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GennaroVerolla utente
Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 148
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Inviato: Sab 12 Nov, 2011 4:47 pm Oggetto: Lettura Esposimetrica Spot |
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Salve, come da titolo mi piacerebbe capire bene come e quando utilizzare la lettura esposimentrica spot.
Ho praticamente utilizzato sempre il matrix, ma in alcune situazioni ( o uso generico...) e' consigliabile la misurazione spot, mi e'chiaro l'esempio del gatto nero e della neve ma in quali altri casi e' consigliabile?
In che modo va effettuata, impostando la macchina in M ? chi mi spiega passo passo come fare? quali valori (all'interno del mirino) bisogna tenere d 'occhio ?
grazie a chi mi risponderà _________________ Nikon D700 - Nikon FM2n - Ricoh GR V - Leica M6 TTL
Nikkor 17-35 AFS, 28 2.8 AFD, 28 2.8 AIS, 50 1.8 AFD, 105 2.5 AIS
Flash Nikon Sb 800 , Yongnuo YN460II |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Lun 14 Nov, 2011 4:06 pm Oggetto: |
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La lettura esposimetrica spot legge la luce riflessa dal soggetto soltanto nella zona centrale dell'inquadratura, in genere segnalata con un riferimento circolare nel mirino.
È una lettura "liscia"e non "ragionata" (secondo algoritmi ignoti al fotografo) come accade per la lettura Matrix o nell'equivalente di altri costruttori.
Serve soprattutto quando il soggetto principale è illuminato da una quantità di luce molto differente dal resto della scena inquadrata. Caso tipico: l'attore che recita sul palcoscenico illuminato da un fascio di luce su uno sfondo buio. In questo caso una lettura esposimetrica normale sarebbe ingannata da quel "buio", sovraesponendo il soggetto.
In genere lo spot si usa in accoppiata con la modalità Manuale, per diverse ragioni.
Considerando che la lettura della luce avviene solo sulla zona centrale, in Automatico avremmo un'esposizione corretta sul soggetto principale solo se questo si trova in corrispondenza dell'area centrale dell'inquadratura. E questo può non essere il nostro caso.
In Manuale invece, inquadriamo il soggetto nel centro, leggiamo la luce e regoliamo correttamente tempo/diaframma. A questo punto siamo liberi di ricomporre a piacimento l'inquadratura senza che l'esposizione cambi.
Il modo Manuale serve anche perchè la lettura su una porzione piccola dell'inquadratura richiede una discreta consapevolezza di quel che si fa perchè spesso il dato che leggiamo va corretto.
Ad esempio se inquadriamo nello spot solamente il tono molto chiaro della pelle di un viso, dobbiamo sapere che quella lettura ci porterà probabilmente ad una certa sottoesposizione anche del soggetto stesso, perchè la pelle ha un potere di riflessione di circa 1,5 EV (stop) maggiore rispetto al famoso grigio medio su cui sono tarati gli esposimetri.
Quindi dobbiamo leggere consapevolmente il dato dell'esposimetro ed applicarlo con una correzione all'impostazione tempo/diaframma in Manuale.
Altri ancora ragionano sulla scena che vogliono riprendere, effettuando diverse letture spot di parti diverse dell'inquadratura, e poi impostando un'esposizione manuale che tiene conto delle diverse lettura fatte. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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