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bikemw utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2008 Messaggi: 1649 Località: Piacenza
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bikemw utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2008 Messaggi: 1649 Località: Piacenza
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VitOne utente attivo

Iscritto: 13 Feb 2005 Messaggi: 4827 Località: Roma
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Inviato: Sab 10 Mar, 2012 12:47 pm Oggetto: |
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Provato l'i1Display PRO: prestazioni ottime, quasi al livello del Discus, un colorimetro dal costo decisamente superiore (circa 1000 euro, più il software) che uso quasi quotidinamente.
Lo Spder 4 promette molto bene, purtroppo non ho ancora avuto modo di provarlo, ho letto alcune review, in una si diceva che è superiore all'i1Display PRO (ma non c'erano misurazioni, quindi impressione personale, ma non è detto che fosse sbagliata).
Se ti interessa puoi trovare qualche informazione in più qui (mancano i dati relativi allo Spyder 4): http://www.drycreekphoto.com/Learn/Calibration/MonitorCalibrationHardware.html
Attenzione perché il discorso è il solito: inutile avere un dispositivo "perfetto" se il monitor non è all'altezza, se l'illuminazione della stanza non è controllata, se il laboratorio dove si stampa non fa tutto "come si deve". Un ottimo colorimetro non garantisce assolutamente ottimi risultati, bisogna inserirlo in un "contesto" adeguato.
Relativamente al monitor c'è da dire che la stragrande maggioranza dei prodotti nella fascia 400/800€ non grantisce un'uniformità con valore di DeltaE2000 medio misurato con un set di patch campione tra un punto e l'altro dello schermo inferiore a 3/4 punti. In parole prove: lo schermo dell'utente fotografico "medio" non riproduce un colore in modo del tutto uniforme su tutto il pannello.
Per molte esigenze un ColorMunki Display con il suo software "limitato" garantisce risultati adeguati (e resta compatibile con ArgyllCMS, per cui, un domani, potresti usare quello per migliorare il profilo colore del tuo monitor). _________________
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mico1964 utente attivo
Iscritto: 14 Mar 2006 Messaggi: 1496 Località: Pavia
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Inviato: Sab 10 Mar, 2012 4:06 pm Oggetto: |
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bikemw ha scritto: | Nessuno ha mai provato almeno uno dei due prodotti in oggetto???? |
Io ho lo Spyder 4 Elite, la calibrazione (a occhio!) sembra precisa e ripetibile, sia con il Dell che ho in ufficio sia con l'HP a casa, il software è ben fatto, e gestisce facilmente profili diversi (temperatura colore e luminosità dell'ambiente).
Nessun problema rilevato, ma confronti non ne posso fare perché l'Eye1Display non l'ho proprio mai usato. _________________ 5D Mark III | 7D | E-M1 | E-P5 | X-T1 | X100S |
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bikemw utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2008 Messaggi: 1649 Località: Piacenza
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Inviato: Lun 12 Mar, 2012 9:16 am Oggetto: |
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Penso che nessuno del circolo fotografico che frequento abbia schermi professionali... Il problema è "avere uniformità nella visualizzazione delle foto".
Io ho portato un esempio ad una amica:
Allora, chiariamo qualche concetto...
Quando devo sistemare una foto e, per esempio, ho lo schermo scuro, vedo la mia foto scura, la schiarisco! La stessa foto la faccio vedere a te che, per esempio, hai lo schermo chiaro la apri e la vedi chiarissima e ti sembra sovraesposta!
La stessa cosa vale per le dominanti di colore, il contrasto, il bilanciamento del bianco, ecc.
Per quanto riguarda la stampa, tieni presente che un laboratorio dovrebbe fare la taratura molto spesso! quindi ti troverai allineata anche con chi stampa.
Penso che quello che ho esposto sia comunque un problema generalizzato che ha la maggior parte di chi lavora le foto in camera chiara.
Il thread riguarda prodotti tutto sommato economici per schermi normalmente diffusi.
Riusciremo ad avere questa uniformità nella visualizzazione delle foto??? _________________ http://www.doppioclicfoto.it http://www.ideaimmagine.org/ Gruppo Idea Immagine Piacenza |
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VitOne utente attivo

Iscritto: 13 Feb 2005 Messaggi: 4827 Località: Roma
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Inviato: Lun 12 Mar, 2012 8:15 pm Oggetto: |
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Purtroppo senza una adeguata base di ottica/fisica non è possibile comprendere fino in fondo il problema della corrispondenza monitor-file originale.
Chiariamo prima di tutto questo aspetto: lo scopo della gestione colore non è quello di far sì che due dispositivi rappresentino i colori “nello stesso modo” (almeno in una prima fase) ma far sì che tutti i dispositivi che vengono calibrati e profilati si comportino in modo “coerente”. Quindi lo scopo è quello di far sì che un determinato dispositivo riproduca in modo “coretto” i colori di un determinato file di partenza.
Se nel circolo fotografico vi mettete d’accordo e scegliete dei parametri di calibrazione comuni (per esempio 110cd/mq per la luminanza) allora l’aspetto della “luminosità” della foto sarà probabilmente risolto (anche se non necessariamente, dato che l’ambiente circostante, quindi eventuali sorgenti luminose presenti nella stanza, possono influenzare in modo anche abbastanza netto la percezione di “luminosità” dell’osservato) ma non quello dei “colori”. Il motivo è semplice: ogni dispositivo (quindi ogni monitor) ha delle sue caratteristiche fisiche da cui deriva il “numero di colori” ed il “tipo di colori” che il dispositivo stesso può riprodurre. Detto in parole povere: se io che ho un monitor “wide gamut” calibrato e profilato correttamente con gli stessi parametri di calibrazione di un secondo utente, dotato di un monitor “sRGB”, è probabile (anche se non è detto, dato che dipende dal gamut del file) che io ed il secondo utente vedremo a monitor due cose differenti.
All’atto pratico, ammettendo di fare tutto correttamente (quindi gestione completa e coerente del colore lungo tutto il workflow di lavorazione di un determinato file) l’uso di uno strumento (colorimetro o spettrofotometro) può aiutare molto, ma non è assolutamente risolutivo ai fini di una “visualizzazione uniforme”.
Personalmente mi documenterei più che altro sulla facilità di utilizzo del dispositivo in questione (andando su qualcosa che vada bene a tutti, magari un ColorMunki Display, accertandomi che possa essere installato e usato su più computer senza problemi di natura legale, molti produttori limitano il numero massimo di installazioni).
Quasi tutti trarranno beneficio da una calibrazione (magari combinata hardware e software) comune con valori “adeguati” (consiglio la lettura di questo articolo in proposito: http://www.boscarol.com/blog/?p=8014) e da un profilo applicato correttamente, ma bisognerà spiegare che una corrispondenza totale non è possibile, e che in alcune applicazioni non è neanche raccomandabile (perché per avere una corrispondenza maggiore bisognerebbe “limitare” i colori riprodotti da tutti i dispositivi all’insieme dato dai colori “comuni” a tutti i dispositivi, quindi via via più limitato all’aumentare dei dispositivi stessi).
Concludendo: l’uso di un buono strumento aiuta, ma non ci si deve aspettare una uniformità “universale”.
Attenzione: la parola “taratura” non ha senso nel contesto in cui è stata usata; il concetto che ci si debba “allineare” al laboratorio è molto “pericoloso” ed è generalmente indice di una non corretta comprensione delle tematiche relative alla gestione del colore. _________________
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bikemw utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2008 Messaggi: 1649 Località: Piacenza
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Inviato: Lun 12 Mar, 2012 9:20 pm Oggetto: |
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VitOne ha scritto: | Purtroppo senza una adeguata base di ottica/fisica non è possibile comprendere fino in fondo il problema della corrispondenza monitor-file originale.
Chiariamo prima di tutto questo aspetto: lo scopo della gestione colore non è quello di far sì che due dispositivi rappresentino i colori “nello stesso modo” (almeno in una prima fase) ma far sì che tutti i dispositivi che vengono calibrati e profilati si comportino in modo “coerente”. Quindi lo scopo è quello di far sì che un determinato dispositivo riproduca in modo “coretto” i colori di un determinato file di partenza. |
Forse non mi sono spiegato... quello che ho scritto era per semplificare il concetto con la mia collega!!! è chiaro che non dobbiamo calibrare solo la luminanza di due schermi!!!
VitOne ha scritto: | Se nel circolo fotografico vi mettete d’accordo e scegliete dei parametri di calibrazione comuni (per esempio 110cd/mq per la luminanza) allora l’aspetto della “luminosità” della foto sarà probabilmente risolto (anche se non necessariamente, dato che l’ambiente circostante, quindi eventuali sorgenti luminose presenti nella stanza, possono influenzare in modo anche abbastanza netto la percezione di “luminosità” dell’osservato) ma non quello dei “colori”. Il motivo è semplice: ogni dispositivo (quindi ogni monitor) ha delle sue caratteristiche fisiche da cui deriva il “numero di colori” ed il “tipo di colori” che il dispositivo stesso può riprodurre. Detto in parole povere: se io che ho un monitor “wide gamut” calibrato e profilato correttamente con gli stessi parametri di calibrazione di un secondo utente, dotato di un monitor “sRGB”, è probabile (anche se non è detto, dato che dipende dal gamut del file) che io ed il secondo utente vedremo a monitor due cose differenti. |
ma veramente volevamo tarare ognuno il proprio monitor nel posto in cui lavora alle foto. In pratica fare in modo che ognuno lavori con il monitor profilato al meglio delle proprie possibilità!
VitOne ha scritto: | All’atto pratico, ammettendo di fare tutto correttamente (quindi gestione completa e coerente del colore lungo tutto il workflow di lavorazione di un determinato file) l’uso di uno strumento (colorimetro o spettrofotometro) può aiutare molto, ma non è assolutamente risolutivo ai fini di una “visualizzazione uniforme”. |
quindi meglio non eseguire nessuna regolazione/profilatura???
VitOne ha scritto: | Personalmente mi documenterei più che altro sulla facilità di utilizzo del dispositivo in questione (andando su qualcosa che vada bene a tutti, magari un ColorMunki Display, accertandomi che possa essere installato e usato su più computer senza problemi di natura legale, molti produttori limitano il numero massimo di installazioni). |
pensi che ColorMunki Display sia più semplice e profili meglio degli altri due? pensi che gli altri siano troppo complicati per noi?
VitOne ha scritto: | Quasi tutti trarranno beneficio da una calibrazione (magari combinata hardware e software) comune con valori “adeguati” (consiglio la lettura di questo articolo in proposito: http://www.boscarol.com/blog/?p=8014) e da un profilo applicato correttamente, ma bisognerà spiegare che una corrispondenza totale non è possibile, e che in alcune applicazioni non è neanche raccomandabile (perché per avere una corrispondenza maggiore bisognerebbe “limitare” i colori riprodotti da tutti i dispositivi all’insieme dato dai colori “comuni” a tutti i dispositivi, quindi via via più limitato all’aumentare dei dispositivi stessi). |
ma non ci sono parametri di base?? per es. il mio monitor di casa è nettamente più scuro e contrastato di quello che uso in ufficio, li lascio così??? in base a cosa regolo una foto se non ho il monitor profilato???
VitOne ha scritto: | Concludendo: l’uso di un buono strumento aiuta, ma non ci si deve aspettare una uniformità “universale”.
Attenzione: la parola “taratura” non ha senso nel contesto in cui è stata usata; il concetto che ci si debba “allineare” al laboratorio è molto “pericoloso” ed è generalmente indice di una non corretta comprensione delle tematiche relative alla gestione del colore. |
Questa proprio non mi è chiara... Per allinearmi a un laboratorio qualunque è meglio usare il monitor starato anzi non allineato???
Scusa, ma invece di chiarirmi le idee mi hai creato molta confusione in testa, mi sembra di capire che i vari sistemi di profilatura siano pericolosi!!! forse sono uno zuccone io... scusa ancora se sono sembrato irriverente ma tutti mi dicono che non si può lavorare con lo schermo starato e adesso arrivi tu e mi dici che in certi casi è controproducente!!! boh, dopo questa chiacchierata, sinceramente, non so più che fare...
ciao,
Adriano _________________ http://www.doppioclicfoto.it http://www.ideaimmagine.org/ Gruppo Idea Immagine Piacenza |
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VitOne utente attivo

Iscritto: 13 Feb 2005 Messaggi: 4827 Località: Roma
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Inviato: Mar 13 Mar, 2012 9:46 am Oggetto: |
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VitOne ha scritto: |
Quasi tutti trarranno beneficio da una calibrazione (magari combinata hardware e software) comune con valori “adeguati”
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bikemw utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2008 Messaggi: 1649 Località: Piacenza
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Inviato: Mar 13 Mar, 2012 9:52 am Oggetto: |
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VitOne ha scritto: | Quasi tutti trarranno beneficio da una calibrazione (magari combinata hardware e software) comune con valori “adeguati” |
Ooooohhh, così mi piace di più, anche se quel quasi lascia sempre quel brivido da thriller...
ciao  _________________ http://www.doppioclicfoto.it http://www.ideaimmagine.org/ Gruppo Idea Immagine Piacenza |
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VitOne utente attivo

Iscritto: 13 Feb 2005 Messaggi: 4827 Località: Roma
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Inviato: Mar 13 Mar, 2012 9:54 am Oggetto: |
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Come faccio a dirti se un dispositivo è troppo complicato per te? Cerca di capirlo da solo no?
Tarare è un termine non corretto, si dice "calibrare e profilare".
Sicuramente è meglio un monitor calibrato e profilato di uno non calibrato e profilato, ma ci sono alcuni monitor che, anche se profilati e calibrati, possono non dare buoni risultati. Dipende dal monitor, da come lo regoli, da dove lo posizioni, e così via.
La profilazione è una cosa e la calibrazione un'altra. Sono due parti di un processo che concorre a far sì che il monitor "riproduca i colori correttamente". Nella fase di calibrazione imposti dei parametri di "partenza" che vuoi che vangano raggiunti. Per cui se setti entrambi i monitor (per fare un esempio) a 110cd/mq allora dovresti avere una buona base di partenza e, per quanto riguarda la "luminosità", hai buone possibilità che entrambi la "percepiate" nello stesso modo.
Se avete monitor diversi in ogni caso è molto difficile che si riescano ad allineare perfettamente.
Non ti è chiaro perché ti devi studiare un minimo di gestione del colore e non ti devi affidare ad un forum, prova a partire con il blog sul colore che ti ho linkato.
Il concetto di "allinearsi" ad un laboratorio è sbagliato, scoprirai perché dopo un po' di letture, ti do qualche altro link:
http://www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/008Gestione%20del%20colore%20in%20photoshop/Gestione%20Colore%20in%20Photoshop.asp (ed articolo seguenti sullo stesso sito)
http://www.andreaolivotto.com/photo_argyll_it.php (la parte introduttiva sulla gestione del colore) _________________
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VitOne utente attivo

Iscritto: 13 Feb 2005 Messaggi: 4827 Località: Roma
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Inviato: Mar 13 Mar, 2012 9:57 am Oggetto: |
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bikemw ha scritto: | Ooooohhh, così mi piace di più, anche se quel quasi lascia sempre quel brivido da thriller...
ciao  |
Guarda che quello è il primo messaggio! Il brivido ci deve stare dato che, per esperienza personale, posso garantirti che è praticamente impossibile far "combaciare" due schermi, anche all'interno della stessa stanza!
Figuriamoci farlo a distanza, in ambienti diversi e non controllati.
Ci sono dei limiti degli strumenti che potete superare con un po' di pazienza, esperienza, studio dei dispositivi che avete e della gestione del colore. Questo è il concetto. _________________
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