Il senso dell'ignoto

[claudiom]

Partendo dalle macchie mie e di Paolo...

Il senso dell'ignoto per noi chimici è, anche dopo molti anni di routine, (p)arte integrante del processo, non sappiamo mai davvero come saranno le foto che abbiamo stampato, lo sviluppo è una vera epifania, un disvelamento, una emozione vera, come la montagna o il mare dietro la curva della strada.

Senza senso dell'ignoto non c'è avventura.

La fotografia chimica è avventurosa, l'altra non lo è.
(d'ora in poi chiamerò la foto digitale "altra" come i tifosi del Torino chiamano l'altra squadra della città, quella col nome impronunciabile)

Anche le macchie aiutano a stare svegli, ne abbiamo tutti bisogno.

ciao
claudiom

[impressionando]

Verissimo!
Dopo anni e anni..... quando apro la tank, quando giro il foglio nella bacinella, quando apro la busta del lab.....
....sempre emozione.
Ricordo tutte le foto scattate e le aspetto, "l'altra" la scatti e te la scordi....

[mrblue]

[.oesse.]

usare chimici non significa essere chimici.
sul resto posso anche concordare.

[lowen]

[PaoloSelva]

Possiamo dire che la fotografia chimica equivale a guidare un'auto d'epoca, magari un po' imperfetta, ma con ampi spazi lasciati all' artigianale sensibilità, mentre quella digitale corrisponde ad una vettura di ultima generazione dotata di cambio automatico e self-parking ?
Paolo

[impressionando]

[TARKUS]

[marcoz71]

mi ricordo il mio primo rullino del 1987 spedito al lab... non arrivavano mai le stampe, fu una settimana lunghissima... e poi quando arrivò fu festa, ma non per la qualità degli scatti però... il senso dell'ignoto...
e così andò avanti per anni e anni, spedizione del rullo o consegna direttamente al lab e fremente attesa... i risultati piano piano miglioravano, ma non erano mai quello che pensavo, a volte erano meglio, altre non ero soddisfatto... il senso dell'ignoto...
poi nel 2004 ho provato il digitale e da allora ho stampato poco e quel poco l'ho guardato pochissimo, maledetto monitor!
ora (dopo il raduno di RE) mi si è risvegliata la vecchia e latente voglia per la co e per il bn, è esplosa di colpo ed ho dovuto subito soddisfarla, pur non sapendo a cosa esattamente andavo incontro... ora non devo più attendere per svelare "l'ignoto" che separa il click dalla stampa, ora se non ho la stampa in mano non posso lamentarmi con la posta... e se il risultato è un disastro colpa mia, dalla A alla Z... il senso dell'ignoto...
è stata una bella sorpresa, vorrei aver più tempo... oserei quasi dire che non vedo l'ora di andare in pensione, ma non bruciamo le tappe... ogni cosa a suo tempo...
bello!

[Andre@]

PAROLE SANTE!!!!!

[Tomash]

Quando lavoro di chimico ogni tanto mi dico:
"Oggi ho sviluppato meglio dell'altra volta"
Difficile dire altrettanto davanti ad un PC.

[fast2]

[impressionando]

[TARKUS]

[Tomash]

[fast2]

Ti confondi. Con l'ingranditore puoi ricominciare quante volte vuoi e non c'e' limite agli effetti speciali se li sai fare.

[impressionando]

Mhmmm hai una strana idea della CO....
....ci sei mai entrato?

[Zonker]

[CTONY]

Parole sante Claudio, dopo anni di CO il momento di aprire la tank mi offre sempre un senso di curiosità ed emozione come fosse la prima volta. La stampa stessa, sebbene annotati i vari passaggi e rifatti maniacalmente, ti offrono sempre una possibilità di sperimentare ed avere risultati inaspettati su alcuni particolari.
Non conosco bene il lavoro al PC, e lo rispetto, ma personalmente lo trovo meno emozionante.

Ciao.

[Shedar]

Chissa' se Leonardo, dipingendo la Gioconda, pensava: "chissa' quale sarà il risultato"?

Mi sa di no

Piu' le capacità artigianali si sviluppano, meno incognite si presenteranno.
Sia nel digitale ....sia con il chimico. Basta pensare a quanta tecnica A. Adams sbrodola nei suoi testi ....

L'imprevisto invece è altra cosa. Succede anche ai digitalisti di vedere una scheda di memoria andare a farsi benedire con dentro le foto piu' importanti della vita ...