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gloriaG utente attivo
Iscritto: 01 Mgg 2004 Messaggi: 2336 Località: mondo
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Inviato: Mer 16 Nov, 2011 10:39 am Oggetto: |
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beh, se invece di ambire a lavorare meno e meglio tutti si esalta l'usurarsi fino a 65-70 anni il progresso mi sa che ce lo siamo dimenticati...
mio padre è morto di cancro nel 2005 (sicuramente causato dal suo lavoro di portuale, così come i suoi fratelli - portuali anche loro - e i suoi colleghi, tutti morti relativamente giovani e di brutte malattie, tutte simili) a 76 anni... non so bene come avrebbe potuto spaccarsi la schiena fino a 65-67 anni sulle portacontainer o nelle stive...
chi e come deciderà di considerare "qualche" attività più faticosa e quindi in maniera diversa in questa nostra società italiana che brilla per ingiustizia sociale?
quanto al nero, nessuno cita mai l'arroganza di chi fa lavorare in nero e sottopagata la gente con il ricatto "tanto fuori dalla porta ce ne sono altri mille che prendono il tuo posto".
e non succede solo nei lavori più "umili", in editoria, dove io lavoro, la gavetta (che può durare anni) è quasi sempre sottopagata e "abusiva": io lavoro da quando avevo 20 anni e mi sono fatta il mazzo quanto te, mi sono laureata lavorando e studiando di notte, ma ho almeno 12 anni di lavoro full time senza contributi che nessuno mai mi restituirà.
prima di venire a fare la morale alla gente che le maniche se le tira su da una vita e i sacrifici li fa da sempre, questo stato dovrebbe iniziare a rendere conto delle sue porcherie, ingiustizie, iniquità. E del fatto che le regole e le leggi spesso e volentieri sono carta straccia. |
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Pietro Super Pro bannato

Iscritto: 03 Mar 2011 Messaggi: 3327
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Inviato: Mer 16 Nov, 2011 1:57 pm Oggetto: |
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A Sora Rosa me ne vado via,
ciò er core a pezzi pe'lla vergogna,
de questa terra che nu mm'aiuta mai
de questa gente che te sputa n'faccia,
che nun'ha mai preso na farce in mano,
che se distingue pe na cravatta.
Me ne vojo annà da sto paese marcio,
Che cià li bbuchi ar posto der cervello,
che vò magnà dull'ossa de chi soffre,
che pensa solo ar posto che po' perde.
Ciavemo forza e voja più de tutti
Annamo là dove ce stanno i morti,
anche se semo du ossa de prosciutti
ce vedrà chi cià li occhioni sani
che ce dirà: "venite giù all'inferno
armeno ciavrete er foco pell'inverno".
Si ciai un core, tu me poi capì
Si ciai n'amore, tu me poi seguì
Che ce ne frega si nun contamo gnente
Se semo sotto li calli della ggente.
Sai che ti dico, io mo' me butto ar fiume,
così finisco de campà sta vita
che a poco a poco m'ha ‘succato l'occhi
più delle pene de stana immortale.
Annamo via, tenemose pe'mano,
c'è solo questo de vero pe'chi spera,
che forse un giorno chi magna troppo adesso
possa sputà le ossa che so' sante. _________________
Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo...ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene. |
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freddycream utente attivo
Iscritto: 06 Ago 2007 Messaggi: 1747 Località: Londra
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Inviato: Mer 16 Nov, 2011 4:31 pm Oggetto: |
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GloriaG purtroppo non sono d’accordo su molte delle cose che dici e partiamo dal fondo: le accuse allo stato. Lo stato sei tu! Sono tutti gli italiani e non che pagano le tasse in italia. Le regole è vero che le fanno altri, ma non è possibile che questi altri piovano sempre dal cielo e non ci sia la responsabilità oggettiva di chi ce li mette e non li cambia!
Ti pare normale che i sindacati debbano difendere ed evitare il licenziamento di operai che all’aeroporto di malpensa sono stati sorpresi CON LE TELECAMERE a aprire le valigie e rubare? Qui ribadisco non conta essere di destra o di sinistra, qui è saltata la società civile. Non puoi permetterti di accusare lo stato, se non sei indignato di questa cosa, se non è piú possibile reagire e chiamarsi contro questa cosa.
Perché oggi tutti parlano di mancanza di credibilità? Che credibilità ha un sindacato che per i suoi dipendenti chiede un giorno di riposo di 30 ore? (alitalia) che credibilità ha se difende i ladri e i fannulloni?
L’italia c’e’? per tornare in topic? Io spero di sí ma sono molto piú preoccupato del lungo termine! Manca completamente una classe politica che sia il civil servant del mondo anglosassone, qualcuno che gestisca la cosa pubblica come se fosse la sua, che non agisca nel suo interesse personale.
Ti faccio un esempio che ho vissuto in prima persona qui in Inghilterra. La prima banca dove ho lavorato faceva dei corsi di preparazione all’inizio seguiti da alcuni esami.
Un ragazzo stava copiando da alcuni bigliettini e un altro ha alzato la mano per denunciarlo. Ovviamente la vergogna della intera classe era su chi stava provando a truffare, non su chi ha denunciato. Pensai al mio paese, pensai alla lezione di civiltà a cui avevo appena assistito e penso che noi saremo un paese normale di cui gli stranieri parleranno con rispetto quando la smetteremo di credere che siamo in media piú furbi degli altri, quando in realtà siamo solo dei poveretti arruffoni e arraffoni
Il mondo sta viaggiando a velocità supersoniche e noi siamo ancora a pensare con logiche di 40 anni fa – l’italia c’e’ e ci sará quando queste logiche saranno spazzate via _________________ un po' di cose... |
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gloriaG utente attivo
Iscritto: 01 Mgg 2004 Messaggi: 2336 Località: mondo
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Inviato: Mer 16 Nov, 2011 7:49 pm Oggetto: |
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guarda non devi essere d'accordo, e continuo a pensarla così... anche davanti ai tuoi esempi che lasciano il tempo che trovano, io parlavo di tutt'altro.
e il mondo starà anche viaggiando a velocità supersonica ma da quel che
vedo ogni giorno invece farebbe bene a rallentare un po'. |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 8:35 am Oggetto: |
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Se parcheggi in doppia fila "perché è solo un attimo" fai carta straccia di una legge (una norma) che carta straccia non è affatto: è limpida e chiara; va solo rispettata. Dice bene Freddycream: lo stato siamo noi e noi per primi, anziché gridare alla luna (e a quello che fanno di male sempre gli altri) dobbiamo comportarci correttamente. Nella correttezza rientra anche "pagare non in nero" per avere uno sconto e denunciare (letteralmente) chi viola questo corretto comportamento da entrambe le parti: se non lo fai, lamentarsi poi serve a poco. Tanto più che si tratta di lamentela all' italiana: te la prendi con qualcuno di molto lontano (uno stato che dovrebbe fare non si sa più bene cosa, finanche sostituirsi alla coscienza dei propri cittadini) quando tu che sei li e subisci non fai nulla per contrastare. Conosco l' obiezione che farai; ma resta il fatto che così stan le cose.
Due PS.
- Le malattie che si suppone siano state contratte sul lavoro vanno dimostrate come tali. Altrimenti resta, purtroppo, solo un legittimo sospetto personale. Detto questo l' ambiente di lavoro non deve, nei limiti del possibili, essere pericoloso: nel breve e nel lungo periodo. Attenzione però: io per cantieri continuo a vedere personale senza scarpe adeguate, senza guanti, senza caschi, senza occhiali protettivi ... e se chiedo perché mi rispondo che è scomodo ... Queste persone non sono bambini; alcuni sono veri esperti di lungo corso e sanno come si fa per non farsi male. Solo che (nel mio ambiente, che conosco) sanno anche molto bene come si rulla una canna ... o sottovalutanoc che una giornata di lavoro pesante che inizia alle 8 non si può affrontare con la necessaria lucidità dopo essere stati in giro fino a notte fonda.
- Tralasciando chi a lavorare si diverte (io sono uno di quelli; ma non sono una mosca bianca: ho collaboratori e clienti che svolgono con piacere il prorpio lavoro) da quel che hai scritto nel primo intervento devo dedurre che chi lavora molto secondo te lo fa perché non è capace e non perché la propria attività glielo richiede. Insomma se un impiegato commerciale, che dovrebbe staccare alla 17,30, riceve poco prima una telefonata da un cliente che da tempo non ordina, che si trova in zona e che ha necessità di discutere di una commessa urgente per un lavoro che gli è stato a sua volta commissionato in tempi stretti, se si ferma in in ufficio e lo aspetta e poi si intrattiene con lui fino alle 19 è una persona che non sa organizzarsi e che si usura, immolandosi sull' altare del "progresso" che per te non è tale? Su cosa pensi del progresso non discuto: è un' opinione personale. Ma sul fatto che chi lavora di più lo fa solo perché non sa organizzarsi ho parecchio da ridire. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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alberto roda utente attivo

Iscritto: 30 Dic 2005 Messaggi: 2536 Località: milano
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 9:13 am Oggetto: |
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Sono riuscito a leggere quasi tutto ... condivido il senso positivo trasmesso nell'aprire la discussione.
Condivido le ben argomentate disquisizioni sulla necessità dell'euro e di una revisione dell'età pensionistica che rispetti i lavori usuranti.
Condivido le regole morali che dovremmo, ognuno per la sua pur piccola parte, ritrovare e contribuire a far ritrovare.
Ora abbiamo davanti esempi che possono "riflettere" comportamenti meno torbidi e/o squisitamente ad personam o ad corporationem.
Curricula di tutto rispetto, soprattutto conosciuti ed apprezzati anche oltre i nostri confini.
Immagino di avere di fronte una stagione molto difficile ma con una ben più alta credibilità internazionale che eviterà di prestare il fianco tout court a speculazioni eccessive esattamente come fu con la lira prima dell'entrata nel nuovo sistema.
Sono felice di non sentirmi più dire che la crisi non c'è ed è solo virtuale e che i problemi urgenti del nosto paese sono solo le intercettazioni e i processi brevi/lunghi.
Un caro saluto a tutti. _________________ ..."ci sono bambini che aspettano quando verranno per spegnere la luce, e uomini che hanno sfidato il tempo perchè qualcuno fosse felice.
E tu,quanto tempo hai? Tu, quanto amore hai?"...(R.Vecchioni, Tu, quanto tempo hai, Di Rabbia e Di Stelle 2007)
http://albertoroda.photoshelter.com/ |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 10:28 am Oggetto: |
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E' di buon auspicio. Però non dimentichiamo di leggere bene dove sta il problema per non compiere errori di valutazione sulla carta d' identità della crisi, altrimenti rischiamo di colpirne i collaterali (che vanno colpiti comunque) ma non il cuore. Non è un caso se ora è la Francia ad essere sotto pressione. Segno che il malessere non nasce da noi. In noi trova però un punto debole come lo ha trovato prima in Grecia, in Portogallo, in Spagna, in Irlanda. Il guaio (guaio ora, ma in realtà un punto di forza in tempi normali) e che l' Italia, insieme a Francia e Germania realizza quasi due terzi dell' economia europea. Quindi se cadiamo facciamo un buco che non fanno Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo insieme. Non è per farci un favore che l 'Italia è sempre stata tra i paesi guida, insieme a Francia e Germania. Abbiamo fatto panchina per ragioni che ciscuno può vedere in maniera diversa. Ma ce n' è una, di ragione, che non possiamo non condivedere tutti: dobbiamo dimostrare "come cittadini" di saper ragionare in termini di lungo periodo, come fanno i tedeschi, evitando di protestare perché è necessario ammodernarci e quindi rinunciare ad un po' di spazi che ci siamo ritagliati, chi più chi meno, a beneficio solo nostro. Se non lo facciamo noi cittadini, inevitabilmente i nostri rappresentanti non potranno che farsi portatori delle nostre (anacronistiche) istanze, generando il bailame cui abbiamo assistito e sul quale è facile, poi, per chi lo vuol fare, lucrare addirittura per poche persone e non solo per un gruppo (detta lobby). Quindi meno animosità e più riflessione e soprattutto più realismo. Non serve altro perché le risore ci sono: basta usarle e lasciare che vengano usate. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 10:48 am Oggetto: |
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Io penso che due erano e sono i punti di forza dell'Italia: agricoltura e turismo: politici affaccendati, pigri e non lungimiranti con una questione meridionale obsoleta complicata, e fastidiosa da trattare che si è andata a farsi benedire. Con la questione, legata a quella meridionale, delle connivenze mafiose storiche, ma persistenti, che hanno impedito qualsiasi decollo produttivo e di sviluppo, aggravatosi negli ultimi 20 anni con la snobbistica connivenza delle imprese, cosiddette produttive e di traino, del nord che hanno occupato "per un secondo" gli spazi finanziati da leggi per il sud, per poi ritirarsi in buon ordine senza prima, però, depositare nell'entroterra napoletano e campano in genere, migliaia di tonnellate di rifiuti tossici, ottenendo , oltrettutto, l'effetto, per i residenti meridionali di queste zone di essere considerati i soliti terroni scansafatiche e delinquenti. Noi, Noi , il cittadino, siamo prima noi……. e bla bla bla!! Io conosco gente onesta a tutti i livelli, che erano disposti a calarsi le mutande per gli altri, in nome della civilità, della convivenza civile.....che è diventata delinquente! ma di una delinquenza feroce, mirata, liberatoria! alto che senso dello Stato. Il ridurre tutto in nome della produttività materiale per restare a galla è la cosa più sciocca e sbagliata del secolo. L'impostazione dei cardini di crescita di una nazione che è sbagliata. E' sbagliato rincorrere ancora la crescita intesa nell'accezione di produrre, produrre e produrre...ma che cosa? cataste e cataste di lamiere che ci stanno sommergendo che per forza di cose sommergeranno i paesi in via di sviluppo........automobili per le quali si darà lavoro per un anno si e un anno no.......caserme di abitazioni, con le tante, tantissime già costruite ma vuote, che vanno a togliere quel poco spazio vitale che c'è rimasto....che darà lavoro un anno si e un anno no.... e poi dove si arriva di questo passo........ a un'altra recessione....per forza.........si produce , si produce si produce.....si deve crescere, si deve crescere , si deve crescere...........stop, fermiamoci.... è tempo di "decrescita" di stabilire, ADESSO, nuovi criteri di convivenza, nuovi criteri di relazioni sociali, nuove concezione di lavoro, nuovi "futuri".....si ragione sempre sul contingente, sull'imminente....ma pensiamo seriamente al futuro... è tempo di una vita diversa, rivoluzionaria, un nuovo umanesimo... un cambiamento radicale di concezioni sociali, politiche ed economiche……………..ma non si farà un tubo di tutto questo e i timidi tentativi (vedi le conferenze sul clima) per ovvi motivi, sanno già di muffa, anzi non la si sente nemmeno più,……..e si fa a gara , nel frattempo, ad aprire altre aziende, ad esempio, di indotto per le autombili, possibilmente nocive, con colature nei soliti fiumi , nei soliti mari, nella solite regioni……l’importante che si cresca e si dia lavoro…..al resto ci penseranno i neonati, loro si che troveranno una soluzione a tutto questo.
mario |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 12:49 pm Oggetto: |
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Mario, mi sa che sulla prima riga del tuo scritto arrivi tardi e atterri male l’ Italia è diventata industriale a partire dal dopo la guerra e se vogliamo guardare a nazioni che di agricolture e turismo hanno fatto il proprio sostentamento, non dobbiamo dimenticare la Grecia che sappiamo come va, non solo perché ha una classe dirigente poco accorta (nata poi dopo una dittatura e una quasi guerra civile più recente della nostra, quindi …) ma perché di turismo ed agricoltura si vive poco e male se sono le uniche risorse del paese. Per l‘ Italia sono solo due delle voci economiche. E poi non bisogna dimenticare che la scelta italiana ha pagato per decenni e solo la “disattenzione” verso il bilancio pubblico e le pretese di difendere gli orticelli (tra cui certo anche il Sud visto come serbatoio di consenso cui elargire l’ obolo alla bisogna) hanno creato problemi che ora dobbiamo affrontare. La Germania, i cui cittadini sono notoriamente meno individualisti rispetto al proprio paese, come hanno dimostrato anche all’ indomani della riunificazione, quando sono stati in grado di far progredire velocemente il “loro Sud”, ha ben altre prospettive pur essendo essa stessa industriale.
Ad ogni modo, come detto, risolviamo le nostre debolezze, ma non dimentichiamo cosa sta veramente accadendo.
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-11-17/tokyo-chiude-lieve-rialzo-081958.shtml?uuid=AaCDbFME nelle prime righe si parla della Spagna che in asta non ha collocato per intero il debito: segnale drammatico (che finora non ci è toccato). Significa che non basta più alzare gli interessi. E’ colpa degli spagnoli che fino a ieri erano additati da politici dilettanti nostrani come migliori di noi? La Francia sia avvia sulla china dell’ Italia, anche se parte da una posizione migliore. Ma come si è visto sono bastate due settimane per rialzare del 2% in più i nostri tassi. Facilmente accadrà lo stesso a loro. Al momento il loro differenziale è aumentato, se non ricordo male, del 500% circa in pochi giorni. E’ colpa dei francesi che, sempre secondo i dilettanti nostrani (quelli che garantivano 100-200 punti di spred in meno al solo cambio di bandiera – e sappiamo come va ora) erano migliori di noi?
Fintanto che la BCE (Bundesbank travestita) non si decide o non può (in ossequio alla Germania) dichiararsi pronta a comprare illimitatamente titoli di debito sovrano eventualmente battendo moneta (come la FED, come la Banca d’ Inghilterra, Inghilterra che ha addirittura banche nazionalizzate per evitar loro il fallimento; come la Banca del Giappone, Giappopne che ha il più alto debito del mondo, che non cresce come noi e peggio di noi da 20 anni ed ha però tassi ridicoli rispetto ai nostri) accettando l’ inflazione come male minore rispetto al fallimento di uno stato, non si gettano basi sufficientemente ampie per risolvere la questione.
Occhio a non farsi impallinare da cretinate giornalistiche o di qualche politico interessato: l’ Italia risolvendo i problemi, come deve, farà una cosa necessaria all’ Italia e noi dobbiamo accettare che si faccia; farà una cosa molto utile poi all’ Europa; ma non sarà risolutiva per l ‘Europa stessa. Se avete seguito la dichiarazione di Monti quando ha sciolto la riserva, non vi sarà sfuggito un passaggio ed un gesto. Ad una domanda inerente la questione generale ha risposto, sostanzialmente, che l ‘Italia, mettendo mano ai propri problemi risolverà appunto cose che la riguardano e che sono della massima importanza e, nello stesso tempo, contribuirà alla situazione generale “per la parte di responsabilità che l’ Italia ha in questa situazione”, accompagnando questa affermazione con un gesto della mano: pollice ed indice disposti ad indicare una quantità. La distanza tra pollice ed indice era piuttosto piccola … Al duo Merkozki, ma in particolare alla Germania dovrebbe suonare come l ‘invito a riconoscere di avere sbagliato alla grande e di averlo fatto addirittura nel nome dell’ Europa. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 2:12 pm Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Mario, mi sa che sulla prima riga del tuo scritto arrivi tardi e atterri male |
.....questa frase la devi contestualizzare sull'atterraggio successivo del mio discorso senza ricordarmi della natura semindustriale della nostra Patria che è stata industriale a chiacchiere, lacrime di sangue, clima stravolto, e dipendenza ossessiva e ricattatoriamente indispensabile da fonti energetiche primarie...... e si è proseguiti, a testa bassa, senza alcuna remora, e a volte, senza vergogna, con piani industriali disastrosi, improduttivi e deliberatamente inquinanti, sullo stesso sentiero dell'autodistruzione: Bagnoli ti dice qualcosa? L'Alfasud Ti dice qualcosa, l licenziamenti famosi in casa Fiat Ti dicono qualcosa? Le oasi industriali post terremoto prese d'assalto dai furbetti istituzionali e dalla cerchia bene degli "industriali italiani", in Irpinia, ti dicono qualcosa? solo per citarti degli esempi, ma ce ne sono altri mille in ogni dove, in Italia, tristemente famosi. Con tutto il resto sono d'accordo con Te, ma permettimi, e molto facile esserlo.
mario |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 4:09 pm Oggetto: |
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Ops ... pensavo che fosse chiaro subito dopo, quando ho scritto, per certi versi negativamente, riguardo al coltivare l' idea che ci si possa reggere su agricoltura e turismo. Per il resto non confondiamo strategia e interessi particolari che generano storture: contrastiamo gli interessi particolari, non le strategie se sono valide.
Con tutto il resto sono d'accordo con Te, ma permettimi, e molto facile esserlo. Sembra cosa di poco conto, ma non è affatto così: concordare su quale sia l' identità del problema nel complesso non è scontato.
 _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 6:52 pm Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Ops ... pensavo che fosse chiaro subito dopo, quando ho scritto, per certi versi negativamente, riguardo al coltivare l' idea che ci si possa reggere su agricoltura e turismo. Per il resto non confondiamo strategia e interessi particolari che generano storture: contrastiamo gli interessi particolari, non le strategie se sono valide.
Con tutto il resto sono d'accordo con Te, ma permettimi, e molto facile esserlo. Sembra cosa di poco conto, ma non è affatto così: concordare su quale sia l' identità del problema nel complesso non è scontato.
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Mario, ma la strategia è proprio quella che Ti ho indicato prima, quella della "decrescita" che non è una panzana o una cosa buttata lì tanto per farmi bello.E' una nuova filosofia di convivenza civile, è un pensiero che si sta diffondendo a livello sociologico ed è studiato. Ma tu mi potrai dire: questa è una cosa che adesso non ha attinenza, che ce ne facciamo di questa illusione, forse più in là se ne potrà parlare!...ma non se ne parlerà mai perchè c'è sempre un emergenza: sei convinto che se l'Italia ce la farà (si dice sempre così...anche negli anni 70 con l'austerity e i miniassegni, crisi totale...energetica,) non ci sarà un'altra emergenza, e ancora un'altra sempre più ravvicinate, semjpre più dolorose e disastrose?.......finchè non cambia tutto.....finche non si inizia a cambiare tutto..la finanza, la borsa, le transazioni finanziarie, "il mercato del lavoro" che già solo il nome è una sconfitta, la redistribuzione del reddito e delle risorse....l'impiego oculato,mirato, ecologico, perdurante delle stesse, la solidarietà con gli altri popoli, il commercio , cosiddetto equo e solidale, l'esplicazione delle arti, delle capacità del'uomo al servizio "vero" dell'uomo ... e via dicendo. ......chimere, chimere, chimere...si dirà! si, ma quale fondo che più fondo non si può dobbiamo vedere ancora per renderci conto che stiamo viaggiando a livelli stratosferici rispetto alla vita di tuttti i giorni e non riusciamo, non possiamo, comprese le nazioni spocchiose falsamente progredite come la Germania e la Francia (che hanno sempre preso lezione da noi, in tutti i campi, specie nella organizzazione capillare delle piccole imprese.....di una volta!) a starci dietro, in nessun modo, o meglio il modo c'è sempre: assumi 10 e licenzi 100, oppure ti do 1000 e mene prendo 400...ti piace vincere facile'? quale modello di "sviluppo per il futuro" quale strategia.... la decrescita, il reset, la priorità dell'uomo e dell'habitat naturale ricostituito, la condiserazione dell'Uomo....l'Uomo al centro e prima di tutto e non la finanza, la borsa .. chi sono costoro? andatevene a casa, scomparite lasciate posto ai filosofi, ai sociologi: a capo delle imprese assumete filosofi, sociologi, insegnanti, rendete il lavoro (se sarà ancora necesario) più bello, più vivibile, più semplice, e non rompete i c...........i.
mario |
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Haller utente

Iscritto: 05 Mgg 2009 Messaggi: 218
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 8:42 pm Oggetto: |
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La società civile è finita con l'avvento della finanza, cioè quella parte di economia non reale [per economia reale si intende quella parte di economia fondata sullo scambio di beni e servizi (il denaro è un bene, per inciso, se ha un valore di scambio. Difatti non scordiamoci che si chiama cartamoneta proprio in virtù del fatto che si libera dal valore intrinseco della moneta stessa)].
Perchè la finanza non è un'economia reale: perchè non è basata su uno scambio di beni e servizi pur prendendosi carico della cartamoneta, che in questa situazione non ha più un valore reale di scambio e difatti l'economia finanziaria si muove per meccanismi speculativi e non più sullo scambio di beni e servizi.
Perchè è nata la finanza: perchè l'economia reale è limitata, non può crescere all'infinito proprio perchè i beni e i servizi sono si mutevoli, ma finiti.
La logica scellerata del consumismo selvaggio punta allo sviluppo inteso come crescita infinita (ecco perchè sono tutti terrorizzati quando si ipotizza la recessione, il mostro nero dell'economia moderna).
In conclusione ed in sintesi: stiamo parlando di soldi del monopoli, quel debito pubblico di cui si parla non ha un bene corrispettivo, è un numero a cui si dà valore finchè questo sistema malato tiene, ma che in realtà ne avrebbe solo in parte o addirittura alcuno. I soldi che abbiamo in tasca sono mezzi finti: significa che se provassimo a sommare la quantità di denaro mondiale in circolazione, avremmo come risultante un multiplo (anche discretamente importante) di tutti i beni reali esistenti. Tradotto significa che se provassimo a comprare tutto quanto possibile col denaro in circolazione, in tasca ci rimarrebbe un bel mucchio di carta straccia, ma identica a quella che abbiamo usato per comperare.
Perchè ci sono più soldi in giro che beni corrispettivi, cioè perchè parliamo di soldi finti, finanza ed economia reale: una banca può legalmente prestarmi 100 avendo in cassa 1 e ciò significa che i 99/100 dei soldi che mi ha prestato sono finti. E questo è un meccanismo speculativo tipico dell'economia finanziaria. Io poi dovrò resituire questi soldi, però veri: cioè ottenuti dal lavoro, che è uno scambio tra un bene (il denaro) e un servizio (il lavoro) nell'economia reale. In più con gli interessi!
Se poi ci aggiungiamo il fatto che c'è uno spostamento piramidale delle risorse, volto proprio al mantenimento di questo sistema, tale per cui alla base troviamo la maggioranza degli individui con poche risore e al vertice una piccola cerchia a cui tutte le risorse convergono, si capirà come risulta scellerato chiedere a quella base della piramide di lavorare per 50 anni della propria esistenza per permettere al vertice di speculare sul proprio lavoro.
"credo nel progresso, non credo nello sviluppo" P.P.P ed era il 1960!
In tutto questo l'Italia c'è? certo che si, e c'è fino al collo...
E visto che siamo in un forum di fotografia, posso affermare con una disceta tranquillità di aver fatto una fotografia alla società moderna.
E ora che conoscete la vostra, la nostra, funzione all'interno di questa società, mi posso mettere l'anima in pace.
Saluti _________________
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longjohnsilver54 utente

Iscritto: 05 Set 2005 Messaggi: 227 Località: Provincia Milano
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Inviato: Gio 17 Nov, 2011 10:42 pm Oggetto: |
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Sarebbe interessante chiedere ai vari gruppi industriali italiani che via via si sono "ristrutturati" in che modo avrebbero potuto farlo nel corso degli anni senza il paracadute dei pensionamenti anticipati. E mi riferisco alle attività dello Stato gestite dall'IRI oppure a varie industrie prettamente private, tanto per rendere l'idea e per fare un esempio. Mi piacerebbe conoscere in che modo avrebbero tagliato i costi, se non riducendo il personale, grazie anche alle leggi che consentivano i pre-pensionamenti.
Certo, oggi, queste cose non le ricorda nessuno. Non la Confindustria, nemmeno i sindacati. Oggi si parla solo di andare in pensione il più tardi possibile ma non si citano gli errori e gli abusi del passato. Non è conveniente per nessuno.
E la previdenza complementare che sembrava la chiave di volta di tutti i problemi previdenziali? Che fine ha fatto? Non ne sento parlare ... anche perché molti fondi hanno fatto man bassa dei risparmi accantonati e li hanno investiti malamente. Un fondo dovrebbe "assicurare" una rendita, dovrebbe affiancarsi alla previdenza di base ma ciò non avviene e le leggi che regolano i versamenti alla previdenza complementare e la relativa tassazione sono ormai vecchie. Lo Stato ha visto nei contributi versati dal datore di lavoro e lavoratore una fonte di reddito e oltre una certa cifra li tassa ulteriormente, annullando in gran parte il risparmio fiscale.
Anch'io lavoro molto, ben oltre il contrattuale da circa quarant'anni e sono sempre stato contro il pensionamento anticipato. Ad oggi dovrò lavorare 40 anni + 15 mesi; insomma, non mi sembra poco. E sono disposto a dare qualche anno in più, in termini di prestazione lavorativa ma non tiriamola troppo lunga. Sessantasette anni di età sono un traguardo per il pensionamento che, a mio parere, pare un po' tirato.
Dalle schede perforate al Web2. Che 2 yoyo' !! _________________ Nikon D200 - 18-70 Nikkor f/3.5-4.5 G IF ED - Tokina 28-70 AF 1:2.6-2.8 ATX PRO - Nikkor 80-200 1.2.8 D - Sigma 10-20 - Nikon F100 - Nikon FM2n - Nikkor 85 mm. f/2 - Nikon FE
Nikon D5000 (di mia figlia) |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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Inviato: Ven 18 Nov, 2011 8:57 am Oggetto: |
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Critone, le foto si appendono al muro e basta. Serve anche qualcosaltro (e aggiungo purtroppo, perché ciò che hai detto è sostanzialmente vero).
longjohnsilver54 ha scritto: | Sarebbe interessante chiedere ai vari gruppi industriali italiani che via via si sono "ristrutturati" in che modo avrebbero potuto farlo nel corso degli anni senza il paracadute dei pensionamenti anticipati. E mi riferisco alle attività dello Stato gestite dall'IRI oppure a varie industrie prettamente private, tanto per rendere l'idea e per fare un esempio. Mi piacerebbe conoscere in che modo avrebbero tagliato i costi, se non riducendo il personale, grazie anche alle leggi che consentivano i pre-pensionamenti.
Certo, oggi, queste cose non le ricorda nessuno. Non la Confindustria, nemmeno i sindacati. Oggi si parla solo di andare in pensione il più tardi possibile ma non si citano gli errori e gli abusi del passato. Non è conveniente per nessuno. |
Siccome questa parte è interessante e di attualità metto qualche considerazione.
E’ proprio perché il mercato del lavoro da noi non ha flessibilità in uscita che per anni sono esistiti i prepensionamenti. Sia chiaro: flessibilità è un eufemismo, lo sappiamo, con il quale si indica, in un paese dove non si cerca “commesso per negozio” ma “responsabile delle vendite”, quasi ci fosse qualcosa di poco dignitoso, che un’ azienda in crisi deve poter ridurre il personale senza che serva una trattativa annosa ed inconcludente che la porti molto prima alla chiusura o ad altre scappatoie come smembramenti e delocalizzazioni. In pratica per non rendere il mercato del lavoro adatto a ciò che il lavoro nel suo complesso realisticamente è, cioè una quantità che cresce e cala a seconda dei momenti e, soprattutto, a seconda di quanto un paese sa essere competitivo ed appetibile per gli investimenti, si sono cercate altre strade praticabili per non chiudere aziende in difficoltà che occupavano molte persone.
Prescindiamo un momento dal fatto che queste aziende avessero o non avessero potuto essere innovate con piani industriali riqualificanti, non per reticenza, ma perché questo è altro aspetto determinante, ma che non centra direttamente con la gestione dei rapporti di lavoro. Il fatto è che ad un certo punto la difesa ad oltranza di una quota di occupazione già ormai fittizia, in quanto si reggeva su una cassa integrazione della quale non si intravedeva una vera fine, la si è scaricata sulle casse dello stato, non perché “gli industriali da soli” volessero questo (sappiamo che gli industriali vogliono flessibilità: lo dicono da sempre) ma perché era (ma lo è tuttora) impossibile addivenire ad un accordo con i sindacati circa il fatto che non è possibile immaginare che un occupato sia tale per Costituzione e non invece perché il mercato del lavoro, nella sua continua variare, in un certo momento lo richiede.
Siccome avere tumulti in fabbrica è un gravissimo problema (vedasi Confindustria che ha di fatto sterilizzato subito l’ unico articolo della manovra agostana che andava in direzione flessibilità accordandosi con i sindacati - e va detto, però, ad onor del vero, che manca ancora la riforma degli ammortizzatori, quindi ... ) e siccome lo stato di tre decenni fa era molto meno indebitato di oggi, con la complicità di una politica del tutto uguale a questa che vediamo oggi, nella sua incapacità di disegnare un futuro credibile, anche sopportando il peso di decisioni impopolari, ma lungimiranti, delle quali trarre vantaggio di consenso nel lungo periodo, anziché nel breve, abbiamo avuto la “scorciatoia”.
Per verificare quanto ti ho appena scritto, pensa agli USA: ti risulta che esistano i prepensionamenti? O non ti risulta piuttosto che esista un mercato del lavoro molto duro, certo, ma che offre anche molte possibilità di reinserirsi, grazie alla sua flessibilità e grazie anche ad una cultura della mobilità (tra stato e stato) che in Italia non abbiamo, tranne che per la tradizionale migrazione Sud vs. Nord. Un mercato del lavoro nel quale scaldare la sedia ti può costare il posto, mentre da noi anche rubare nelle valige smistate all’ aeroporto, essere ripresi mentre lo si fa, quindi essere sgamati senza ombra di dubbio, comporta imbarazzi in certi “istituti di tutela dei diritti” nel dire: gente così va messa fuori senza se e senza ma (espressione molto cara da quelle parti).
- - - -
A parziale integrazione di quanto avevo scritto sopra
Mario Zacchi ha scritto: |
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-11-17/tokyo-chiude-lieve-rialzo-081958.shtml?uuid=AaCDbFME nelle prime righe si parla della Spagna che in asta non ha collocato per intero il debito: segnale drammatico (che finora non ci è toccato). Significa che non basta più alzare gli interessi. E’ colpa degli spagnoli che fino a ieri erano additati da politici dilettanti nostrani come migliori di noi? La Francia sia avvia sulla china dell’ Italia, anche se parte da una posizione migliore. Ma come si è visto sono bastate due settimane per rialzare del 2% in più i nostri tassi. Facilmente accadrà lo stesso a loro. Al momento il loro differenziale è aumentato, se non ricordo male, del 500% circa in pochi giorni. E’ colpa dei francesi che, sempre secondo i dilettanti nostrani (quelli che garantivano 100-200 punti di spred in meno al solo cambio di bandiera – e sappiamo come va ora) erano migliori di noi? ..... [cut]
Occhio a non farsi impallinare da cretinate giornalistiche o di qualche politico interessato ... [cut] |
http://www.milanofinanza.it/
Borse ancora in balia delle vendite,
oggi ultimo giorno aumento Bpm
Gli spread spagnoli superano quelli italiani con la Spagna
che andrà alle elezioni domenica [segue articolo]
. . .
E adesso anche Sarkozy corre dietro allo spred
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-11-17/adesso-anche-sarkozy-corre-220531.shtml?uuid=AaSeIUME
Leggete perché è interessante: si parla anche dei fondamentali italiani,
completamente ignorati, ma in realtà importantissimi,
in favore della risatina di TopoGigio. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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Cooperman bannato

Iscritto: 10 Apr 2007 Messaggi: 2179
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Inviato: Ven 25 Nov, 2011 10:26 am Oggetto: |
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Ci siamo votati di chi ha governato prima di Monti in Italia. Avrà anche governato non benissimo, ma fino a prova contraria almeno era stato votato. Monti chi l'ha voluto ?
Chi fino ad oggi ha governato male l’Italia aveva, quanto meno, vinto regolari elezioni… I banchieri che già tramano per reintrodurre l’ICI ed altre tasse immonde che graveranno sulle persone umili non hanno bisogno di partecipare ad elezioni, e governano sempre… Spesso nell’ombra, da oggi in modo palese e con il consenso di milioni di cerebrolesi con un QI inferiore a quello degli scimpanzè…
Certi politici sono così limitati mentalmente e culturalmente da festeggiare quelli che daranno l’ultimo colpo alle finanze della povera gente, e danno il loro appoggio a quelle forze politiche che nel passato hanno operato per generare l’attuale crisi… Ma non lo capiscono, poveretti! Abituati a farsi lavare il cervello dai cosiddetti “media” e dai farabutti che dal 1945 ad oggi hanno rovinato l’Italia, sono così idioti da essersi convinti che Berlusconi governi ininterrottamente da 17 anni; ho letto e sentito personalmente dei giovinastri intervistati che si dichiaravo esausti da più di 15 anni di governo Berlusconi! Peccato per loro che, stando ai dati ufficiali reperibili su tutti i siti istituzionali, a partire dal 1994 si siano succeduti i seguenti governi NON berlusconiani: Governo Dini (10 maggio 1994 – 17 gennaio 1995 – 4 mesi), Governi Prodi – D’Alema (9 maggio 1996 – 9 marzo 2001 – 5 anni), Governo Prodi (17 maggio 2006 – 6 maggio 2008 – 2 anni), per un totale 7 anni e 4 mesi… Non sanno neppure chi li ha governati, ma pretendono di dire la loro in politica.
Riprendo, invitandovi a leggere, a seguire, un ottimo articolo di Paolo Barnard (http://www.paolobarnard.info/home.php), che è stato pubblicato al seguente indirizzo: http://www.liberaopinione.net/wp/?p=4410 _________________ D4 - 3s - 700
20 f2.8 - 28 f1.8 - 50 f1.4 - 50 f1.8 - 85 f1.8 - 135DC f2 - 14-24 - 24-70 - 70-200 - 150-500
SB 900 - 600 |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Ven 25 Nov, 2011 10:34 am Oggetto: |
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Cooperman ha scritto: | http://www.liberaopinione.net/wp/?p=4410 |
voglio essere sintetico......spazzatura ridondante, pietosa, fascista e antistorica. |
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Cooperman bannato

Iscritto: 10 Apr 2007 Messaggi: 2179
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Inviato: Ven 25 Nov, 2011 10:49 am Oggetto: |
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albatros123 ha scritto: | voglio essere sintetico......spazzatura ridondante, pietosa, fascista e antistorica. |
complimenti per l'educazione
Vorrei vedere se vi si dicesse che ciò che scrivete è spazzatura ...  _________________ D4 - 3s - 700
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andreotto utente attivo
Iscritto: 13 Giu 2005 Messaggi: 2109 Località: veneto
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Inviato: Ven 25 Nov, 2011 1:00 pm Oggetto: |
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Cooperman ha scritto: | ......................bisogno di partecipare ad elezioni, e governano sempre… Spesso nell’ombra, da oggi in modo palese e con il consenso di milioni di cerebrolesi con un QI inferiore a quello degli scimpanzè…
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Grazie a nome dei milioni di persone definite cerebrolese solo perchè la possono pensare diversamente da te
Mi unisco all' augurio "L'Italia c'è"
Andreotto |
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Merimange utente attivo

Iscritto: 22 Giu 2007 Messaggi: 972 Località: Mi sono perso...
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Inviato: Ven 25 Nov, 2011 1:16 pm Oggetto: |
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Eh vabbè, eccone un altro pronto a immolarsi per San Silvio da Arcore...  _________________ I got everything I need ( almost )... |
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