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Primo sviluppo negativo e prime stampe, chiedo consigli...
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yure
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MessaggioInviato: Mar 22 Set, 2009 5:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh però voglio vederti a fare stampe 30x40 e su, magari con la testa dell'ingranditore al massimo dell'altezza, a un quinto piano di un palazzo in città, a rischio metropolitana e autobus, lì la gestibilità aumenta minimizzando i rischi... chiaro su stampe 12x18 il calo non lo vedi (io però per esempio anche sul 12x18 il passaggio dalla tutta apertura a un paio di stop di chiusura col focometro lo noto eccome anche con obiettivi blasonati). Che poi a f22 non ci siano cadute di qualità è tutto da vedere, anche lì con un Rodagon 50 f4 alla massima chiusura la caduta ai bordi c'è eccome, e la si nota anche sul 12x18, diverso è per esempio stampando il 35mm con un 75 o un 80, anche a f22 il fotogramma resta nella zona di massima leggibilità della lente e rende bene... insomma ogni camera oscura ha la propria "identità", i propri problemi e i propri vantaggi Smile
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.oesse.
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MessaggioInviato: Mar 22 Set, 2009 6:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

yure ha scritto:
Beh però voglio vederti a fare stampe 30x40 e su, magari con la testa dell'ingranditore al massimo dell'altezza, a un quinto piano di un palazzo in città, a rischio metropolitana e autobus, lì la gestibilità aumenta minimizzando i rischi... chiaro su stampe 12x18 il calo non lo vedi (io però per esempio anche sul 12x18 il passaggio dalla tutta apertura a un paio di stop di chiusura col focometro lo noto eccome anche con obiettivi blasonati). Che poi a f22 non ci siano cadute di qualità è tutto da vedere, anche lì con un Rodagon 50 f4 alla massima chiusura la caduta ai bordi c'è eccome, e la si nota anche sul 12x18, diverso è per esempio stampando il 35mm con un 75 o un 80, anche a f22 il fotogramma resta nella zona di massima leggibilità della lente e rende bene... insomma ogni camera oscura ha la propria "identità", i propri problemi e i propri vantaggi Smile

vedni un po della roba che hai in firma e compra una colonna come si deve. Io non abito al 5 piano ma al sesto e passa il tram e la metro ma non vibra niente.

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yure
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Iscritto: 18 Set 2004
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MessaggioInviato: Mar 22 Set, 2009 6:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La colonna è buona, ma dal piano alla lente ci passa legno, ferro, la plastica delle cremagliere... non è questione di qualità, ma di fisica.

A ogni modo a costo di ripetermi, ogni camera oscura è un'esperienza a parte, fatta di equilibri e soluzioni sempre più empiriche che assolute. Io mi trovo meglio con tempi più rapidi, da allungare quel tanto che basta per le occasionali schermature. E cmq, (e anche questo lo diceva Adams) i tempi troppo lunghi e massimo della chiusura sono da scongliare, primo perchè alle massime chiusure non è infrequente che la lente produca del focus shifting, anche con obiettivi blasonatissimi. Secondo perchè va tenuto il conto lo stress termico al quale è sottoposto il negativo con sessioni di esposizione troppo lunghe, in particolare sul 35mm dove non sono rari portanegativi privi di vetro antinewton e la pellicola può deformarsi, con tutti i problemi che questo causa (in primis distorsioni e messa a fuoco sballata, irregolare o non omogenea tra centro e bordi). Just my two cents (che non userò per un'altra colonna perchè sono felice così e le mie stampe mi soddisfano).

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roby1chenoby
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MessaggioInviato: Gio 24 Set, 2009 11:08 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao a tutti,
per mia sicurezza pensavo di stare sui 25-30" come tempo di stampa così anche un secondo di errore non mi modificherà più di tanto la resa finale (fin che non ho preso mano almeno) e cmq penso che ognuno è giusto che faccia come meglio si trova, se ad una persona stampa in 4" e si trova bene che problema c'è? io da neofita al momento mi trovo meglio con tempi che mi permettano una certa "elasticità" visto che non ho un esposimetro da ingranditore e un timer (ovvero ce l'ho ma devo tentare di ripararlo), poi più avanti si vedrà Smile
Cmq continuo questo thread e ritorno in tema per chiedervi un altro parere, l'altro giorno durante la seconda sessione di stampe ho utilizzato come developer il Dektol in soluzione 1:3 (come consigliato da Ansel Adams) ed il filtro 2 per le carta RC IV multigrade ma ho notato che nelle stampe ho pochi mezzitoni ed inoltre che l'immagine appare dopo pochissimo tempo dall'immersione nel developer e che anche una permanenza maggiore non produce cambiamenti significativi (o almeno alla luce rossa non appaiono come tali)...così mi è venuto un dubbio: non è che ho sovraesposto la stampa? ovvero vedendo che la stampa era un pò "scialba" (mancanza di nero puro sulle zone dove doveva esserci) ho forse interpretato questo come una carenza di tempo di sviluppo e l'ho aumentato mentre forse dovevo agire sul filtro portando magari il contrasto a 3 ed aumentando il tempo di permanenza della stampa nel developer?
Poi mi è venuto da pensare una cosa: sarebbe possibile usare diluizioni maggiori per il Dektol in modo da avere più controllo in fase di sviluppo o sono sconsigliate? voi che fate?
Un grazie come sempre ed a presto!

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mrgilles
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MessaggioInviato: Gio 24 Set, 2009 2:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

roby1chenoby ha scritto:
...così mi è venuto un dubbio: non è che ho sovraesposto la stampa? ovvero vedendo che la stampa era un pò "scialba" (mancanza di nero puro sulle zone dove doveva esserci) ho forse interpretato questo come una carenza di tempo di sviluppo e l'ho aumentato mentre forse dovevo agire sul filtro portando magari il contrasto a 3 ed aumentando il tempo di permanenza della stampa nel developer?


che sappia io il tempo di sviluppo della carta è fissato.. cioè se il tal rivelatore dice 60", quelli sono.. lasciarla di più non serve, in quanto tutta la superficie esposta viene sviluppata in quell'intervallo di tempo. Anche tirarla fuori prima dallo sviluppo (in caso di sovraesposizione in stampa) è controproducente perché ottieni neri fiacchi e bianchi bucati. Io giocherei su contrasto/esposizione con i buoni provini a scalare.

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scavenger73
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MessaggioInviato: Gio 24 Set, 2009 7:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma il negativo come è? Che indice di contrasto (più o meno) ha?
Da quanto letto credo tu stampi a condensatore...magari c'e' qualcosa da rivedere nell'accoppiata carta/rivelatore (il dektol però non l'ho mai usato). Magari il negativo troppo 'morbido' + rivelatore 'soft' non ha la resa che ti aspetti....Prova a controllare bene il negativo, oppure, come dici tu, si tratta solo di una mancanza di contrasto....ma questo è relativo al gusto personale...
Però se come dici tu mancano i neri pieni....

P.s. se dico castronerie correggetemi..... Wink

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roby1chenoby
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 7:57 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Imbarazzato effettivamente avete anche ragione...se non dico come era messo il negativo e che ingranditore uso...
Come ingranditore ho un Durst M670 con condensatore 24x36 montato (ma ho anche quello per il 6x6) e come obiettivo sto usando un 50mm f2.8 e come focale di lavoro uso f11 e quando ho stampato la temperatura era di circa 24,5°
La foto è una foto di un albero con un parziale controluce, c'è una persona alla base dell'albero e da negativo leggo bene la trama sull'albero e la persona (essendo un pochino più illuminata) è in ombra ma tutte le sue aree sono molto dettagliate, quindi direi che il negativo ha un contrasto medio alto ma non elevatissimo. Ora ci sono delle specifiche aree in cui so esserci un nero pieno (ad esempio la maglietta della persona era nera) e per farle arrivare al nero vien fuori che in stampa ho pochi mezzi toni soprattutto nelle foglie dell'albero...ora se abbasso il tempo diviene tutto un pò scialbo in quanto non raggiungo il nero e così mi era venuto quel dubbio. Il Dektol è un rivelatore generico e non si può certo definire soft ma il mio "stupore" maggiore derivava dalla velocità con la quale le immagini appaiono, leggendo il libro di Adams lui ad esempio consigliava una maggior permanenza nel developer per avere cercare di aumentare un pochino il contrasto finale oppure al contrario per cercare di avere un contrasto minore consigliava di fare dei passaggi rivelatore-acqua-rivelatore-acqua-rivelatore ma io con i tempi che mi trovo penso farei fatica a gestirli in quanto mi sembra che l'immagine già dopo un 10-15 di secondi sia bella e pronta da stoppare; da qui l'idea di diluire maggiormente il dektol per avere un azione più lenta, ma non so se faccio peggio e mi trovo con maggior difficoltà di sviluppo...
Che dite provo ad alzare il contrasto da 2 a 3 e 1/2 e riduco un pochino il tempo di stampa? Io cmq una prova con il dektol 1+5 va a finire che la faccio...tanto per togliermi uno sfizio...
Come rivelatore standard per la carta cosa usate? io sono partito dal Dektol in quanto era lo sviluppo standard di AA Smile
A leggervi presto,
RC

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.lorenzo.
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 9:06 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il tempo di sviluppo diventa un fattore importante e su cui è possibile agire nel caso di carta baritata.
La RC spesso e volentieri ha un agente di sviluppo incorporato, che agisce molto rapidamente non appena la stampa viene immersa in un bagno alcalino. Gli effetti del tempo di permanenza nel rivelatore (e talvolta anche del tipo di rivelatore) sono spesso impercettibili.

Ciao,
Lorenzo
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roby1chenoby
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 2:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

.lorenzo. ha scritto:
Il tempo di sviluppo diventa un fattore importante e su cui è possibile agire nel caso di carta baritata.
La RC spesso e volentieri ha un agente di sviluppo incorporato, che agisce molto rapidamente non appena la stampa viene immersa in un bagno alcalino. Gli effetti del tempo di permanenza nel rivelatore (e talvolta anche del tipo di rivelatore) sono spesso impercettibili.

Ciao,
Lorenzo


....questo spiegherebbe molte cose...in effetti avevo sentito parlare di carte con agente di sviluppo incorporato ma non credevo fossero diffusissime tra le RC...ignoranza mia. ho guardato anche nella documentazione tecnica e non riportano che la Ilford Multigrade RC IV abbia l'agente incorporato...si vede che lo danno ormai per scontato... a questo punto mi comprerò anche delle carte baritate per divertirmi di più in fase di sviluppo e provarne i varii gradi all'aumantare del tempo di permanenza.
io al momento uso il dektol ma voi che rivelatore usate per la carta?
Grassie ancora ed a presto!

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.oesse.
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 2:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

roby1chenoby ha scritto:
.
io al momento uso il dektol ma voi che rivelatore usate per la carta?
Grassie ancora ed a presto!


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yure
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 2:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

roby1chenoby ha scritto:
:
Che dite provo ad alzare il contrasto da 2 a 3 e 1/2 e riduco un pochino il tempo di stampa?


Dipende, con carta a contrasto variabile, da che tipo di filtratura per il contrasto usi, se a filtro singolo o doppio, cioè se usi solo il filtro giallo o quello magenta, o se usi una combinazione di entrambi. Se usi il filtro doppio (giallo e magenta) in linea di massima puoi provare diversi livelli di contrasto senza cambiare il tempo di l'esposizione, quindi puoi aumentare senza modificare i tempi.

Se utilizzi solo il giallo o solo il magenta invece devi riprovinare perchè l'esposizione cambia al variare del livello di filtratura.
I valori li trovi in genere sulle istruzioni della carta (trovi i pdf online molto facilmente).

Ricorda che la regola generale per il contrasto è di regolare l'esposizione di stampa per le alte luci e di controllare le ombre agendo sulla filtratura, chiudendole quanto desiderato.

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roby1chenoby
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 2:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

yure ha scritto:
Dipende, con carta a contrasto variabile, da che tipo di filtratura per il contrasto usi, se a filtro singolo o doppio, cioè se usi solo il filtro giallo o quello magenta, o se usi una combinazione di entrambi. Se usi il filtro doppio (giallo e magenta) in linea di massima puoi provare diversi livelli di contrasto senza cambiare il tempo di l'esposizione, quindi puoi aumentare senza modificare i tempi.

Se utilizzi solo il giallo o solo il magenta invece devi riprovinare perchè l'esposizione cambia al variare del livello di filtratura.

Ricorda che la regola generale per il contrasto è di regolare l'esposizione di stampa per le alte luci e di controllare le ombre agendo sulla filtratura, chiudendole quanto desiderato.

Ciao Yure,
ti ringrazio della frase finale, è importante avere suggerimenti così concisi ma preziosi quando si è agli inizi. Per i filtri al momento ho a disposizione il set della ilford da 12 filtri da posizionare sul cassetto dell'ingranditore subito prima del condensatore; sto utilizzando solo il "foglietto" da 2 per stampare morbido e poi decidere quanto contrastare, ho letto sulle schede tecniche che fino al 3 1/2 l'esposizione non cambia mentre da 4 in su devo raddoppiare i tempi. Ma tu mi consigli quindi di provare anche combinazioni di fogli tipo il 2 ed il 3 assieme? o ho sbagliato a capire?
Grazie ancora ed a presto!

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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 3:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

yure ha scritto:
Dipende, con carta a contrasto variabile, da che tipo di filtratura per il contrasto usi, se a filtro singolo o doppio, cioè se usi solo il filtro giallo o quello magenta, o se usi una combinazione di entrambi. Se usi il filtro doppio (giallo e magenta) in linea di massima puoi provare diversi livelli di contrasto senza cambiare il tempo di l'esposizione, quindi puoi aumentare senza modificare i tempi.

.


scusa ma su questo punto non sono per niente concorde. Che tu usi sia un filtro alla volta (o magenta o giallo) che tutti e due,i tempi cambiano eccomen. Basta prendere la formuletta riportata sul manuale della testa dell'ingranditore e verificarla utilizzando i coefficenti di assorbimento per verificare che i tempi cambiano, eccome se cambiano.
Parti da un livello di giallo e magenta al valore 30 (per esempio) e poi porta il giallo a 0 ed il magenta a 130..... minimo ci balla uno stop.

.oesse.

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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 3:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

roby1chenoby ha scritto:
Ma tu mi consigli quindi di provare anche combinazioni di fogli tipo il 2 ed il 3 assieme? o ho sbagliato a capire?
Grazie ancora ed a presto!


Roby,
Yure si riferisce agli ingranditori con testa a colori, in cui le componenti di filtraggio giallo e magenta si regolano separatamente.
Nel tuo caso, usa un solo filtro nel cassetto.
L'esposizione va regolata di volta in volta, fidati dei tuoi occhi più che dei foglietti Smile

Ciao,
Lorenzo
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yure
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 3:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@roby: ah pensavo usassi una testa a colori, allora sì, devi riverificare l'esposizione a ogni cambio di contrasto, la filtratura doppia come ha detto lorenzo si può usare con le teste a colori.

@oesse: infatti ho scritto "in linea di massima"... a ogni modo:

"Two methods can be used to vary contrast when using dichroic filters. The first table titled “SINGLE FILTER METHOD” requires technicians to modify exposure when changing filtration. Exposure can be relatively maintained by using the “TWO FILTER METHOD”." (dalle note della Ilford Multigrade IV)

"The single filter method has the benefit of minimizing exposure times, by minimizing the total filter density. It has the disadvantage, however, that every contrast modification must be compensated by a substantial exposure adjustment in order to achieve a consistent highlight density. The dual filter metod, on the other hand, uses Y and M filtration in harmony to mantain exposure, while altering paper contrast". (dal libro "Way Beyond Monocrome")

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scavenger73
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MessaggioInviato: Ven 25 Set, 2009 10:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io uso il Neutol....generico anche quello
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