photo4u.it


Nitidezza

 
Nuovo argomento   Intervieni in questo argomento    Indice del forum -> Primi Scatti
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo  
Autore Messaggio
simone010479
utente


Iscritto: 12 Ago 2010
Messaggi: 426
Località: Torino

MessaggioInviato: Mer 02 Mar, 2011 4:20 pm    Oggetto: Nitidezza Rispondi con citazione

Non so se il mio intervento sia pertinente, perchè in questo caso vorrei avere soprattutto dei consigli per migliorare un aspetto tecnico di cui non sono mai soddisfatto: la nitidezza.
Vorrei chiedere consigli a partire dalla critica di questa foto.
Ho scattato in Priorità di diaframmi alla lunghezza focale di 55 mm, f 5,6 time:1/250, bilanciamento del bianco automatico, nitidezza regolata al massimo ed esposizione media ponderata. Segue uno scatto effettuato con le stesse impostazioni (varia il time a 1/200) ma riprendendo il soggetto da più lontatno (il risultato a mio avviso peggiore in termini di nitidezza).
So che nei ritratti si apprezzano di più le foto morbide, i contorni meno netti, ma perchè le mie foto sembrano sempre velate? Su ogni santa foto che scatto devo applicare un po' di mdc (qui non è presente alcuna pp). Oppure sono io che sono fissato? E se così non fosse, come è possibile ottenere il massimo di nitidezza, considerando il mio semplice obiettivo in kit (18-55).
E poi (chiedo venia se annoio qualcuno) ma questo è un po' fuori OT, in questa fase iniziale mi pare di avere diverse nozioni (uso dei diaframmi, tempi di esposizione ecc...) ma di non riuscire a capire bene come questi elementi si rapportino (e non sono riuscito a capirlo nemmeno leggendo pagine di forum, ma forse questo è un mio limite).
Faccio solo un esempio:la regola recita: maggiore è l'apertura del diaframma, minore sarà la profondità di campo. Giusto?
Ma se voglio sfocare lo sfondo, quale deve essere la distanza dal soggetto inquadrato? E quale focale è bene impostare?
Otterrò lo stesso sfocato a parità di focale e apertura ma con diversa vicinanza al soggetto da inquadrare? O no?
E se la luce ad esempio è scarsa e non ho il cavalletto...dovrò immagino aprire il più possibile il diaframma e aumentare gli iso...giusto? Ma se nel contempo voglio la massima pdc possibile, come potrei risolvere l'impasse? Mi vien da dire che dovrei chiudere il diaframma, ma a quel punto rischierei un mosso perchè i tempi si dovrebbero allungare...
E' la combinazione delle informazioni e nozioni che mi destabilizza e che molte volte, leggendo il forum non trovo definite in un compedium che le leghi in maniera sinottica (per usare un termine tecnico).
Chiedo anche ai miei colleghi di primi scatti con reflex se è una difficoltà che trovano anche loro.
Chiedo venia per la sbrodolatura e se necessario spostare in sezione più congrua.



ritratto 2.JPG
 Descrizione:
 Dimensione:  178.12 KB
 Visualizzato:  File visto o scaricato 1871 volta(e)

ritratto 2.JPG


Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
BELLAVITA
utente attivo


Iscritto: 13 Feb 2010
Messaggi: 754
Località: Cassano d'Adda (Mi)

MessaggioInviato: Mer 02 Mar, 2011 6:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non so se il mio intervento sia pertinente, perchè in questo caso vorrei avere soprattutto dei consigli per migliorare un aspetto tecnico di cui non sono mai soddisfatto: la nitidezza.

Le richieste di chiarimenti sono sempre pertinenti anche se sembrano banali a prima vista, l'importante è fare tesoro dei suggerimenti e non farsi scoraggiare.-

Vorrei chiedere consigli a partire dalla critica di questa foto.
Ho scattato in Priorità di diaframmi alla lunghezza focale di 55 mm, f 5,6 time:1/250, bilanciamento del bianco automatico, nitidezza regolata al massimo ed esposizione media ponderata. Segue uno scatto effettuato con le stesse impostazioni (varia il time a 1/200) ma riprendendo il soggetto da più lontano (il risultato a mio avviso peggiore in termini di nitidezza).
So che nei ritratti si apprezzano di più le foto morbide, i contorni meno netti, ma perchè le mie foto sembrano sempre velate? Su ogni santa foto che scatto devo applicare un po' di mdc (qui non è presente alcuna pp). Oppure sono io che sono fissato? E se così non fosse, come è possibile ottenere il massimo di nitidezza, considerando il mio semplice obiettivo in kit (18-55).
E poi (chiedo venia se annoio qualcuno) ma questo è un po' fuori OT, in questa fase iniziale mi pare di avere diverse nozioni (uso dei diaframmi, tempi di esposizione ecc...) ma di non riuscire a capire bene come questi elementi si rapportino (e non sono riuscito a capirlo nemmeno leggendo pagine di forum, ma forse questo è un mio limite).

L'immagine che proponi non mi sembra velata come dici, in ogni caso sarebbe bene imparare ad usare la fotocamera in manuale, e ragionare bene sul rapporto tempi/diaframmi.- Inoltre è bene anteporre all'obiettivo un filtro UV o Skylight che (oltre a salvare la prima lente dell'obiettivo stesso) tolgono un po' di velo (UV) e saturano meglio i colori (SL).-

Faccio solo un esempio:la regola recita: maggiore è l'apertura del diaframma, minore sarà la profondità di campo. Giusto?

Giusto, ma se lavori in grandangolo sta bene, man mano che zoomi però verso il tele le proporzioni cambiano e la profondità di campo pure.-

Ma se voglio sfocare lo sfondo, quale deve essere la distanza dal soggetto inquadrato? E quale focale è bene impostare?
Otterrò lo stesso sfocato a parità di focale e apertura ma con diversa vicinanza al soggetto da inquadrare? O no?

Vedi sopra.-

E se la luce ad esempio è scarsa e non ho il cavalletto...dovrò immagino aprire il più possibile il diaframma e aumentare gli iso...giusto? Ma se nel contempo voglio la massima pdc possibile, come potrei risolvere l'impasse? Mi vien da dire che dovrei chiudere il diaframma, ma a quel punto rischierei un mosso perchè i tempi si dovrebbero allungare...

Se hai scarsa luce non puoi pretendere di lavorare sulla profondità di campo in modo standard: devi scendere a compromessi, o cambi gli ISO o rischi il mosso.- Ricordati però che stringendo i gomiti sul tronco, impugnando bene la fotocamera e trattenendo un attimo il respiro, puoi lavorare ad 1/30 a mano libera..........a diaframma 3,5/4..........

E' la combinazione delle informazioni e nozioni che mi destabilizza e che molte volte, leggendo il forum non trovo definite in un compedium che le leghi in maniera sinottica (per usare un termine tecnico).
Chiedo anche ai miei colleghi di primi scatti con reflex se è una difficoltà che trovano anche loro.
Chiedo venia per la sbrodolatura e se necessario spostare in sezione più congrua.

Non ti preoccupare di “sbrodolare” impara bene le funzioni della fotocamera, e se nella tua zona hai un Circolo fotografico, iscriviti: hai sempre da imparare.-
Ciao
Giorgio[/b]

_________________
"La fotografia è arte e mezzo di comunicazione attraverso il linguaggio delle immagini".- Canon EOS 5D - Zoom 24-70 - 1:2,8
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email Visita il sito di chi scrive
SlowFlyer
utente attivo


Iscritto: 27 Ott 2009
Messaggi: 1134

MessaggioInviato: Mer 02 Mar, 2011 7:04 pm    Oggetto: Re: Nitidezza Rispondi con citazione

simone010479 ha scritto:
E se così non fosse, come è possibile ottenere il massimo di nitidezza, considerando il mio semplice obiettivo in kit (18-55).
E poi (chiedo venia se annoio qualcuno) ma questo è un po' fuori OT, in questa fase iniziale mi pare di avere diverse nozioni (uso dei diaframmi, tempi di esposizione ecc...) ma di non riuscire a capire bene come questi elementi si rapportino (e non sono riuscito a capirlo nemmeno leggendo pagine di forum, ma forse questo è un mio limite).
Faccio solo un esempio:la regola recita: maggiore è l'apertura del diaframma, minore sarà la profondità di campo. Giusto?
Ma se voglio sfocare lo sfondo, quale deve essere la distanza dal soggetto inquadrato? E quale focale è bene impostare?
Otterrò lo stesso sfocato a parità di focale e apertura ma con diversa vicinanza al soggetto da inquadrare? O no?


Se hai bisogno di un ragionamento complessivo, secondo me più che spiluccare qua e là su Internet, ti conviene un libro, dove è più probabile riuscire a trovare una trattazione sistematica.
Qua c'è una bibliografia completissima: http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=41667

Riguardo la questione della profondità di campo, dipende dalla lunghezza focale dell'obiettivo, dalla distanza del soggetto e (la sfocatura) dalla distanza tra soggetto e sfondo.
Una risposta immediata, quando serve, la puoi trovare usando un calcolatore di profondità di campo come questo: http://www.dofmaster.com/doftable.html .

Anch'io non vedo grossi problemi di nitidezza (nella prima, la seconda mi pare forse meno a fuoco?), comunque tieni conto che se applichi le impostazioni di nitidezza e simili in macchina, ti affidi alle conversioni fatte dalla macchina stessa; non ho idea di come vada da questo punto di vista la Pentax. Se scatti in RAW poi devi lavorarci per conto tuo.
Tieni anche conto che la massima nitidezza degli obiettivi di solito non è a massima apertura, ma piuttosto attorno ad f/8 o simili.

_________________
..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
smile64
utente attivo


Iscritto: 26 Ott 2005
Messaggi: 3871
Località: Alle Falde del Vesuvio

MessaggioInviato: Mer 02 Mar, 2011 7:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per sommi capi: un 55 per un primo piano del genere non è proprio ideale... Il cavalletto per questo tipo di foto lascialo a casa.... non serve... anche se la luce è bassa.

La giusta coppia T D è data sempre in relazione alla luce ambiente, agli ISO.. per il tempo (primi piani) non scenderei mai sotto il 100° incondizionatamente. .. poi per gli iso regolati in base alla luce ambiente più cala il sole e più salgono gli iso. per i diaframmi preferisci quelli centrali in un certo qual modo, danno sempre migliori risultati.

_________________
STAMPIAMO LE FOTO - FACCIAMO Sì CHE RESTI
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email
aerre
utente attivo


Iscritto: 08 Nov 2005
Messaggi: 8734
Località: Palermo

MessaggioInviato: Mer 02 Mar, 2011 8:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Salve Simone,
…metto le carte sul tavolo subito: ….sono un drogato di nitidezza, e “sento” molto quello che scrivi Very Happy

Altra piccola premessa …..ho comprato la mia prima reflex a Settembre, quindi il mio contributo è solo quello di un neofita, …molto neofita, che soprattutto all’inizio è stato ed è alle prese con l’aspetto della nitidezza (…e fosse solo quello ahimè).

Ho fatto mille ed una prova per valutare la resa di una maggiore o minore nitidezza, ….e mi sono reso conto che le variabili in gioco sono enormi. Per esempio …ho letto che in linea generale gli obiettivi hanno sempre un range di diaframma entro il quale offrono le migliori prestazioni: ….grossolanamente chiudendo di uno-due stop rispetto all’apertura massima si recupera questo intervallo e si ottiene una maggiore incisione.

E’ questo il motivo per cui obiettivi poco luminosi (da f/4 in poi cioè) per rendere bene vanno chiusi più di quanto non serva con obiettivi più luminosi (quelli 1.4, o ….2.8 ad esempio) che offrono nitidezza già a generose aperture del diaframma. Del tipo ....uno zoom 2.8 può già dare il massimo se chiudiamo a 5.6 ma se prendo uno zoommone meno luminoso mi devo spingere almeno a f8.
Però se dall’altro lato chiudi troppo rischi di perdere nitidezza per problemi di aberrazione, ..per esempio oltre f13.

E infatti …ora ti parlo della mia esperienza con il mio 24-105L …che è un f4 costante, …devo chiudere a 5.6 per avere quell’incisione che piace a me.
E la focale? ….pure quella. In genere le focali meno “spinte” sono quelle che garantiscono le migliori prestazioni …diciamo tra 28 e 150.

Ma a proposito di focale ....una delle tante regole che spesso si leggono sui vari manuali è di utilizzare un tempo di esposizione uguale o inferiore alla focale utilizzata per scongiurare il mosso (sempre in agguato) che ti fa perdere nitidezza.

Qui ti viene in aiuto l’eventuale stabilizzatore dell’obiettivo.

La seconda foto postata …vero, è leggermente più morbida della prima. Anche se di poco. Nel mio caso, …non chiedermi il perché però, …l’ obiettivo rende meglio sulle distanze ravvicinate che non sulle medie. Credo che uno zoom sia comunque un compromesso e non può rendere ugualmente a tutte le focali e mi sono fatto l’idea che sia normale avere una resa diversa a diverse distanze dal soggetto in relazione alla focale e al diaframma utilizzato.

Io ho imparato un po’ a conoscere il “comportamento” del mio 24-105L e e so ad esempio che a tra gli 80 e i 105 è molto più nitido che non tra i 35 e i 70 e rende meglio quando sono a circa 1 metro e mezzo dal soggetto che non a due o tre metri.
Per esempio …..tu sai che a volte un po’ tutti gli obiettivi possono avere problemi di back o front focus. ….Bene, la mia 5DII mi consente delle regolazioni fini per migliorare questo aspetto e ho scoperto che se anche ho raggiunto il massimo in termini di resa lavorando a focali superiori ad 80mm, l’obiettivo, …il mio obiettivo, soffre di un leggero back focus se scendo sotto i 70 mm.

Io faccio prevalentemente, …..anzi ….solo ritratti.

Cerco sempre di avere il massimo dettaglio sugli occhi. che voglio risultino perfettamente nitidi e nel caso di una ridotta profondità di campo focheggio su quello più prossimo al piano dell’inquadratura (è lo sguardo, quasi inutile dirlo, il principale canale attraverso cui si veicola l’universo personale del soggetto).
Utilizzo solo e soltanto il punto di messa a fuoco centrale che nel caso della mia macchina è più sensibile rispetto ai laterali ed uso sempre la modalità AF One shot che so essere quella più precisa.
Lavoro sempre in AV, ..come ti dicevo uso molto f5.6, per controllare la profondità di campo e se i tempi di scatto superano gli 1/80 (….il mio obiettivo però è stabilizzato) lavoro sugli iso

Alla fine della fiera però, ….mi sono reso conto che quello della nitidezza è un falso problema.
A parte l’importanza di conoscere alcuni aspetti tecnici, tieni conto che la nitidezza è uno degli aspetti che fanno uno scatto e non sempre la nitidezza a tutti i costi nel ritratto è un valore aggiunto.

Ci sono scatti che ad esempio trovano nel micromosso, …nella morbidezza di un leggero sfuocato il loro valore espressivo …perché in fondo è proprio questo che cerchiamo nel ritratto. Quelle tecniche sono scelte espressive in fondo e l’importante è farle rientrare nella logica del particolare racconto che noi, …e soltanto noi vogliamo esprimere.

Un caro saluto

Aerre Smile

_________________
Il ritratto: Uomini, cani, gatti & Co.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
andros1976
utente


Iscritto: 23 Set 2010
Messaggi: 262

MessaggioInviato: Gio 03 Mar, 2011 12:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao simone,
devo dire che questa della nitidezza è una malattia che colpisce molti (anche io ne sono affetto Very Happy); però considera che se diventa "malattia" non è positiva Wink :
a volte ci sono foto poco nitide ma molto belle di cui uno apprezza tutto il resto colori, composizione, taglio ecc.
Mi spiace ripetere dei concetti già affrontati dai "colleghi" di forum, però vorrei dire la mia dandoti delle indicazioni a cui sono arrivato, leggendo, e studiando qua e la sui libri e internet e soprattutto sperimentando.
Innanzi tutto per un ritratto canonico "almeno come parecchi dicono" bisogna utilizzare
-focale lunga da 135 in poi
questo per due motivi : perchè i tele ripetto ai grandangoli creano poche distorsioni geometriche, e perchè garantiscono una bassa PDC (a fuoco il soggetto e sfondo sfocato)
-diaframma aperto
perchè si ottiene una bassa PDC e perchè permette di utilizzare tempi più brevi scongiurando il micromosso non dovendo ricorrere agli alti ISO, quindi
-ISO bassi
perchè ISO troppo alti creano rumore (elettronico) e una gamma colori più ampia (più sfumature colore) infatti immagini nitide sono immagini più contrastate, dove cioè i colori (cromaticamente parlando) sono più netti
a tal proposito ti consiglio questa lettura http://www.aristidetorrelli.it/Articoli/Nitidezza/Nitidezza.htm
-ottiche di qualità
non tanto perchè creano aberrazioni cromatiche inferiori (comunque tutte le ottiche le creano) quanto perchè permettono aperture di diaframma maggiori , vedi sopra
Qui giunge una nota sull'apertura del diaframma. Abbiamo detto che diaframma aperto produce una bassa PDC. Nei ritratti la bassa PDC va bene perchè sfoca lo sfondo rispetto al soggetto , però non deve essere tale da sfocare il resto del viso;
cioè, nei ritratti il punto di messa a fuoco deve essere sugli occhi, però è importante avere a fuoco anche naso bocca che si trovano su piani leggermente diversi. Quindi un f1.8 non va bene poichè troppo esagerato!
E' chiaro poi che ogniuno deve fare i conti con la propria attreazzatura , come puoi leggere dal post di aerre.
-utilizzo del paraluce
impedisce l'entrata in macchine delle luci parassite
-il tipo di luce
l'ideale sarebbe quella filtrata da un cielo leggermente nuvoloso; altrimente in condizione di sole forte, utilizzare filtri (che costano un boato se presi di qualità, meglio le gelatine)
-perfetta messa a fuoco
sembra scontato ma è facile che in alcune situazioni di esposizione l'autofocus non riesca bene nel suo intento e quindi bisogna intervenire manualmente.

Infine
il tipo di file che utilizzi per memorizzare la foto . Considera che nei RAW ci sono le informazioni grezze della luce che colpisce il sensore, il JPEG invece è frutto dell'elaborazione del software che sta in macchina. Nel primo caso sei tu che devi andare a "sviluppare" la foto e qui tu puoi agire sul contrasto, sui mezzitoni, sulla nitidezza, eccetera senza perdere qualità!

Ce ne sarebbe da dire ancora , ma continuamo a scattare che le nostre foto saranno sempre migliori e.... più nitide Very Happy
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
aerre
utente attivo


Iscritto: 08 Nov 2005
Messaggi: 8734
Località: Palermo

MessaggioInviato: Gio 03 Mar, 2011 12:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Giusto!!! Smile ...il Raw
Andros1976 ha ricordato una cosa importantissima:il raw.

Abituati sin dall'inizio a sviluppare il raw che a parte tuti gli altri aspetti ti garantisce la possibilità di estrarre numerosi dettagli che il jpg in macchina si perde per strada ...e questo per gli algoritmi di riduzione del rumore che ogni casa produttrice utilizza nella elaborazione finale del jpg.

Però, ...però ...ci sono un paio di cosine che mi piace aggiungere a questa interessante discussione, leggendo leparole di Andros.

E cioè ....non dimentichiamoci ....come accade spesso a me quando rincorro la nitidezza a tutti i costi ad esempio Ops, ....che gli strumenti tecnici sono solo tali e lo sono nella misura in cui ci consentono il controllo sulle forme di espressione che meglio aderiscono al nostro sentire.

Questo per dire che fortunatamente il mezzo tecnico può e deve essere plasmato alle nostre esigenze e non viceversa.

Vero ...i tele consentono meno distorsioni e staccano il soggetto ....ma riducono e tantissimo la tridimensionalità, ...appiattiscono i piani e questo non è tanto bene nel ritratto. Tanto è che molti s'affidano a focali molto più corte ....il 100, ..85, ...il 50 ...il mitico 50ino. Io ad esempio uso le focali tra 80 e 105.

Così come non esiste un valore di diaframma "corretto" o una profondità di campo "giusta"; tutto va bene in funzione di quel che vogliamo fare e soprattutto esprimere con le nostre immagini.

Nel ritratto ....per esempio io uso diaframmi che non posono essere più aperti di f/4 per ragioni di obiettivo, ...ma mi piacerebbe utilizzare obiettivi luminosi che mi consentano generose "diaframmate" per una messa a fuoco molto pittorica e selettiva: ....chi l'ha detto che tutto il viso deve essere a fuoco? ....anche qui a volte va bene a volte no, ...dipende dal racconto del nostro scatto. Potrei volere lavorare selettivamente con la messa a fuoco sugli occhi e lasciare sfumare tutto il resto o volere sottolineare tutta l'espresione del viso e quindi ricorrere a pdc più ampie.

Va da se che le “regole” ci sono ...ma nella misura in cui valgono a svelare certi meccanismi e a consentirne il controllo. ....Ma non possono essere assunte ne come inderogabili ne come assolute.

Sull’altro piatto della bilancia ci siamo noi, ovviamente. Il tessuto della nostra esperienza ma soprattutto della nostra sensibilità, vera guida in quel processo di sintesi qual’è la fotografia che è prima di tutto atto creativo.

Aerre Smile

_________________
Il ritratto: Uomini, cani, gatti & Co.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
andros1976
utente


Iscritto: 23 Set 2010
Messaggi: 262

MessaggioInviato: Gio 03 Mar, 2011 2:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sto seguendo con molta attenzione questa discussione sperando di contribuire inseme ai colleghi del forum all'arricchimento tecnico e culturale di ogniuno di noi.
Ho utilizzato queste due parole (tecnico e culturale) non a caso, poichè la fotografia non è solo oggettività ma anche e soprattutto soggettivà.
Cioè una foto può piacere o no , essere giudicata positiva o negativa, colpirci o lasciarci indifferente e il giudizio che diamo non è quasi mai universale.
Certo un occhio allenato e tecnico guarda differentemente le foto rispetto ad un novizio, come un pò per tutti gli altri settori.
Questo perchè l'esperienza e la tecnica, a mio avviso, DEVONO essere il punto di partenza per la soggettività. Cioè secondo il mio modo di vedere un esperto di tecnica può essere un fotografo se poi vi aggiunge arte e personalità (cultura) diventa un buon fotografo. Ma un artista che non sà neanche cosa siano i diaframmi e gli stop non sarà mai un fotografo. Sarà perchè io attualmente sono in fase di studio e quindi vorrei conoscere tutto della tecnica, però credo vivamente che in ogni cosa bisogna studiare e spaccarsi.
Questo solo per dire che per me la tecnica è importante, per poi usarla per trasferire le nostre emozioni sulla foto.
Nella mia risposta ho specificato quelle che sono le regole canoniche per un bel ritratto nitido. E' ovvio che utilizzare diaframmi apertissimi ti permette di dare più profondità al volto stesso ma bisogna stare attenti perchè un naso o una bocca sfocata , in un ritratto, non è che siano il massimo, certo non è vietato ma la foto dovrà essere più che un ritratto....
un saluto a tutti
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
BELLAVITA
utente attivo


Iscritto: 13 Feb 2010
Messaggi: 754
Località: Cassano d'Adda (Mi)

MessaggioInviato: Gio 03 Mar, 2011 2:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Heilà che bella discussione che ne è venuta fuori; sono contento di ciò che hanno scritto Aerre, Smile e Andros e che sostanzialmente condivido.-
Ora fermiamoci un attimo e lasciamo lavorare in pace il nostro amico Simone, dal quale attendiamo notizie e, più che notizie, immagini.-
Ciao a tutti.-
Giorgio

_________________
"La fotografia è arte e mezzo di comunicazione attraverso il linguaggio delle immagini".- Canon EOS 5D - Zoom 24-70 - 1:2,8
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato Invia email Visita il sito di chi scrive
simone010479
utente


Iscritto: 12 Ago 2010
Messaggi: 426
Località: Torino

MessaggioInviato: Gio 03 Mar, 2011 4:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Eccomi ragazzi, ho un attimo di tempo innanzitutto per ringraziarvi tutti dei preziosi consigli e della bella discussione che ne è nata; penso possa davvero servire a tutti.
Procedendo con ordine avrei alcune altre riflessioni da fare:
Citazione:
Se hai scarsa luce non puoi pretendere di lavorare sulla profondità di campo in modo standard: devi scendere a compromessi, o cambi gli ISO o rischi il mosso.- Ricordati però che stringendo i gomiti sul tronco, impugnando bene la fotocamera e trattenendo un attimo il respiro, puoi lavorare ad 1/30 a mano libera..........a diaframma 3,5/4..........


Mhhh...mi pare di aver capito, ma quello che mi chiedo è: se sono in condizioni di scarsa luce e scatto a diaframmi aperti , iso alti (in modo da recuperare il tempo di scatto) in quel caso non posso aspettarmi nessuno sfocato di fondo, nè una ridotta pdc. Giusto? Posso summere la regola generale che potrebbe recitare: "In caso di scarsa luce non ci sarà effetto alcuno sulla profondità di campo se il mio scatto sarà effettuato senza cavalletto e quindi impostando l'opportuna coppia diaframmi/tempo."???

Da questo posso desumere che l'utilizzo di cavalletto in condizioni di scarsa luce mi può permettere di giocare con la pdc perchè posso pemettermi altri diaframmi, tempi e iso e la condizione di scarsa luce che inficia tutto? Spero di essermi spiegato.


Citazione:
Riguardo la questione della profondità di campo, dipende dalla lunghezza focale dell'obiettivo, dalla distanza del soggetto e (la sfocatura) dalla distanza tra soggetto e sfondo.
Una risposta immediata, quando serve, la puoi trovare usando un calcolatore di profondità di campo come questo: http://www.dofmaster.com/doftable.html .


Grazie mille SlowFlyer, ma perdonami, io quello strumento non so interpretarlo. Prendiamo l'espressione:"calcolare la profondità di campo"... ho delle difficoltà e sai perchè? Perchè mi sfugge il senso tecnico...voglio dire...fintanto che si parla di ridotta o estesa pdc è chiaro che si intende l'area a fuoco rispetto al totale dell'area della scena inquadrata. Giusto?
Ma se è così, lo strumento che tu suggerisci a cosa serve fondamentalmente:
- a calcolare a partire da una determinata distanza dall'oggetto inquadrato e con una determinata focale, quale è la porzione ( rispetto al totale della scena ) che sarà a fuoco?
Confesso che navigo nel buio. Triste

Citazione:

per i diaframmi preferisci quelli centrali in un certo qual modo, danno sempre migliori risultati.



Citazione:
ho letto che in linea generale gli obiettivi hanno sempre un range di diaframma entro il quale offrono le migliori prestazioni: ….grossolanamente chiudendo di uno-due stop rispetto all’apertura massima si recupera questo intervallo e si ottiene una maggiore incisione.


Ok, qui ci siamo! Per avere maggiore incisività su obiettivi poco luminosi (come il mio in kit) devo chiudere di uno due stop...ma questo significa che con quel obiettivo non potrò mai ottenere uno sfondo molto sfocato? Maggiore incisività sulla nitidezza con obiettivi bui= ampia pdc?
Mi parebbe di sì anche alla luce di:

Citazione:
Qui giunge una nota sull'apertura del diaframma. Abbiamo detto che diaframma aperto produce una bassa PDC. Nei ritratti la bassa PDC va bene perchè sfoca lo sfondo rispetto al soggetto


E poi perchè smile64 mi scrive :
Citazione:
un 55 per un primo piano del genere non è proprio ideale...
???
Il cinquantino non si usa proprio e soprattutto per i ritratti? O quei 5 mm fanno davvero la differenza ed io non ho ancora capito una beata fava?

Forse quello che mi sta destabilizzando rispetto a questo mondo incredibile è che i confini tra il giusto e lo sbagliato tra l'opportuno e il necessario mi sembrano labili. Poco prima leggo che un 55 non è ideale che bisogna preferire focali lunghe, ma poco dopo leggo anche che focali lunghe consentono certo di avere meno aberrazioni ma tolgono tridimensionalità...in effetti è tutto un calibrare il mezzo tecnico a servizio del risultato finale che vogliamo tenere e per me, in questa fase iniziale il difficile è saper cosa posso chieder alla mia attrezzatura. Sul sito vedo foto incredibili, ritratti pazzeschi come quelli di aerre o paesaggi da sogno come quelli di zanve...ma poi leggo anche che per la foto della settimana di aerre ci sono voluto pannelli riflettenti, flash esterni e poteri soprannaturali!!! Very Happy
La foto la fa il machino, certo...ma fino ad un certo punto! Ma questa credo sia solo una scusa per gli incapaci.
Spero che la discussione prosegua e appassioni altri utenti, esperti e inesperti. Per ora grazie a tutti per il tempo e la pazienza.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
SlowFlyer
utente attivo


Iscritto: 27 Ott 2009
Messaggi: 1134

MessaggioInviato: Gio 03 Mar, 2011 7:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

simone010479 ha scritto:

Mhhh...mi pare di aver capito, ma quello che mi chiedo è: se sono in condizioni di scarsa luce e scatto a diaframmi aperti , iso alti (in modo da recuperare il tempo di scatto) in quel caso non posso aspettarmi nessuno sfocato di fondo, nè una ridotta pdc. Giusto?


il contrario. Non è che si cerca sempre la ridotta pdc, e se sei al buio sei invece costretto ad aprire, a meno che, usando il cavalletto e quindi esposizione lunga, tu possa tenere il diaframma chiuso e quindi maggiore profondità.

simone010479 ha scritto:

Grazie mille SlowFlyer, ma perdonami, io quello strumento non so interpretarlo. Prendiamo l'espressione:"calcolare la profondità di campo"... ho delle difficoltà e sai perchè? Perchè mi sfugge il senso tecnico...voglio dire...fintanto che si parla di ridotta o estesa pdc è chiaro che si intende l'area a fuoco rispetto al totale dell'area della scena inquadrata. Giusto?


Non area, ma distanza. Tu metti a fuoco su un piano parallelo al sensore, ad una certa distanza. Davanti e dietro quel piano, da circa un terzo più verso di te a circa due terzi dietro il piano, la scena sarà accettabilmente a fuoco.
Imposta 55mm, scegli Pentax K-r, metri e guarda la tabella: per esempio, se sei a 1m di distanza dal soggetto, a f/5.6, la scena (soggetto incluso) sarà a fuoco nei punti che stanno tra i 97cm ed i 104cm. Quindi se metti a fuoco gli occhi, la punta del naso ci sta dentro a filo, e le orecchie forse vanno fuori.

simone010479 ha scritto:

Ok, qui ci siamo! Per avere maggiore incisività su obiettivi poco luminosi (come il mio in kit) devo chiudere di uno due stop...ma questo significa che con quel obiettivo non potrò mai ottenere uno sfondo molto sfocato? Maggiore incisività sulla nitidezza con obiettivi bui= ampia pdc?


se lo sfondo è molto distante dal primo piano, sarà lo stesso sfuocatissimo. Se sai di avere un obiettivo buio, tienine conto nel posizionare il soggetto.

simone010479 ha scritto:

Forse quello che mi sta destabilizzando rispetto a questo mondo incredibile è che i confini tra il giusto e lo sbagliato tra l'opportuno e il necessario mi sembrano labili.


eh, non dirmelo. Ci sono tante variabili, e se cerchi di tenerne conto, finché non fai pratica stai mezz'ora per uno scatto, e magari viene pure male...
Riguardo il commento su riflettori ecc, la luce è importantissima. Io mi sono fatto un piccolo corso di ritratto, e la cosa più drastica che ho imparato è che devo stare attento alla luce, non basta esporre correttamente. Variabili in più ) .

_________________
..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo.
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
antomagno
utente attivo


Iscritto: 08 Set 2009
Messaggi: 1313
Località: Isola Vicentina

MessaggioInviato: Ven 04 Mar, 2011 5:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

allora:premesso che gli scatti in raw richiederanno sempre un minimo di mdc essendo file "grezzi" cioè così come vengono catturati dal sensore e quindi non sottoposti a correzioni software come invece accade ai jpg tramite i vari profili ormai incorporati in tutte le fotocamere,
a mio modesto parere tutti i suggerimenti precedenti possono essere validi ,per esempio riguardo l'uso del teleobiettivo,lo ritengo valido se il primo piano è scattato da lontano o se lo scatto è uno scatto "rubato",ma analizzando la tua immagine e i tuoi commenti mi pare che il tuo interesse sia più verso il primo piano "studiato" e costruito e allora l'uso di focali più corte e luminose da risultati sicuramente migliori.

il mio consiglio comunque a prescindere dalla conoscenza o meno della teoria(che serve sempre) è quello di provare,provare ,provare,capire e conoscere al meglio la propria attrezzatura,capire quali quale obiettivo usare per arrivare allo scopo prefisso,quali diaframmi hanno una resa migliore etc.
nell'immagine messa a commento vedo uno sfondo abbastanza presente,sarebbe bastato far spostare il soggetto e allontanarla da quest'ultimo per avere una sfocatura maggiore senza tanti calcoli e teorie,manca a mio parere una componente fondamentale in un ritratto,gli occhi,e come ti è già stato spiegato una gestione della luce da migliorare(anche solo quella può aumentare fortemente l'impressione di nitidezza ),tutte cose che in un ritratto sono a mo parere molto più importanti della nitidezza.
ciao

_________________
Le fotografie mostrano,non dimostrano.

F.Scianna
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
antomagno
utente attivo


Iscritto: 08 Set 2009
Messaggi: 1313
Località: Isola Vicentina

MessaggioInviato: Ven 04 Mar, 2011 5:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

allora:premesso che gli scatti in raw richiederanno sempre un minimo di mdc essendo file "grezzi" cioè così come vengono catturati dal sensore e quindi non sottoposti a correzioni software come invece accade ai jpg tramite i vari profili ormai incorporati in tutte le fotocamere,
a mio modesto parere tutti i suggerimenti precedenti possono essere validi ,per esempio riguardo l'uso del teleobiettivo,lo ritengo valido se il primo piano è scattato da lontano o se lo scatto è uno scatto "rubato",ma analizzando la tua immagine e i tuoi commenti mi pare che il tuo interesse sia più verso il primo piano "studiato" e costruito e allora l'uso di focali più corte e luminose da risultati sicuramente migliori.

il mio consiglio comunque a prescindere dalla conoscenza o meno della teoria(che serve sempre) è quello di provare,provare ,provare,capire e conoscere al meglio la propria attrezzatura,capire quali quale obiettivo usare per arrivare allo scopo prefisso,quali diaframmi hanno una resa migliore etc.
nell'immagine messa a commento vedo uno sfondo abbastanza presente,sarebbe bastato far spostare il soggetto e allontanarla da quest'ultimo per avere una sfocatura maggiore senza tanti calcoli e teorie,manca a mio parere una componente fondamentale in un ritratto,gli occhi,e come ti è già stato spiegato una gestione della luce da migliorare(anche solo quella può aumentare fortemente l'impressione di nitidezza ),tutte cose che in un ritratto sono a mo parere molto più importanti della nitidezza.
ciao

_________________
Le fotografie mostrano,non dimostrano.

F.Scianna
Vai ad inizio pagina
Vai a fine pagina
Mostra il profilo utente Galleria utente Invia un messaggio privato
Mostra i messaggi a partire da:   
Nuovo argomento   Intervieni in questo argomento    Indice del forum -> Primi Scatti Tutti gli orari del forum sono CET (Europa)
Pag. 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi iniziare nuovi argomenti
Non puoi rispondere ai messaggi
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare files in questo forum
Puoi scaricare gli allegati in questo forum



Tutti i contenuti presenti sul sito sono di proprieta' esclusiva degli autori, sono vietate la riproduzione e la distribuzione degli stessi senza previa esplicita autorizzazione.

Visualizza la policy con cui vengono gestiti i cookie.

© 2003, 2016 photo4u.it - contatti - based on phpBB - Andrea Giorgi