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LorenzaF utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Dom 15 Nov, 2009 3:43 pm Oggetto: Documentalità |
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in questo interessante articolo non si parla espressamente di fotografia ma il tema è strettamente correlato
http://www.labont.com/public/Archivio%20Ferraris/pdf/039_Documentalità/091108_IlSole24Ore_Anticipazione.pdf
oppure
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/11/domenica-societa-registrazioni.shtml?uuid=f8a2bf1e-cc75-11de-a628-f019027192d1&DocRulesView=Libero
mi piacerebbe conoscere le ragioni personali per cui molti di voi attribuiscono tanta importanza alla fotografia e al fotografare bene (o a cercare di fotografare bene)
mi pare chiaro che la ragione di fondo sia connessa ai temi di cui si discute nell'articolo, anche se le ragioni di ciascuno prendono sfumature molto individuali; dunque, perché investire tanto tempo per imparare a farlo meglio? non basta prendere in mano la macchina e scattare?
e, se non vi pare indelicato da parte mia, lascerei perdere le spiegazioni preconfezionate del tipo: perché è un hobby divertente/per suscitare n'emozzione/perché mi piace l'odore del rodinal e anche le disquisizioni sull'arte, che qui dentro io di artisti non ne ho visti, solo gente normale che fotografa, in genere senza alcuna motivazione commerciale
insomma, se avete voglia per esempio di raccontarmi di quella volta che a tre anni vi è caduta la macchina fotografica del nonno in testa, causandovi un trauma con conseguente fissazione indelebile, ve ne sarò eternamente grata
(perdonate, il primo link non funziona ma non so come correggerlo) |
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notchosen non più registrato
Iscritto: 20 Mar 2007 Messaggi: 2632
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Inviato: Dom 15 Nov, 2009 5:00 pm Oggetto: |
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Per quel che mi riguarda il fotografare è strettamente legato al valore "materiale" del lavoro che vado a realizzare. Adoro l'artigianalità e trovo la fotografia un buon modo di produrre qualcosa che unisca valori prettamente materiali (qualità ottica, carta ecc...) e altri legati all'esperienza. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Dom 15 Nov, 2009 8:01 pm Oggetto: |
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>>>perché investire tanto tempo per imparare a farlo meglio? non basta prendere in mano la macchina e scattare?
penso dipenda dal fatto che la passione ci mette costantemente davanti ai nostri limiti |
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eidos2oo7 utente attivo

Iscritto: 07 Ott 2007 Messaggi: 4996 Località: Macerata
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 12:56 am Oggetto: |
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Citazione: | penso dipenda dal fatto che la passione ci mette costantemente davanti ai nostri limiti |
non so se ho ben capito ciò che intende Lorenza, comunque penso che quanto scritto da Nesi valga per la fotografia così come per qualsiasi attività svolta , appunto, con passione.
In questo senso la fotografia è , per me, un'attività per conoscere e per conoscermi.
Non la sola, ma forse quella che, in questo momento, mi da più gusto. Sarà perchè non ne so niente, e quindi ho tutto da imparare....sarà perchè per me è una pura attività ludica...
Citazione: |
non basta prendere in mano la macchina e scattare? |
forse questo può bastare a chi ha già una qualche padronanza del mezzo e delle sue potenzialità espressive o una innata sensibilità in materia...
certo, non voglio negare l'importanza della spontaneità e della libertà da schemi preconcetti nella produzione di una foto "riuscita", ma penso che risultati 'decenti' e 'gratificanti' non possano essere realizzati affidandosi ciecamente al caso ( perdonami per l'estremizzazione del concetto )
Citazione: | se avete voglia per esempio di raccontarmi di quella volta che a tre anni vi è caduta la macchina fotografica del nonno in testa, causandovi un trauma con conseguente fissazione indelebile, ve ne sarò eternamente grata |
pur avendo praticato pochissimo la fotografia , ho avuto sempre una fissazione per questa o meglio, per le foto. Ricordo piuttosto nitidamente le imprecise impressioni che da bambino suscitavano in me , tutte quelle interminabili fila di foto al cimitero... o la sensazione di poter scoprire qualcosa in più su di me e sugli altri, sfogliando e risfogliando i miei album di famiglia, o quello di amici, conoscenti.
Le mie prime foto le ho scattate con una polaroid... che delusione costatare subito che quello che avevo visto era diverso da quello che mi compariva così immediatamente in mano...
 _________________ Nikon D3100
Grazie per i suggerimenti e le critiche, sempre ben accetti
- pap vav - |
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LorenzaF utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 11:13 am Oggetto: |
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notchosen, daniele, ma perché sentite il bisogno di fare una cosa bene? che genere di soddisfazione vi da? e vi darebbe lo stesso tipo di soddisfazione cercare di cucinare alla perfezione l'anatra all'arancia oppure scolpire un guéridon bene come lo facevano gli ebanisti del 700?
eidos, ecco, appunto, nel mio caso una delle ragioni sono proprio le foto di famiglia; in casa mia c'erano un sacco di fotografie ed alle fotografie si dava grande importanza; il bisnonno faceva il fotografo di mestiere ed era particolarmente bravo a stampare, quindi abbiamo belle stampe e belle foto di mia nonna e sua sorella, di mia mamma, le sue sorelle e dei suoi cugini; anche il nonno paterno faceva buone foto a mio papà da piccolo e cuginette e mio papà quando ero piccola aveva la camera oscura in casa e fotografava me e mia sorella; aggiungi che a me tutti questi attrezzi e quelle foto parevano affascinanti, mi piaceva smontare e rimontare le macchine e guardare e riguardare le foto; finalmente a sette anni mi regalano una polaroid, con la quale inizio a fotografare mia sorella e i cugini, mettendoli in posa e facendoli travestire; solo che le foto non venivano fuori come io volevo, erano piu' scure, tutto sembrava piu' piccolo e piu' brutto
ho comunque sempre fotografato, a periodi alterni, sempre ottenendo risultati insoddisfacenti; quando pero' ho avuto i bambini sono stata costretta ad affrontare l'argomento in maniera un po' piu scientifica: non potevo certo far entrare i miei tesoretti nell'album di famiglia con delle foto orrende, dati i precedenti; quindi questa è per me la ragione immediata, pero' la domanda di fondo resta: me ne sarei semplicemente potuta fregare o risolvere il problema portando i bambini da un fotografo bravo per avere un paio di foto buone per l'album
perchè si sente il bisogno di documentare e ci si sforza di farlo bene?
non c'è forse qualcosa di particolare nell'atto di fotografare? documentare si' ma in una maniera diversa da quello che puoi fare con altri mezzi?
ma allora cosa vuol dire farlo bene?
Ultima modifica effettuata da LorenzaF il Lun 16 Nov, 2009 12:37 pm, modificato 1 volta in totale |
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blackmouse utente
Iscritto: 11 Dic 2008 Messaggi: 76
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 12:36 pm Oggetto: |
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Al momento la macchina fotografica mi attrae perchè mi mette di fronte ad alcuni dei miei limiti.
Non sono particolarmente socievole, attraverso la fotografia sto rompendo barriere che mi separavano da persone che difficilmente avrei conosciuto, o con cui non avrei neanche scambiato due chiacchiere.
Poi c'è quella parte irrazionale, classificabile insieme al "mi piace l' odore del rodinal" che è al di fuori di questa discussione, ma è comunque parte dell' impulso a far muovere l' otturatore. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 12:45 pm Oggetto: |
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>>notchosen, daniele, ma perché sentite il bisogno di fare una cosa bene? che genere di soddisfazione vi da?
>>perchè si sente il bisogno di documentare e ci si sforza di farlo bene?
quando c'è di mezzo la passione diventa faticoso essere razionali
io ad esempio vado a periodi, momenti....
ho il mometo dei muri scrostati
ho il momento della gente nella metro
ho il momento della campagna intorno a imola
ho il momento della gente in strada
ecc..
e ho anche il momento nel quale si accavallano "momenti" diversi
non sto ad elencare, spiegare come nascono sti momenti ma posso dire che è sempre l'interesse verso il soggetto che spinge..e piu insisti nell'indagare più diventi esigente...e piu ti scontri con i tuoi limiti
...ma non so se vale per tutti
comunque il documentere rappresenta solo un aspetto della fotografia
non generalizziamo |
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LorenzaF utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 1:29 pm Oggetto: |
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[quote="Daniele Nesi]comunque il documentere rappresenta solo un aspetto della fotografia
non generalizziamo[/quote]
quali altri aspetti trovi nella fotografia?
ovviamente documentare lo intendo nell'accezione di cui all'articolo citato |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 1:46 pm Oggetto: |
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>>quali altri aspetti trovi nella fotografia?
ovviamente documentare lo intendo nell'accezione di cui all'articolo citato
senza stare ad allargarsi troppo direi
rappresentare un concetto
raccontare una storia
descrivere un atmosfera |
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LorenzaF utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 2:44 pm Oggetto: |
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daniele, tutte e tre le attività che hai citato consistono nel trasfondere qualcosa di immateriale in un supporto scritto, cioè renderlo un documento, quindi documentare |
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 5:48 pm Oggetto: |
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sono un po' perplesso.
c'è differenza tra un "archivio" personale e uno fruibile da tutti? Tra quel che ci sta dentro un iphone e una fotografia che facciamo vedere in una mostra (o su un forum)?
Certamente posso far vedere a tutto il modo quel che c'è dentro il mio iphone (vedi per es i social network) ma i due strumenti non nascono e non risultano formalmente differenti?
ciao
matteo |
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LorenzaF utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 9:32 pm Oggetto: |
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Matteo, gli esempi che fai tu sono tutti archivi, cioè raccolte di documenti; quello personale, ad esempio un iphone oppure il mio ufficio, è un archivio privato; quello fruibile da tutti, ad esempio un forum web o la bilbioteca sormani, è pubblico, ma sempre archivi sono anche se hanno caratteristiche diverse perchè costruiti o concepiti per usi diversi (un iphone per poterlo portare in tasca e poterci anche telefonare; la sormani per poterci entrare dentro e consultare comodamente i libri ivi custoditi)
perdonate ma io ingenuamente pensavo che la premessa iniziale, cioè i temi trattati nell'articolo ed il fatto che vi si potesse includere anche la fotografia, fosse cosa evidente e condivisa da tutti, pensavo anzi che se ne fosse già abbondantemente parlato |
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LorenzaF utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Lun 16 Nov, 2009 10:11 pm Oggetto: |
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blackmouse, citavo l'odore del rodinal come esempio di risposta banalizzata
mi interessano invece moltissimo le ragioni irrazionali (o forse non razionalizzate) per cui si fotografa |
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StefanoR utente
Iscritto: 17 Giu 2005 Messaggi: 407
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 8:26 am Oggetto: |
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La domanda mi sembra interessante. Penso che la ricerca della qualità, nel nostro specifico di fare foto migliori, sia insita in ognuno di noi. Penso anche che questa presunta spinta si manifesti con modalità diverse. La foto migliore per mio figlio adolescente è quella che lo fa ridere, per mia suocera è quella che mostra il bel rosso dei capelli della nipote, un vecchio amico mi ha chiesto se volevo un libro di Giacomelli perchè a lui non piaceva e in casa impicciava ... magari per me la qualità è riuscire a portare a termine un percorso fotografico. Si può anche fare un passo indietro, come chiedi, e domandarsi perchè questa soddisfazione è così importante. L'inizio, la scintilla iniziale, il perchè si fotografa è per me in realtà un mistero. C'è comunque qualcosa nell'articolo che mi risuona, una ricerca di elenchi, un bisogno di catalogare, una illusione di poter schedare la propria vita attraverso continue registrazioni ... mah ... non so, magari sono solo banalità ...
ciao
p.s.
anche io sono cresciuto con belle foto, nessun professionista in famiglia ma nonno e madre appassionati e dotati ... |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 8:36 am Oggetto: |
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A me sembra un po ipocrita e vigliacco non ammettere che scattando, se si escludono le foto ricordo fatte a casaccio dai non appassionati, si cerchi di produrre qualcosa di esteticamente gradevole e significativo.....ovvero passando anche per il costante miglioramento delle proprie capacità tecniche, artigianali direbbero alcuni, si operi con spirito da artisti.
Cio' a me pare evidente anche sbirciando nelle gallerie di molti ......anche nella tua cara Lorenza.
Bisogna anche considerare pero' le centinaia di amatori, in genere maschi, tecnomaniaci, alla continua conquista dell'ultimo prodotto ipercostoso uscito sul mercato. E se è grosso e lungo ancora meglio .....
Ma in genere questi ultimi non sono interessati a migliorare i propri scatti. Al massimo cercano sfocati esagerati e foto supernitide ricorrendo ad obiettivi ai limiti dell'impossibile (anche come costi.). La "spinta irrazionale" in questo caso è quindi la piu' vecchia del mondo ....
Il fascino del simbolo fallico.
Ma lascerei questa categoria fuori dal discorso.  _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
Qui' Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore. |
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 9:19 am Oggetto: |
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LorenzaF ha scritto: | Matteo, gli esempi che fai tu sono tutti archivi, cioè raccolte di documenti; quello personale, ad esempio un iphone oppure il mio ufficio, è un archivio privato; quello fruibile da tutti, ad esempio un forum web o la bilbioteca sormani, è pubblico, ma sempre archivi sono anche se hanno caratteristiche diverse perchè costruiti o concepiti per usi diversi (un iphone per poterlo portare in tasca e poterci anche telefonare; la sormani per poterci entrare dentro e consultare comodamente i libri ivi custoditi)
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so che son tutti archivi, per quello ho fatto la domanda.
mi ripeto, quando rendo fruibile un archivio personale sono nel campo dell'espressione? Credo di sì. Sto dicendo "IO" e tanto basta per migliorare nell'impacchettamento del mio archivio.
cià |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 9:49 am Oggetto: |
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In diversi risvolti un insieme di risposte problematico.
Sembra che non siano riconosciute le caratteristiche che ci distinguono dagli altri animali: la volontà di rappresentazione, la volontà di operare compiutamente proiettandosi nel futuro e riconoscendo il passato.
Ribalterei:
Perchè molti esseri umani delegano l'esigenza primaria di rappresentazione alla casa, al suo arredamento, ai figli, in prima battuta?
Perchè lasciano un margine di non-finito, non definitivo, in tanta parte delle attività che dicono essere indispensabili per il proprio capirsi e agire nel mondo?
La scelta che casca sulla fotografia, sulla rappresentazione che vuole sembrare prodotta in maniera automatica, parrebbe determinata dalla natura del manufatto fotografico che consente di produrre cose anche pessime ma mediamente soddisfacenti per l'onda dei ricordi che si portano appresso, evitando il confronto con la manualità massiccia e poco falsificabile delle altre arti.
ciao
c. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 12:35 pm Oggetto: |
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LorenzaF ha scritto: | daniele, tutte e tre le attività che hai citato consistono nel trasfondere qualcosa di immateriale in un supporto scritto, cioè renderlo un documento, quindi documentare |
penso basta mettersi d'accordo prima sul significato di documento che nel gergo fotografico ha un senso, letteralmente un altro
dal tuo post non avevo capito cosa intendevi, ma anche rileggendolo faccio fatica  |
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StefanoR utente
Iscritto: 17 Giu 2005 Messaggi: 407
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 3:23 pm Oggetto: |
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Eppure io penso che quella del "ricordo" sia una falsa esigenza. Il potere evocativo della vista è molto minore rispetto a quello degli altri sensi. A chi non è capitato di essere letteralmente travolto dal ricordo anche molto lontano evocato da un profumo, o da una banale canzone. L'immagine fotografica usa altre vie, forse più razionali, magari a causa della ridondanza insita nel mezzo.
ciao |
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felixbo utente attivo

Iscritto: 11 Mar 2007 Messaggi: 2108 Località: Roma-Gioiosa Marea (ME)
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Inviato: Mar 17 Nov, 2009 6:05 pm Oggetto: |
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Robert Adams dixit:
"Vale la pena, infine, di aggiungere una verità evidente a proposito di molti fotografi di paesaggio: una persona non si affanna a lungo con un banco ottico nel vento, nel caldo o nel freddo solo per illustrare una filosofia. C'è una sola cosa che può continuare a farti arrampicare sulle rocce, a rischiare il morso dei serpenti, a schiacciare continuamente mosche: il vedere. E' unicamente il piacere e l'impegno verso ciò che si vede, non verso ciò che si può comprendere razionalmente, a giustificare una fatica altrimenti priva di senso".
La condivido, per la Fotografia in genere... |
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