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iena124 nuovo utente
Iscritto: 20 Mar 2011 Messaggi: 2
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Inviato: Dom 20 Mar, 2011 4:25 pm Oggetto: Artigiano vs Libero Professionista |
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Salve a tutti, probabilmente mi scuso se l'argomento è già stato trattato in altri topic ma dopo aver letto tante e tante pagine del sito, qualcosa mi è ancora oscuro e chiedo delucidazioni a chi questo mestiere lo fa, sia con un inquadramento che con l'altro.
Premetto che lavoro già da parecchi anni (a nero) con un professionista artigiano, ma ora ho deciso di regolarizzare la mia posizione.
Il mio giro d'affari premetto non è molto ampio, quindi valutando fiscalmente i 2 inquadramenti opto per la figura di libero professionista (3000 euro l'anno di inps non potrei permettermeli).
Premetto che mi son anche affidato ad un commercialista ma ad alcune domande non ho ancora risposta.
Allora vorrei sapere a livello lavorativo quali sono le differenza:
per il momento pensavo di avere sede a casa, quindi non uno studio pubblico, poi come libero professionista potrei aprirlo?
posso fotografare e riprendere eventi quali matrimoni, comunioni, lauree, battesimi, 18esimi (questi sarebbero i miei lavori) senza problemi? leggevo da qualche parte che come libero professionista non posso vendere stampe, ma le foto devo in qualche modo consegnarle, anzi ormai molti servizi si consegnano addirittura col fotolibro quindi dovrei aggiungere anche il suo costo...
posso farmi pubblicità tramite biglietti da visita, volantini o altro?
c'è un minimo di fatturazione? mensile o annuale... potrei anche solo fare 6 servizi forografici in un anno e fatturare in tutto 3000 euro?
vi ringrazio per le spiegazioni che vorrete darvi, mi sarete tanto di aiuto.
Grazie a tutti |
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bird101 utente attivo

Iscritto: 27 Lug 2005 Messaggi: 1286
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Inviato: Lun 21 Mar, 2011 11:26 pm Oggetto: |
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tanto per cominciare puoi fare ricevute per prestazione occasionale con ritenuta d'acconto (20% di tasse e max 5000 euro l'anno)
poi credo che la via migliore sia quella da libero professionista e sul come fornire la tua opera e cosa indicare in fattura il commercialista saprà indicarti meglio di me.
proprio per il commercialista, prova a chiedere a chi già segue dei fotografi e ha studiato la faccenda. se vai da uno che tra i clienti non ha fotografi è probabile che non sia ferrato nei casi specifici che chiedi. _________________ Ciao |
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iena124 nuovo utente
Iscritto: 20 Mar 2011 Messaggi: 2
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Inviato: Mar 22 Mar, 2011 9:31 am Oggetto: |
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purtroppo nel mio paese fotografi non Artigiani non ce ne sono quindi non ho trovato commercialisti afferrati in maniera, e ne ho contattati cmq 3. anzi questi non ammettevano neanche la professione come libero professionista e quindi ho dovuto cercare informazioni su internet e riportarle a loro |
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bird101 utente attivo

Iscritto: 27 Lug 2005 Messaggi: 1286
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Inviato: Mar 22 Mar, 2011 6:08 pm Oggetto: |
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non ci perdere tempo, se non sono informati loro è inutile che ci giri intorno
prova in città vicine o chiedi a qualche altro fotografo nella tua regione, se ti puoi muovere meglio un'ora di macchina e risposte certe che 10 minuti a piedi e delle boiate. specialmente se le boiate ti fanno spendere di più di tasse... _________________ Ciao |
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zot utente attivo

Iscritto: 28 Feb 2005 Messaggi: 655 Località: Teramo
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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Inviato: Mer 23 Mar, 2011 9:24 am Oggetto: |
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(*) Premesso che se hai questa intenzione devi capire bene tutto con un consulente, perché ci sono tanti aspetti, nell‘ apertura e nell’ esercizio di un’ attività (artigianale o professionale non importa) che bisogna conoscere per come le leggi dispongono in materia e non pressappoco e premesso pure che pensare di avviare un’ attività con un orizzonte di € 3.000 di giro d’ affari fa sorridere perché anche il più disinteressato commercialista te ne prenderà, solo lui, almeno un migliaio per gestirtela, la sede legale di un' attività può essere ovunque, quindi anche a casa. Altrettanto dicasi per la sede operativa e/o amministrativa; ciò che interessa in più all' erario, nel caso in cui uno abbia sede legale qua, sede operativa là e sede amministrativa altrove, è dove sono tenuti i libri contabili.
In prospettiva (perché se per ora si parla di fatturati microscopici non si pone il problema delle detrazioni) se la sede dove si svolge l' attività è a casa la detrazione di determinate spese che potrebbero essere riconducibili a normale menage domestico non può essere totale. Esempio: sei in una casa in affitto e non puoi bellamente dedurre l' affitto del tuo alloggio come affitto ufficio al pari di quel che faresti se l' appartamento fosse uso ufficio per davvero. Altro esempio: non puoi dedurre per intero le spese telefoniche (del fisso) perché non possono essere imputate completamente all' attività, come nel caso di un ufficio. Motivo: l' errario dà per scontato l' ovvio e cioè che l’ uso non è strettamente legato alla sola attività, ma pure a faccende personali.
Un libero professionista è una figura che ha acquisito una professionalità tramite l’ istruzione (ingegnere, architetto, geometra …) e la fornisce ai committenti senza avere alle spalle un datore di lavoro. E’ previsto che addebiti al cliente le spese che sostiene per fornire le prestazioni professionali per le quali viene incaricato (albergo, vitto, alloggio, viaggi, bolli, posta ... ... ) ma questo non ha a che vedere con la vendita diretta di materiale perché la professionalità è un prodotto dell’ intelletto e non di mezzi produttivi specifici. Per capirci, un architetto libero professionista è tale e quale ad un architetto impiegato, ma a differenza di quest' ultimo opera in maniera indipendente. Quindi, a buon senso, anche il servizio foto, indipendentemente dalle stampe, è difficile intenderlo come prestazione di un professionista. Ad ogni modo, per dare risposta a queste cavillose questioni, per le quali possono anche essere previste deroghe o casi specifici, ricorda la premessa (*).
Chiunque può farsi pubblicità come crede: la commissiona, la paga e basta (ed eventualmente poi fa un bilancio: ho guadagnato io oppure ha guadagnato solo l 'agenzia?). Il problema, semmai, si presenta se una delle tue comunicazioni capita in mano ad un signore che fa controlli alle attività, il quale (se non ha cose più importanti da fare) decide di venire a bussare alla tua porta per vedere se, dietro alla proposta di fornire un certo prodotto indicata dalla tua pubblicità, c’ è effettivamente un’ azienda regolare e non un furbetto. Quindi, se sei in regola, tutto è a posto.
Per il minimo da fatturare bisogna riferirsi, in generale, agli studi di settore, sempre che vi si rientri una volta inquadrati in un dato modo con la tua attività. Purtroppo la questione è seria e va ponderata perché, se si deve ottemperare e invece ci si discosta si rischiano controlli. Tuttavia, prima di pensare a questo, bisogna vedere cosa è previsto per le nuove attività e per le attività aperte ex novo dai giovani. E naturalmente pensare a quelle strade semplici già previste per l' occasionalità dei rapporti di lavoro, ambito nel quale sembri per ora muoverti.
Ciao e auguri  _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Mer 23 Mar, 2011 9:38 am Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Ciao e auguri  |
Secondo me gli hai fatto venire i sudori freddi , comunque... in bocca al lupo pure da parte mia!  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
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sfinge utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 8684 Località: Brianza
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Inviato: Mer 23 Mar, 2011 11:41 am Oggetto: |
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.... se " il giro d'affari non è molto ampio " come dici tu io resterei in ritenuta d'acconto |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mer 23 Mar, 2011 12:25 pm Oggetto: |
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Perche' non provi a contattare tau visual ed a spiegare la tua situazione?  _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Ven 25 Mar, 2011 3:53 pm Oggetto: |
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Da Commercialsita ti consiglio di valutare e fare una prova come lavoro occasionale.
Se vedi che superi i 5000 in agilità hai 3 opzioni:
1) qualificarti come impresa (anche l'artigiano è un'impresa con alcune agevolazione e alcuni obblighi)....ovvero se hai uno studio fotografico con sala posa attrezzata ecc.ecc. insomma poco praticabile.
2)libero professionista
3) cessione del dritto d'autore e basta
Tolta la prima e la terza poco praticabili (la terza è da considerare se si lavora per agenzie stock solo editoriali ARTISTICHE e non pubblicitarie o commercialiie cose simili...) resta praticabile la seconda, con regime dei minimi che è il regime naturale per chi ha fino a 30000 euro di volume di affari annuo e 15000 di attrezzature in un trienno (spesa in un triennio in macchine flash e attrezzature fotografiche durevoli, quindi stampante ad esempio ma non carta per stampante ), una tasssazione del 20% niente iva in fattura , iva inclusa nel costo del bene per gli acquisti,no dichiarazioni iva e conseguenti versamenti, no studi di settore e l'iscrizione alla gestione separata (professionisti senza cassa) senza minimi contributivi.
Cmq il regime dei minimi fattelo spiegare dal tuo commercialista andiamo ai passi da compiere e da valutare poi con chi ti segue:
L'iscrizione all'Ufficio Iva e tutti gli obblighi. Il codice di attivita' puo' essere quello standard come fotografo (74.20.19), fotografo professionista tutte le specializzazioni, quindi non solo impresa ma anche professionista.
Occorre poi dare "comunicazione tempestiva" dell'inizio dell'attivita' di fotografo, con una lettera raccomandata al Questore.
Iscrizione INPS, gestione separata Inps OBBLIGATORIA come lavoratore autonomo, che si iscrive alla gestioneseparata INPS dei liberi professionisti senza cassa di previdenza (legge 335/95), avrai contributie variabili di anno in anno in percentuale (vedi www.inps.it) sul reddito effettivo, per la costituzione della pensione.
Iscrizione INAIL, per l'assicurazione sugli infortuni del lavoro se vengono utilizzate attrezzature elettriche, diciamo di si.....ma si può anche evitare
Questo è tutto.
Aggiungo per maggiori informazioni rivolgiti al tuo commercialista di fiducia, mi son limitato a fornirti solo alcune informazioni base. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione"
Ultima modifica effettuata da Max Stirner il Ven 25 Mar, 2011 7:44 pm, modificato 1 volta in totale |
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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Ven 25 Mar, 2011 7:20 pm Oggetto: |
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Puoi farti pubblicità tranquillamente. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione" |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Dom 27 Mar, 2011 1:56 pm Oggetto: |
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..avevamo fatto i conti col commercialista, fino a 10.000 di fatturato annuo conviene libero professinista, anche se hai una tassazione maggiore e gestione separata contributi.
dai 15.000 in su conviene ditta individuale artigiana.. _________________ ..ma cmq... |
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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Dom 27 Mar, 2011 4:05 pm Oggetto: |
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Fino a 10000 euro annui di fatturato conviene stare chiusi...scusate la schiettezza ma non ci riprendete nemmeno le spese è impensabile aprire una partita iva con questi orizzonti di fatturato, capisco al massimo il primo anno.
Aggiungo che conviene comunque utilizzare il regime dei contribuenti minimi che a prescindere dalla forma scelta (impresa artigiana, che io continuo a sconsigliare se un anno non lavori ti tocca comunque versare i contributi o professionista) ti libera dagli obblighi iva, sai già qual'è la tua aliquota e non ti fa soggiacere agli studi di settore.
Non capisco poi che tassazione maggiore dovresti avere come libero professionista rispetto a artigiano..... le aliquote sono le stesse pari pari.
un artigiano ha comunque dovuto versare 2.874,24 euro nel 2010 coem contributo obbligatorio, un professionista senza cassa ha modulato la contribuzione in base al proprio reddito. Considerando che l'aliquota contributiva artigiani per il 2010 è stata del 20%, con il minimo di cui sopra obbligatorio mentre l'aliquota per il professionista è del 26,7 % senza obbligo di minimo. Questi però sono i contributi validi ai fini della pensione e non le tasse, spero per voi che i due concetti siano ben chiari in quanto differenti. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione" |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Dom 27 Mar, 2011 5:29 pm Oggetto: |
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Max Stirner ha scritto: |
Non capisco poi che tassazione maggiore dovresti avere come libero professionista rispetto a artigiano..... le aliquote sono le stesse pari pari.
un artigiano ha comunque dovuto versare 2.874,24 euro nel 2010 coem contributo obbligatorio, un professionista senza cassa ha modulato la contribuzione in base al proprio reddito. Considerando che l'aliquota contributiva artigiani per il 2010 è stata del 20%, con il minimo di cui sopra obbligatorio mentre l'aliquota per il professionista è del 26,7 % senza obbligo di minimo. Questi però sono i contributi validi ai fini della pensione e non le tasse, spero per voi che i due concetti siano ben chiari in quanto differenti. |
si scusa ho scritto di fretta, l'aliquota delle tasse è la stessa calcolata sul reddito, ma a livello contributivo ripeto e sottoscrivo quanto detto sopra: l'artigiano paga il fisso inps di 2.800 sotto i 14.000 (che sarebbe cmq il 20%) appena sale contnua a pagare il 20% di contributi...
il ibero prof come ricordi ha il 26,7%..
ARTIGIANO - reddito 15.000 significa 3.000€ di inps.
LIBERO PROF - reddito 15.000 significa 4.000€ di gestione separata contributi
l'artigiano annualmente ha qualche spesa in piu:
tassa INAIL 150€
diritto camerale 106€
a parità di tassazione, toglie le spese annue fisse dell'artigiano ai 4000 di gestione separata, e siamo a 3700, ovvero 700 € in piu dell'artigiano.
se hai come reddito 10.000 meglio (di poco) libero professionista facendo i conti di cui sopra.
concludendo, se hai necessita di metterti in regola e le professione ti porta un reddito superiore ai 5000 annui, hai solo due possibilità di inquadramento fiscale, il nero nn lo considero tra le opzioni  _________________ ..ma cmq... |
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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Dom 27 Mar, 2011 6:04 pm Oggetto: |
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Ricordati che i contributi si pagano sul netto (per essere precisi sul reddito lordo differenza tra ricavi e costo al lordo delle eventuali deduzioni spettanti, mentre l'irpef sul reddito imponibile che dalla differenza di prima toglie gli oneri deducibili) e non sul volume d'affari.
Se si va sopra i 30000 e si esce dal regime di minimi il professionista va per cassa mentre l'artigiano per competenza, il che fa differenza quando vai a pagare le tasse.
L'artigiano ha obblighi maggiori di comunicazione e hanno tutti un costo ( ad esempio se ti devo fare l'iscrizione mi tocca fartela pagare, visto che le CCCIAA hanno deciso che deve esser tutto fatto per telematico, per tagliare a loro dire i costi, ma se a fare il servizio sono io bisognerà che lo faccia pagare)insomma per redditi bassi e incerti nella quantificazione meglio evitare un costo fisso. Poi il vostro commercialista conosce meglio di me la vostra situazione per cui affidatevi ai suoi consigli, il mio era un discorso in linea generale. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione" |
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gregzz utente attivo

Iscritto: 20 Nov 2006 Messaggi: 4040 Località: macerata
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Inviato: Dom 27 Mar, 2011 8:54 pm Oggetto: |
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Max Stirner ha scritto: | Ricordati che i contributi si pagano sul netto (per essere precisi sul reddito lordo differenza tra ricavi e costo al lordo delle eventuali deduzioni spettanti, mentre l'irpef sul reddito imponibile che dalla differenza di prima toglie gli oneri deducibili) e non sul volume d'affari |
appunto, ma dato che la tassazione per entrambi è la stessa (20%) l'unica cosa da considerare sono i contributi e le spese fisse.io l'ho messa molto spicciola per nn entrare in scomodi termini fiscali che magari non capiscono tutti....
il discorso è che la prima cosa da fare è una stima del reddito/fatturato annuo per poi decidere su quello l'inquadramento.
poi su quello puoi farti i conti in tasca, conoscendo le spese fisse, tassazione, contributi, e sai esattamente che strada ti conviene prendere, in termini di utile, ovvero cio che ti rimane in tasca a fine anno.
se esci dal regime dei minimi, la situazione potrebbe cambiare, non l'ho ancora considerata purtroppo , ma nulla ti vieta di cambiare inquadramento un domani...
 _________________ ..ma cmq... |
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Olympus utente attivo

Iscritto: 07 Apr 2006 Messaggi: 754
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Inviato: Sab 07 Mgg, 2011 5:48 am Oggetto: |
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Scusate se resuscito la discussione ,ma il discorso mi interessa un modno in questi giorni.
Sono stanco di essere uno studente considerato tale e rifiutato persino dai preti solo perchè non ho la dicitura PROFESSIONISTA CON PARTITA IVA.
In sostanza è successo(goccia che fa traboccare il vaso) che dovevano fare una prima comunione ed un'amica ha proposto me alle altre mamme sia perchè sono molto bravo sia perchè gli facevo un prezzo "amico" .
Tutto rovinato dal prete che ha deciso di testa sua (Immagno che losco ci sia stato sotto ) un fotografo che queste mamme non volevano assolutamente perchè fa foto orrende.
Ora quindi mi voglio svegliare è tra gli studi ed altro , voglio cercare di prendermi qualche entrata al riguardo.
Pensavo al prestatore d'opera occasionale (Cosi arrivo in questi casi e gli dico io al parroco che "posso" fare le foto) ma a quanto ho capito è un po complicata la cosa perchè devono essere loro a chiamarmi e non posso avere ne pubblicità e manco foto su internet o proprie pagine web.
Il discorso cambia invece col fisco eprchè in pratica la mia situazione attuale è la seguente:
1 normalmente lavoro da disoccupato (Quindi normale richiesta di lavoro a tempo determinato con arrivo annnuale della disoccupazione statal)sotto mio padre in campagna circa 6 mesi all'anno (Da giugno-luglio in poi)
2 sto con i miei ed attualmente ho solo dei magazzini e una casa che sto cercando di ristrutturare con i miei sudori = ci vorra ancora tempo per avere l'agibilità
Dati questi due fattori mi spavento pure ad aprire la partita iva o farmi prestatore d'opera occasionale perchè mi chiedo se potrei impostare il magazzino come luogo di controlli dato che non voglio controlli in casa (Non sono un mafioso che sia chiaro,ma non voglio metterci in mezzo i miei genitori )
Voi al posto mio che fareste?
Che scappatoia posso trovare per regolarizzarmi e togliermi di mezzo questi pensieri antiquati e rubare un po di mercato ai 15 fotografi della zona? _________________ I miei accessori :per foto analogiche con Olympus Om1 + 50mm f/1,8 ZUIKO + 135mm f/3.5 ZUIKO + 24mm f/2.8 KENKO + 35-80MM F/3,5 SOLIGOR
Col digitale con Canon 300d + 18-55mm in pensione e la A700 con i nuovi 10-20, 50mm 1.8, 30mm macro e il 70-200 sigma |
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