Espatrio in USA

[Alvise]

La prossima settimana andrò negli Stati Uniti per 2 settimane di vacanza, ovviamente porterò con me la mia amata reflex con annessi obiettivi... Potrebberò farmi problemi in dogana, particolarmente al rientro? Ossia potrebberò "accusarmi" di aver comprato in America il materiale e farmi pagare le tasse? Se si come posso tutelarmi?
Vi ringrazio in anticipo

[AleZan]

Portando gli scontrini/fatture che comprovano l'acquisto precedente al viaggio.
In generale però è rarissimo che incorrano problemi di questo tipo...

[Olympus]

io mi son sempre chiesto come funziona sta storia delle dogane areoportuali.
Non so se ancora si tramanda la leggenda èper cui arrivi alla dogana americana e devi tenerti la reflex al collo appena comprata a newyork per poter dimostrare che invece l'avevi gia in possesso

[Alvise]

E se io prima di partire mi facessi rilasciare dalla dogana italiana un documento che attesta il mio possesso del materiale fotografico? Perchè non so se riesco a rintracciare i singoli scontrini di ogni obiettivo

[Oja]

[sfotografo]

Saro` sfigato io, ma la dogana m'ha sempre fermato. La soluzione piu` semplice e` dichiarare il materiale che hai in uscita.

Leggi qui, pagina 9.

-- sfoto

[alepacca]

Anni fa, un mio amico si faceva fare dall'impiegato del Comune una dichiarazione di possesso.

Portando il materiale fotografico, l'impiegato compilava una dichiarazione con i numeri di serie ed il modello, attestandone il possesso a quella data, chiaramente precedente al viaggio.

[AleZan]

Una volta, ti parlo di vent'anni fa, poi non mi è più servito, le Camere di Commercio rilasciavano un Carnet di esportazione temporanea. Ma era una procedura inutilmente complicata. Era riportata la lista di ciò che esportavi con i n. di matricola.
Con quello ti presentavi ad ogni dogana che passavi (in entrata e in uscita) e dovevi farlo vidimare. Non ti racconto cosa è stato il passaggio alla frontiera Senegal-Gambia....

[Marty McFly]

[Anonimo.]

1) i doganieri sanno riconoscere da trecento metri la roba comprata all' estero o in Italia. In alcuni casi poi i numeri di matricola hanno incluso il codice-Paese, altre volte basta la spina del caricabatterie con le lamelle invece dei pioli (ho visto "stampare" mezzo volo da NY solo sui caricabatterie).
2) in ogni caso è il doganiere a dover provare che la tua macchina è di contrabbando, non il contrario. La documentazione serve solo a evitare antipatici rallentamenti.
3) se proprio vuoi stare tranquillo preparati una lista delle tue cose e fattela timbrare dalla dogana dell'aeroporto di partenza. Per gli Stati Uniti ovviamente serve solo al rientro in Italia, ma se andassi in qualche Paese con grosse tasse sull' import (per rispondere a McFly) ti potrebbe servire anche quando arrivi LA'. Io l'ho dovuta presentare in un viaggio in Siria, per esempio, e un anno anche in Egitto: ci sono posti dove con una D70 ti ci pagheresti due mesi di vacanza con la famiglia.

Alberto

[sfotografo]

[Anonimo.]

[sfotografo]

Comunque c'e` un "trucco" (cavillo della legge) che mi spiegarono quelli della dogana l'ultima volta che venni beccato. Non lo ricordo esattamente e da quell'anno e` anche cambiata la normativa... mi sembra che pagando dazi/tasse/ecc. per l'oggetto piu` costoso il resto venga fatto rientrare in una specie di franchigia.

-- sfoto

[Dreamer77]

Più che altro anceh io avrei un dubbio , sempre per viaggi negli USA : ho letto che non è possibile fotografare aereoporti al loro interno quindi chiedo se è possibile portarsi la reflex come bagaglio a mano

[Anonimo.]

[Dreamer77]

[Olympus]

[sfotografo]

[Anonimo.]

[klasan]

Per esperienza personale, ho sempre portato la mia cara reflex negli stati uniti, come bagaglio a mano ovviamente, e non ho mai avuto problemi in tanti anni. Pur avendo sempre portato la fattura d'acquisto, nessuno se n'è mai interessato.
Concludendo... vai tranquillo