I disperati di Rosarno

[lovatia]

errore.
ringrazio i moderatori se eliminano questo spazio

[Ueda]

[NEROAVORIO]

Un forte documento, complimenti

[francodipisa]

Per me, hai fatto un'azione importante col tuo reportage, testimoniando la semplice desolata umanità delle vittime di una rivolta degli schiavi. Umili ed umiliate vittime, vittime due volte perché, astutamente lasciati fuori regola a scopo di ricatto da chi ha interesse a sfruttarli, sono stati trasformati nel facile capro espiatorio di violenze cui alcuni di essi hanno effettivamente finito per indulgere, e che hanno colpito cittadini che personalmente non c'entravano (foto 2). E perciò, alla fine giustizia sarà fatta: gli irregolari (ossia tutti, se no non si sarebbero assoggettati a tali condizioni) saranno espulsi, e chi illegalmente li aveva ingaggiati non dovrà sottostare all'incomodo di pagare loro il pattuito. Viva la civiltà. Questo riassumono gli occhi dei due personaggi della prima foto e di tutte le altre.
Molto belle, oltre alla prima, la 18 e la 19.
Ciao

[lovatia]

Grazie a
caracol
per la visita e le critiche (che considero sempre positive, anche se io non volevo e non potevo riprendere le violenze ed il sangue, ma testimoniare l'ennesimo viaggio della speranza, la confusione e la rabbia di questi uomini che si trovano in un mondo che non è il loro, un mondo ostile - ma sono convinto - per colpa di pochi, e appunto la loro disperazione, sballottati come degli oggetti da una parte all'altra della terra):
Grazie a
Ueda,
a NEROAVORIO
e a francodipisa
per il passaggio e le parole, che riprendono le intenzioni di questo mio portfolio.

[fonte attendibile]

concordo con caracol: non mi risultano molto efficaci.
l'unica che salverei è quella che ritrae una persona sul pullman (la 18).
per quanto riguarda le altre, invece, vedo errori che stanno sostanzialmente in questo:
.ripresa laterale di molti soggetti
.poca cura compositiva
.spesso troppi soggetti nella stessa immagine, cosa che va a scapito della chiarezza e della composizione
.ritratti in cui non c'è contestualizzazione


noto in generale una scarsa capacità di raccontare il tutto con profondità: sono foto che penso chiunque avrebbe potuto fare, e che sicuramente non dicono del tuo punto di vista sulla situazione. o quantomeno non la mostrano permettendo di comprendere qualcosa.

[paolinho]

[carpediem]

Non sono dello stesso parere di fonte attendibile, la sua critica mi pare ingiusta e superficiale.
A ben guardare, infatti, tutti i ritratti, oltre che profondi ed espressivi sono perfettamente inseriti nel contesto che l'autore vuole rappresentare.
Certo, in alcuni scatti ci sono troppi soggetti o per meglio dire gruppi di persone, ma non credo si potesse fare altrimenti e, secondo me, ognuna di queste foto ha un suo proprio racconto e vive in rapporto con le altre. In fondo è un portfolio.
D'accordo con paolinho, quando dice: "Penso che non siano foto che chiunque avrebbe potuto fare, io non so se l'avrei fatto questo reportage"

[fonte attendibile]

[katia82]

per me è un ottimo lavoro; ci sembra un po' "freddo" perchè oramai i colori supersbrilluccicosi delle manipolazioni di photoshop ci hanno abituato ad immagini patinate ma, quasi sempre, prive di contenuto.
Non siamo più abituati a foto semplici, che raccontano con la sola forza del contenuto; siamo troppo abituati ad albe e tramonti fucsia, e non riusciamo più a capire cosa si racchiude nella profondità di uno sguardo spontaneo.
Del resto, la società in cui viviamo è così..

Bel reportage. Bisognerebbe rispolverare l'autenticità della fotografia, ogni tanto.

[gym81]

[lovatia]

Grazie a:
fonte attendibile
paolinho
carpediem
katia82
gym81
per il passaggio, le critiche ed i commenti.
Sono soddisfatto quantomeno per essere riuscito ad innescare una discussione ed un incrocio di pareri.
Volevo sottilineare che anche le foto d'insieme a mio modesto parere (ma si sa, ogni scarrafone è bello a mamma soi) hanno una loro motivazione:
vorrebbero indicare i luoghi, teatro dei disordini (2-10), l'ambiente e le condizioni in cui vivevano (3-4-5-7), le persone in gruppo che discutono sul da farsi (6-12) perchè ci sono le autorità che premono, gli "altri" che magari portavano solidarietà o curiosavano (10), l'indecisione di molti di loro (13), quelli che prima di salire sul pulman danno un ultimo sguardo al ghetto (14), chi ha deciso di fermarsi (17), ecc. e credo siano legate da un unico filo conduttore rappresentato dalla foto di apertura: "vorremmo essere trattati come essere umani".
Ancora grazie a tutti

[Mario Zacchi]

L' evento specifico (i fatti di Rosarno) non si può dire che sia documentato nel reportage perché, come sembra anche di capire anche da ciò che dici, sei arrivato dopo e non durante, quindi non hai potuto inserire foto più centrate sui disordini. L' insieme, come proposto, racconta del dopo, di una certo clima di attesa, di qualcosa di già avvenuto e, come conseguenza, di qualcos' altro che probabilmente avverrà.
Alcune di queste foto avrebbero certo potuto trovare spazio anche in un reportage più completo, con riprese colte quindi pure "durante" lo svolgersi dei fatti. In questa ipotetica cornice segnalo la coppia 16-18 come interessante chiusura per la coerenza con quanto poi avvenuto nella realtà e per l' intensa espressione del ragazzo ripreso a bordo del pulman.

[lovatia]

Grazie anche a
marka
per il tempo dedicato a questo portfolio