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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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bird101 utente attivo

Iscritto: 27 Lug 2005 Messaggi: 1286
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Inviato: Dom 16 Mgg, 2010 8:45 pm Oggetto: |
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interessante, meritevole, ma...
ma per cambiare anche solo un quartiere serve gente che abbia voglia di leggere, guardare, informarsi, etc etc e in giro non ne vedo moltissimi.
quindi: rischia di essere una vetrina per addetti del settore. l'ennesima.
per cambiare, anche solo un quartiere, credo serva qualcosa di fisico. che questa roba prodotta vada per strada a suscitare domande alle persone, quelli che non sono del settore, quelli che vanno sempre di fretta per produrre o per spendere. far vedere cosa succede altrove mentre loro, noi, siamo in coda in tangenziale o alla cassa del supermercato.
uno su cento si interessa, uno su mille fa qualcosa.
come?
ci sto pensando  _________________ Ciao |
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grandangolarmente nuovo utente
Iscritto: 22 Mgg 2010 Messaggi: 5
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Inviato: Dom 13 Giu, 2010 9:24 pm Oggetto: |
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No, la fotografia non può cambiare il mondo, purtroppo. Non basta. Non bastano i libri, non bastano i giornali, non bastano i film. Ultimamente non bastano neanche i magistrati...
...la fotografia è la testimonianza del mondo, è il suo archivio storico.
Quello che possiamo fare noi è amarla, amandone i grandi interpreti
Uploaded with ImageShack.us
amandone i tempi che racconta
Uploaded with ImageShack.us.
Oppure, senza rimanere sul serio, può semplicemente rendere più divertente la nostra vita:
http://www.facebook.com/#!/pages/I-Taleggiatori/102712363098735?ref=ts |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Ven 18 Giu, 2010 3:30 am Oggetto: |
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Anche Padre Pio può contribuire a rendere il mondo migliore.
Ma finchè attorno alla sua figura vengono costruiti spettacoli
spazzatura con personaggi spazzatura, non emergerà mai l'autentica
espressività etica. Padre pio è messo a valore come tutte le altre merci
dello showbusiness.
La sua figura è solo un smulacro vuoto ed inutile.
Pure la fotografia subisce questo percorso.
Quindi ben vengano fotografi che non producono operette stereotipate
e senza senso. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Gio 24 Giu, 2010 9:20 am Oggetto: |
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non so se la fotografia puo cambiare il mondo e non so nemmeno se nel suo DNA ci siano i mezzi....... di sicuro, posso dire, permette la conoscenza.
l'arte, ad esempio, senza la fotografia sarebbe appannaggio solo di pochi.
la fotografia consente la riproduzione quindi la realizzazione di cataloghi, libri ecc....non ci fosse, il sottoscritto, ad esempio, non avrebba mai visto,conosciuto i lavori di pollock fino al 2004...in occasione del primo viaggio a londra |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Ven 25 Giu, 2010 9:53 pm Oggetto: |
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Daniele Nesi ha scritto: | non so se la fotografia puo cambiare il mondo e non so nemmeno se nel suo DNA ci siano i mezzi....... di sicuro, posso dire, permette la conoscenza.
l'arte, ad esempio, senza la fotografia sarebbe appannaggio solo di pochi.
la fotografia consente la riproduzione quindi la realizzazione di cataloghi, libri ecc....non ci fosse, il sottoscritto, ad esempio, non avrebba mai visto,conosciuto i lavori di pollock fino al 2004...in occasione del primo viaggio a londra |
Sei, mi pare, OT.
Qui si parla di fotografia come arte in sè, e quindi come forma espressiva.
La fotografia come riproduzione di opere d'arte è un'altra cosa.
Conoscere Pollock attraverso i cataloghi è come non conoscere Pollock.
L'esperienza gestuale di Pollock è totalizzante, primaria, gestuale e scimmiesca. E' una performance che coinvolge tutto il corpo che si muove
attraverso il colore su una superficie.
E ciò lo si capisce solo con una "fisica" presenza e contatto con le sue opere.
Chiunque guarda un catalogo di Pollock, percepisce solo scarabocchi
pastrugnati senza senso.
Ed invece di senso ne hanno parecchio. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Dom 27 Giu, 2010 10:16 am Oggetto: |
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bigia,la domanda è se la fotografia puo cambiare il mondo
può si
può no
può non so
tra le tante cose la fotografia è anche riproduzione di arte...in giro per il mondo c'è qualche milione di libri d'arte che la dice lunga, a questo proposito
certo che l'arte dal vivo è altra cosa ma come si dice dalle mie parti
"piuttosto che niente è meglio piuttosto"
prova ad immaginare la conoscenza dell'arte che poteva esserci, che so, nel 1700 e quella,grazie alla fotografia, del 1950..ma non tra gli addetti, ma tra noi comuni..
ho fatto l'esempio di pollock perchè tra tutte le tele cho ho potuto osservare nei piu grossi musei d'europa, solo alla tate moderm di londra ne ho visto uno di quelli che lo hanno reso famoso.
sul fatto poi che chiunque guarda pollock su catalogo percepisce solo scarabocchi..bè, mi spiace per te.
ripeto, per me, non so se puo cambiare il mondo..ma la conoscenza che puo fornire sull'arte, la scienza, la cronaca ecc..è enorme.
questo è il grande merito che secondo me va riconosciuto alla fotografia |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Lun 28 Giu, 2010 1:05 am Oggetto: |
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Giusto, non sei ot.
Ho letto male io.
Si parla di fotografia in generale.
ma credo che ti sbagli sul grado di conoscenza
che potesse avere il pubblico nel '700 di un artista.
Si conoscevano certo meno artisti, ma di quei pochi
la gente comune ne percepiva bene il messaggio,
guardando le opere nelle chiese ed in opere pubbliche in generale.
Con l'avvento della fotografia come riproduzione d'arte è aumentata
di molto l'informazione sull'arte, ma è diminuita la conoscenza tra il
pubblico.
Conoscenza intesa come esperienza "fondamentale" di contatto diretto
tra opera e fruiitore.
Migliaia di persone sa chi è Picasso, ne è "informata", avendo visto
"riprodotti"i suoi lavori.
Ma pochi conoscono il suo lavoro in modo esperienzale,
comprendendone il messaggio.
Dico Picasso, ma potrei dire Van Gogh, Giotto o il pittore delle caverne.
A mio avviso la fotografia riproduttiva ha involontariamente
superficializzato l'Arte.
Questione che si era posto tempo fa l'artista Gino de Dominicis,
rifiutando sistematicamente la riproduzione fotografica delle sue
opere su libri, cataloghi e riviste. |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Lun 28 Giu, 2010 1:16 pm Oggetto: |
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...la domanda di solito ha un "carico pagante" di valenza etica che va chiarito. Se per "cambiare il mondo" si intende "in meglio e secondo alcune e non altre ideologie" allora la fotografia non è così potente, almeno a vedere i risultati. Se invece si intende un più asettico "modificare" la risposta è ovviamente sì, e non è una possibilità ma un fatto storico. Arte, scienza, conoscenza del mondo, sono state rivoluzionate dalla fotografia, ciò che una volta era la fantasiosa illustrazione dei racconti non verificabili di viaggiatori adesso è testimonianza classificabile. Quanto agli artisti che "rifiutano" le fotografie (ma non le interviste in cui ci fanno sapere di rifiutare le fotografie... ), beh, cosa non si farebbe per quel famoso quarto d'ora di notorietà di warholiana memoria.... (De Dominicis è un caso a parte, uno che esponeva ragazzi Down alle mostre forse aveva davvero bisogno di altro e non di un catalogo)
Alberto |
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Phig4lle nuovo utente

Iscritto: 23 Giu 2010 Messaggi: 11
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Inviato: Mar 29 Giu, 2010 1:29 am Oggetto: |
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Sul sito linkato nel primo post leggo: "Neutrally. Impartially. Professionally."
Passi pure "professionally" ma neutrally e impartially sono concetti estranei alla fotografia.
La fotografia è il punto di vista di una persona.
Scegliendo una focale, una inquadratura, ma soprattutto un attimo preciso, chi scatta sceglie cosa mostrare e cosa no. _________________ Cannoon 0,5 - 1200 mm F.1/2"
memory card quanto basta |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Mar 14 Set, 2010 4:53 am Oggetto: |
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Letti i commenti, dico la mia, visto che sono tra i componenti del progetto essendo coordinatore e responsabile di Shoot 4 Change Mexico.
Se non cambieremo il mondo almeno ci proviamo e S4C ha già messo a segno parecchi punti in tal senso con eventi e iniziative concrete di reale e attiva beneficenza: dai workshop alle mostre fino ai mondiali contro il razzismo di cui si è occupato anche La Repubblica e il sito della Fifa.
Come S4C Mexico attualmente sto reclutando fotografi pro ed experienced. L'idea è una collettiva dal respiro internazionale da realizzare qui a Città del Messico.
Io posso consigliare i lettori di questo topic di visitare davvero il nostro sito. I risultati ci sono, e non di poco conto. _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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