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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Gio 22 Set, 2011 11:33 pm Oggetto: un abitato |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Habrahx non più registrato

Iscritto: 11 Set 2005 Messaggi: 8721
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Inviato: Ven 23 Set, 2011 5:35 am Oggetto: |
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Sarà una mia mania, ma io trovo nei tuoi scatti sempre una sorta di dualità: due elementi che si contrapponfono, non in senso conflittuale, diciamo che si presentano come chiave di accesso non tanto funzionale alla lettura dell'immagine, ma al sentimento (anticamente avrebbero detto all' "affetto") che questa genera. |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Ven 23 Set, 2011 8:50 am Oggetto: |
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Habrahx ha scritto: | Sarà una mia mania, ma io trovo nei tuoi scatti sempre una sorta di dualità: due elementi che si contrapponfono, non in senso conflittuale, diciamo che si presentano come chiave di accesso non tanto funzionale alla lettura dell'immagine, ma al sentimento (anticamente avrebbero detto all' "affetto") che questa genera. |
Credo che oggi proporre la visione di un qualcosa senza una leggera "complessità" che ti spinga a soffermarti, a riflettere, seppur per poco, sia inutile, non abbia senso. E ciò, senza scomodare la necessità del messaggio e della comunicazione articolata. Voglio dire, "in parole semplici" che pur se interagiamo in una comunità dove non c'è un retroterra di preparazione tecnico-culturale sviluppato, non deve esserci per forza una comoda e rassicurante giustificazione per proporre sempre fotocopie di fotocopie. Chiunque, prima o poi, evolve. E Tu, questo, a giudicare dagli ultimi scatti che ho visto, sembra l'abbia capito molto bene. Quello che mi dici è una prova ulteriore di considerare una immagine non come una semplice esercitazione di stile, a meno che non sia questo l'intento primario di un autore.
Grazie Giovanni per la pazienza con cui "mi leggi"
Ciao
albatros123 - mariolino |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Ven 23 Set, 2011 3:57 pm Oggetto: |
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fotocopie di fotocopie ... Appunto, come una sorta di rituale bigottismo. E invece bisogna almeno provare ad essere audaci: in fin dei conti il rischio vero che si corre è solo quello di scoprire di esserlo sul serio. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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Habrahx non più registrato

Iscritto: 11 Set 2005 Messaggi: 8721
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 6:58 am Oggetto: |
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albatros123 ha scritto: | Credo che oggi proporre la visione di un qualcosa senza una leggera "complessità" che ti spinga a soffermarti, a riflettere, seppur per poco, sia inutile, non abbia senso. E ciò, senza scomodare la necessità del messaggio e della comunicazione articolata. Voglio dire, "in parole semplici" che pur se interagiamo in una comunità dove non c'è un retroterra di preparazione tecnico-culturale sviluppato, non deve esserci per forza una comoda e rassicurante giustificazione per proporre sempre fotocopie di fotocopie. Chiunque, prima o poi, evolve. E Tu, questo, a giudicare dagli ultimi scatti che ho visto, sembra l'abbia capito molto bene. Quello che mi dici è una prova ulteriore di considerare una immagine non come una semplice esercitazione di stile, a meno che non sia questo l'intento primario di un autore.
Grazie Giovanni per la pazienza con cui "mi leggi"
Ciao
albatros123 - mariolino |
Caro Mariolino, ho esitato prima di rispondere; anche perché non sono ben sicuro -per un mio limite magari- di aver ben compreso il tuo messaggio; o meglio, la tematica che sottointende alla tua maniera di fare fotografia.
Lo sviluppo della fotografia digitale, quindi lo svincolo della pellicola e dei suoi inevitabili costi e tempi, sta avendo due effetti: uno è il proliferare esponenziale di immagini su siti di cui Photo4u è solo una piccola isola, c'è anche Flirck e altri di cui non ricordo il nome, ma altrettanto frequentati; l'altro effetto è che l'osservazione continua di immagini spettacolari -nel senso pieno del termine, specere = guardare- sta condizionando gli osservatori al punto che il nostro vedere finisce per essere condizionato dalla ripetizione, portandoci così a fare copie di fotocopie, quasi per un processo imitativo, direi, tutto sommato attinente alla natura umana.
Un problema simile c'è anche nella pittura, lontana cugina della fotografia, problema non ancora risolto, secondo me.
Nella pittura la soluzione sembra sia stata quella di semplificare, ovvero uscire dalla complessità, fino al punto che per fare un'opera d'arte "spettacolare" possono bastare pochi minuti (emblematico è quel pittore di cui non voglio ricordare il nome che si faceva un clistere con il colore e poi lo spruzzava sulla tela),
anche se, devo ammettere, guardare un'opera di Mondrian, per esempio, mi da un godimento estetico che non mi so spiegare...
La complessità, ovvero uscire dalla ripetizione imitativa che anche avanzatissimi programmi di fotoritoco stanno imponendo alla capacità visiva, può essere un rimedio o almeno un tentativo per purificare se non rieducare la nostra facoltà visiva.
Insomma la tua, azzardo, mi sembra una ricerca di una nuova verginità, come se tu avessi scoperto ieri la fotografia, e non avessi mai visto nessuna immagine da Alinari a Toscani, e come un ragazzino con una vecchia "Instamatic" stai imparando a fotografare guardando il mondo da un mirino che altro non è che un foro con due lenti di plastica.
Affascinante... |
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Claudio R. non più registrato
Iscritto: 12 Apr 2011 Messaggi: 4000
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 7:24 am Oggetto: |
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La cosa che mi colpisce inizialmente è quel lenzuolo alla sinistra attorcigliato su se stesso, una folata di vento sicuramente, ma però sembra sottolineare il vuoto che l'immagine rappresenta.
Altro vuoto..il riflesso del cielo, gli edifici, in un gioco speculare della lamiera curva, vengono spinti ai lati lasciando un vuoto al centro, sembra di osservare un pozzo, uno spicchio di cielo.
Da questa posizione, non si può interpretare e capire il luogo, ci offri solo una mappatura del posto. Paesaggio dunque, ma presentata in una visione smorzata e depersonalizzata.
La definizione affascinante non la quoto al cento per cento, potrebbe far storcere la bocca a qualche paesaggista,
ma definirla interessante ci può stare,
continua cosi Mariolino |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 9:28 am Oggetto: |
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Habrahx ha scritto: | Caro Mariolino, ho esitato prima di rispondere; anche perché non sono ben sicuro -per un mio limite magari- di aver ben compreso il tuo messaggio; o meglio, la tematica che sottointende alla tua maniera di fare fotografia.
Lo sviluppo della fotografia digitale, quindi lo svincolo della pellicola e dei suoi inevitabili costi e tempi, sta avendo due effetti: uno è il proliferare esponenziale di immagini su siti di cui Photo4u è solo una piccola isola, c'è anche Flirck e altri di cui non ricordo il nome, ma altrettanto frequentati; l'altro effetto è che l'osservazione continua di immagini spettacolari -nel senso pieno del termine, specere = guardare- sta condizionando gli osservatori al punto che il nostro vedere finisce per essere condizionato dalla ripetizione, portandoci così a fare copie di fotocopie, quasi per un processo imitativo, direi, tutto sommato attinente alla natura umana.
Un problema simile c'è anche nella pittura, lontana cugina della fotografia, problema non ancora risolto, secondo me.
Nella pittura la soluzione sembra sia stata quella di semplificare, ovvero uscire dalla complessità, fino al punto che per fare un'opera d'arte "spettacolare" possono bastare pochi minuti (emblematico è quel pittore di cui non voglio ricordare il nome che si faceva un clistere con il colore e poi lo spruzzava sulla tela),
anche se, devo ammettere, guardare un'opera di Mondrian, per esempio, mi da un godimento estetico che non mi so spiegare...
La complessità, ovvero uscire dalla ripetizione imitativa che anche avanzatissimi programmi di fotoritoco stanno imponendo alla capacità visiva, può essere un rimedio o almeno un tentativo per purificare se non rieducare la nostra facoltà visiva.
Insomma la tua, azzardo, mi sembra una ricerca di una nuova verginità, come se tu avessi scoperto ieri la fotografia, e non avessi mai visto nessuna immagine da Alinari a Toscani, e come un ragazzino con una vecchia "Instamatic" stai imparando a fotografare guardando il mondo da un mirino che altro non è che un foro con due lenti di plastica.
Affascinante... |
Giovanni perchè dici di non avermi compreso. Da quello che scrivi io credo che Tu sia andato anche oltre, nel senso che, fermo restando l'atteggiamento dogmatico in senso fotografico dovuto, secondo me, più ad una sorta di assuefazione che ad una vera consapevolezza,, tendi comunque verso una comunicazione visiva eterogenea. Infatti nonostante il moltiplicarsi vertiginoso di output visivi, leggo un Tuo auspicio che essa possa dire sempre qualcosa di nuovo senza divenire mai obsoleta. E se c'è l'intento e la comprensione del limite, di riflesso, ci sarà, prima o poi, attraverso una elaborazione personale ed unica, anche il suo superamento.
Grazie Giovanni per averla apprezzata. Dimostri giorno per giorno quanto, per questa comunità, sia indispensabile e prezioso il Tuo contributo critico e analitico.
Ciao
Mariolino |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 9:49 am Oggetto: |
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Dersu ha scritto: | La cosa che mi colpisce inizialmente è quel lenzuolo alla sinistra attorcigliato su se stesso, una folata di vento sicuramente, ma però sembra sottolineare il vuoto che l'immagine rappresenta.
Altro vuoto..il riflesso del cielo, gli edifici, in un gioco speculare della lamiera curva, vengono spinti ai lati lasciando un vuoto al centro, sembra di osservare un pozzo, uno spicchio di cielo.
Da questa posizione, non si può interpretare e capire il luogo, ci offri solo una mappatura del posto. Paesaggio dunque, ma presentata in una visione smorzata e depersonalizzata.
La definizione affascinante non la quoto al cento per cento, potrebbe far storcere la bocca a qualche paesaggista,
ma definirla interessante ci può stare,
continua cosi Mariolino |
Hai colto l'elemento che dà il marchio a questa foto. Seppur non in primo piano, è e rimane indispensabile per una lettura coerente dell'immagine. Così come il vuoto, effettivo e riflesso, si contrappone realisticamente, ad altri abitati, anche interiori, dove assistiamo ad un'altra assenza, a un altro vuoto che non è immediatamente riconoscibile ed evidenziato.
Grazie Dersu per il Tuo intervento, per esserti soffermato e per averla apprezzata.
Ciiao
Mariolino |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 12:06 pm Oggetto: |
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Habrahx ha scritto: | emblematico è quel pittore di cui non voglio ricordare il nome che si faceva un clistere con il colore e poi lo spruzzava sulla tela),
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Giovanni, scusa l'ot, ma avevo perso questo passaggio che per come l'hai riportato è esilarante!!!! da leggere, possibilmente, non bevendo e stando lontano dal monitor!!!!!
Non so usare le faccine, ma ne avrei messe almeno tre!
Ciao |
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roby 2 utente attivo
Iscritto: 10 Set 2008 Messaggi: 9516
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 12:25 pm Oggetto: |
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Apparentemente banale, sembra uno scatto senza pretese, disordinata.Non saprei come classificarla. CIAO. |
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albatros123 non più registrato

Iscritto: 31 Ago 2011 Messaggi: 1569
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Inviato: Sab 24 Set, 2011 12:33 pm Oggetto: |
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roby 2 ha scritto: | Apparentemente banale, sembra uno scatto senza pretese, disordinata.Non saprei come classificarla. CIAO. |
Grazie Roby per il tuo intervento e per la interpretazione. In verità, al di là del mio intento narrativo e della Tua opinione, nemmeno io saprei come classificarla, nel senso della collocazione. Poteva infatti benissimo stare in "varie" ma ho pensato ad una forma di "paesaggio urbano" come è già accaduto nell'altra mia foto "un parcheggio".
(scusa se ho aggiunto un commento ad un commento di risposta già inoltrato, questo per evitare un altro commento superfluo)
Ciao
albatros123 - mario |
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