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Problemi grandi in CO con pellicola a infrarossi. Chiedo aiu
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ldani
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 12:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma partire da Fp4 in ID11 1+1 esposti correttamente e stamparli con filtro 2 o 3 senza stare a cambiare tutte le variabili insieme?
Con negativi al limite le possibilità di intervento sono poche.

L'esposizione con la luce infrarossa è una variabile.
La pellicola usata non è una delle più utilizzate quindi si hanno pochi riferimenti oggettivi.
Lo scanner non è mai sincero.

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impressionando
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 5:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Infatti è ciò che mi son chiesto pure io....
....solitamente con ste cose non si impara..... ci si rode solo il fegato.
Meglio partire con cose "facili".

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Drakin
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 8:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il problema è che non sapevo, comportasse questi problemi.
Cioè immaginavo che un negativo, una volta sviluppato, ha le stesse difficoltà di un qualunque altro negativo.
Quindi dite che i problemi o le "anomalie" che sto riscontrando dipendono dalla pellicola che in questo caso permette al filtro 5 di alzare parte delle alte luci?
Sicuramente le prossime prove saranno con qualcosa di più conosciuto. Così vi saprò dire (e mostrare) meglio

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impressionando
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 9:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se scatti con il 35mm una FP4 esposta nominale in ID11 1+1 va su carta con facilità..... come pure una HP5 in Microphen 1+1. Ma tanti sarebbero gli esempi.
Cominciare a stampare infilando nell'ingranditore una pellicola IR mi sembra almeno masochismo Wink
La mia paura è che tu ti stanchi a forza di Muro

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Drakin
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 9:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

impressionando ha scritto:
Se scatti con il 35mm una FP4 esposta nominale in ID11 1+1 va su carta con facilità..... come pure una HP5 in Microphen 1+1. Ma tanti sarebbero gli esempi.
Cominciare a stampare infilando nell'ingranditore una pellicola IR mi sembra almeno masochismo Wink
La mia paura è che tu ti stanchi a forza di Muro


Stancarmi non credo. Al limite mi abbatto ma poi riprendo.
E' successo un paio d'anni fa quando ho provato il primo sviluppo della pellicola da solo. Ho seguito tutto alla lettera (come ora) ma quando ho tirato fuori la pellicola dalla tank era esattamente come quando ce l'ho messa. Non si era sviluppata per niente e non ho mai capito il perchè (acidi scaduti? ma credo che lo sviluppo avrebbe almeno dovuto iniziare, non so...).
L'aver perso quelle 36 foto mi ha demotivato dal tentare personalmente in favore dei laboratori. Ora invece mi sono impuntato e voglio riuscire.
A maggior ragione se mi dici che altre pellicole "tradizionali" vanno meglio su carta riproverò con quelle.
Anzi visto che mio padre usava proprio la FP4 e HP5, penso tentarò di tirare fuori un'immagine di me da piccolo. Nel digitale questo è impossibile e già il solo pensiero di poterlo fare mi emoziona Smile


P.S. pongo una domanda totalmente decontestualizzata.
Ho comprato una pellicola XP2 perchè ne avevo sentito parlare, diciamo bene, nel forum. Convinto che si potesse sviluppare in casa per via dei dati riportati qui http://www.digitaltruth.com/devchart.php?Film=XP2&Developer=&mdc=Search leggo invece sulla confezione che va sviluppata in C-41. Ma quindi che pellicola è? Si sviluppa lo stesso a casa ma "l'ideale" è il processo colore?

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impressionando
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 10:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Prima di comprare qualcosa è meglio che passi di qua Very Happy
Quando avrai finito di sperimentare comincerai a ottenere risultati decenti e a capire ciò che stai facendo.
Credi a me..... 1 max 2 pellicole sempre in quel rivelatore e sempre sulla stessa carta. Butterai pochissima roba.

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Drakin
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 10:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

In effetti è un pò un cane che si morde la coda. Nel senso che sperimentando sempre non cerco di conoscere il più possibile per capire cosa può piacermi, ma proprio questo fare tanto non mi permette di concentrarmi su una cosa e approfondirla.
Ho visto che mi piace molto la pellicola Rollei da 25 ISO (ORTHO e non). Delle foto di mio padre ho apprezzato le tonalità ed i contrasti della FP4. Magari per ora posso fissarmi su queste due e vedere di conoscerle meglio.
Per i rivelatori...a capirne la differenza...
Per non parlare del fatto che dovrei avere due corpi macchina, con la stessa pellicola dentro, che ritraggono lo stesso soggetto nelle stesse condizioni per poi cambiare rivelatore. O lasciare lo stesso e variare il numero di capovolgimenti. O lasciare quello e cambiare la diluizione ed i tempi. E tante altre cose. Come si possono capire le differenze sennò se variano le condizioni?
Ho come l'impressione che o uno si dedica alla stampa o alla fotografia perchè per ognuna di essere c'è un universo da sapere che una vita non basta. Smile

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impressionando
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MessaggioInviato: Mer 03 Feb, 2010 10:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io fossi in te mi dedicherei più a fotografare che hai materiali. Le Orthocromatiche sono ruffiane e odiose solo che te ne accorgi dopo decine di rulli quando capisci che son buone (buonissime) per poche cose. Le Rollei poi sono odiose da provinare..... l'ansia di metterle sotto il vetro mi provoca orgasmi convulsi.
Per i rivelatori..... con uno ci fai tutto..... con due ci fai meno.

Per le foto vecchie..... è un'ottima idea! Grande soddisfazione da far rivivere cose dimenticate.

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Drakin
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 1:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

impressionando ha scritto:
Prima di comprare qualcosa è meglio che passi di qua Very Happy

Lo faccio meno di quanto vorrei sinceramente per "timore". Timore di sembrare uno che non sa cercare o cavarsela da solo. E per non rompere. Perchè di domande ne avrei a centinaia, ma non vorrei sembrare assillante, in tutta onestà.
Se posso andare tranquillo invece ne approfitto. Intanto mentre ancora non so la risposta pongo un paio di domande Very Happy

impressionando ha scritto:
Le Rollei poi sono odiose da provinare..... l'ansia di metterle sotto il vetro mi provoca orgasmi convulsi.

Che vuol dire "odiose da provinare"?

La seconda domanda riguarda un possibile acquisto. C'è un Durst M370 a 170€ con Kit per stampare il 6x6

Di questo modello se ne parla anche su Nadir
http://www.nadir.it/test/DURST_370.htm

Questo andrebbe in sostituzione (ma non rivendendolo) dell'attuale Durst M301 Color


Del primo mi è piaciuto il fatto che il cassettino portafiltri sistemato lì non dà problemi nella sostituzione, che fa anche il 6x6, che ha una colonna più alta potendo stampare fino al 30x40 senza rotazione della testa con libri per contribilanciare il peso.
Di quello mio invece mi piace il fatto che si può stampare anche oltre il 30x40 e stampare foto col raddrizzamento delle linee cadenti.
Vale la pena questo cambio oppure la qualità (considerando che l'obiettivo sarebbe lo stesso da prendere da uno e mettere sull'altro) non è così marcatamente superiore?
E se doveste consigliarmi un ingranditore con un buon rapporto qualità prezzo (più o meno delle stesse dimensioni del 370, perchè più grande non saprei dove metterlo) e/o un obiettivo, avreste qualche consiglio?

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Tomash
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 2:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Domanda, l'ingranditore è fisso o lo devi smontare e riporre ogni volta ?
Perché se lo devi smontare e riporre, il 301 va meglio, si smonta all'istante, se fisso meglio il M370, anzi, dato che quel M370 non è certo regalato mi metterei alla ricerca di un M601, poco più grande ma molto più completo (o anche i successivi M605 ed M670).
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Drakin
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 2:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
Domanda, l'ingranditore è fisso o lo devi smontare e riporre ogni volta ?
Perché se lo devi smontare e riporre, il 301 va meglio, si smonta all'istante, se fisso meglio il M370, anzi, dato che quel M370 non è certo regalato mi metterei alla ricerca di un M601, poco più grande ma molto più completo (o anche i successivi M605 ed M670).


L'ingranditore lo devo riporre (ma non smontare) su una mensola di 27 cm. Mentre quello attuale sporge di soli 8 cm, uno più grande non vorrei non si tenesse, anche se tutto il peso immagino vada sulla colonna e quindi dovrebbero esserci problemi. Altro problema è che la camera oscura è in bagno dove gli spazi sono ridotti, ma se riesco a trovare le dimensioni dei piano d'appoggio posso regolarmi.
Vediamo su ebay a quanto si trova il 601 (prezzo "consigliato"?)
Intanto grazie Tomash Smile

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Ultima modifica effettuata da Drakin il Gio 04 Feb, 2010 2:56 pm, modificato 2 volte in totale
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Tomash
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 2:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'M601 gira attorno ai 150€, 200€ se superaccessoriato.
Se lo devi riporre però è meglio il minuscolo M301, piuttosto investi in un EL-Nikkor 40f4 che è perfetto per quei piccoli ingranditori.
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Drakin
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 2:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
L'M601 gira attorno ai 150€, 200€ se superaccessoriato.
Se lo devi riporre però è meglio il minuscolo M301, piuttosto investi in un EL-Nikkor 40f4 che è perfetto per quei piccoli ingranditori.


Quindi sconsigli il cambio? Per me spostare il 301 o uno più grande non fa molta differenza (è l'atto impegnativo più che il peso). Quindi come mai dici di non cambiarlo alla vista di questo?
E che cos'è un ingranditore con condensatore?

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Tomash
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 4:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'M301 se ben ricordo è grande come il vecchio F30, in pratica è minuscolo se paragonato ad un M601.
Se si tampa solo 35mm in bagno è perfetto.
L'unica limitazione di questo piccolo ingrandiore (almeo del F30) erano gli ingrandimenti sul piano di base un po limitati (colonna bassa).
Usando un obiettivo da 40mm risolsi arrivando a stampare comodamente il 30x40 con anche un po di margine.
Vedi tu, certo un ingranditore più grande è più bello, ma non sempe indispensabile.

Gli ingranditori a luce condensata usano una lentona tra la lampada e il negativo per rendere uniforme l'illuminazione, quelli a luce diffusa invece una scatola di miselazione (una scatola con le pareti bianche che rende uniforme la superfice illuminata verso il negativo).

Quelli a luce condensata tendono a dare stape con una maggior impressione di nitidezza, maggiore grana, maggior contrasto ed evidenziano maggiormante la polvere o graffi sul negativo.
La luce diffusa fa il contrario.
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claudiom
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 4:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A me pare che Drakin possa sembrare il prototipo del fotografo/web: una raffica di nozioni del tutto slegate dalla pratica, con buchi vistosi, anche nelle risposte alle sue domande.
Domande continue, pali, frasche senza stare mai "sul pezzo".

una fotocamera
una pellicola 100iso
uno sviluppo
una carta
un ingranditore

...se fai così, Drakin, fai come HCB, per qualche anno mi accontenterei, di fare come HCB.

:-)
ciao
c.
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Drakin
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 8:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
L'M301 se ben ricordo è grande come il vecchio F30, in pratica è minuscolo se paragonato ad un M601.
Se si tampa solo 35mm in bagno è perfetto.
L'unica limitazione di questo piccolo ingrandiore (almeo del F30) erano gli ingrandimenti sul piano di base un po limitati (colonna bassa).
Usando un obiettivo da 40mm risolsi arrivando a stampare comodamente il 30x40 con anche un po di margine.
Vedi tu, certo un ingranditore più grande è più bello, ma non sempe indispensabile.

Gli ingranditori a luce condensata usano una lentona tra la lampada e il negativo per rendere uniforme l'illuminazione, quelli a luce diffusa invece una scatola di miselazione (una scatola con le pareti bianche che rende uniforme la superfice illuminata verso il negativo).

Quelli a luce condensata tendono a dare stape con una maggior impressione di nitidezza, maggiore grana, maggior contrasto ed evidenziano maggiormante la polvere o graffi sul negativo.
La luce diffusa fa il contrario.


Grazie Tomash, disponibile come sempre. Ora almeno so che ho un ingranditore a luce diffusa

claudiom ha scritto:
A me pare che Drakin possa sembrare il prototipo del fotografo/web: una raffica di nozioni del tutto slegate dalla pratica, con buchi vistosi, anche nelle risposte alle sue domande.
Domande continue, pali, frasche senza stare mai "sul pezzo".

una fotocamera
una pellicola 100iso
uno sviluppo
una carta
un ingranditore

...se fai così, Drakin, fai come HCB, per qualche anno mi accontenterei, di fare come HCB.

Smile
ciao
c.


Hai ragione Claudio. In effetti faccio molte domande. Penso derivi dal mio bisogno di conoscere le cose prima di provarle per il timore "dell'incertezza" (e questo fa proprio parte del mio carattere, non è circoscritto alla fotografia...purtroppo). Conoscere prima mi dà l'impressione di prevenire un eventuale fallimento, ed anche se poi non è così, è una strada che "tranquillizza", in un certo senso.
Prendo tante informazioni, ma col tempo le assimilo (oltre a diventare bagaglio di conoscenze a prescindere dall'uso).
Penso che continuerò a fare domande per togliermi dubbi e perplessità che mi vengono, ma che nella pratica cercherò di fissarmi poi su una cosa (per esempio la lista che hai fatto te) e mantenere quella finchè non sarà più in grado di soddisfarmi. Con la fotografia ho fatto questo. Mentre continuavo (e continuo tutt'ora) ad informarmi su tutto, anche cose che mai avrei usato, utilizzavo gli strumenti che avevo a disposizione imparando a conoscerli. Quando non sono più stati in grado di rispondere alle mie esigenze (e non per mia incapacità, ma per loro limitatezza), sono riuscito a cambiarli comprandone altri con cognizione di causa. Il desiderio di sostituirli è nato dall'esperienza del provato e sapere con cosa sostituirli è stato grazie alle conoscenze che intanto raccoglievo.
Però questo in fotografia è più semplice farlo perchè, come dicevo, ci sono cose oggettive. Mentre si sa cosa scegliere tra un Tokina ed uno Zeiss, ho capito che sicurezze così evidenti nella stampa, non ci sono.
Inconsapevolmente hai focalizzato il problema. Non riesco mai a fissarmi sulle cose. A starci, come si dice. Visto che sto cercando di modificare questa parte del mio carattere ne approfitterò per allargare il tentativo anche in questo campo, e nel frattempo ti ringrazio di avermelo fatto notare Smile

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impressionando
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 10:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Pure io tantitanti anni fa facevo come te Drakin.
Ho provato tutto da fine anni 70 ad oggi sia come materiali sensibili che come apparecchi. Ho riempito decine di agende di appunti, archiviato km di negativi, preparato hl di brodi con le robe più schifose.....
....poi mi sono accorto che non guardavo le foto che facevo.... le sviluppavo e le stampavo ma non le guardavo. Da quel momento ho cambiato approccio..... mi sono imposto pochissimi materiali e una selezione accurata delle stampe da fare. Ora mi diverto di più, i risultati sono evidenti e decisamente più piacevoli e appaganti. Quando torno a casa ricordo tutti gli scatti e stampo con soddisfazione. sfoglio le foto che stampo con senza pensare ai materiali ma guardando ciò che c'è dentro.
In fin dei conti nemmeno la dimensione conta..... diciamo che è più appagante stampare grande ma pure un 10x15 ben incorniciato fa la sua porca figura.
Insomma ti voglio suggerire di concentrarti sulla sostanza e non sull'effimero; la fotografia su pellicola non è come la fotografia sul sensore dove puoi parlare per ore dell'apparecchio, dei megapixel, del rumore ecc... la fotografia su pellicola la fai tu ed è una tua creatura dalla ripresa alla cornice. Quindi concentrati sulle tue responsabilità nella riuscita dell'opera e non sulla responsabilità dei materiali Wink

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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 11:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Eh eh.. Paolo ma come hai scelto quei pochi materiali? Forse perche' avevi provato tutto prima? Smile
Credo che un po' di sperimentazione ci voglia... Ma meglio partire con qualcosa di concreto... e poi andare avanti per piccole modifiche, scartare cio' che non aggrada e tenere quello di positivo che si e' trovato come nuovo punto di partenza... per approssimazioni successive.. Smile

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Drakin
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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 11:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

impressionando ha scritto:
Pure io tantitanti anni fa facevo come te Drakin.
Ho provato tutto da fine anni 70 ad oggi sia come materiali sensibili che come apparecchi. Ho riempito decine di agende di appunti, archiviato km di negativi, preparato hl di brodi con le robe più schifose.....
....poi mi sono accorto che non guardavo le foto che facevo.... le sviluppavo e le stampavo ma non le guardavo. Da quel momento ho cambiato approccio..... mi sono imposto pochissimi materiali e una selezione accurata delle stampe da fare. Ora mi diverto di più, i risultati sono evidenti e decisamente più piacevoli e appaganti. Quando torno a casa ricordo tutti gli scatti e stampo con soddisfazione. sfoglio le foto che stampo con senza pensare ai materiali ma guardando ciò che c'è dentro.
In fin dei conti nemmeno la dimensione conta..... diciamo che è più appagante stampare grande ma pure un 10x15 ben incorniciato fa la sua porca figura.
Insomma ti voglio suggerire di concentrarti sulla sostanza e non sull'effimero; la fotografia su pellicola non è come la fotografia sul sensore dove puoi parlare per ore dell'apparecchio, dei megapixel, del rumore ecc... la fotografia su pellicola la fai tu ed è una tua creatura dalla ripresa alla cornice. Quindi concentrati sulle tue responsabilità nella riuscita dell'opera e non sulla responsabilità dei materiali Wink


Lungi da me responsabilizzare i materiali nella stampa. Come dicevo, prima di poterlo fare devo conoscerli. Il mio riferimento era a quelli della fotografia dei quali qualcosa di più o capito, ma sono ancora lontano dal considerarmi "esperto in materia".
Mi ha rincuorato quello che hai scritto perchè capisco ora che il mio percorso, quello di una ricerca quasi frenetica, di un desiderio di imparare quasi senza una logica dietro, che hanno condiviso anche altre persone. Tu hai cambiato approccio grazie all'esperienza che ti ha suggerito di ridurre i materiali e di selezionare le stampe. Le "ossa", me le dovrò fare pure io (da qui la sperimentazione confusionaria che voglio rendere più organizzata) e questo vuol dire andare incontro a tanti fallimenti ma avere la forza di non mollare. La vostra disponibilità ed i vostri consigli sono veramente molto preziosi perchè questo non avvenga.

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MessaggioInviato: Gio 04 Feb, 2010 11:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io non ho cambiato approccio grazie all'esperienza.... anzi, sotto questo aspetto ero proprio cieco.
La sperimentazione non m'è servita a nulla nella scelta dei materiali.... se avessi dovuto usare ciò che m'ha dato la sperimentazione dovrei usare roba "turca".
Pochi materiali, semplici ma di buona e collaudata qualità. Dico che se non si aprono gli occhi la sperimentazione non da nemmeno la possibilità di discernere tra materiali buoni e meno buoni. Ci si fissa su cose di nessuna importanza che solo un tecnico riesce a vedere ma nemmeno apprezzare.

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