ciao sono nuovo

[baita]

ho messo come consigliato le foto nella mia galleria personale.
grazie a tutti.

[Snaporaz]

Ciao Baita e benvenuto!
La seconda mi piace molto ... trovo che sia molto armoniosa nelle sue sfumature e nel taglio!
Ciao

[baita]

i miei due centesimi????? che vuol dire???? grazie

[massimiliano ingrosso]

Credo che derivi da un modo di dire anglosassone che ho mutuato in italiano da frequenze di siti americani.
Significa il mio piccolo contributo ... non che quello che dico sia legge e' solo una voce tra le altre, da due centesimi insomma

Spero di essere stato chiaro

Max

[baita]

grazie...mi aveva incuriosito...bello mi piace

[edgar]

Ci mandi due immagini di reportage etnografico, di livello molto differente.

La prima è uno scatto di stile molto “foto ricordo” un po’ posato e costruito, piuttosto migliorabile per quanto riguarda numerosi parametri formali: messa a fuoco, tipo di illuminazione della scena, sovraesposizione davvero eccessiva che trasforma ampie aree in macchie bianche prive di dettaglio. Alcuni difetti formali possono essere “perdonati” se il valore di reportage di una immagine è elevato, ma non è questo il caso, dato che si tratta infine di uno scatto che, dal punto di vista espressivo, ha un puro valore documentaristico.

Di ben diverso livello è invece il secondo scatto: di forte espressività, non solo ha colto il soggetto in un atteggiamento e in una postura significative, ma ha aggiunto una valenza artistica ed espressiva, grazie alla sovraesposizione e allo sfocato, che idealmente “isolano” il soggetto in un mondo fatto di bianco oblio. Bellissima e poetica, davvero una splendida immagine. Anche qui certamente c’è una forte sovraesposizione di ampi spazi chiari, ma che differenza con la precedente!
Qui sì che tale caratteristica diventa linguaggio espressivo, congeniale al racconto che ti sei prefisso: inserire il personaggio in un mare di bianco.

Bravo davvero, mandaci altre immagini.

Per quanto riguarda l’idiosincrasia per il fotoritocco, posso capirla a livello istintivo, però se usato in modo “onesto”, cioè facendo sul PC quello che normalmente si faceva in camera oscura, non mi sembra che si possa paragonare ad un “trucco”.

Se leggi ad esempio il famoso libro di Ansel Adams “La Stampa”, ti renderai conto che, sebbene in modo non elettronico il mitico fotografo “truccava” parecchio i suoi scatti, per ottenere i risultati spettacolari per cui era famoso.

My two cents.

EDgar

[massimiliano ingrosso]

[baita]

grazie edgar per il commento....cacchio leggere i tuoi commenti mi fa sentire piccolo piccolo ma mi emoziona.