Quando la pellicola e il digitale si incontrano.......

[LABRADOR]

Tempo fa mi è capitato di vedere all'interno di una mostra fotografica dal titolo”Sguardi sull'Africa”, delle gigantografie in bianco nero , provenienti dalla prestigiosa Atlas Gallery di Londra, del fotografo Brandt Nick, e ne sono rimasto affascinato . Poi cercando su Internet, ho scoperto che fotografa con una Pentax 67 II e utilizza ,dopo averle digitalizzate con degli scanner, Photoshop. Lo segnalo per chi non lo conoscesse:
http://www.nickbrandt.com/portfolio.cfm?nK=7617&nS=0&i=176198
http://www.bowhaus.com/news/brandt.php4

[andy_g]

Grazie Labrador per la segnalazione, forse però è meglio se la sposto nel "Mondo della Fotografia"

[massimo729]

Poi stampa con negativo a contatto o in digitale?

Ciao e grazie.

[niomo]

carte fine art ?!

[LABRADOR]

Tratto da : http://www.barnesgallery.com/considering-the-fine-art-print-p_12.html

Artisti come Nick Brandt rappresentano il contrario, dove la tecnologia serve la fotografia. Per creare i ritratti raffinati bianco e nero raccolte nel volume recentemente pubblicato una Shadow Falls (Abrams), Brandt girato i primi piani di animali africani utilizzando una fotocamera di medio formato, poi scansionato i negativi di alogenuro d'argento a casa, in Los Angeles sobborgo di Topanga, e montato in Photoshop, oscurando il cielo, tra gli altri miglioramenti. Sul computer, egli dice, "posso tirare fuori i dettagli delle ombre e delle luci in senso negativo molto più di quanto ho potuto in camera oscura." Dopo la modifica, le immagini vengono trasmesse a getto d'inchiostro come pigmento stampe. Quindi prende il file digitali dei suoi favoriti e, in una inversione di tendenza tecnica, rende i negativi di grande formato dal quale egli crea platino-palladio stampa in camera oscura.

[massimo729]

Appunto negativo a contatto.
Niente di trascendentale.