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Messaggio |
bird101 utente attivo

Iscritto: 27 Lug 2005 Messaggi: 1286
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Inviato: Lun 05 Apr, 2010 11:56 am Oggetto: |
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"entrare" in un editing è come entrare in nel processo narrativo dell'autore.
può essere incomprensibile, non condiviso, meraviglioso, geniale etc
ma è solo e semplicemente il modo di mettere sè stessi nel lavoro prodotto
come dire: le parole sono più o meno le stesse, il modo di metterle in fila crea l'opera finale, il racconto di se. le stesse parole messe in fila diversamente possono trasformare una preghiera in una bestemmia.
beh, entrare nell'editing altrui è una esperienza per me molto interessante, sempre che l'altro sia interessante e non mi dica banalità di vita che già conosco. _________________ Ciao |
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daggoo utente attivo

Iscritto: 15 Giu 2006 Messaggi: 542 Località: Senigallia
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Inviato: Lun 05 Apr, 2010 6:11 pm Oggetto: Il mio modesto contributo |
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All'inizio mi piaceva la seconda era quella che, come dice Claudio, sono andato subito a vedere come fosse venuta, ma a distanza di tempo preferisco la prima.
Sul sito dove l'ho messe tutti cliccano sulla penultima. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 05 Apr, 2010 7:19 pm Oggetto: |
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non ho capito cosa ha scritto bird, se me lo spiega gliene sarei grato.
grazie
c. |
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Sab 10 Apr, 2010 7:51 am Oggetto: |
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| prima di vedere un provino ho spesso in mente una o due foto che potrebbero essere buone, se però quando le guardo risulta che la foto è esattamente come me l'aspettavo, non mi interessa, mi pare scolastica, e finisce che la scarto; mi interessa invece una foto che abbia dentro qualcosa di più di quello che io ci ho messo dentro, le foto in cui certo ci sia dell'ordine, che non posso che averci messo io, ma anche dell'inaspettato, cioè qualcosa che viene da quello che stava facendo il soggetto in quel momento, o dalla sua espressione oppure dal caso, cioè da cose che io non posso controllare, e a patto che quel qualcosa di inatteso o spontaneo abbia qualche senso; se non cerco almeno un minimo di compresenza tra studiato e fortuito mi pare che non valga nemmeno la pena di scattarla, una foto; poi certo, non sempre riesce, quindi per questo nel provino io devo cercare; e devo cercare anche perchè a volte ho l'impressione che non sia così immediato distinguere la foto davvero buona da quella magari bella ma tutto sommato insipida, né vedere le relazioni tra la foto nuova e le precedenti foto scelte che forse è più importante del valore della foto singola |
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hansen utente
Iscritto: 26 Ott 2007 Messaggi: 97
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Inviato: Lun 12 Apr, 2010 9:10 pm Oggetto: |
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odio i provini, non ne faccio, non faccio nemmeno più le scansioni, al limite fotografo i negativi su una tavoletta luminosa a scopo puramente di catalogazione. Non amo far vedere i provini, sono una cosa personale, agli altri non devono interessare e non mi interessa sapere quale avrebbe stampato tizio o caio, cosa stampare e rendere pubblico lo scelgo io ed é una delle poche cose su cui non transigo su tutto il resto si può discutere.
I provini in striscia non mi interessano, non mi servono. Come dice bene Claudio solitamente quando scatto "sento" già quali sono i pochissimi scatti buoni, tutto il resto é contorno (forse dettato da vana speranza, forse da insicurezza o chissà cosa) quando non ho la sensazione dello scatto buono spesso non sviluppo nemmeno (infatti ho gli armadi pieni di rullini non sviluppati). Guardo i negativi in controluce e con il lentino tanto per capire se ho azzeccato esposizione e fuoco. Stampo le foto scelte inizialmente in piccoli formati, per poi crescere se é il caso. Personalmente mi affascinano le strisce di diversa esposizione tanto che ogni tanto arrivo a pensare se questo non possa essere il risultato finale.
Tutto questo é ovviamente puramente personale.
ciao
hb |
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 7:39 am Oggetto: |
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ohibo', addirittura armadi pieni di rullini non sviluppati?
e come fai a sapere con assoluta certezza che tutte le foto di un rullino sono assolutamente prive di interesse? e se lo sai, perché le hai scattate? |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 7:54 am Oggetto: |
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| hansen ha scritto: | | cosa stampare e rendere pubblico lo scelgo io ed é una delle poche cose su cui non transigo su tutto il resto si può discutere. |
Su questo siamo tutti concordi credo.
Solo che alcuni scelgono di rendere pubblici tutti gli scatti del rullo e di stampare i provini.
Infondo è una differenza trascurabile. _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
Qui' Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore. |
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mrgilles utente attivo

Iscritto: 02 Mar 2008 Messaggi: 1026 Località: Verona
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 8:28 am Oggetto: |
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| hansen ha scritto: | | odio i provini, non ne faccio, non faccio nemmeno più le scansioni... |
'mazza che astio.. _________________ Nelle mie fotografie, solo persone in vera pelle.
cameraoscurista n.139. pap, vav. flickr |
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hansen utente
Iscritto: 26 Ott 2007 Messaggi: 97
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 8:48 am Oggetto: |
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| LorenzaF ha scritto: | ohibo', addirittura armadi pieni di rullini non sviluppati?
e come fai a sapere con assoluta certezza che tutte le foto di un rullino sono assolutamente prive di interesse? e se lo sai, perché le hai scattate? |
Armadi é un po' esagerato diciamo qualche scaffale, 60-70 rulli 35mm e una trentina 120, e io sono uno che scatta poco.
Le assolute certezze le lascio ad altri... ogni tanto si deve pur rischiare....
Il perché le ho scattate invece é una bella domanda, probabilmente, come scritto sopra, ha a che fare con qualche problema di origine psicologica eh he... o semplicemente sono il contorno per ingannare l'attesa del piatto principale. Non lo so perché si scattano "le altre", forse veramene perché da l'ansia pensare di aspettare qualche cosa che poi non si sa se arriva, oppure perché si ha paura di essere colti impreparati e allora ci si allena... voi perché lo fate?
ciao
hb |
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hansen utente
Iscritto: 26 Ott 2007 Messaggi: 97
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 8:50 am Oggetto: |
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| Shedar ha scritto: | Su questo siamo tutti concordi credo.
Solo che alcuni scelgono di rendere pubblici tutti gli scatti del rullo e di stampare i provini.  |
Assolutamente. Basta esserne consapevoli e che di scelte personali si tratti.
ciao
hb |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 9:41 am Oggetto: |
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Le altre foto le scatto per allenamento, delle persone in posa se sono "ritratti", mio se sono paesaggi.
Spero sempre che mi venga anche un colpo di fortuna, ma per ora non mi è mai successo.
c. |
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mar 13 Apr, 2010 1:39 pm Oggetto: |
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per quanto mi riguarda, visto il genere di soggetti che preferisco, solo rarissimamente mi capita l'occasione di fare due volte uno stesso scatto o scatti simili
le ragioni delle foto “altre” sono:
1)caso 1: ci sono foto che faccio perché, sebbene sappia in partenza che probabilmente non c'è molto di significativo, mi sfizia in maniera enorme vedere come una cosa viene in fotografia; vedi l'esempio 1: c'era il marietto messo cosi', quelle quattro persone dietro messe in cerchio, volevo vedere come sarebbe risultata la foto; la fotina non mi convince e rimane nel provino ma ogni tanto me la riguardo;
2)caso 2: ci sono foto invece che faccio perché mi pare che ci sia qualcosa di significativo, e siccome quello che mi interessa non è qualcosa che io posso controllare, devo tentare e basta; vedi l'esempio 2: c'erano i bambini che stavano giocando un gioco che li prendeva molto infilati tra una colonna e una fioriera, la situazione mi pareva interessante; mi avvicino, inquadro di fretta, mentre scatto quelli si muovono; la foto è da buttare;
vedi invece il caso 3: subito dopo ritento; faccio un passo indietro, chiamo l'alberto, che si volta, riesco a prenderlo bene (ma quale esattamente sia la sua espressione lo so solo dopo, perché mentre scatto lui si accorge che sono io e che li sto fotografando, e mi fa una boccaccia); mi pare anche di vedere con la coda dell'occhio che gli altri sono disposti bene ma non ne posso essere sicura, sono troppi per controllarli tutti; dopo, guardando il provino, vedo che la bambina davanti che bloccava la visuale provvidenzialmente si è chinata proprio in quell'istante, e vedo l'espressione della bambina che fissa l'altra e quella del bambino in fondo; per non dire della gru, del pungitopo e del cavo elettrico che, invece di essere fastidiosi come prima, ora sono finiti al posto giusto; nella foto c'è un certo grado di ordine che nella prima non c'era, c'è una casualità fortunata (mentre nella precedente la casualità era stata sfortunata) e soprattutto la foto mi mostra delle cose che non avevo visto; la foto mi convince e quindi la stampo
quindi il caso 2 è un sottoprodotto necessario del caso 3; nella maggior parte dei casi riesco solo a fare foto del tipo 2, c'è una situazione potenzialmente interessante ma non riesco a coglierla bene, ma se non tentassi certamente non potrei mai ottenere risultati del tipo 3 ; a me pare evidente il peso dell'interazione con i soggetti, che inizia solo quando si inizia a scattare; farlo mi è necessario per ottenere il risultato che pero' non è garantito per via della componente fortuita (il mio soggetto puo' agire o interagire bene o meno)
il caso 1 è una cosa a sé stante che pero' riveste per me un interesse specifico, magari per foto future; non faccio (o non faccio piu) foto che so in partenza non mi interesseranno, perché ho capito cosa mi interessa |
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