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johnnyrainbow nuovo utente

Iscritto: 28 Gen 2011 Messaggi: 37
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Lun 30 Mgg, 2011 11:27 pm Oggetto: |
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Ho provato i loro esempi, se il discorso fosse vero sarebbe fantastico, ma... ma alla foto con le tre ragazze si varia il fuoco solo sui volti delle tre ragazze, se clicco sui coriandoli non cambia nulla, sembra una foto scattata con ampia profondità di campo successivamente passata con PS per creare tre immagini con ridotta sfocatura, se davvero si potesse gestire senza soluzione di continuità cliccando sui coriandoli dovrebbe variare la MAF |
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Mar 31 Mgg, 2011 11:22 am Oggetto: |
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Lo slider della distanza è più preciso del click con il mirino, e comunque, fosse anche un metodo per il tutto a fuoco con registrazione delle distanze sarebbe meraviglioso!
Il controllo totale della messa a fuoco e della profondità di campo, il sogno di tutti i fotografi che spendono miliardi in ottiche F/1,2 per potercisi avvicinare.... (tutti tranne gli snobbini del "faccio tutto in manuale", ovviamente).
Secondo me, potersi concentrare sul risultato e sull'Arte più che sul mezzo e sulla tecnica è il vero passo avanti della Fotografia.
Teniamoli d'occhio! _________________ Che bello il copia e incolla! |
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rs232 nuovo utente

Iscritto: 04 Lug 2007 Messaggi: 19
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Inviato: Gio 02 Giu, 2011 10:09 pm Oggetto: |
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Modificare la messa a fuoco di una foto dopo averla scattata è un sogno che molti studiosi e ricercatori stanno inseguendo da moltissimi anni. Provate a cercare con Google i termini "Plenoptic camera" o "Light Field Photography" per rendervene conto.
La prima fotocamera plenottica fu presentata al pubblico nel 1992 da due ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, di nome John Wang e Edward Adelson. Il loro prototipo presentava sul piano focale, invece del sensore, un array di microlenti. Subito dietro quest'array c'era il sensore vero e proprio ed ogni suo pixel riceveva la luce da una delle microlenti.
Nel 2005, poi, fu la volta di un gruppo di studiosi della Stanford University che modificarono una fotocamera Contax. Lo studio in PDF ed il filmato AVI sono linkati <qui> (attenzione: il video è di 74 MByte!!!). <Qui> c'è la notizia data all'epoca da dpreview.
Poco dopo fu la volta di Adobe, con una realizzazione un po' diversa dalle altre. Ossia un prototipo di obiettivo composto da 19 sotto-obiettivi che allo stesso istante catturano 19 frame, con profondità di campo diverse, i quali vanno poi ricomposti via software. Questo strano oggetto è raffigurato <qui>.
Oggi sembra molto interessata all'argomento la Lytro (ex Refocus Imaging Inc.), in California, che sta perseguendo l'obiettivo via software. La loro galleria di immagini è quella linkata nell'articolo suggerito da johnnyrainbow (clicca <qui>). Staremo a vedere. |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Ven 03 Giu, 2011 10:26 am Oggetto: |
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Citazione: | un super sensore cattura tutto lo spettro della luce che colpisce il sensore e questa viene gestita da potentissimi algoritmi software che sono in grado di interpretarla e gestirla creando infinite immagini da una sola esposizione |
...sembra di sentire lo chef Tony con i suoi coltelli miracolosi....
La foto con le tre ragazze (come pure le altre) è un giochino in Flash. Il sensore plenottico, che non è una novità, consente di registrare oltre alla luce l'angolo di incidenza sul fotocettore, che a sua volta dipende dalla deviazione data dalla lente in conseguenza della foclizzazione. E' un sensore da poche decine di migliaia di pixel, per ora. |
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Wu-hsin utente
Iscritto: 05 Gen 2009 Messaggi: 334 Località: Bologna/Vasto
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Inviato: Dom 05 Giu, 2011 4:13 pm Oggetto: |
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"Una startup di nome Lytro promette in brevissimo tempo una nuova tecnologia fotografica che permette di gestire la messa a fuoco in post produzione."
Serve dire altro altro?
Probabilmente, avranno studiato un algoritmo che interpola la distanza di messa a fuoco.. Creando lo sfocato tramite filtri.
Ma poi.. Una cosa del genere, non si dovrebbe poter fare anche con Photoshop CS5? Nei filtri per la simulazione dello sfocato, c'è un'opzione per inserire la "mappa della profondità", o una cosa del genere.
La vera rivoluzione avverrà quando scattando una foto con un determinato fuoco, potremmo correggere leggermente il tiro.. Un pò come avviene per l'esposizione.
Troppo facile scattar mettendo tutto a fuoco e sfocare in post... |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 05 Giu, 2011 4:58 pm Oggetto: |
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...si chiama sistema plenoptico .
Non SFUOCHI in post produzione, ma decidi quale piano mettere a fuoco, un po' come fare il bilanciamento del bianco su un file RAW |
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Wu-hsin utente
Iscritto: 05 Gen 2009 Messaggi: 334 Località: Bologna/Vasto
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Inviato: Dom 05 Giu, 2011 5:11 pm Oggetto: |
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Si si, conosco molti progetti molto interessanti.. Però, fin ora sono confinati nei laboratori di ricerca, al massimo qualche prototipo.
Io mi riferivo al momento in cui questa tecnologia, sarà effettivamente alla portata di tutti. |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 05 Giu, 2011 6:42 pm Oggetto: |
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...si potranno pastrocchiare le foto in post anche sulla messa a fuoco.
Con la pellicola si usava il cross-processing, col digitale HDR e photoshoppamenti vari, col plenoptico avremo le stesse passere in bianconero variamente focheggiate ma sempre a grana grossa che è arte...  |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mar 21 Giu, 2011 9:05 pm Oggetto: |
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Alberto Nencioni ha scritto: | ...si potranno pastrocchiare le foto in post anche sulla messa a fuoco.
Con la pellicola si usava il cross-processing, col digitale HDR e photoshoppamenti vari, col plenoptico avremo le stesse passere in bianconero variamente focheggiate ma sempre a grana grossa che è arte...  |
Come disse Manfredi, ne "Il Gattopardo", -Per non cambiare niente bisogna cambiare tutto! _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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tegame utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2003 Messaggi: 2009 Località: Milano
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 7:27 pm Oggetto: |
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Bisognerebbe leggere in dettaglio gli approfondimenti tecnici. Ecco un estratto dal sito che racconta come funziona questa nuova tecnologia, che sfrutterebbe un nuovo sensore, quindi nessuna post produzione.
Citazione: | Light Field Capture
How does a light field camera capture the light rays?
Recording light fields requires an innovative, entirely new kind of sensor called a light field sensor. The light field sensor captures the color, intensity and vector direction of the rays of light. This directional information is completely lost with traditional camera sensors, which simply add up all the light rays and record them as a single amount of light.
Light Field Processing
How do light field cameras make use of the additional information?
By substituting powerful software for many of the internal parts of regular cameras, light field processing introduces new capabilities that were never before possible. Sophisticated algorithms use the full light field to unleash new ways to make and view pictures.
Relying on software rather than components can improve performance, from increased speed of picture taking to the potential for capturing better pictures in low light. It also creates new opportunities to innovate on camera lenses, controls and design.
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_________________ |Sony a6000 SELP1650 SEL55210 |Canon 40D 17-55f/2,8 70-200f/4 L USM | Nikon D100 F100 50 f/1,8 | Minolta Autocord | Contax MT 167, RTS II Quartz | Yashica FX3 Super 2000| http://www.flickr.com/photos/gorombel/| |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Ven 24 Giu, 2011 12:45 am Oggetto: |
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tegame ha scritto: | Relying on software rather than components..
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...vuol dire, appunto, affidarsi al software invece che alla componentistica. Il resto del discorso è un po' sulle "magnifiche sorti e progressive" |
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Wu-hsin utente
Iscritto: 05 Gen 2009 Messaggi: 334 Località: Bologna/Vasto
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Inviato: Ven 24 Giu, 2011 2:21 am Oggetto: |
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Il sensore registra anche "l'angolo" della luce, per dirla in modo semplice.
Cosa cambia? Se in quel punto arriva un fascio di luce non a fuoco.. Non a fuoco rimane, in che modo aver questa informazione comporta l'acquisizione di un immagine completamente a fuoco, o con fuoco variabile? Sempre sfuocato rimane, a meno chè non cerchi di interpolare... Oppure ci sono delle microlenti per aggiustare il fuoco. Ma in questo caso avresti tutto a fuoco.. Al massimo.. si potrebbe aggiungere una sorta di multiscatto, con il fuoco variabile causa microlenti, ma aumenterebbe a dismisura il calcolo necessario per avere l'immagine, oltre al peso dell'immagine di per sè.
Per il resto, preferirei investimenti su tecnologie più semplici, come l'aumento della gamma cromatica e luminosa, o la semplice eliminazione del filtro bayer.. Non dico che non ci provino.. Qualche esempio c'è, ma sembrano provini di laboratorio, o vestiti di alta moda... Manca sempre quel qualcosa sfruttabile da noi semplici fotografi amatoriali e professionisti. |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Ven 24 Giu, 2011 9:47 am Oggetto: |
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Wu-hsin ha scritto: | Il sensore registra anche "l'angolo" della luce, per dirla in modo semplice.
Cosa cambia? Se in quel punto arriva un fascio di luce non a fuoco.. Non a fuoco rimane... |
...per esemplificare al massimo, il software "ricostruisce" l'immagine in grafica 3D partendo dalle informazioni spaziali registrate dal sensore. Devi staccarti dal concetto "analogico" del sensore che registra l'immagine proiettata sulla superficie. E' un po' (spannometricamente) come negli ologrammi, dove viene registrata la figura d'interferenza prodotta dai due laser che esplorano il soggetto, e non l'immagine del soggetto.
Dal punto di vista artistico, comunque, un sstema del genere non cambierebbe niente... Sarebbe molto utile in campo scientifico. |
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Ven 24 Giu, 2011 12:45 pm Oggetto: |
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Wu-hsin ha scritto: | Il sensore registra anche "l'angolo" della luce, per dirla in modo semplice.
Cosa cambia? Se in quel punto arriva un fascio di luce non a fuoco.. Non a fuoco rimane [SNIP!] |
Non è esattamente così.
Il fascio di luce arriva.
L'immagine proiettata è a fuoco o meno a seconda di come e quanto vengono deviati i raggi che si concentrano sulla zona sensibile (dico zona, perchè come osservava Alberto, non è necessariamente una superficie).
Nei sistemi ottici basati sul diottro, la messa a fuoco è regolata modificando il cammino ottico dei raggi. _________________ Che bello il copia e incolla! |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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