguita, ma solo in parte.
Inoltre il nostro cerca una tutela posticipata per dei diritti piuttosto pregnanti che non sono stabiliti PRIMA dell'esecuzione del contratto, con la dovuta certezza, come si sarebbe dovuto fare.
Io ci andrei coi piedi di STRA-piombo, eviterei di fare la voce grossa o di avere pretese.
Invece chiederei al fotografo di firmare una carta che, pur rispettando l'autorialità degli scatti, conceda alla ditta l'uso gratuito a tempo indeterminato degli stessi a scopo pubblicitario.
In amicizia, senza pretendere gli scatti che, probabilmente, sono venuti davvero male e che si vergogna di mostrare.
E che, IMHO, non hai proprio proprio tutti questi diritti di pretendere. _________________ le mie foto su flickr
fuji s 5600, eos 350d - 550d |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
lorusso.costantino utente
Iscritto: 17 Mgg 2011 Messaggi: 187 Località: Bologna
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 10:35 am Oggetto: |
|
|
fluffy_boy ha scritto: | Qui invece la prestazione è stata eseguita, ma solo in parte. Inoltre il nostro cerca una tutela posticipata per dei diritti piuttosto pregnanti che non sono stabiliti PRIMA dell'esecuzione del contratto, con la dovuta certezza, come si sarebbe dovuto fare.
Invece chiederei al fotografo di firmare una carta che, pur rispettando l'autorialità degli scatti, conceda alla ditta l'uso gratuito a tempo indeterminato degli stessi a scopo pubblicitario. |
Innanzitutto vi ringrazio per gli interventi, tutti molto interessanti ed esaustivi.
Il problema sta proprio nella prima parte del messaggio quotato. Purtroppo non abbiamo avuto la perspicacia di pensare che anche "in amicizia" le cose sarebbero potute diventare difficili. Per confondere ulteriormente le acque aggiungo che i fotografi erano in due, e l'altro ci ha concesso l'utilizzo (aimè anche in questo caso solo verbalmente) di tutte le sue fotografie, consegnandoci direttamente i RAW.
Per quanto riguarda la seconda parte del quoting, abbiamo deciso di chiedere a entrambi i fotografi di firmare una scrittura privata nella quale chiediamo loro la concessione dell'utilizzo a titolo gratuito dei loro scatti (o almeno di una parte di essi) per scopi pubblicitari... cosa che in fin dei conti è ciò che era stato pattuito verbalmente.
Aggiungo un'ultima precisazione: i due fotografi non sono professionisti. Dei due, una è semiprofessionista ed è la ragazza che ci ha fornito tutti i RAW, l'altro (il ragazzo che sta facendo un pò di storie) è poco più che un amatore (infatti in fin dei conti era l'altra ragazza che gli diceva dove posizionare la macchina fotografica, che inquadratura fare... ecc.). Un paio di settimane prima degli scatti abbiamo contattato questa ragazza (la semiprofessionista), spiegandole la situazione, dicendole che non potevamo pagarla ma che, ovviamente, avremmo avuto l'accortezza di citare il suo nome e i suoi contatti all'interno del sito (perché è li che le foto saranno pubblicate). Quest'altro ragazzo si è aggiunto in un secondo momento perché la fotografa preferiva avere un supporto e, quando gli abbiamo proposto di scattare le foto SPECIFICANDO CHE NON AVREMMO POTUTO PAGARLO MA L'AVREMMO RINGRAZIATO CITANDO NON SOLO IL SUO NOME MA ANCHE I SUOI CONTATTI, la sua risposta è stata "Non c'è problema, è tutta esperienza". Qualche settimana dopo gli scatti ci siamo riuniti per valutare le fotografie e ne abbiamo una selezione di entrambi i fotografi. In definitiva, la ragazza ci ha consegnato tutti gli originali (anche delle foto scartate), mentre il ragazzo ci ha consegnato solo gli originali della selezione che abbiamo fatto. A noi andrebbe anche bene così (in fin dei conti le volevamo tutte solo per tenere un archivio interno), però si è posto con noi in un modo che ci ha spaventato, con frasi che suonavano pressapoco così: "Ho io il coltello dalla parte del manico quindi faccio quello che voglio". La nostra preoccupazione è proprio che ok, per adesso sembra che si sia calmato e che ci abbia dato (verbalmente) l'autorizzazione ad utilizzare le sue foto. Ma se il giorno che apriamo il sito dovesse fare ancora storie e chiederci di togliere le sue foto? Per questo alla fine abbiamo optato per una scrittura privata. Se la firma bene, altrimenti pazienza, rinunceremo alle sue foto.
Ciao e grazie ancora per gli interventi
Costantino _________________ Costantino
Non sto facendo niente, ma lo sto facendo molto bene.
www.costantinolorusso.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fluffy_boy utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2006 Messaggi: 1268 Località: provincia Ascoli Piceno
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 11:28 am Oggetto: |
|
|
Il fatto è che per avere una prestazione professionale, è necessario rivolgersi a un professionista.
Inoltre, i contratti sono nati PROPRIO perché la possibilità che una delle parti cambi idea, è una cosa tutt'altro che rara.
Senza considerare che una prestazione come questa è di proprietà di chi la fa, salvo prova contraria (il contratto che costituisce il titolo del passaggio della proprietà dei diritti, se ciò è inteso nello stesso).
Ricorrere a un fotoamatore per un servizio professionale, in maniera gratuita, mentre permette al richiedente la realizzazione di un qualcosa di necessario a prezzo zero (nel tuo caso il servizio fotografico), espone lo stesso richiedente a situazioni potenzialmente negative, come al cambio d'idea "perché non avevo capito bene", al rifiuto di prestazioni ulteriori, all'insufficienza della prestazione, ecc ecc.
Bisogna mettere in conto, insomma, che il vantaggio della gratuità può trasformarsi rapidamente in una neutralizzazione dello stesso o in una negatività.
Il professionista ti dà la certezza, al prezzo del pagamento della prestazione.
L'amatore ti dà il vantaggio della gratuità (o economicità) al prezzo però di un comportamento non professionale.
Se posso darti un consiglio per il futuro, però, visto che vuoi darti all'imprenditoria, ti consiglio di evitare come la peste il ricorso a prestazioni "d'amicizia" o "sulla parola", per questa, come per altre situazioni.
Alla fine della fiera, per una piccola realtà, sono più una perdita che un guadagno.
Verba volant, scripta manent
 _________________ le mie foto su flickr
fuji s 5600, eos 350d - 550d |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
lorusso.costantino utente
Iscritto: 17 Mgg 2011 Messaggi: 187 Località: Bologna
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 11:34 am Oggetto: |
|
|
fluffy_boy ha scritto: | Se posso darti un consiglio per il futuro, però, visto che vuoi darti all'imprenditoria, ti consiglio di evitare come la peste il ricorso a prestazioni "d'amicizia" o "sulla parola", per questa, come per altre situazioni.
Alla fine della fiera, per una piccola realtà, sono più una perdita che un guadagno.
Verba volant, scripta manent
 |
Farò tesoro di questo consiglio
Ancora grazie a tutti per le risposte
Costantino _________________ Costantino
Non sto facendo niente, ma lo sto facendo molto bene.
www.costantinolorusso.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fluffy_boy utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2006 Messaggi: 1268 Località: provincia Ascoli Piceno
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 11:34 am Oggetto: |
|
|
lorusso.costantino ha scritto: | SPECIFICANDO CHE NON AVREMMO POTUTO PAGARLO MA L'AVREMMO RINGRAZIATO CITANDO NON SOLO IL SUO NOME MA ANCHE I SUOI CONTATTI, la sua risposta è stata "Non c'è problema, è tutta esperienza". |
Il chè però non si legge necessariamente come un: vengo a fare le foto e poi vi dò tutto il materiale realizzato, come volete voi, quando volete voi.
Potrebbe benissimo leggersi come un: occhei, vengo a fare le foto, ne mantengo la proprietà, vi concedo il permesso di utilizzarle, mettendo il mio nome. Ma è chiaro che se vengono una ciofeca, non le pubblico col rischio di fare una brutta figura, quindi non ve le dò. Perché se è vero che per me è esperienza, rendo visibile la buona esperienza, nascondendo o cancellando quello che non mi piace, senza dover rendere conto a nessuno, perché non c'è scritto da nessuna parte che io mi impegno a passare TUTTE le foto che faccio"
Come vedi, le persone pensano diversamente, capiscono anche diversamente e quindi reagiscono diversamente.
Il contratto scritto pone tutti al riparo.
Che poi la semipro abbia fatto diversamente, è una scelta sua, non vincola certo un terzo.
Purtroppo però, perché se fosse così, il tribunale sarebbe molto più divertente
 _________________ le mie foto su flickr
fuji s 5600, eos 350d - 550d |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 11:59 am Oggetto: |
|
|
Mi pare che il discorso stia prendendo la piega del "buon senso", che credo sia l'unica possibile nell'interesse delle varie parti.
Giustamente chi mi ha appena preceduto sottolinea il fatto che negli accordi verbali in amicizia possono non rivelarsi aspettative personali differenti, tutte legittime a livello individuale, che alla fine generano conflitti.
Ne approfitto per dire una cosa che tutti sanno: la legge italiana impone la pubblicazione del nome dell'autore delle foto. Mai vi fu norma più disattesa nella realtà.....
 _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 3:23 pm Oggetto: |
|
|
Dopo aver letto questa interessante discussione mi viene da aggiungere che alla fine il comportamento più professionale è proprio da parte del fotografo non semiprofessionista, cosa significhi poi "semiprofessionista" non l'ho ancora capito, ma del tutto amatore; è cosa lecita e corretta sotto tutti gli aspetti e, aggiungo, certamente professionale non consegnare tutti gli scatti, per di più in Raw, ma solo una selezione del fotografato, effettuata prima dal fotografo e poi dal fotografo e dal cliente insieme, in TIFF e JPG questo non solo per tutelare il buon nome del fotografo stesso ma anche per non sommergere il cliente con molti scatti simili di cui lui poi non riuscirà neanche a capirne le differenze.
In buona sostanza: dal mio HD escono solo le foto che IO ritengo siano adatte alla distribuzione.
E sia chiaro il comportamento professionale è questo e non quello della ragazza anche lei non professionista.
E poi alla fine loro offrono un servizio completamente gratuito a persone che dal lavoro di questi due fotografi trarranno un guadagno, diretto o indiretto che sia, non mi sembra il caso di sottilizzare su queste cose. Ora come ora, considerato come si sono svolti i fatti, al posto del ragazzo non firmerei nulla e mi riprenderei le foto anche a costo di seppellirle in eterno nel mio HD. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
lorusso.costantino utente
Iscritto: 17 Mgg 2011 Messaggi: 187 Località: Bologna
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 5:18 pm Oggetto: |
|
|
Ciao "signor Mario", grazie per l'intervento.
Ci tengo a fare ulteriori precisazioni al fine di evitare fraintendimenti. Con i fotografi non si è mai discusso di quali fotografie ci sarebbero state consegnate. Quindi, così come per il fotografo era scontato pensare che ci avrebbe consegnato solo una selezione, è altrettanto scontato che noi ci aspettavamo che ci avrebbe consegnato tutte le fotografie, e questo non per pretesa ma semplicemente perché pensavamo che funzionasse così. Chi delle due parti ha ragione? A questo punto mi viene da pensare che non l'abbia nessuna delle due, perché è tutto frutto di una cattiva organizzazione. Purtroppo nella mia ingenuità pensavo che tra amici una stretta di mano fosse sufficiente per "dormire sonni tranquilli". Ho imparato la lezione
Dici che non firmeresti nulla: e perchè mai? Quello che chiediamo con la scrittura privata non è certamente la proprietà degli scatti, ma soltanto il loro utilizzo a fini pubblicitari. In definitiva, quindi, non facciamo altro che mettere su carta ciò che era stato pattuito verbalmente e che rappresenta il motivo per il quale i fotografi erano li quel giorno.
Permettimi di fare un'ultima osservazione: la frase "E poi alla fine loro offrono un servizio completamente gratuito a persone che dal lavoro di questi due fotografi trarranno un guadagno, diretto o indiretto che sia, non mi sembra il caso di sottilizzare su queste cose." non mi sembra corretta. I due fotografi non sono stati costretti a far nulla. Abbiamo fatto loro una proposta, abbiamo detto loro che non avremmo potuto pagarli, e liberamente hanno accettato di farlo.
E' sacrosanto che i fotografi abbiano tutele, ma è altrettanto sacrosanto che anche io ne abbia. A parole mi è stato detto che avrei potuto utilizzare liberamente le sue fotografie, ma chi mi assicura che un giorno che si sveglia "con la luna storta" mi chieda di eliminare le sue fotografie dal sito determinando, di fatto, la cessazione della vendita dei miei prodotti?
Ciao
Costantino _________________ Costantino
Non sto facendo niente, ma lo sto facendo molto bene.
www.costantinolorusso.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Dom 27 Mgg, 2012 5:48 pm Oggetto: |
|
|
lorusso.costantino ha scritto: | Ciao "signor Mario", grazie per l'intervento.
Ci tengo a fare ulteriori precisazioni al fine di evitare fraintendimenti. Con i fotografi non si è mai discusso di quali fotografie ci sarebbero state consegnate. Quindi, così come per il fotografo era scontato pensare che ci avrebbe consegnato solo una selezione, è altrettanto scontato che noi ci aspettavamo che ci avrebbe consegnato tutte le fotografie, e questo non per pretesa ma semplicemente perché pensavamo che funzionasse così. Chi delle due parti ha ragione? A questo punto mi viene da pensare che non l'abbia nessuna delle due, perché è tutto frutto di una cattiva organizzazione. Purtroppo nella mia ingenuità pensavo che tra amici una stretta di mano fosse sufficiente per "dormire sonni tranquilli". Ho imparato la lezione  |
Poni una domanda che finora non è stata posta: "chi dei due ha ragione?" parlando di fotografia professionale non hai ragione tu, non è di tutti e due ma solo sua, lui ha pienamente diritto di decidere quali foto darti proprio per tutelare la sua immagine, non conosco un solo professionista (ma anche fra i dilettanti non ne conosco) che dia tutto lo scattato al 100% ma sempre e solo una selezione, non solo questo, posso anche dirti che proprio in ambito professionale, ora mi riferisco ai clienti, è decisamente mal visto un fotografo che consegna tutto lo scattato in quanto da un'immagine di sé decisamente scialba, pressappochista e obbliga il cliente a fare la selezione su centinaia di scatti di cui la maggior parte sono da scartare, (quando consegno delle foto alle compagnie di danza non consegno mai più del 10/20% dello scattato ma prima elimino quelle con "errori" miei, poi quelli con "errori" dei ballerini o comunque della compagnia e non c'è bisogno di dirselo è la prassi) non a caso si dice che la prima cosa che deve imparare un fotografo che vuole passare al professionismo, o anche essere amatore di buon livello, è proprio l'attività di selezione degli scatti. Quindi se lui, giustamente da per scontato che ti consegnerà solo la selezione sbagli tu a dare per scontato che debba darti tutti gli scatti. Perdonami se evidenzio un tuo errore ma credo possa esserti utile per evitare di ripeterlo in situazioni meno "amicali"
lorusso.costantino ha scritto: | Dici che non firmeresti nulla: e perchè mai? Quello che chiediamo con la scrittura privata non è certamente la proprietà degli scatti, ma soltanto il loro utilizzo a fini pubblicitari. In definitiva, quindi, non facciamo altro che mettere su carta ciò che era stato pattuito verbalmente e che rappresenta il motivo per il quale i fotografi erano li quel giorno. |
Non mi sono espresso molto chiaramente, intendevo che arrivati a questo punto non firmerei nulla, dopo uno scontro del genere in cui tu dimostri di non fidarti di me perché dovrei firmarti la liberatoria? Se la richiesta fosse stata avanzata prima sicuramente avresti avuto la mia firma (anche se molto difficilmente io regalo foto a chi poi ne trae un guadagno) ma dopo suona un po' come: non mi fido più di te, fammi la liberatoria così IO sono tranquillo capisci che non è carino...
lorusso.costantino ha scritto: | Permettimi di fare un'ultima osservazione: la frase "E poi alla fine loro offrono un servizio completamente gratuito a persone che dal lavoro di questi due fotografi trarranno un guadagno, diretto o indiretto che sia, non mi sembra il caso di sottilizzare su queste cose." non mi sembra corretta. I due fotografi non sono stati costretti a far nulla. Abbiamo fatto loro una proposta, abbiamo detto loro che non avremmo potuto pagarli, e liberamente hanno accettato di farlo.
E' sacrosanto che i fotografi abbiano tutele, ma è altrettanto sacrosanto che anche io ne abbia. A parole mi è stato detto che avrei potuto utilizzare liberamente le sue fotografie, ma chi mi assicura che un giorno che si sveglia "con la luna storta" mi chieda di eliminare le sue fotografie dal sito determinando, di fatto, la cessazione della vendita dei miei prodotti?
Ciao
Costantino |
Come si dice: a caval donato non si guarda in bocca è sacrosanto che loro abbiano tutele e che tu possa sentirti sicuro per la loro pubblicazione ma mettersi a discutere sul numero di foto consegnate e pretendere, perché tu hai preteso, di avere tutti gli scatti non è sottilizzare.
per semplificare: lui ha pienamente ragione a non consegnarti tutti gli scatti e nel pretendere di non sottostare alla tua richiesta di avere tutto lo scattato dimostra la sua serietà e la sua professionalità che tu invece non gli stai riconoscendo.
Ora però toglimi una curiosità: cosa significa "semiprofessionista"? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|
Non puoi iniziare nuovi argomenti Non puoi rispondere ai messaggi Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Non puoi scaricare gli allegati in questo forum
|
|