Memo: Novita' discografiche rock/freejazzpunkinglese

[d.kalle]

The Bluetones - A New Athens - 2010 6,5/10

Arrivarono nel panorama britrock purtroppo gia' nella sua fase discendente, peccato perche' i loro primi 2 albums ('96 e '98) si erano rivelati molto buoni, sulla scia delle sonorita' dei The Charlatans, ma poco valutati dal pubblico (non pero' dalla critica).
Questo e' il loro 6° lavoro, mantengono ancora alcune pacate scie psicadeliche anni 70, con 3-4 brani di spessore.

http://www.youtube.com/watch?v=hLIs3ViF454

[d.kalle]

The Like - Release Me - 2010 7/10

Band femminile da Los Angeles al loro secondo album.
Un rockin' retro pop (o 1960 garage rock come dichiarano loro) di buona struttura melodica.
Se al loro esordio molti li avevano paragonati ai The Sunday qui la svolta pop e' piu' marcata.
Mi ricordano molto (in versione piu' soft) altre rock band con voce femminile, tipo Elastica e The Salad, mentre l'uso frequente dell'organetto riporta ai fasti degli Inspiral Carpets.
Un buon album, sicuramente molto diretto, la voce di Z. Berg facile da ascoltare.

http://www.youtube.com/watch?v=w5995R9eY_E

[d.kalle]

We Are Scientists - Barbara - 2010 6,5/10

Un buon indie-rock affine ai vari Franz Ferdinand, Editors e soprattutto Manic Street Preachers.
Terzo album della band americana, che sto apprezzando sempre piu' ad ogni nuovo ascolto, anche se non sara' nella mia top list 2010.

http://www.youtube.com/watch?v=QmjvnU4VKaA

[d.kalle]

Danger Mouse & Sparklehorse " Dark Night of the Soul " 2010 7/10

La collaborazione tra i 2 gruppi si e' sviluppata per piu' di un anno, e solo ora l'uscita di questo lavoro, purtroppo funestata dalla scomparsa del suo ideatore e producer Mark Linkous e di Vic Chesnutt (singer in
"Grim Augury").
La sensazione di tristezza e di un'ombra incombente accompagna l'ascolto, pero' risulta vincente alla fine lo spirito collaborativo che pervade questo album e lo rende particolarmente interessante.
Alla voce troviamo Black Francis, poi Iggy Pop (memorabile il brano "Pain"), poi Jason Lytle (dei Grandaddy) e Suzanne Vega, tutti particolarmente ispirati dalla produzione di Linkous e dai ritmi offerti dagli Sparklehorse.
Consigliato.

http://www.youtube.com/watch?v=n5xAV52Y1XI

[d.kalle]

Bombay Bicycle Club - "Flaws" - 2010 5/10

Apprezzati l'anno scorso per il buon " I Had the Blues..." i londinesi BBC una certa aspettativa per il loro nuovo album effettivamente l'avevano creata.
Purtroppo pero' una sorte di involuzione intimistica, a tratti anche piacevole ma a lungo andare stancante, ha spiazzato anche il sottoscritto.
Ritmi sempre blandi e melodie spesso un po' scontate, pertanto IMO un chiaro passo falso nella loro giovane carriera.

http://www.youtube.com/watch?v=JbrkYVwTcQ8

[d.kalle]

Gonjasufi - A Sufi And A Killer - 2010 6/10

Alcuni siti di tendenza lo hanno gia' battezzato come il disco dell'anno, irriverente e geniale al tempo stesso.
Personalmente trovo sicuramente originale il modo di proporsi di Sumach Ecks (aka Gonjasufi), destreggiandosi tra un psycadelic hip-hop trip, un punk e un funk poliedrico, non tale pero' dal poterlo considerare una novita' assoluta.
E' un lavoro impossibile da catalogare, ogni brano e' slegato, un mondo musicale a parte, legato agli altri forse solo da quel sottofondo di puntina su vinile, un brusio continuo di adolescenziale memoria.

http://www.youtube.com/watch?v=QpFPcUwqZW4

[d.kalle]

Spoon - Transference - 2010 7/10

La band texana si sgancia dalle usuali sonorita' chitarristiche a-la Thurston Moore per intraprendere una piu' chiara direzione indie-rock.
Anche se meno diretto del precedente "Ga ga..." del 2007 questo "Transference" risulta un buon album, per la prima volta autoprodotto, con un controllo meticoloso del suono, come loro abitudine.

http://www.youtube.com/watch?v=VUJKOYTe2h8

[d.kalle]

Wolf Parade - Expo 86 - 2010 7,5/10

Terzo album per la band di Montreal, a conferma del momento d'oro per i gruppi canadesi.
Molto ben prodotto, miscela un riff chitarristico e il ritmo bass/drums degli Editors, ma il sound e le modulazioni vocali li rende piu' vicini ai connazionali Arcade Fire.
Il progetto evidenzia comunque la volonta' di crearsi un proprio percorso sonoro, senza attingere troppo alla corrente in voga, soprattutto mediante una voce sfruttata in modo poco convenzionale (e Dan Boeckner risulta molto "naturale" nella parte) e dall'uso di atmospheric synths spesso apparentemente slegati rispetto all'incedere indie rock dei brani.
"Ghost Pressure" e' il singolo confezionato a dovere per le radio, poco rappresentativo dell'album ma orecchiabile al punto giusto anche per palati (timpani) poco affini al commerciale.
Un altro capolavoro della Sub Pop, eterna fucina di talenti.
Tra le migliori proposte sentite quest'anno.

http://www.youtube.com/watch?v=luqjh1wpk4s

[d.kalle]

Ikon - A line On A Dark Day ep - 2010 8/10

Band australiana di lungo corso, non hanno mai nascosto il loro apprezzamento per i Clan Of Xymox, i Sisters of Mercy e soprattutto i Joy Division (la voce e' mooolto simile a quella di Ian Curtis).
Alcuni album piu' o meno riusciti, sempre pero' di buon livello, ora a 3 anni di distanza dal loro ottimo "Signs" escono con questo ep di pregevole fattura oltre ad un DVD live (questo invece non particolarmente coinvolgente).
Darkwave, gothic, un genere che mantiene ancora una sua identita'.

http://www.youtube.com/watch?v=Sfev9m6n-F0

[d.kalle]

Male Bonding - Nothing Hurts - 2010 6,5/10

Trio londinese all'esordio. Un lo-fi indie rock di derivazione Pavement/Nirvana, brani tirati bene.
La Sub Pop deve averci visto sicuramente qualcosa di buono, pero' e' poco coinvolgente la voce di J.a. Webb, un fronte su cui dovranno migliorare in futuro.
Il video e' simpatico.

http://www.youtube.com/watch?v=QPxNCeB6-RU

[d.kalle]

Blonde Redhead - Penny Sparkle - 2010 7/10

Succede anche che da studenti a New York ci si incontri ad un ristorante italiano per mesi, facendo amicizia e scoprendo di avere la stessa passione per la musica e, in particolare (guardacaso) per i Sonic Youth.
E' cosi' che nascono nel 1993 i Blonde Redhead, dall'unione dei gemelli italiani Simone e Amedeo Pace, e dei giapponesi Kazu Makino e Maki Takahashi.
Una serie di album per etichette indipendenti minori, fino all'esordio internazionale con la "seria" 4AD e l'entrata definitiva nella musica alternativa che conta.
Questo ultimo album abbandona definitivamente il suono ruvido delle chitarre per fare spazio ad un piu' atmosferico indie pop di derivazione elettronica.
Esperimento riuscito, l'ascolto e' fluido, la voce della Makino ammaliante , con alcuni ottimi brani (Here Sometimes, Not Gettig There, Black Guitar, Spain).

http://www.youtube.com/watch?v=kdP_lIv3POM

[d.kalle]

The Conquistadors - Citiscapes - 2010 6,5/10

Sulla scia delle ultime uscite dei 30 Seconds to Mars e The Alex Band i finnici The Conquistadors escono con il loro secondo album, genericamente catalogato come Electronic ma sicuramente piu' affine al US indie rock.
Buona ritmica (soprattutto il basso) e tastiere che a volte ricordano gli Ultravox. Tra i brani migliori "Daydreamer", "Feeding the Fire", "The Deserted" e il singolo "Kill The Light".

http://www.youtube.com/watch?v=erEMpvXBudA

[d.kalle]

Interpol - Interpol - 2010 5,5/10

Dopo l'ascolto ad Agosto del singolo "Lights" ero rimasto un po' deluso e al tempo stesso impaziente di verificare se l'album lo avrebbe ricalcato, un suond intimistico, cupo, dark, in una accezione semplicistica, forse banale, ma reale.
Il nuovo lavoro dei newyorkesi Interpol e' esattamente cosi', con brani ottimamente arrangiati ma che restano sempre sospesi nell'attesa di una apertura, di un riff aggressivo, di una vibrazione emozionale, di quelle che in passato hanno reso indimenticabili brani quali "Obstacle1", "NYC", "Roland" o "PDC", che gia' dal loro incipit facevano venire (letteralmente) la pelle d'oca.
I fasti di "Turn On The Bright Lights" del 2002 sono purtroppo lontani, questa svolta intimistica e la voce di Paul Banks lontana ed invecchiata non convincono, gia' dal primo ascolto.
Ricordo nel 2003 nei vari skate contests e nei circuiti di downhill l'emozione e l'adrenalina che esplodeva quando partivano i loro brani, e quanto sia difficile ora provare le stesse sensazioni con questo album.
Purtroppo sembra che dopo il loro esordio col botto si siano preoccupati solo di galleggiare su di un successo che li ha catapultati come gruppo di riferimento della waverock americana. La parentesi "Antics", molto buona ma gia' non piu' all'altezza di "Turn on.." aveva evidentemente indicato la direzione, quella (mestamente) di un decadimento lento e continuo.
Le sonorita' di questo "Interpol" ne sono la naturale conseguenza.

Resta la parentesi positiva del lavoro come solista di Julian Plenti (alias Paul Banks) che non piu' tardi di un anno fa proponeva ancora qualcosa di valido (Skyscraper), pur con un genere non sovrapponibile con quello degli Interpol.


http://www.youtube.com/watch?v=7_CalTEVCOs

[d.kalle]

Klaxons - Surfing The Void - 2010 7,5/10

Ottimo secondo lavoro dei londinesi Klaxons, che miscelano un'accattivante indie rock con un New Rave veloce e bass based. Addolciscono la caduta dall'Olimpo degli Interpol con un lavoro dall'energia positiva e dai ritmi molto adrenalinici.

http://www.youtube.com/watch?v=VFUIYbDUHbM

[d.kalle]

The Sonnets - Western Harbour Blue - 2010 7/10

Impossibile ascoltare l'esordio degli svedesi The Sonnets senza tornare indietro nel tempo, alla meta' degli anni '80, al suono raffinato dei Prefab Sprout, degli Style Council e dei Pale Fountains.
Si ricalca in modo meticoloso quel sophisti-pop che aveva caratterizzato quelle bands e quel periodo, un album che si fa ascoltare facilmente, un sound elegante e un po' retro', fuori dagli schemi sonori odierni.

http://www.youtube.com/watch?v=v1oXBtf9nCU

[d.kalle]

James - The Morning After - 2010 6,5/10

I mancuniani James abbandonano temporaneamente il loro brit rock da post Smiths ad un piu' delicato britpop, ben dosato e accomodante.
Niente di trascendentale in questo ep che esce in concomitanza con "Night Before", sempre ep ma piu' brillante (formula questa che sembra andare di moda negli ultimi mesi, vedi l'analogo esperimento degli Smashing Pumpkins) e che rappresenta una parentesi austera, secca, catatonica ma ascoltabile, melanconica ma pur sempre pop.
Meno brillante e piu' riflessivo dell'ep "Night Before" probabilmente risulta piu' efficace se ascoltati assieme, in una sorta di A e B sides di un unico progetto.
Per ora solo per il mercato USA in unico packaging, in Uk ed Europa in 2 distinti epCD.

http://www.youtube.com/watch?v=TUAaEjbDrFA

[d.kalle]

The Charlatans - Who We Touch - 2010 6/10

Una scommessa rischiosa quella dei Charlatans. Abbandonare in parte il loro sound e intraprendendere una nuova strada neo-shoegaze e light psychedelic.
L'album, in effetti, al primo ascolto rivela i Charlatans solo per l'inconfondibile voce di Tim Burgess, addentrandosi in sonorita' poco usuali (Love is Ending, Smash the System, Oh!), altre meno (My Foolish Pride), comunque molto lontane da quel madchester (con gli Stone Roses e gli Happy Mondays) che ne aveva decretato il successo.
L'ascolto fluttua tra momenti soft e loop tastieristici apprezzabili, ma disorientanti per chi e' fortemente legato al loro sound, al loro percorso musicale lungo 11 albums e 20 anni.
Una scommessa, si....., forse una speranza.....certo la scelta dell'etichetta non e' beneaugurante (The End).


http://www.muzu.tv/thecharlatans/love-is-ending-music-video/710773?country=it

[d.kalle]

Belle And Sebastian - Write About Love - 2010 8,5/10

Il mio apprezzamento per questo gruppo risale al recente "The Life Pursuit" del 2006 e viene confermato da questo ottimo "Write About Love".
Rispetto agli altri loro lavori passati la produzione di Tony Hoffer li ha lanciati sul binario di un delicato indie pop, cristallino, in termini fotografici "crisp".
11 brani che ammaliano, per una semplicita' e raffinatezza che pochi altri in questo momento riescono ad imitare.
Delizioso.

http://www.youtube.com/watch?v=snailu0RnLg

[agemax]

Oggi esce "Cattive abitudini" dei Massimo Volume:

http://www.massimovolume.it/cattive-abitudini/

Il 15 ottobre esce il nuovo, attesissimo album dei Massimo Volume, Cattive Abitudini.
Verrà pubblicato (CD, download e doppio vinile) dalla prestigiosa etichetta indipendente La Tempesta, di cui fanno già parte band e artisti del calibro di Frigidaire Tango, Giorgio Canali E Rossofuoco, Moltheni, Sick Tamburo, Tre Allegri Ragazzi Morti, The Zen Circus, Uochi Toki, Le Luci Della Centrale Elettrica e Il Teatro Degli Orrori.
La tracklist di Cattive Abitudini include alcuni brani che hanno già suscitato l’entusiasmo del pubblico durante i concerti dei tour più recenti:
01 Robert Lowell
02 Coney Island
03 Le Nostre Ore Contate
04 Litio
05 Tra La Sabbia Dell’ Oceano
06 Avevi Fretta Di Andartene
07 La Bellezza Violata
08 Invito Al Massacro
09 Mi Piacerebbe Ogni Tanto Averti Qui
10 Fausto
11 Via Vasco De Gama
12 In Un Mondo Dopo Il Mondo

[bigiagia]

Il tanto geniale quanto scostante inventore del triphop anni '90 assieme
ai massive attack ed ai portishead, si ripropone col nuovo lavoro, a mio
avviso, di ottima fattura.

Tricky - Mixed Race

http://www.youtube.com/watch?v=wSUV1kcikBU

http://www.youtube.com/watch?v=alFxilGeNV8

http://www.youtube.com/watch?v=PjdHxFVnNIk