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vivere...#3

 
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marcocantile
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Iscritto: 16 Feb 2010
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MessaggioInviato: Sab 05 Giu, 2010 11:01 pm    Oggetto: vivere...#3 Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Marco Cantile
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bastiancontrario
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MessaggioInviato: Sab 05 Giu, 2010 11:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Molto bella.
Secondo me riesce ad esprimere chiaramente l'angoscia del fotografo, e l'invidia per l'uomo sulla carrozzella afflitto, Lui, da un handicap soltanto fisico.
Continua così.

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Leonardo
PENTAX K-7; Samsung GX-10 e qualche fondo di bottiglia
Cominus et neminus ferit
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marcocantile
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MessaggioInviato: Sab 05 Giu, 2010 11:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bastiancontrario ha scritto:
Molto bella.
Secondo me riesce ad esprimere chiaramente l'angoscia del fotografo, e l'invidia per l'uomo sulla carrozzella afflitto, Lui, da un handicap soltanto fisico.Continua così.


...questa è un'offesa personale e per di più gratuita.

Deciderà lo staff...

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Marco Cantile
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Alex70
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MessaggioInviato: Sab 05 Giu, 2010 11:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

marcocantile ha scritto:
...questa è un'offesa personale e per di più gratuita.

Deciderà lo staff...


Lo staff dovrebbe anche pronunciarsi su questi scatti che continui
a propinarci ripeto senza alcun pudore, e, cosa più grave, senza
alcun rispetto per le persone in essi immortalate!

Hai almeno il loro consenso?

Se ti può interessare, un mio amico cambia cateteri, fammi un
fischio, ma non dimenticare la macchina fotografica (pazzesco)!
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 6:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Calma, calma, calma!
Credo sia sbagliato discutere in questo modo su delle fotografie.
E anche insultare chi ha un percorso che non è condiviso, o compreso magari anche per scarsa comunicazione di chi lo percorre.
Personalmente giudico la fotografia che stiamo guardando brutta.
Ciò non toglie che qui siamo fotografi, e che significa essere un fotografo?
E un fotografo, qualunque cosa significhi esserlo, deve solo e sempre fotografare cose belle e gradevoli?
Il fotografo secondo me è uno che racconta con le immagini.
Quindi per prima cosa dovremmo cercare di capire cosa vuole raccontare marco, una volta che abbiamo letto il racconto possiamo dire se lo abbiamo capito oppure no, se ci è piaciuto oppure no, se lo condividiamo oppure no.
Posibilmete spiegando perchè.
Lo so che fotografare un disabile in un forum come questo dove ci "divertiamo" a commentare fotografie, può sembrare irriverente.
Ma se la stessa foto dovesse rappresentare, su di un giornale, la condizione in cui vengono tenuti in certe strutture i disabili, sarebbe ancora da criticare?
Ciao, Giovanni
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il signor mario
bannato


Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 8:12 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Purtroppo sembra che sia una moda fotografare la sofferenza, ma almeno facciamolo con un senso. Anche in questa manca completamente la relazione con il soggetto, è un'istantanea "rubata" di scarso valore comunicativo e fotografico.
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belgarath
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Iscritto: 21 Feb 2007
Messaggi: 12965

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 9:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non posso che quotare il commento di Habrahx, che dice tutto quello che serve dire. Invito tutti a leggerlo e a comportarsi di conseguenza, perchè interventi come questo:

bastiancontrario ha scritto:
Secondo me riesce ad esprimere chiaramente l'angoscia del fotografo, e l'invidia per l'uomo sulla carrozzella afflitto, Lui, da un handicap soltanto fisico.
Continua così.


non sono ammissibili, oltrechè vietati dal regolamento.
Lo stesso regolamento che afferma che la liberatoria è competenza esclusiva del fotografo; non lo è nè di p4u nè di chi commenta.

Per quanto riguarda le immagini proposte da marcocantile, esse non superano la soglia stabilita dal regolamento stesso, non risultano cioè
"offensive, pornografiche o che in qualche modo ledano la sensibilità altrui". Per qualcuno possono risultare fastidiose, la cosa è comprensibile, ma non per questo vanno censurate, visto che rappresentano degli esseri umani come potremmo vederli per la strada. A chi creassero problemi suggerisco di astenersi dall'aprirle e commentarle.

Se questi atteggiamenti continueranno, qui o sotto altre foto, non ci limiteremo a un richiamo verbale.

------

Abbandonando la parte disciplinare e passando a quella critica, a marcocantile suggerisco di raccogliere i propri scatti in un portfolio e presentarli come lavoro unico, visto l'argomento trattato: in questo modo esse acquisterebbero a mio avviso un valore maggiore, e perderebbero quell'effetto di "sbatti il mostro in prima pagina" che lo scatto singolo, a torto o a ragione, finisce per innescare.

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A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. (Cap. Willard)
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marcocantile
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Iscritto: 16 Feb 2010
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Località: Napoli

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 12:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

il signor mario ha scritto:
Purtroppo sembra che sia una moda fotografare la sofferenza, ma almeno facciamolo con un senso. Anche in questa manca completamente la relazione con il soggetto, è un'istantanea "rubata" di scarso valore comunicativo e fotografico.


...di tante ho scelto questa. Ti sei chiesto se c'erano altri scatti? Credo di no.
E allora chiediti il perché ho scelto questo, qual'è il messaggio che ho voluto esprimere con un taglio netto, invece di fare la solita polemica falso moralistica.

Non amo "spiegarmi" ma voglio fare un'eccezione, ecco quando l'ho guardato negli gli occhi, dopo averlo incontrato, averci parlato e avergli chiesto se potevo fotografarlo: http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=476933

ciao signormario e grazie per il passaggio.

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Marco Cantile
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marcocantile
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Iscritto: 16 Feb 2010
Messaggi: 576
Località: Napoli

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 12:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Calma, calma, calma!
Credo sia sbagliato discutere in questo modo su delle fotografie.
E anche insultare chi ha un percorso che non è condiviso, o compreso magari anche per scarsa comunicazione di chi lo percorre.
Personalmente giudico la fotografia che stiamo guardando brutta.
Ciò non toglie che qui siamo fotografi, e che significa essere un fotografo?
E un fotografo, qualunque cosa significhi esserlo, deve solo e sempre fotografare cose belle e gradevoli?
Il fotografo secondo me è uno che racconta con le immagini.
Quindi per prima cosa dovremmo cercare di capire cosa vuole raccontare marco, una volta che abbiamo letto il racconto possiamo dire se lo abbiamo capito oppure no, se ci è piaciuto oppure no, se lo condividiamo oppure no.
Posibilmete spiegando perchè.
Lo so che fotografare un disabile in un forum come questo dove ci "divertiamo" a commentare fotografie, può sembrare irriverente.
Ma se la stessa foto dovesse rappresentare, su di un giornale, la condizione in cui vengono tenuti in certe strutture i disabili, sarebbe ancora da criticare?
Ciao, Giovanni


..grazie per la riflessione "costruttiva".

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Marco Cantile
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il signor mario
bannato


Iscritto: 01 Ago 2006
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MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 3:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

marcocantile ha scritto:
...di tante ho scelto questa. Ti sei chiesto se c'erano altri scatti? Credo di no.
E allora chiediti il perché ho scelto questo, qual'è il messaggio che ho voluto esprimere con un taglio netto, invece di fare la solita polemica falso moralistica.

Non amo "spiegarmi" ma voglio fare un'eccezione, ecco quando l'ho guardato negli gli occhi, dopo averlo incontrato, averci parlato e avergli chiesto se potevo fotografarlo: http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=476933

ciao signormario e grazie per il passaggio.


Sì sono un falso moralista come dici tu ma ho imparato a valutare, se viene richiesto e tu lo hai richiesto, le foto che vedo, di cui conosco l'esistenza, per quello che non vedo e di cui non conosco l'esistenza sto cercando di imparare.
Per ora so che se posto una foto mi aspetto le critiche su quella foto e non su altre foto che non ho pubblicato.
Noi falsi moralisti siamo fatti così.
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
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MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 4:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io vorrei ritornare sull'immagine; lasciando da parte morali di ogni genere, vere, false o presunte.
Ho detto e riconfermo che non mi piace, non capisco il taglio, anche se mi rendo conto che questo dipende da una precisa scelta non tanto stilistica ma, scusate la parolaccia "semiotica".
C'è un preciso intento di leggere la menomazione non da ciò che si vede ma da ciò che NON è visibile, e questo è rappresentato dal taglio del volto del soggetto:
In altre parole questo sta a significare che non è tanto lui che non vede, ma siamo noi, osservatori, ciechi.
E siamo ciechi non tanto alla menomazione: tutti vediamo immediatamente la carrozzella, e l'assenza degli arti, ma siamo ciechi all'intima storia che la menomazione comporta.
Nessuno si è chiesto, per es. perché quest'uomo è così; ci accontentiamo tutti del termine disabile o peggio handicappato, ma a nessuno interessa veramente la storia della disabilità o della menomazione.
Quindi siamo ciechi, e anche , perdonatemi, moralisti (né falsi né veri, la morale è sempre un disvalore, al contrario della verità) quando manifestando un apparente rispetto per il disabile, che deve essere lasciato in pace per non fargli sentire la sua menomazione, ci rifiutiamo di guardarlo vermante nella sua umanità.
Giovanni
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il signor mario
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Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 4:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Io vorrei ritornare sull'immagine; lasciando da parte morali di ogni genere, vere, false o presunte.
Ho detto e riconfermo che non mi piace, non capisco il taglio, anche se mi rendo conto che questo dipende da una precisa scelta non tanto stilistica ma, scusate la parolaccia "semiotica".
C'è un preciso intento di leggere la menomazione non da ciò che si vede ma da ciò che NON è visibile, e questo è rappresentato dal taglio del volto del soggetto:
In altre parole questo sta a significare che non è tanto lui che non vede, ma siamo noi, osservatori, ciechi.
E siamo ciechi non tanto alla menomazione: tutti vediamo immediatamente la carrozzella, e l'assenza degli arti, ma siamo ciechi all'intima storia che la menomazione comporta.
Nessuno si è chiesto, per es. perché quest'uomo è così; ci accontentiamo tutti del termine disabile o peggio handicappato, ma a nessuno interessa veramente la storia della disabilità o della menomazione.
Quindi siamo ciechi, e anche , perdonatemi, moralisti (né falsi né veri, la morale è sempre un disvalore, al contrario della verità) quando manifestando un apparente rispetto per il disabile, che deve essere lasciato in pace per non fargli sentire la sua menomazione, ci rifiutiamo di guardarlo vermante nella sua umanità.
Giovanni


Da quando la morale è un disvalore? Da quando è contraria alla verità? Sono concetti filosofici che mi sfuggono.
Come fai a dire che a nessuno interessa la storia della menomazione, della disabilità, immagino tu ti riferisca in generale e non al particolare del signore qui ritratto, in generale?
Scusate l'OT
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 9:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

la morale è un disvalore perché è dettata dall'opinione.
Comunque questo è ot.
E' chiaro che il mio è un discorso in generale che riguarda specificatamente una fotografia, che ripeto, non mi piace.
Questo non toglie che la tecnica di ripresa, più ancora che l'immagine e il soggetto, presunto o immaginato, abbia suscitato in me il desiderio di riflettere su ciò che osservo.
Non so se il racconto che ho letto io coincide, anche lontanamente, con il senso che Marco ha voluto dare alla sua immagine.
Ma questo alla fine non ha importanza.
"In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa."
Questi stupendi versi di Masters, rivisti da De André, rendono bene l'idea di come l'animale simbolico uomo ha innumerevoli chiavi di lettura della cosidetta realtà; io ne ho scelta una sulla spinta emotiva di una fotografia che NON mi piace.
Giovanni
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il signor mario
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Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Dom 06 Giu, 2010 10:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
la morale è un disvalore perché è dettata dall'opinione.
Comunque questo è ot.
Giovanni


Ormai siamo in OT filosofico Wink ma da come la vedo io, e non solo, anche la verità è un'opinione.

Sempre in profondo OT, e non mi dare del pignolo rompipalle perché non saresti né il primo né l'ultimo, i versi sono di De Andrè ispirato ai versi di Edgar Lee Master nella poesia "Jones il suonatore" unico brano del disco che riporta il titolo originale della poesia, che qui riporto, e in cui Jones passa da suonatore di violino a suonatore di flauto.

La terra ti suscita
vibrazioni nel cuore: sei tu.
E se la gente sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita.
Che cosa vedi, una messe di trifoglio?
O un largo prato tra te e il fiume?
Nella meliga è il vento; ti freghi le mani
perché i buoi saran pronti al mercato;
o ti accade di udire un fruscio di gonnelle
come al Boschetto quando ballano le ragazze.
Per Cooney Potter una pila di polvere
o un vortice di foglie volevan dire siccità;
a me pareva fosse Sammy Testa-rossa
quando fa il passo sul motivo di Toor-a-Loor.
Come potevo coltivare le mie terre,
- non parliamo di ingrandirle -
con la ridda di corni, fagotti e ottavini
che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa,
e il cigolìo di un molino a vento - solo questo?
Mai una volta diedi mani all'aratro,
che qualcuno non si fermasse nella strada
e mi chiedesse per un ballo o una merenda.
Finii con le stesse terre,
finii con un violino spaccato -
e un ridere rauco e ricordi,
e nemmeno un rimpianto.

E.L.M.
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Lun 07 Giu, 2010 5:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

I moderatori perdonino l'OT, che però in qualche modo rientra nell'interpretazione del "visto" ovvero di ciò che una fotografia è in grado di produrre e provocare a livello di pensiero.
Nel suonatore Jones lo strumento è una verità relativa, la musica è verità assoluta.
Comunque non mi trovi in disaccordo quando affermi che anche la verità è sogetta all'opinione.
La verità è come una fotografia: è tutta in ciò che è focalizzato da un'obiettivo ma l'obiettivo, per quanto grandangolare, potrà riprendere solo una parte della realtà, estrapolandola da un infininto complesso di relazioni che per sua natura è irriproducibile.
Ma oltre questo c'è anche la capacità di vedere, perchè una fotografia sarà diversa per un daltonico piuttosto che un miope.
Ma riconoscere questa irriproducibiltà della verità (che alcuni, in maniera piuttosto ridicola chiamano relativismo) rende la verità moralmente accettabile, l'assolutismo della morale rende la morale stessa "immorale" perché ritiene un ente come l'essere umano "compiuto" mentre esso non lo è affatto.
Ma credo che questo discorso debba finire qui, o continuare in pvt, per non "rompere" oltre gli altri amici del forum che, in verità appunto, può non importare niente di queste cavolate.
Giovanni.
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belgarath
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Iscritto: 21 Feb 2007
Messaggi: 12965

MessaggioInviato: Lun 07 Giu, 2010 9:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Ma credo che questo discorso debba finire qui, o continuare in pvt


...o anche nelle sezioni di Tecnica e cultura, e non tanto per non rompere ("rompono" assai di più altri tipi di cose, sicuramente) ma per poter avere maggiore visibilità, non perderne le tracce tanto facilmente e non avere l'assillo dell'OT.. Wink

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moebius64
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Iscritto: 04 Nov 2008
Messaggi: 1247

MessaggioInviato: Lun 07 Giu, 2010 10:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Dopo cotanta manifestazione di conoscenza poetico-letteraria, ho un poco di timore a esprimere il mio parere sulla ennesima (inteso come valore numerico ordinativo) foto di marco che ritrae persone o afflitte da handicap o soggetti definiti "deboli".
Trovo azzeccatissima l'indicazione di Belgarath che suggerisce di raccogliere in un portfolio questi scatti, sicuramente acquisterebbero un sapore documentaristico, e accompagnati da una dettagliata spiegazione dell'autore potrebbero addirittura far parte di un libro fotografico.
Tutto questo, se le intenzioni dell'autore sono buone. Il che, spesso non basta, sappiamo cosa vanno a lastricare le buone intenzioni...
Quello che voglio dire è che buttare là un immagine senza aver preparato il terreno[/i] irrimediabilmente apre alle conseguenze più disparate, e se questo è accettabile per una qualsiasi foto, persino quelle di glamour o nudo, non lo è per quelle foto che smuovono sentimenti mostrando spesso cose che non si vogliono vedere.
La fotografia in questione a mio avviso pecca di ego da parte del fotografo, il quale applicando il taglio scelto, decontestualizza il soggetto e lo rende (ponendolo in posizione centrale) quasi fine a se stesso, magari sarebbe stato interessante vedere questo signore in casa sua, con le sue occupazioni e perchè no, con le sue difficoltà quotidiane.
Avevo già espresso questa critica nell'occasione della foto al non vedente, credo, senza offesa, che questo sia un "limite" per marco, il non ambientare a sufficienza i suoi scatti.
Anche questo, sensibilità e perchè no, humana pietas a parte, non lo ritengo uno scatto riuscito.

Ciao
Claudio

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C'è chi ha l'àuto e chi l'ha aùto...(Anonimo)
Quelli che s’innamoran di pratica sanza scienzia son come ‘l nocchier ch’entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada(Leonardo Da Vinci)

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gparrac
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Iscritto: 11 Mgg 2006
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MessaggioInviato: Mar 08 Giu, 2010 5:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bastiancontrario ha scritto:
Molto bella.
Secondo me riesce ad esprimere chiaramente l'angoscia del fotografo, e l'invidia per l'uomo sulla carrozzella afflitto, Lui, da un handicap soltanto fisico.
Continua così.


Una frase pesante, molto pesante ... forse meritevole di sanzione da parte del moderatore, come a stretto giro di posta rchiesto dall'autore.
Ma anche la fotografia lo è pesante, e neppure poco.
Mi sorprendo a pensare quasi esattamente la stessa cosa, ma non la scrivo ... sono anche io meritevole di censura e provvedimenti?
E poi ammetto di poter essere io a sbagliare nel giudicare ...
Ma continuo a chiederemi quanto debba essere tutelata la sensibilità delle persone di fronte all'immagine e quanto quella dell'autore di fronte alle parole usate per commentare l'immagine: la decisione di affrontare un tema simile ed in questo modo (frainteso o meno che sia) non dovrebbe essere disgiunta dall'essere disposto ad accettare critiche come questa, che mi sembrano da intendersi non come insulti gratuiti (e dunque censurabili) nei confronti dell'autore ma piuttosto mi sembrano venir fuori da un grande senso di amarezza.
Un senso di tristezza che l'immagine mi comunica e che non riusciranno a lenire le citazioni ed i riferimenti a fotografi famosi e più o meno celebrati,
che può essere neppure conosca bene (lo dico senza riferimenti o rancori, sono un idiota decerebrato ...) ma sui quali il giudizio, malgrado la fama che li dovrebbe assolvere, da parte mia può non essere molto diverso.
Spero che quanto detto non sia considerato troppo fuori argomento ... così come spero che quanto pacatamente espresso non inneschi (o ravvivi) il fuoco di una polemica ... e conseguente cancellazione della fotografia da parte dell'autore.
Un saluto.

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Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα.
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Mar 08 Giu, 2010 5:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ancora io.
Credo che questa foto, che a me continua a non piacere, meriti l'onore di foto della settimana.
Se non altro per un semplice, banale motivo: ha fatto riflettere, nel bene e nel male.
E la riflessione, anche sulle cose sgradite o sgradevoli, è alla radice di ciò che significa essere umani.
Se Marco, avesse previsto questo sarebbe semplicemente geniale, meritevole di entrare nel novero dei grandi fotografi.
Ma non posso sapere se lo abbia previsto.
Sappiamo tutti che qui non amiamo il disagio, o meglio, sfruttare a fini ludici, perché il forum alla fine è un gioco, la sofferenza altrui.
Ma, chiedo a chi ha voglia e tempo e pazienza di seguire il mio ragionamento: dov'è il disagio in questa foto?
Ebbene io penso che il disagio, il vero disabile, e qui bastiancontrario ha visto giusto, sia stato proprio di Marco, che rendendo cieco il soggetto, tagliando la parte nobile, quella che la cui assenza veramente rende una persona handicapata, ha manifestato la sua, e anche sottointeso la nostra, incapacità di affrontare i dolore.
IMHO.
Giovanni
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Borntobefast
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MessaggioInviato: Mar 08 Giu, 2010 6:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Credo che l'unica cosa di cattivo gusto sia il titolo dell'immagine.
Sappiamo benissimo che anche un tronco umano vive e respira come noi esseri normali, suvvia.
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