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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Dom 01 Ago, 2010 11:48 pm Oggetto: Profondità di campo e dimensione del supporto sensibile |
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Riprendo quanto ho scritto in altra discussione del forum:
Citazione: | ...un 28mm, sia montato su un sistema 4/3, su APS C, su medio formato o anche su una compattina, avrà sempre la stessa e identica profondità di campo. Ciò che cambierà sarà soltanto la porzione di scena inquadrata, man mano più piccola a partire dal medio formato per finire con la compattina. |
L'argomento pare interessante, e merita una discussione tutta sua. In altre parole: la profondità di campo di un determinato obiettivo cambia al variare della dimensione del supporto sensibile?
La risposta dovrebbe essere no: un 28mm, con messa a fuoco ad 1 metro e identica apertura, ha sempre la stessa profondità di campo, indipendentemente dalla dimensione del supporto.
E' come se, scattata una foto con una medio formato equipaggiata del suddetto obiettivo, ne ritagliassimo via via crop sempre pù spinti, equivalenti alle dimensioni del formato 135 (o full frame che dir si voglia), APS, 4/3 e via via ancora più piccoli, fino ad arrivare alle microscopiche dimensioni dei sensori delle compattine. Ma anche il ritaglio più piccolo, alla fine, sarà tratto dalla stessa foto iniziale: abbiamo solo utilizzato una parte sempre più piccola della lente; quindi la PDC sarà sempre quella.
Giusto?
O no?  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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jacklamotta utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 2940 Località: Dintorni di Vicenza
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 8:22 am Oggetto: |
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http://photo.net/learn/optics/dofdigital/ (dove per small intendono apsc)
1. For an equivalent field of view, the small-sensor camera has at least 1.6x MORE depth of field than a full-frame camera would have - when the focus distance is significantly less then the hyperfocal distance (but the full-frame format need a lens with 1.6x the focal length to give the same view).
2. Using the same lens on a small-sensor camera and a full-frame camera, the small-sensor image has 1.6x LESS depth of field than the full-frame image would have (but they would be different images since the field of view would be different)
3. If you use the same lens on a small-sensor camera and a full-frame camera and crop the full-frame image to give the same view as the digital image, the depth of field is IDENTICAL
4. If you use the same lens on a small-sensor camera and a full-frame camera, then shoot from different distances so that the view is the same, the small-sensor image will have 1.6x MORE DOF then the film image.
5. Close to the hyperfocal distance, the small-sensor camera has a much more than 1.6x the DOF of a full-frame camera. The hyperfocal distance of the small-sensor camera is 1.6x less than that of a full-frame camera. _________________
da Stefano
"se la fotografia non è arte, peggio per l'arte"
Sony A7 II |
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OLY utente
Iscritto: 11 Lug 2009 Messaggi: 79 Località: Tromello
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 8:23 am Oggetto: |
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NO, se, ad esempio, il 28 é stato progettato per il formato 6x6 avrà un circolo di confusione adatto a quel formato ed agli ingrandimenti che ne conseguono per la stampa finale, ad es. 30x40. Se lo utilizzassimo, ad es. su apsc, la porzione equivalente di fotogramma, a parità di formato di stampa finale, subirebbe un igrandimento molto maggiore e, quindi, pur non cambiando le caratteristiche dell'ottica, cambierebbe il risultato finale (maggiore ingrandimento), avremmo perciò una percezione diversa della profondità di campo......O NO? Se, invece, ci limitiamo ad ingrandire la porzione della stessa immagine, equivalente ad un formato diverso, nulla dovrebbe cambiare...O NO?  |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 8:51 am Oggetto: |
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Il cerchio di confusione è un parametro che serve per definire la nitidezza "accettabile" con la quale si calcola poi la PDC.
Ricordo che la PDC in realtà non esiste, l'immagine è a fuoco su un solo piano, ma, chiudendo il diaframma o accorciando la focale si ha un aumento della nitidezza anche dove non a fuoco, ma non la nitidezza massima di dove cade la messa a fuoco corretta.
Il cerchio di confusione è quindi il parametro che determina la nitidezza sufficiente nelle zone fuori fuoco, aumentando o diminuendo questo paramametro si aumenta o diminuisce "per legge" la PDC.
E' una convenzione per intenderci.
Ora succede questo:
Aumentando l'ingrandimento, come noto, le zone meno nitide vengono messe in evidenza, un immagine che sembra tutta a fuoco su un stampa 10x15cm denuncerà zone meno nitide (non a fuoco) su una stampa 30x40cm.
Ecco quindi che, un 50mm usato su 6x6 e che quindi a parità di formato di stampa finale richiede meno ingrandimenti di un immagine scattata su 24x36mm sempre con un 50mm darà una senzazione di PDC leggermente maggiore.
E questo è il motivo per cui il cerchio di confusione ammesso per il 6x6 è 0.05mm metre per il 24x36 è 0.03mm.
Se però anziché mantenere costante le dimensioni della stampa finale manteniamo costanti gli ingrandimenti, ad esempio 10x, ottenendo un 60x60cm dal 6x6 (in realtà 56x56cm) e una stampa 24x36cm dal fotogramma 24x36mm, noteremo che le zone a fuoco o fuori fuoco sono identiche.
Questo perché la PDC in realtà è esattamente la stessa, in questo caso l'immagine scattata con il 24x36 altro non è che un crop di quella scattata con il 6x6.
La differenza di PDC tra i vari formati di fotogramma non è però enorme, anzi, è appena percettibile.
La PDC di una fotogramma 6x6 scattato con un 50mm è visibilmente inferiore a quella su 24x36 scattata con un 28mm (focale circa equivalente) anche tenendo conto del differente cerchio di confusione.
Spero di essere stato chiaro. |
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palmerino utente attivo

Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 5:04 pm Oggetto: |
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Per questo un 28mm (è solo un esempio) non avrà mai la stessa profondità d di campo se usato su una 4/3 (sensore 4 volte meno ampio, circa) che su una full-frame o pellicola 35mm.
Perché noi andiamo a valutare la resa della profondità di campo a partirà di dimensioni di stampa.
A che serve paragonare un 15x20cm (4/3) rispetto ad 20x30cm eseguito con il full-frame a parità di lunghezza focale?
Infatti correttamente esiste il circolo di confusione da valutare per chi amasse le formule.
Ultima modifica effettuata da palmerino il Lun 02 Ago, 2010 5:30 pm, modificato 1 volta in totale |
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palmerino utente attivo

Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 5:42 pm Oggetto: |
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mike1964 ha scritto: | .....
Se invece prendiamo un file da 12MP e ne ritagliamo un crop centrale da 3MP (esattamente la quarta parte) la cosa cambia, giusto?
Spieghiamo meglio questo secondo passaggio, magari pure con qualche foto di esempio, se possibile  |
Ritagliando una zona del fotogramma avremmo la stessa profondità del sensore di partenza...meno ampio.
Ovvero ritagliando una parte ed ingrandendola 15x20cm (è solo un esempio) è come analizzare la profondità di campo di tutta l' immagine nel formato 30x40cm.
Se avessimo un' immagine micromossa, al formato 15x20m probabilmente non darebbe fastidio: ma nel formato 30x40cm salterebbe agli occhi.
Ecco che il crop persino al formato 15x20cm (di una foto più grande) darebbe fastidio.
Croppare una full-frame per avere un sensore 4/3 di fatto sarebbe come avere il 4/3.
Ovviamente l' ottica usata deve essere eccellente aldilà dei megapixel.
Un vetro dedicato già a monte per il 4/3 è studiato per avere un' ottima/eccellente risolvenza proprio per i maggiori ingrandimenti che il "file" subirà.
Diciamo è calcolato per un circolo di confusione minore. |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 5:53 pm Oggetto: |
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palmerino ha scritto: | Per questo un 28mm (è solo un esempio) non avrà mai la stessa profondità d di campo se usato su una 4/3 (sensore 4 volte meno ampio, circa) che su una full-frame o pellicola 35mm.
Perché noi andiamo a valutare la resa della profondità di campo a partirà di dimensioni di stampa.
A che serve paragonare un 15x20cm (4/3) rispetto ad 20x30cm eseguito con il full-frame a parità di lunghezza focale?
Infatti correttamente esiste il circolo di confusione da valutare per chi amasse le formule. |
Un attimo, facciamo un passo alla volta, per piacere (così magari se questa discussione risulta abbastanza chiara e didattica la metto nel GrandeMemo )
Mi pare confermato che:
- se faccio una foto con una full frame ed un 28mm,
- ne croppo il 25% della parte centrale, buttando via il restante 75%
- stampo tale foto in dimensioni 20 x 30 CM (per fare un esempio)...
e se invece:
- prendo il medesimo obiettivo da 28mm
- lo monto su una macchina che ha un sensore grande solo il 25% di un sensore full frame
- inquadro la stessa scena dell'esempio precedente, con la stessa apertura di diaframma e dalla stessa distanza, in modo da avere esattamente la stessa inquadratura che ho ottenuto col crop;
- stampo la foto in dimensioni 20 x 30 CM (come il crop di cui al primo esempio)...
in tal caso avrò ottenuto esattamente la stessa profondità di campo, in tutte e due le foto, giusto?  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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bastiancontrario utente attivo

Iscritto: 08 Giu 2007 Messaggi: 802 Località: ROMA-FIRENZE
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 7:24 pm Oggetto: |
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mike, secondo me la stai un pelo complicando, e comunque l'esempio che hai fatto non calza e confonde le idee: lasciamo stare cosa accade in stampa dopo eventuali crop, almeno per il momento.
vi segnalo questo link http://www.dofmaster.com/dofjs.html per tutte le spiegazioni del caso.
Cerco di sintetizzare:
mettiamoci sempre a pari diaframma.
a pari focale fisica (il numerino scritto sull'obiettivo), un 4/3 ha profondità di campo minore di apsc. Cioè se metto il 50ino con adattatoresu Oly, a F1,7, ho ancora meno pdc che lo stesso 50ino su GX-10 sempre a F1,7.
invece a pari fov (o focale equivalentata, o meglio se vogliamo campo inquadrato), la profondità di campo del 4/3 è maggiore di apsc.
Ovvero, se prendessi un'ottica da 37,5mm su oly 4/3, e il 50 su Aps-C (e entrambi inquadrano come un 75mm) con la 4/3 avrò pdc maggiore.
mi sembra semplice.
E questo non lo dico io, lo dice il programmino disponibile online. Pertanto credo sia sufficientemente inopinabile. Non ci credete?? andate al link e fate le vostre prove.
Pertanto, se amate il fuoco selettivo e vi ritrovate per caso un 50ino F1,7 e una e-450, vi occorre solo l'adattatore e avrete da che divertirvi. _________________ Leonardo
PENTAX K-7; Samsung GX-10 e qualche fondo di bottiglia
Cominus et neminus ferit |
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jacklamotta utente attivo

Iscritto: 21 Lug 2006 Messaggi: 2940 Località: Dintorni di Vicenza
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 7:57 pm Oggetto: |
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bastiancontrario ha scritto: |
a pari focale fisica (il numerino scritto sull'obiettivo), un 4/3 ha profondità di campo minore di apsc. Cioè se metto il 50ino con adattatoresu Oly, a F1,7, ho ancora meno pdc che lo stesso 50ino su GX-10 sempre a F1,7.
invece a pari fov (o focale equivalentata, o meglio se vogliamo campo inquadrato), la profondità di campo del 4/3 è maggiore di apsc.
Ovvero, se prendessi un'ottica da 37,5mm su oly 4/3, e il 50 su Aps-C (e entrambi inquadrano come un 75mm) con la 4/3 avrò pdc maggiore.
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nessuno legge?
2. Using the same lens on a small-sensor camera and a full-frame camera, the small-sensor image has 1.6x LESS depth of field than the full-frame image would have (but they would be different images since the field of view would be different)
3. If you use the same lens on a small-sensor camera and a full-frame camera and crop the full-frame image to give the same view as the digital image, the depth of field is IDENTICAL _________________
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bastiancontrario utente attivo

Iscritto: 08 Giu 2007 Messaggi: 802 Località: ROMA-FIRENZE
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 8:15 pm Oggetto: |
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jack, sono d'accordo, ma mi pare una supercazzola in inglese.
Mi sembra più esplicativo e semplice esempio che ho fatto io, non trovi?
Poi il senso è lo stesso, lo so.
sul punto 3 non sono d'accordo...se hai messo a fuoco un punto della scena identico per entrambe le macchine (alla stessa distanza da entrambe le macchine), non capisco come possa essere vero.
Mi sembra un periodo ipotetico del 5° tipo (ovvero, inutile) _________________ Leonardo
PENTAX K-7; Samsung GX-10 e qualche fondo di bottiglia
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Ultima modifica effettuata da bastiancontrario il Lun 02 Ago, 2010 9:38 pm, modificato 1 volta in totale |
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Muad'Dib utente attivo

Iscritto: 26 Lug 2004 Messaggi: 16432 Località: Trapani
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 8:30 pm Oggetto: |
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La PDC non ha niente a che vedere con la stampa, va letta e analizzata direttamente nel negativo/sensore.
Mettere in mezzo la stampa significa introdurre un altro elemento non solo ininfluente ma addirittura fuorviante.
La PDC di una lente è costante a prescindere dalla pellicola/sensore sul quale verrà utlizzato.
Del resto la scala della pdc che si trovava sulle vecchie lenti MF non è che cambiava se la montavo su una diversa pellicola. _________________ Canon eos 6D | EF 50/1.8 | EF 20-35 3,5-4,5 | EF 28-135 IS 3,5-5,6 | PHOTOSHOP: La Miniguida
Yashica FX7 | Contax 139Q | Mir 20/3,5 | ML 28/2,8 | DSB 50/1,9 | Planar 50/1,7 | ML 135/2,8 | |
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faggio utente attivo

Iscritto: 23 Ott 2006 Messaggi: 641 Località: Romagna
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 8:41 pm Oggetto: |
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Mi sembra che Tomash abbia spiegato la cosa nella maniera più chiara e lineare possibile.
La PDC è una convenzione, e viene definita calcolando alcuni parametri, da qui non si scappa.
Poi possiamo divertirci a ingarbugliarla quanto ci pare, in fondo siamo qui anche per questo . |
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bastiancontrario utente attivo

Iscritto: 08 Giu 2007 Messaggi: 802 Località: ROMA-FIRENZE
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 9:30 pm Oggetto: |
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Muad'Dib ha scritto: | La PDC non ha niente a che vedere con la stampa, va letta e analizzata direttamente nel negativo/sensore.
Mettere in mezzo la stampa significa introdurre un altro elemento non solo ininfluente ma addirittura fuorviante.
La PDC di una lente è costante a prescindere dalla pellicola/sensore sul quale verrà utlizzato.
Del resto la scala della pdc che si trovava sulle vecchie lenti MF non è che cambiava se la montavo su una diversa pellicola. |
Sono d'accordo con quanto affermi circa la stampa.
Non per il resto.
Ti faccio notare che se quello che ti spinge a fare questa affermazione è la tua considerazione "la scala della pdc che si trovava sulle vecchie lenti MF non è che cambiava se la montavo su una diversa pellicola", all'epoca la pellica era di formato costante, oggi no: parti da sensori piccoli come il 4/3 e arrivi a sensori FF.
Ancora una volta, invito alla lettura del link che ho postato sopra, per evitare di prendere abbagli, perchè quella della PDC è una cosa risaputa. _________________ Leonardo
PENTAX K-7; Samsung GX-10 e qualche fondo di bottiglia
Cominus et neminus ferit |
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andy_g utente attivo

Iscritto: 06 Lug 2005 Messaggi: 3063 Località: Roma
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 9:40 pm Oggetto: |
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DELIRIO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
La "profondità di campo", o Pidiccì come 'a chiamate voi scenziati, scenziati Itagliani perchè l'Ammericani la chiamano DOF, è pe' me 'n concetto assai complesso. I matematici e l'ottici l'hanno ridotta a 'na formula. Loro sì che ne sanno, io no!
Guardo la formula, possibile che sia tutto qui?
Basterebbe applicalla, e tutte le mi foto avrebbero 'n senso!
Tutti i "parametri" sono "oggettivi", tutti determinabbili, m'hanno detto, è decisamente tutto qui! E allora so' io che so' scemo e me ostino aaffa' prove e controprove, a ottené foto 'nfami quando tutto stà in 'sta formula!
Però, boh, forse, si 'o dite voi...
Però, ce sta', si llo vai a scovà, 'n "parametro" che se chiama "circolo di confusione". Un nome misterioso, non è "circolo de chiarezza", ma de "confusione", ggià er nome 'o dice, è 'na profezzia!
Ce lo devo scrivere io nella formula, IO, eccome faccio? E dove lo vado a pprenne?
E chi decide quanto vale!? I Dottori, con tutto er rispetto, ce mancherebbe, mica ce l'hanno scritto! Sarà 'na dimenticanza!
Quando ce stavano 'e vecchie "ottiche manuali", come diceva n'amico mio co' l'Asselblad, la profondità de campo, stava tra le du' tacchette co' sotto stampijiato er valore der diaframma utilizzato, semplice no? Dentro era tutto a ffoco, fuori gnente! Checcevo'?
Però ora è diverso, dicono quelli che hanno studiato. Dicono che dipenne dar potere risolutivo dell'occhio, ma è uguale pe' tutti?
E allora pecchè tutti me dicono che alla mia età, che non so' mica er Conte de Cagliostro poi, devo comprarmi l'occhiali, spende li sordi veri, che mica li stampo, eppoi tanto er circolo de confusione è 'o stesso de quanno c'avevo vent'anni, co' o ssenza i costosissimi occhiali?
Ma ammettiamo che ce veda ancora bbene, non dipenderà mica, 'sto "circolo di confusione" dalla dimensione de 'a stampa? E allora più lo stampo grande e più er "circolo di confusione" (vedo 'sti simpatici soci der circolo che continuano affà casino) se fà piccolo.
Però ce sta 'a lunghezza focale, er formato der sensore, 'e dimensioni della stampa, i Megapicsell! Che poi a me 'sti picsell me sembrano morto piccini, quasi 'nvisibbili, pecchè 'i chiameno Megapicsell? Quanto so' ggrossi 'sti Megapicsell?
'Nzomma, cari Dottori, Scienziati, Fotografi professionisti e pluripremiati, ma io,che so' uno der popolo che ha tirato fori i piccioli pe' comprasse 'sta reflecse, che cce devo fa co' 'sta PdC (che poi 'na cosa m'a so' 'mparata bbene, ed è 'a grammatica, che 'ssolo 'a prima lettera de 'na parola ha da esse maiuscola, tutte l'artre hanno da stà minuscole!
Du' ceffi 'n costume secentesco, 'o portano via ner vicolo tappandoje 'a bocca.
SIPARIO
Nun me menate, se fa così, pe' scherzà. Fa ccardo! _________________ Andrea - Le mie foto di viaggio: qui e qui
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bastiancontrario utente attivo

Iscritto: 08 Giu 2007 Messaggi: 802 Località: ROMA-FIRENZE
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 9:56 pm Oggetto: |
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...ops...rileggendolo bene, me pare un pezzo de Belliano stampo: se uno sa scrive così, sor Andrè, ce fa ppoco cola piddiccì.
A Michè, chiudemo va annamose a riccoje 'sti 4 conti chettanto nun torneno mai. _________________ Leonardo
PENTAX K-7; Samsung GX-10 e qualche fondo di bottiglia
Cominus et neminus ferit |
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andy_g utente attivo

Iscritto: 06 Lug 2005 Messaggi: 3063 Località: Roma
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 10:42 pm Oggetto: |
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Ragazzi, scherzi a parte, era solo per dire che tutti i parametri della famosa e fantomatica PdC (e vabbè mettemocela 'sta maiuscola), sono assolutamente oggettivi. Su uno solo non riusciamo a trovare una quadra, il famoso circolo di confusione.
Quello che mi è stato tramandato in termini molto pratici, non dirò da chi neanche sotto tortura, e che non ho mai verificato rigorosamente ma che non mi ha mai causato particolari incidenti, è che passando dal 35mm all'APS-C, si prendono a riferimento le due tacche del diaframma immediatamente interno (ovviamente sugli obiettivi che le tacche della PdC le hanno).
Cioè con il mio 50ino a f/8, considerei più o meno a fuoco quello che sta tra le tacche del f/5,6. Questo a parità di focale effettiva. Se non ha mai causato incidenti potrebbe anche voler dire che è troppo conservativa, quindi non smentisco nulla di quanto qui detto.
A parità di focale equivalente invece, cioè di angolo di campo, mi hanno detto di moltiplicare empiricamente la PdC per il fattore di crop. Torna con alcuni calcoli qui riportati.
Anch'io sono un po' in crisi e mi ritiro per deliberare, ricordando con sollievo che comuqnue la PdC è un discorso un po' teorico, "eppure 'n po' pesantuccio" direbbe il nostro amico Belli  _________________ Andrea - Le mie foto di viaggio: qui e qui
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mikele utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2008 Messaggi: 1743 Località: veneto
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 10:51 pm Oggetto: |
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teatri |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 10:59 pm Oggetto: |
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jacklamotta ha scritto: | nessuno legge?
.... 3. If you use the same lens on a small-sensor camera and a full-frame camera and crop the full-frame image to give the same view as the digital image, the depth of field is IDENTICAL |
Cioè, tradotto dal buon google: "3. Se si utilizza la stessa lente su una piccola telecamera e sensore di una fotocamera full-frame e ritagliare l'immagine full-frame per dare la stessa vista come l'immagine digitale, la profondità di campo è identico".
Insomma: esattamente come detto in apertura della discussione, no?  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 11:16 pm Oggetto: |
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bastiancontrario ha scritto: | Ancora una volta, invito alla lettura del link che ho postato sopra, per evitare di prendere abbagli, perchè quella della PDC è una cosa risaputa. |
Il link l'ho letto, ma è in inglese e non riesco a cogliere le sfumature; insomma, non ho capito come fa quei calcoli.
Magari, conoscendo la base di partenza su cui costruisce il tutto, ha pure ragione, ma io oltre un certo limite comincio a trovare difficoltà pure in italiano, figurarsi in inglese (o romanesco ) _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Lun 02 Ago, 2010 11:26 pm Oggetto: |
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Tomash ha scritto: | ...anziché mantenere costante le dimensioni della stampa finale manteniamo costanti gli ingrandimenti, ad esempio 10x, ottenendo un 60x60cm dal 6x6 (in realtà 56x56cm) e una stampa 24x36cm dal fotogramma 24x36mm, noteremo che le zone a fuoco o fuori fuoco sono identiche.
Questo perché la PDC in realtà è esattamente la stessa, in questo caso l'immagine scattata con il 24x36 altro non è che un crop di quella scattata con il 6x6. |
...e pure in questo caso mi pare che il discorso coincida con quello di apertura, no?  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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