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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 2:30 pm Oggetto: Reinterpretazione e surrealismo in tema di Street |
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Seguendo i commenti ad uno scatto di Belgarath
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=456496
Ho trovato un intervento di Surgeon che mi piacerebbe molto approfondire
Per non inquinare la discussione sullo scatto apro questo argomento.
Mi è capitato di leggere qualcosa sul surrealismo in fotografia, poco a dire il vero quindi rimane per me una pagina quasi vuota.
Tralasciando un attimo l'utilità/affidabilità/efficacia delle classificazioni ecc chiedo delucidazioni a riguardo all'autore Jesse Marlow segnalato come spunto di riflessione sull'argomento. |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 2:40 pm Oggetto: |
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Propedeutico alla discussione sarebbe partire da un punto di conoscenza comune su cosa è il surrealismo nel senso stretto del termine, poi riflettere sul se ha senso trapiantare oggi in fotografia qualcosa che è nato nel clima culturale di quasi 100 anni fa, poi se la risposta è affermativa guardarsi intorno per cercare qualcuno che fa qualcosa di simile in fotografia oggi.
Marlow, per me, non c'entra un tubo e state parlando d'altro. O meglio, state usando la parola "surrealismo" come sinonimo di bizzarro, insolito, inusuale. Allora non vedo perchè tirare in balle altre defizioni. Si parli di candid-photo che è più calzante come termine. |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 2:51 pm Oggetto: |
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Citazione: | Propedeutico alla discussione sarebbe partire da un punto di conoscenza comune su cosa è il surrealismo nel senso stretto del termine, poi riflettere sul se ha senso trapiantare oggi in fotografia qualcosa che è nato nel clima culturale di quasi 100 anni fa, poi se la risposta è affermativa guardarsi intorno per cercare qualcuno che fa qualcosa di simile in fotografia oggi. |
A riguardo ho solo letto qualche anno fa la recensione di una mostra di Jerry Uelsmann che veniva definito fotografo surrealista.
http://www.nadir.it/recensioni/UELSMANN/uelsmann.htm
http://www.uelsmann.net/
E un qualche nesso con il clima culturale cui ti riferisci mi sembra evidente.
Sfugge invece anche a me quello con Marlow, se non nell'accezione weird del termine. |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 3:18 pm Oggetto: |
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Anche a me il link riportato non è sembrato dei più calzanti. Altrimenti anche Nick Turpin e Nils Jorgensen dovrebbero essere definiti fotografi surrealisti. Io credo però che surgeon intendesse riportare un fotografo street che ha elementi surreali nella sua fotografia, come i nomi riportati sopra. Ma nella street elementi di surreale ci sono, è la storia del genere che ce lo dice. Da Bresson cresciuto in casa di surrealisti (da giovane ospite di una coppia di artisti). Cito un passo della sua biografia:
Durante gli studi presso lo studio Lhote, Cartier-Bresson inizia a socializzare con i surrealisti del Café Cyrano, in Place Blanche. Incontra una serie di protagonisti del movimento, e si appassiona particolarmente al movimento surrealista per il rapporto che sviluppano tra subconscio e immediatezza dell’ opera, maturando artisticamente in questo tempestoso ambiente culturale e politico. Conosce concetti e teorie del Surrealismo, ma non trova il modo di esprimerli nei suoi dipinti in maniera personale. E’ molto frustrato per le prime opere che produce e distrugge la maggior parte dei suoi primi lavori.
Quando veri nomi di fotografia surrealista sono certamente Irvin Penn, il citato Uelsmann, Philippe Halsman,Eli Lothar, anche Andy Warhol in alcune sue opere fu fotografo surrealista.
A mio avviso questa distinzione va fatta, perchè parlare di fotografia surrealista tout court è a mio avviso sbagliato, altra cosa è asserire che la street photography porta con sè elementi di surrealismo: non sono surrealiste certe immagini di Manuel Alvarez Bravo e Nacho Lopez, tanto per citare due autori messicani a me cari?
E non ha una vena surreale e certamente anche dissacratoria quella del Bresson autoritrattosi in quella foto in cui si vede uscire un umino dalla patta dei suoi pantaloni? E che dire di uno dei pochi lavori posati di Bresson, che ritrae l'armadio di un feticista di scarpe...ma citare Bresson che ha sempre dichiarato la sua formazione surrealista è fin troppo facile.
Vorrei precisare con questo mio intervento che quando parlo di surrealismo in street photography mi riferisco sempre ad elementi di surreale che alle volte sono presenti in alcuni scatti del genere. _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 3:29 pm Oggetto: |
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Quindi uso degli elementi messi a disposizione da una scena in maniera tale che il risultato sia surreale.
Quindi anche questa
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 3:31 pm Oggetto: |
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Se io fossi interessanto (e non lo sono) a rispolverare il surrealismo in fotografia non partirei certo da un set reale che non posso modificare a mio piacere o posso farlo entro limiti molto contenuti.
Per tornare all'articolo che riportava Cejes, leggo "Via via che l'immagine viene 'costruita' (né più né meno di un quadro o di una scultura) attraverso impeccabili sovrimpressioni di vari negativi su un'unica stampa, il significato naufraga, imbocca direzioni improbabili, si lascia trascinare da una corrente illogica e visionaria con una naturalezza tale da lasciare increduli"
Già questo basterebbe a togliere dalla discussione il sopracitato Marlow se è assodato, almeno nel comune modo di interpretare la Street Photography, che la fotografia di strada non va costruita con pesanti interventi di post produzione (analogici o digitali che siano).
Componenti surreali in street, come dice Alex, altro non sono che il gusto per il bizzarro, per l'insolito di cui parlavo prima e che continuo a considerare cosa diversa dal surrealismo.
Se devo costruirmi una visione surreale della realtà, io almeno, preferirei cominciare da zero, lasciando la strada lì dove si trova. Meglio così:
[/img]
Ultima modifica effettuata da _NN_ il Mer 25 Ago, 2010 3:33 pm, modificato 1 volta in totale |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 3:31 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | Quindi uso degli elementi messi a disposizione da una scena in maniera tale che il risultato sia surreale.
Quindi anche questa
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Ma non è street, perchè posata... _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 3:39 pm Oggetto: |
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Citazione: | Ma non è street, perchè posata... |
Ok, riproviamo...
Citazione: | Componenti surreali, come dice Alex, altro non sono che il gusto per il bizzarro, per l'insolito di cui parlavo prima e che continuo a considerare cosa diversa dal surrealismo. |
Anche io...
Ultima modifica effettuata da Cejes il Mer 25 Ago, 2010 3:45 pm, modificato 1 volta in totale |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 3:40 pm Oggetto: |
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Per me la discussione è interessante, invece. Sopra due esempi di Nacho Lopez. Non ci vedo nulla di male a chiamarli surreali, Salvatore, ma se preferisci il termine bizzarro per me è lo stesso. Nacho qualche sua foto in strada se la costruì. Nella seconda seguì l'attore e il manichino per le strade di Città del Messico: ne nacque una serie. Chiaramente si trattava di un attore. Street costruita fino ad un certo punto, secondo me, e qui ne potrebbe nascere un dibattito. Perchè le reazioni della gente erano autenticamente e genuinamente candid. E così fu per la serie più famosa di Lopez in cui una splendida attrice girava per Città del Messico in un tripudio di apprezzamenti dell'improvvisato e inconsapevole pubblico/soggetto. _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 4:23 pm Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | Quindi uso degli elementi messi a disposizione da una scena in maniera tale che il risultato sia surreale.
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si
Prendi i pezzi della scena e li "assembli" servendoti dei mezzi che ti mette a disposizione il mezzo fotografico: includere degli elementi escludendone altri, sfruttare lo schiacciamento dei piani prospettici, la sovrapposizione tra i soggetti, congelare un particolare attimo che regala pose ed espressioni che diluite nel flusso del gesto diventano "bizzarre".
Normalmente noi la realtà la viviamo come sequenza di eventi in continuo divenire e non come frame singoli, quindi è chiaro che bloccarne alcuni mostra qualcosa che normalmente non vediamo e da qui nasce lo stupore.
Quanto più lo spettatore non ha mai visto scene simili tanto più il "tasso di WOW" è elevato. Tanto più le ha viste, tanto più cresce la noia ed anche il presunto "surreale" diventa più ordinario dell'ordinario. |
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Mauroq utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2006 Messaggi: 26033 Località: Lido di Ostia
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Inviato: Mer 25 Ago, 2010 10:05 pm Oggetto: |
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E sta foto ?
Koudelka _________________ il mio sito
La perfezione ha un grande difetto, ha la tendenza ad essere noiosa. |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Gio 26 Ago, 2010 8:15 am Oggetto: |
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Allora: palla (Magritte?) e il Cavallo (Dalì?) ci stanno...
Quindi... Direi che il minimo sindacale c'è...  |
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Gio 26 Ago, 2010 10:21 pm Oggetto: |
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interessanti interventi....
ma perchè ho la forte sensazione che non possa esistere la street, come la sto intendendo io, con il concetto di surrealismo?
perchè una vocina continua a ripetermi...artwork, artwork (o ciò che era artwork dagli anni '20 in poi?...)
ma questo è un mio primo approccio per cercare anche di capire i confini della street...perchè ultimamente sembra che in questo calderone ci possa stare qualsiasi cosa (preferibilmente in b/n...)
ma forse sono io che, ultimo arrivato, voglio già comprendere tutto e subito....
p.s. l'ultima foto di Koudelka è troppo normale per essere surreale...
ciaoo e grazie per la confusione che mi ronza per la testa ora più che mai...vi voglio un sacco di bene ragazzi  |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Gio 26 Ago, 2010 10:59 pm Oggetto: |
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Sisto Perina ha scritto: | perchè ho la forte sensazione che non possa esistere la street, come la sto intendendo io, con il concetto di surrealismo?
perchè una vocina continua a ripetermi...artwork, artwork (o ciò che era artwork dagli anni '20 in poi?...)
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ma anche fotografia da studio ... |
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 12:09 am Oggetto: |
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_NN_ ha scritto: | ma anche fotografia da studio ... |
...anche già.....
OT togli quell'avatar che fa impressione...almeno il mio è un po' surreale  |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 7:04 am Oggetto: |
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Sisto Perina ha scritto: | ...anche già.....
OT togli quell'avatar che fa impressione...almeno il mio è un po' surreale  |
O.T. Il mio avatar e' barocco siciliano, che vogliamo fare ? Buttiamo un pezzo di storia dell'arte nazionale ?  |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 8:19 am Oggetto: |
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_NN_ ha scritto: | ma anche fotografia da studio ... |
Esatto... E se lo studio fosse la strada stessa?
Mi vengono in mente scatti di Doisneau o Erwitt, surreali nel senso appena spiegato ma abbondantemente costruiti. |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 9:38 am Oggetto: |
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Cejes ha scritto: | Esatto... E se lo studio fosse la strada stessa?
Mi vengono in mente scatti di Doisneau o Erwitt, surreali nel senso appena spiegato ma abbondantemente costruiti. |
Capisco cosa intendi, ma non vedo perchè rincorrere la strada dell'artificio.
La strada per come la vedo io è un set al quale volenti o nolenti ci si deve adattare. Anche ipotizzando di avere la piena collaborazione dei soggetti, anche volendo costruire da zero la scena, se fossi io a dover scegliere la strada per creare una foto che punta tutto ai tratti surreali, cercherei un luogo ancora più "controllabile". Condizioni di luce, interferenze imprevedibili (il passante che capita sempre, etc.) condizionano la realizzazione dell'idea che ho in mente. Troverei molto più comodo puntare ad una resa non solo verosimile del reale ma direttamente surreale.
Per quanto riguarda la street propriamente detta, il discorso "costruito o non costruito" credo che riguardi solamente l'autore e i rapporti con se stesso, la voglia di divertirsi in strada giocando con uno "sport" difficile. La fotografia come prodotto finito però non porta con sè questioni morali, semplicemente interessa o non interessa per quello che mostra. Detto diversamente è più un discorso extra fotografico quello che riguarda come lo scatto è stato realizzato.
Ultima modifica effettuata da _NN_ il Ven 27 Ago, 2010 9:53 am, modificato 3 volte in totale |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 9:51 am Oggetto: |
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Per intenderci, senza non andare troppo lontano restando sugli schermi di photo4u e ricordando uno di quegli utenti che, almeno per me, hanno lasciato il segno su questo forum: http://www.photo4u.it/profile.php?mode=viewprofile&u=1546
Senza artwork con molta fotografia da studio |
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Cejes utente attivo

Iscritto: 04 Lug 2006 Messaggi: 3320
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Inviato: Ven 27 Ago, 2010 10:44 am Oggetto: |
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Citazione: | Capisco cosa intendi, ma non vedo perchè rincorrere la strada dell'artificio. |
Per un motivo semplice.
Perchè se la finalità deve essere quell'effetto WOW o il surreale inteso come strano, non vedo (come dici anche tu) quella amoralità dell'essere o meno in posa o costruire una situazione verosimile come nel manichino portato a spasso.
Perchè mi devo accontentare di un compromesso, che magari inficia sul risultato che voglio ottenere? Oppure affidarmi al colpo di c*lo?
Chiaramente non mi riferisco a tutta la street intesa in termini classici su cui ho le idee chiare, ma su quella che valica questo confine passando appunto alla "reinterpretazione e surrealismo" avanzata da Surgeon.
A questo punto la classificazione all'interno di un contenitore street diventa una forzatura. Anzi... In una certa misura deprime un po' il valore di un'idea, covata, ragionata realizzata e costruita con un iter creativo completo. |
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