photo4u.it


Giudicare la fotografia

 
Nuovo argomento   Intervieni in questo argomento    Indice del forum -> Fotografia in Generale
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo  
Autore Messaggio
Habrahx
non più registrato


Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 8:47 am    Oggetto: Giudicare la fotografia Rispondi con citazione

Recentemente ho subito un attacco su un mio giudizio difforme ad un altro su una fotografia che non trovo il caso di indicare, perché non rilevante.
Il punto è : si può giudicare veramente una fotografia?,
E su quali basi?
Riporto uno stralcio di una mia lettera, dove cerco di affrontare questa tematica.
<Ho preso un libro di Barthes, e già che c'ero ne ho preso anche un altro: Il
primo libro di fotografia" di Bate.
Come cappello dico che sono di una ignoranza abissale, come posso giudicare
le altrui fotografie se non capisco nulla di fotografia?
Il libro di Barthes mi ha scioccato, sono due giorni che non riesco a
staccarmi dal secondo capitolo; le poche incerte certezze che avevo sono
crollate come sabbia al sole.
Sono insomma più confuso di prima.
E Barthes, pur se fa cenno alla possibilità di vedere subito il risultato
dello scatto, non aveva previsto l'avvento del digitale!
Credo di aver bisogno di una nuova verginità.
Sarei patetico se volessi tornare alla pellicola, la pellicola è stata
avveniristica come lo è il digitale.
E la pellicola ha i suoi riti, e i suoi misteri e mestieri, proprio come il
digitale.
La moltiplicazione delle ciofeche che si ottengono con il digitale insomma,
non scalfisce le ciofeche che si possono fare con la pellicola.
La buona foto non è un evento statistico, nel senso che se si fa una buona
foto su cento, non è conseguente che su 1000 foto ve ne saranno 10 buone!
Mi sta serpeggiando, e la serpe è proprio l'essere giusto per individuare
questa sensazione, che la vera differenza fra l'analogico e il digitale, se
così vogliamo definire i sistemi di ripresa, non è tanto nel numero di
fotografie che un sistema permette rispetto all'altro, ma la moltiplicazione
esponenziale che si ha di mostrare le proprie foto, buone o cattive che
siano.
E' la visibilità, ovvero il fattore che giustifica la fotografia; sta
uccidendo la fotografia, o la sta mutando in un mostro che io chiamo
pittografia o fotopittura.
Stiamo venendo saturati di immagini, e ne ricerchiamo sempre di più forti;
vogliamo essere "emozionati" è un termine che ricorre spesso nei commenti,
ma non vogliamo più essere informati, e se lo vogliamo l'informazione deve
essere con pizzi e frizzi, meglio con i fuochi artificiali! (photoshop
docet)
Il bello è che non sappiamo più distinguere cosa è che ci procura
l'emozione: può essere che questa nasca solo perché in una fotografia non
vediamo un bel niente! >
E' ovvio che la percezione di una immagine sia difforme fra un individuo e un altro.
Ma perché questa difformità è così evidente nella fotografia? Prendiamo la pittura, di fronte ad un capolavoro tutti sono in grado di venderne la qualità, ma nella fotografia?
Da quanto sono divenuto commentatore partecipo alla scelta della foto della settimana, ebbene, è divertente vedere come anche fra i menbri dello staff ci sia difformità di giudizio.
Sono alora arrivato alla conclusione che ciò che rende bella la fotografia è proprio questa immensa diversità di giudizio che essa permette.
E' insomma, un'arte aperta.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email Bacheca utente
Sisto Perina
bannato


Iscritto: 16 Giu 2007
Messaggi: 21882

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 10:00 am    Oggetto: Re: Giudicare la fotografia Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
.....
Ma perché questa difformità è così evidente nella fotografia? Prendiamo la pittura, di fronte ad un capolavoro tutti sono in grado di venderne la qualità, ma nella fotografia?....

Chi definisce un dipinto un capolavoro? la massa convinta o quella condizionata da qualsivoglia critico, gallerista o corrente artistica modaiola?
Non credo che la fotografia si distingua dalla pittura, il giudizio sulla bellezza di un'opera l'hai più volte ripetuto essere individuale (grazie a Dio....)...
Mio nonno diceva che Mirò è un truffatore che disegna peggio di un bambino...ed alcuni disegni dei miei piccoli gli danno pure ragione....
La Guernica di Picasso come sarebbe stata accolta se non avesse avuto un titolo (W i titoli Very Happy ) ed una storia conosciuta alle spalle?
Guarda che alcune foto di Bresson sono pure mosse.... Wink e magari cestinabili se proposte in critica qui Wink
Si cerca sempre di commentare in base alle proprie sensazioni ed alla propria cultura....sicuramente parametri diversissimi da persona a persona...
Le informazioni che si recepiscono (da letture o media vari...) aiutano ad ampliare questa nostra conoscenza e talvolta a far cadere certe nostre fondate opinioni se si presentano convincenti e fondate...
Se i giudizi concordano su un'opera non è detto che questa sia di una bellezza universale...e viceversa ovviamente....
Morale della favola: le critiche ad un nostro giudizio ci possono anche stare...evviva il confronto...basta che tutto si mantenga sul rispetto reciproco

ciaoo
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Bacheca utente
Habrahx
non più registrato


Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 1:25 pm    Oggetto: Re: Giudicare la fotografia Rispondi con citazione

Sisto Perina ha scritto:
Chi definisce un dipinto un capolavoro? ...

E' vero! per non parlare dell'arte di regime, o giudizi sull'arte che proprio regimi degenerati definivano "degenerata".
...Mi hai fatto riflettere citando Mirò.
Io lo conosco poco, ma ebbi la stessa sensazione con Mondrian;
pensavo che ci prendesse in giro, poi un mio amico mi fece osservare: perché non le fai tu quelle forme?
Il risultato fu che che anche copiando facevo delle schifezze, ed erano ben visibili!
Ma allora esiste una soggettività invincibile?
Ma Nadar resterà sempre Nadar!
Siamo tutti d'accordo su Nadar, oppure no?
Apprezziamo in Nadar ciò che Barthes chiama senso della morte, ovvero il passato irrimediabile che le fotografie di un tempo non possono non trasmettere, ma proprio perché passate sono lontane e irriproducibili nel presente?
Oppure lui è stato e rimane un riferimento insuperato e insuperabile che resterà per sempre e per tutti un riferimento indiscutibile?
Sarebbe interessante vedere come giudicherebbe una sua foto qualche amico del forum che non lo conosce...


Ultima modifica effettuata da Habrahx il Lun 28 Nov, 2011 1:38 pm, modificato 2 volte in totale
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email Bacheca utente
Habrahx
non più registrato


Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 1:27 pm    Oggetto: Re: Giudicare la fotografia Rispondi con citazione

errore Wink
Mi è stato chiesto di che libro parlo citando Barthes.
Il libro è "la camera bianca" edizioni Einaudi.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email Bacheca utente
Mario Zacchi
utente attivo


Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 9:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se la foto è quella che penso c' è stato un gran parlare per nulla e s' è perso di vista il fatto che è la-foto-in-quanto-foto ad essere così così (sapore da improvvisata, piatta, brutta luce, poco fine nella lavorazione, banale nell' inquadratura e nell' uso di un tele ...): non le suggestioni, non l' eventuale aspirazione circa ciò che avrebbe voluto comunicare. Poi se, anche pilotati da un bell' incipit, si trova qualcuno che rimane colpito da un particolare e da lì si scatenano tutti i pensieri, niente da dire. A me succede guardando gusci di noci ...

Resta il fatto che è una foto-che-in-quanto-foto è sommaria e in questo è in linea con altre pubblicazioni del medesimo autore e questo è una conferma circa il fatto che le intenzioni ed il risultato sono su piani diversi. Nonbastasse anche le dichiarazioni circa come è avvenuto lo scatto sono ulteriore conferma diapprossimazione. Farsi un opinione su una foto è anche quessto: cercare di capire chi l' ha fatta e come e perché. Le foto, come altre opere, non si misurano con il righello. E' un bene; ma è anche un rischio.

PS: mi pareva che non potesse trattarsi di Barthes: è fumoso, impenetrabile, con una sintassi da spaccarsi la testa.

_________________
Belle foto. O perlomeno belle idee ->
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Visita il sito di chi scrive Bacheca utente
Habrahx
non più registrato


Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 9:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Se la foto è quella che penso
PS: mi pareva che non potesse trattarsi di Barthes: è fumoso, impenetrabile, con una sintassi da spaccarsi la testa.

Non so se parliamo della stessa foto; ti invierò il link (anche a chiunque lo richieda) in mp. Non lo metto qui perché non è quello il tema che mi sono riproposto.
(Devo ancora decidere se l'interlocutore, che ad onor del vero mi ha quasi ignorato, tranne delle imprecisioni di interpretazione, sta cercando la rissa oppure è veramente convinto della sua inerpretazione.)
La riflessione che sto cercando di sviscerare sostanzialmente è questa: una buona foto è visibile di per sé?
E in ogni tempo?
E se si, perché?
Secondo Barthes questo è ciò che chiama "punctus" che contrappone -in un certo senso- allo studium.
Ma credo che abbia ragione solo a metà, il suo "punctus" alla fine , secondo me, non è altro che la sofferenza per la perdita della madre, che lui ritrova in ogni ferita, anche estetica, che ritrova in una fotografia...
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email Bacheca utente
Mario Zacchi
utente attivo


Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Lun 28 Nov, 2011 10:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il punctum è personale e questo è già un indizio di quanto sia difficile avere posizioni univoche. Ma anche se non si è barthesiani il giudizo è gravido di soggettività.
Una foto buona è visibile di per sé? magari se ti muovi in un range definito puoi individuare dei criteri "oggettivi" per qualche serie di aspetti. Ma se ti muovi nell' ambito della creatività finalizzata alla ricerca mi pare molto difficile dire di sì.
Il contesto storico è importante? Quando dici "sembra uno scatto degli anni 70" implicitamente ammetti che il contesto storico è determinante e quindi condiziona il giudizio che si può esprimere su una foto e che va oltre il fatto che una certa foto possa essere "bella" a prescindere (diciamo bella da guardare).

_________________
Belle foto. O perlomeno belle idee ->
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Visita il sito di chi scrive Bacheca utente
Mostra i messaggi a partire da:   
Nuovo argomento   Intervieni in questo argomento    Indice del forum -> Fotografia in Generale Tutti gli orari del forum sono CET (Europa)
Pag. 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi iniziare nuovi argomenti
Non puoi rispondere ai messaggi
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare files in questo forum
Non puoi scaricare gli allegati in questo forum



Tutti i contenuti presenti sul sito sono di proprieta' esclusiva degli autori, sono vietate la riproduzione e la distribuzione degli stessi senza previa esplicita autorizzazione.

Visualizza la policy con cui vengono gestiti i cookie.

© 2003, 2016 photo4u.it - contatti - based on phpBB - Andrea Giorgi