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che senso ha........tentare di usare la luce incidente ?
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ainokaarina
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 2:19 pm    Oggetto: che senso ha........tentare di usare la luce incidente ? Rispondi con citazione

saluti
leggo spesso, anche da fotografi pro, degli ottimi "sistemi" di esposizione che oggi arredano le reflex :
spot, center weighted, matrix etc.
ma come mai, specie i pro, non parlano mai della luce incidente ?

Da quello che ho letto e dalla mia piccola esperienza di "scattino della domenica",
sembra che la lettura della luce incidente sia il modo piu' perfetto per leggere la luce e scattare di conseguenza;
e non ci vuole nemmeno un esposimetro particolare, ma quello della fotocamera va piu' che bene
se si antepone alla lente un pezzetto di plastica bianca (semicircolare sarebbe meglio),
leggermente spesso perche' dia luce ben diffusa .

Qualche pro che legge e che usa la lettura incidente, non vorrebbe parlarne,
magari aggiungendo "tips & tricks" dedotti dalla propria esperienza di lavoro ?

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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 3:28 pm    Oggetto: Re: che senso ha........tentare di usare la luce incidente ? Rispondi con citazione

ainokaarina ha scritto:
...sembra che la lettura della luce incidente sia il modo piu' perfetto per leggere la luce ..

...verissimo.
Ma tu non devi fotografare la luce, devi fotografare un soggetto che riflette quella stessa luce in maniera diversa e imprevedibile. La neve la riflette tutta, la sposa quasi tutta, lo sposo in nero quasi nulla. Con la stessa luce hai quattro stop di diaframma di differenza: la pellicola/sensore è impressionata dalla luce riflessa, non da quella incidente, e quella devi misurare (soprattutto). La misurazione della luce incidente serve a scegliere il tipo di luce e i rapporti eventuali tra diverse fonti (è essenziale infatti in studio per regolare i flash), ma alla fine è sempre quella riflessa dal soggetto che serve a calcolare la corretta esposizione.

Alberto
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efke25
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 4:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

luce incidente ottima per il ritratto (per l'incarnato)
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 4:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

efke25 ha scritto:
luce incidente ottima per il ritratto (per l'incarnato)

???? la luce è SEMPRE incidente e SEMPRE riflessa, indipendentemente dal soggetto o dalla parte del soggetto. Non è un TIPO di illuminazione...

Alberto
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lichtental
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 8:24 pm    Oggetto: Re: che senso ha........tentare di usare la luce incidente ? Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
...verissimo.
Ma tu non devi fotografare la luce, devi fotografare un soggetto che riflette quella stessa luce in maniera diversa e imprevedibile. La neve la riflette tutta, la sposa quasi tutta, lo sposo in nero quasi nulla. Con la stessa luce hai quattro stop di diaframma di differenza: la pellicola/sensore è impressionata dalla luce riflessa, non da quella incidente, e quella devi misurare (soprattutto). La misurazione della luce incidente serve a scegliere il tipo di luce e i rapporti eventuali tra diverse fonti (è essenziale infatti in studio per regolare i flash), ma alla fine è sempre quella riflessa dal soggetto che serve a calcolare la corretta esposizione.

Alberto


scusa, forse non ho capito cosa intendi dire, ma questo discorso non mi quadra tanto.

L'esposimetro della macchina non calcola l'esposizione sulla luce riflessa.

L'esposimetro "misura" la luce riflessa, "presuppone" che il soggetto sia grigio 18%, "calcola" in base a questo presupposto quale sia la luce che colpisce il soggetto e stabilisce l'esposizione.

Di fatto, cerca di fare ciò che un esposimetro a luce incidente fà senza tanti presupposti e calcoli.

Se fosse vero che ciò che conta è la luce riflessa, perchè dovremmo compensare quando il soggetto è bianco, nero, o comunque diverso dal grigio neutro ?

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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 9:39 pm    Oggetto: Re: che senso ha........tentare di usare la luce incidente ? Rispondi con citazione

lichtental ha scritto:
...L'esposimetro "misura" la luce riflessa, "presuppone" che il soggetto sia grigio 18%, "calcola" in base a questo presupposto quale sia la luce che colpisce il soggetto e stabilisce l'esposizione.
Di fatto, cerca di fare ciò che un esposimetro a luce incidente fà senza tanti presupposti e calcoli.
Se fosse vero che ciò che conta è la luce riflessa, perchè dovremmo compensare quando il soggetto è bianco, nero, o comunque diverso dal grigio neutro ?

...l'esposimetro a luce incidente "dà per scontato" che il mondo sia grigio e basta, e non si preoccupa di misurare la luce che arriva effettivamente alla macchina perchè il soggetto neanche sa se c'è o come è fatto, dato che è puntato verso la luce: infatti facilmente suggerisce valori troppo chiusi e sottoespone (il mondo vero mediamente è più scuro del grigio 18%). L'esposimetro a luce riflessa ti suggerisce valori di esposizione adatti a trasformare tutto ciò che vede in grigio 18%: però il soggetto lo "guarda" davvero e i calcoli sono eseguiti sulla luce che effettivamente arriva alla macchina. Sbagliano tutti e due, ma a luce riflessa ti apre gli scuri ed evita di bruciare i bianchi, a luce incidente è difficile saperlo a priori - in genere sottoesponi, ma con certi tessuti rifrangenti, tipo seta lucida o sintetici, rischi buchi sul sensore.. Very Happy

Alberto

PS fai una prova, se non sei convinto, non ci metti niente. L'unico soggetto che legge uguale incidente/riflessa è, abbastanza ovviamente, il cartoncino Kodak... Very Happy
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impressionando
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 10:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La misurazione incidente è ottima e spiana la strada per il resto del lavoro che solo inizia con questa misurazione. Dopo la misurazione incidente viene la valutazione delle luminanze della scena. Occorre pesare le luci e le ombre per far si che ciò che interessa venga scritto alla perfezione e in modo prevedibile. Così si dovrà effettuare una misurazione riflessa sulla eventuale neve e sull'improbabile vestito da sposo per "pesare" quanto questi diventeranno rispettivamente bianchi e neri sulla foto. Queste misurazioni serviranno pure per vedere dove cade il famoso "grigio medio" che con una presa incidente non si riesce a collocare con precisione nella scena. Questo indipendentemente dalla tecnologia di ripresa che si usa.
Certo che piuttosto di una misurazione riflessa media attraverso la fotocamera una misurazione incidente può essere ottima ma dipende sempre e comunque verso cosa è rivolta la fotocamera e cosa andrà a riprendere.

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efke25
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 9:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
???? la luce è SEMPRE incidente e SEMPRE riflessa, indipendentemente dal soggetto o dalla parte del soggetto. Non è un TIPO di illuminazione...

Alberto


ovviamente mi riferisco al modo leggere la luce con esposimetro separato: un po' di elasticità mentale... si presume esistere. Cmq ribadisco che un buon sistema per ritratti e scene dove si voglia la pelle bene esposta (ma va saputa fare e valutare... l'esposimetro è solo un indicatore che non conosce quello che si vorrebbe ottenere)

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ainokaarina
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 11:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La scorsa settimana c'e' stato molto vento che ha fatto gonfiare le onde oltre il normale.
Scontrandosi lungo i moli le onde si alzavano in modo spettacolare,
frangendo cosi' alte da interporsi tra il sole e l'osservatore (avendo il sole in perfetto controluce)
ed in quei momenti tutte quelle goccioline agivano come migliaia di piccoli pezzi di vetro
che riflettevano o rifrangevano la luce aumentandone l'intensita'.
Sono andato anche io, come altri, sul molo ad immortatale.
In quei momenti non hai il tempo di pensare ne' settare niente, ma solamente inquadrare e scattare;
l'onda che frange alta non aspetta che tu faccia misurazioni particolari Smile
Ebbene non c'e' stato un solo scatto che la macchina abbia interpretato allo stesso modo:
tutte coppie di tempi/diaframmi diversi, pur se fatti con la stessa luce, col risultato, in maggioranza,
di immagini "slavate" come mai sono uscite da quella fotocamera.

Se avessi usato la misurazione incidente, come facevo sempre con la pellicola quando scattavo all'aperto,
non avrei avuto il problema della grossa perdita di tempo per riaggiustare l'esposizione e/o luci e ombre.
Una volta "misurata" la luce incidente, non avrei dovuto far altro che trasmettere alla macchina i valori ottenuti,
metterla in manuale, e pensare solo a scattare con sempre la stessa coppia EV nell'arco dell'orizzonte.

L'esposimetro "riflesso" viene ingannato troppo spesso, anche da chi lo sa usare perfettamente,
ed anche talvolta si scatta per dimenticanza in spot anziche' in average o centerweighted,
mentre quello incidente e' impossibile da ingannare.

Ecco, penso bisognerebbe usare quello incidente, quando possibile ed il mio post voleva appunto
che qualche "pro" che lo usa ne venisse a parlare, magari svelandoci qualche trucco "imparato" dall'esperienza......
consigli pratici piu' che altro, dato che la teoria ormai e' facilmente raggiungibile in rete.

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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 12:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ainokaarina ha scritto:
..Se avessi usato la misurazione incidente, come facevo sempre con la pellicola quando scattavo all'aperto,..

...non è questione di luce incidente, è questione di sapere cosa misurare e di esperienza. La regola del 16 vale un Minolta Spotmeter, se la sai usare, e il mio papi buonanima ha scattato una vita di splendide foto senza un esposimetro che non fosse il suo occhio. Nel tuo caso avresti potuto controllare in tempo reale l'esposizione nel mirino (i valori compaiono anche lì) e santo pollicione sul blocco-esposizione quando usciva l'accoppiata convincente, non serve un Gossen per sapere che se la macchina legge f/4 col 1/125 in pieno sole la folto viene slavatissima.... La luce è quella che è, il metodo di valutazione non la cambia, ma bisogna saperlo usare con "scioltezza": misurare BENE la luce incidente richiede anche quello il suo tempo.

Alberto
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impressionando
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 2:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Infatti...
...oggigiorno è sempre più difficile trovare chi prende la fotocamera e va a fotografare.....
....facile invece trovare chi prende la fotocamera e va a fargli far delle foto.

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Andrea Giorgi
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 2:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ainokaarina ha scritto:
Se avessi usato la misurazione incidente, come facevo sempre con la pellicola quando scattavo all'aperto,
non avrei avuto il problema della grossa perdita di tempo per riaggiustare l'esposizione e/o luci e ombre.
Una volta "misurata" la luce incidente, non avrei dovuto far altro che trasmettere alla macchina i valori ottenuti,
metterla in manuale, e pensare solo a scattare con sempre la stessa coppia EV nell'arco dell'orizzonte.

Scusa ma una volta appurato, dopo il terzo scatto, che l'esposimetro continuava a fare cilecca cosa ti ha vietato di passare a scattare in manuale, impostando una corretta esposizione, dopo aver visto l'istogramma di quelle stesse 3 foto?

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Alessandro Bassi
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 3:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

non capisco il problema.............metti in spot misuri le luci alte, poi le ombre, e infine sogggetto e decici cosa deve uscire fuori Smile
tanto semplice

Con esposimetro a luce incidente come fai a fare un panorama controluce Smile
ti misura le ombre e poi tu devi compensare per il controluce altrimenti bruci tutto

l'esposimetro a luce incidente è ottimo per preparate una scena in uno studio dove puoi gia sapere cosa devi scattare e come lo vuoi vedere dopo
byeeee

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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 3:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alessandro Bassi ha scritto:
non capisco il problema.............metti in spot misuri le luci alte, poi le ombre, e infine sogggetto e decici cosa deve uscire fuori Smile...

...il gatto nel frattempo è arrivato a Sorrento... Very Happy

Alberto
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Alessandro Bassi
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 3:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

secondo me fare fotografie è una cosa che deve rilassare , non mi posso stressare se la reflex misura male in automatico o perche' vado di corsa e non ho tempo per mettere in manuale Smile
byeee

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ainokaarina
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 6:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

saluti
vi ringrazio tantissimo tutti delle vostre gradite risposte......

ma io volevo sentir parlare della lettura incidente,
non di quella riflessa !! Smile

come ho scritto in apertura, tutti vogliono parlare della riflessa
e quasi nessuno della incidente

spero chi usa con frequenza questa misurazione che a me piace tanto,
ne venga a parlare

grazie

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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 8:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ainokaarina ha scritto:
..spero chi usa con frequenza questa misurazione che a me piace tanto,
ne venga a parlare

grazie

...scusa, ma non è come dire "a me piace il rafano grattugiato". E' una misurazione che non "piace", al limite "serve". A cosa serve si è detto. Su cosa vorresti parlare ancora? Posso dirti che in studio è utile per girare intorno alla modella da molto vicino, ma non è un aspetto tecnico...

Alberto
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palmerino
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 8:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io mi rilasso di più fotografando con l' esposimetro spot stretto solo (se non avessi tempo) misurando la "Zona" più chiara che io desidero dettagliata.
Il tempo di variare il tempo di scatto (il diaframma già l' avrò impostato a seconda della profondità di campo che desidero) e sono pronto per fare anche decine e decine di foto.
Tutte costanti come densità (se viste sul monitor).

L'esposimetro incidente personalmente lo uso (raro) solo per verificare il contrasto della scena usando 2 o più flash in un set fotografico: mi evita eventuali doppie ombre, poco fotogeniche.
A parte questo lo trovo poco proficuo negli altri casi.

Si avrebbero problemi a misurare l'esposizione di uno tsunami (onda singola, di solito), mentre in una mareggiata di solito il mare...non è che si calma dopo qualche minuto. (?)
In pratica...un fotografo avrebbe tutto il tempo per fare misurazioni ad hoc molto precise.

In realtà il fotografo potrebbe fare una misurazione sostitutiva (esempio misurare un foglio bianco che riceve la stessa luce dell' onda) per avere un' idea già abbastanza precisa del risultato.
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ainokaarina
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 10:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie palmerino,
bellissima risposta la tua, degna..........di te Smile
ti leggo spesso su questo forum ed ho imparato ad apprezzare la tua bravura,
nonche' la tua signorilita' nelle risposte.........

hai scritto :
<Io mi rilasso di più fotografando con l' esposimetro spot stretto solo (se non avessi tempo) misurando la "Zona" più chiara che io desidero dettagliata.
Il tempo di variare il tempo di scatto (il diaframma già l' avrò impostato a seconda della profondità di campo che desidero) e sono pronto per fare anche decine e decine di foto.
Tutte costanti come densità (se viste sul monitor). >

il risultato e' forse simile al modo in cui scattavo con la pellicola come ho detto piu' sopra :
<Una volta "misurata" la luce incidente, non avrei dovuto far altro che trasmettere alla macchina i valori ottenuti,
metterla in manuale, e pensare solo a scattare con sempre la stessa coppia EV nell'arco dell'orizzonte. >

in fondo leggere la zona piu' chiara in spot e' forse come leggere la luce incidente ??
L'importante, come dici, e' poter fare decine e decine di foto con la stessa coppia EV, quasi come disinteressandosi dell'esposimetro.
Hai scritto :
<Si avrebbero problemi a misurare l'esposizione di uno tsunami (onda singola, di solito), mentre in una mareggiata di solito il mare...
non è che si calma dopo qualche minuto. (?)
In pratica...un fotografo avrebbe tutto il tempo per fare misurazioni ad hoc molto precise>

Cosa devo dire............ : touche' !
Hai detto :
<In realtà il fotografo potrebbe fare una misurazione sostitutiva (esempio misurare un foglio bianco che riceve la stessa luce dell' onda)
per avere un' idea già abbastanza precisa del risultato>

Si, e' perfettamente giusto se voglio fotografare l'onda,
ma a me serviva l'onda insieme ai suoi dintorni, per farne meglio apprezzare la sua grandezza,
e la differenza in stop tra un' onda frangente in controluce pieno da' circa 2 stop di differenza con il resto dell'ambiente illuminato
ed forse 5 stop di differenza con l'ambiente all'ombra !!
E' cosi' che ho trovato problemi ed ho pensato che una misurazione spot sarebbe stata sicuramente migliore ed esente da errori.

Grazie della tua gradita risposta e faro' presto prove con il suggerimento che hai gentilmente dato nei tuoi primi 4 righi di scritto.

P.S.: .....E R R O R E.......!!......al penultimo rigo :

leggasi NON misurazione spot, bensi' misurazione incidente Smile



.

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Ultima modifica effettuata da ainokaarina il Gio 07 Gen, 2010 9:38 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mar 05 Gen, 2010 11:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ainokaarina ha scritto:
..L'importante, come dici, e' poter fare decine e decine di foto con la stessa coppia EV, quasi come disinteressandosi dell'esposimetro....


Argh! Surprised ...la mente vacilla... Ma che tipo di foto avete in mente??? Mah Fortuna che si diceva della necessità di fotografare con calma, con i tempi giusti, pensandoci bene prima...

Alberto
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