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La centrale atomica dietro casa
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MessaggioInviato: Gio 15 Lug, 2010 6:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sottobosco ha scritto:
..viene spesso lasciato cadere nei territori di guerra, ma per errore eh!

...nessun errore, è il regolare e banale componente dei perforanti anticarro. L'uso è consentito dalle "convenzioni" (ihihihihi..! LOL Ah ah ah ) internazionali.

Alberto
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jacklamotta
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MessaggioInviato: Sab 17 Lug, 2010 11:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

http://www.repubblica.it/ambiente/2010/07/17/news/energia_rinnovabili-5642345/?ref=HREC1-2

La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 è giunta a coprire l'intero (100,6%) consumo di energia elettrica delle famiglie italiane. Secondo l'ufficio studi della Confartigianato, nonostante la crisi che ha abbattuto la produzione 'tradizionale' dell'8,3%, la produzione 'verde' è salita: nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili ha fatto segnare un più 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora). Nel 2008, la produzione 'verde' copriva fino all'85% dei consumi casalinghi.

Surprised Surprised Surprised Surprised

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MessaggioInviato: Sab 17 Lug, 2010 3:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

jacklamotta ha scritto:
..[b]La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 è giunta a coprire l'intero (100,6%) consumo di energia elettrica delle famiglie italiane. ..

...ciao ninetta, infatti continuiamo a comprarla all'estero perchè siamo dei benefattori e vogliamo aiutare i francesi.... Very Happy Avranno contato le richieste di contributi e le licenze per impianti alternativi, un paio di mafiosi nei posi giusti e risulta che il Sud esporta energia agli Stati Uniti....oppure hanno incasinato le virgole. Magari!

maaa.... l'ufficio studi della Confartigianato è lo stesso che dice che l'evasione fiscale è trascurabile? Pallonaro

Alberto
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roiter
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MessaggioInviato: Sab 17 Lug, 2010 9:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

No, è che quelli della Repubblica, letto l'articolo del "raggio miracoloso" sul Giornale, si sono sentiti sminuiti... Very Happy e sono subito corsi a cercare una fonte per spararne una più grossa ancora... LOL

Peccato che si siano fatti sgamare (cito testualmente): nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili ha fatto segnare un più 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora).

In pratica, le fonti rinnovabili (tra cui c'è, da sempre, l'idroelettrico che però è stato sviluppato negli anni dal '30 al '60) coprono i consumi delle sole famiglie, e non quello (assai più rilevante) delle industrie. In totale, l'Italia nel 2009 ha consumato 316.900 gigawattora (fonte: Terna), quindi i consumi delle famiglie sono pari a circa 1/5 del totale, e quindi le fonti rinnovabili si fermano a poco più del 20% del totale. Wink

Comunque, pur nel suo taglio vagamente disinformativo, l'articolo cita alcuni dati che confermano l'opinione che ho sempre sostenuto qui fin dall'inizio: pensare al nucleare non vuol dire abbandonare il rinnovabile, che è in sviluppo e che crea anche un indotto non indifferente. Il problema è che se vogliamo ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, e abbandonare progressivamente i combustibili fossili, con le tecnologie odierne di sfruttamento delle energie rinnovabili non ce la facciamo. Boh?

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MessaggioInviato: Sab 17 Lug, 2010 9:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...se paga, vanno bene anche le nonne sulle cyclette... Very Happy
L'idroelettrico paga da sempre, tutto il resto funziona, o meglio funzionerà (a parte il fotovoltaico) a patto di investimenti su vasta, vastissima scala. Lo scaldabagno sul tetto è simpatico, qualche kilowatt lo risparmia, ma il grosso consumo ha bisogno del grosso produttore. Gli impianti a sale liquido di cui si parlava ultimamente hanno un giorno circa di autonomia senza sole, e poi? Tra l'altro, guarda caso, quelli che hanno lo spazio, il sole e il bel tempo tutto l'anno sono ancora loro, gli sceicchi... Mandrillo Very Happy

Alberto
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sottobosco
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MessaggioInviato: Lun 19 Lug, 2010 7:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ALberto devo smentire l'ultima affermazione: per assurdo i pannelli fotovoltaici non renderebbero come dovrebbero se messi nel deserto, per una questione di temperatura, se aumenta troppo fa cadere rovinosamente il rendimento, e nel deserto quei pannelli arriverebbero a superare i 50° C dopo un'ora...
Per assurdo il top sarebbe piazzarli in norvegia e sperare in lunghe giornate di sole..... ma sappiamo bene che non sarà mai così.

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Attilio
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MessaggioInviato: Lun 19 Lug, 2010 8:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sottobosco ha scritto:
ALberto devo smentire l'ultima affermazione: per assurdo i pannelli fotovoltaici....

...infatti parlavo dei sistemi termici ad alta temperatura. Il fotovoltaico AD OGGI non va (se non per situazioni speciali, il bivacco in montagna o il ripetitore radio in mezzo al deserto non sono utenze "normali")

Alberto
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Botolo
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MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 11:03 am    Oggetto: ... Rispondi con citazione

posso intervenire con cognizione di causa, lavorando in una grande azienda del settore di produzione dell'energia.
il mercato dell'energia elettrica è ormai assolutamente libero e si svolge tramite asta del giorno prima; ovvero Terna (ente distributore) acquista all'asta il suo fabbisogno stimato in mega watt per il giorno dopo. Oltre a questo acquista delle opzioni per coprire eventuali picchi di richiesta o guasti. Il nostro paese possiede impianti installati capaci di produrre MOLTO oltre il fabbisogno della sola Italia, tanto è vero che buona parte di essi sono fermi e non producono. Terna acquista parte di energia dall'estero (circa il 16% medio) di giorno e vende energia all'estero di notte, ad esempio. Quindi sfatiamo il primo mito che l'Italia importa energia perchè non ne produce abbastanza !
Diversi sono i discorsi di dipendenza dalle materie prime (non risolvibili col nucleare): le nostre centrali producono energia bruciando combustibili fossili o gas (prevalentemente) ed è qui che nasce la dipendenza...
A disposizione per ulteriori chiarimenti, se posso ben volentieri Cool

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Riccardo

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milladesign
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MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 11:32 am    Oggetto: Re: ... Rispondi con citazione

Botolo ha scritto:

A disposizione per ulteriori chiarimenti, se posso ben volentieri Cool


credo che i chiarimenti, di qualsiasi natura, su questo tema, siano più che ben accetti non solo da me ma anche da tanti altri, quindi quando vuoi scrivere, sarò felicissimo di leggere

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Giorgio
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holden
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MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 11:40 am    Oggetto: Re: ... Rispondi con citazione

Botolo ha scritto:
[...]
Diversi sono i discorsi di dipendenza dalle materie prime (non risolvibili col nucleare)[...]
A disposizione per ulteriori chiarimenti, se posso ben volentieri Cool


Ciao, mi interesserebbe capire meglio questa parte.... Smile

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Botolo
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Iscritto: 06 Ott 2005
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Località: Genova

MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 12:17 pm    Oggetto: ... Rispondi con citazione

Il nostro paese soffre il peso dell'importazione di gas naturale che alimenta gran parte della nostra produzione di energia elettrica. Con l'uranio sarebbe lo stesso un problema non avendo miniere dello stesso, oltre ai ben noti costi di smaltimento delle scorie che ancora pesa sulle nostre bollette a seguito dello smantellamento delle centrali dismesse.
Occorre quindi trovare sistemi alternativi rinnovabili per bilanciare questo problema. Gli incentivi hanno davo il via a grossi investimenti nel settore ma una volta cessati gli incentivi statali è mancata in altri paesi la volontà politica di continuare questa strada e temo avverrà lo stesso anche in Italia.

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roiter
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MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 12:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh, però c'è una questione abbastanza importante: fino a quando ci saranno pesanti incentivi governativi, scordiamoci la concorrenza sul mercato delle rinnovabili... a tutto discapito dei costi, che a tutt'ora non sono competitivi.
Con gli incentivi si sta anche e soprattutto creando (o cercando di creare) quella indispensabile industria di base che poi, in futuro, dovrà dimostrare di essere autosufficiente. Ma prima o poi gli incentivi devono finire...

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freddycream
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MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 9:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ne ho sentita un'altra: dopo il riscaldamento sotto il pavimento, il condizionamento sotto il pavimento... dicono che energeticamente sia anche piú efficiente: qcno ne sa qcsa?
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un po' di cose...
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MessaggioInviato: Mar 20 Lug, 2010 10:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...c'era a casa mia negli anni '60. Negli stessi pannelli del riscaldamento d'estate veniva fatta circolare acqua gelata prelevata da un pozzo in cortile che pescava nella falda. In quegli anni c'erano le industrie che "ciucciavano" dalla falda, questa si abbassò di diversi metri e il raffrescamento domestico fu vietato. Adesso che a Milano le industrie hanno chiuso e sono rimasti stilisti, consulenti finanziari ed escort, che consumano molta più cocaina che acqua, la falda è risalita, infatti in molti parcheggi sotterranei sotto il secondo livello ci posteggi l'U-Boote... Surprised Ma la legge è rimasta.
Funzionava benissimo, dava un fresco gradevole, non i venti antartici dei condizionatori.

Alberto
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BIANCOENERO
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MessaggioInviato: Mer 21 Lug, 2010 8:06 am    Oggetto: Rispondi con citazione

freddycream ha scritto:
ne ho sentita un'altra: dopo il riscaldamento sotto il pavimento, il condizionamento sotto il pavimento... dicono che energeticamente sia anche piú efficiente: qcno ne sa qcsa?


Lo stesso anche a soffitto, ma comunque un sistema decisamente scarso, poco funzionale e dispendioso rispetto alla potenzialità oltre che problematico in caso di eventuali perdite.
Scarso perchè non si può utilizzare un fluido troppo caldo o troppo freddo e quest'ultimo non deve superare il punto di rugiada (circa 16-17°C) e quindi formazione di condensa e conseguente danneggiamento all'intonaco e tutta la struttura per contenerlo... bleah!
Il costo è esagerato in rapporto al fabbisogno energetico del locale che lo prevede e quindi necessita comunque di un ulteriore fonte di riscaldamento o raffrescamento perchè di certo il solo pannello non riuscirebbe mai a sopperire ai carichi termici.
Senza parlare della funzionalità: a soffitto, l'aria calda staziona in alto e quindi la sensazione ma a tutti gli effetti la percezione di avere le gambe fredde in inverno e viceversa una sensazione di benessere in estate per le gambe ma non per il resto del corpo.
Finchè siamo negli ospedali dove si deve dare 1,5 Vol/h di aria di ricambio nei corridoi ecc. allora il movimento dell'aria miscela le due fasce di aria fredda e calda, ma in un appartamento comincia a diventare ulteriormente dispendioso (non che per gli ospedali non lo sia, anche perchè li paghiamo noi...).
A pavimento in inverno l'aria calda è eccellente per quanto riguarda il riscaldamento del locale ma il movimento dell'aria calda "sposta" anche la polvere depositata, quindi ecco che anche in questo caso non è del tutto ottimale la tipologia d'impianto.
Ne ho installati migliaia di m² nelle degenze dell'ospedale di Vicenza, non per volontà nostra ma obbligatoriamente da parte dell'Ente e mi hanno fatto tribolare non poco anche come tempistica di installazione oltre che di progettazione.
Voto: 4 Non ci siamo

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Fabio
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Teo76
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MessaggioInviato: Mer 21 Lug, 2010 11:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per il raffrescamento non so, ma per il riscaldamento i vantaggi sono:

- utilizzo di acqua a bassa temperatura, quindi ottimo risparmio di energia e meno dispersioni durante il trasporto, nonché sfruttamento migliore delle caldaie a condensazione che hanno i picchi di rendimento proprio alle temp ottimali per i pavimenti;

- miglior distribuzione del calore sia sul piano orizzontale, sia come gradiente verticale, quindi maggior comfort

svantaggi:

- costo dell'impianto più elevato;

- non adatto ad utenze temporanee, visto che ha un'inerzia termica elevata;

- va regolato bene altrimenti ti esplodono le caviglie

Insomma, è un tipo di impianto che va fatto a regola d'arte, ma ha degli enormi vantaggi rispetto ai termosifoni.

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jacklamotta
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MessaggioInviato: Mer 21 Lug, 2010 11:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ma per i pavimenti ci son problemi con il riscaldamento a terra? tipo muffe o rialzi del parquet?
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roiter
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MessaggioInviato: Mer 21 Lug, 2010 11:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

jacklamotta ha scritto:
ma per i pavimenti ci son problemi con il riscaldamento a terra? tipo muffe o rialzi del parquet?


Speriamo di no, perchè qui le case nuove sono costruite al 100% con riscaldamento a pavimento.

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milladesign
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MessaggioInviato: Mer 21 Lug, 2010 11:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

jacklamotta ha scritto:
ma per i pavimenti ci son problemi con il riscaldamento a terra? tipo muffe o rialzi del parquet?


con quelli moderni a bassa temperatura no, l'importante è attendere che le caldane siano debitamente asciugate per evitare che l'umidità rilasciata rovini il parquet, ma questo indipendentemente dal riscaldamento a pavimento. il parquet flottante, poi, se ben posato (leggi: con i giusti spazi sul perimetro per permettere il movimento del pavimento) è esente dal problema del sollevamento

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BIANCOENERO
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MessaggioInviato: Mer 21 Lug, 2010 1:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il sistema a pannelli radianti potrebbe essere vantaggioso per quanto riguarda un appartamento e/o villa, ma se parliamo di grandi superfici come gli ospedali haimè non regge assolutamente.
Gestiamo circa il 45% degli enti pubblici prevalentemente ospedali (in Italia, nel mondo non lo so) e a parte il V° Lotto di Vicenza (imposto), non mi risulta un altro ospedale gestito a pannelli radianti, e future riqualificazioni tecnologiche da adeguare con questi sistemi.

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