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StanleyK utente
Iscritto: 05 Set 2008 Messaggi: 387
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Inviato: Dom 28 Giu, 2009 2:58 pm Oggetto: Come si usa questo flash? |
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Ho da anni un flash manuale Philips che è sempre rimasto in un cassetto. Oggi ho provato a montarlo sulla mia D90 e con stupore ho scoperto che funziona benissimo!
Il problema è che non riesco a capire che parametri devo impostare. Come potete vedere dalla foto, c'è una ghiera con vari numeri che non riesco a decifrare. Qualcuno mi può aiutare?
Io non ho mai usato il flash se non raramente quello della d90, quindi sono completamente a digiuno a riguardo!
Grazie!
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_________________ Rolleiflex 3,5F Planar 75mm - Nikon Fm - Nikon F801s - Holga 120N. |
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StanleyK utente
Iscritto: 05 Set 2008 Messaggi: 387
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Inviato: Dom 28 Giu, 2009 3:02 pm Oggetto: |
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Frontale invece è cosi
A che può servire quella levetta nel cerchio?
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_________________ Rolleiflex 3,5F Planar 75mm - Nikon Fm - Nikon F801s - Holga 120N. |
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NickZ utente attivo

Iscritto: 10 Apr 2006 Messaggi: 2011 Località: Torino
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Inviato: Dom 28 Giu, 2009 4:47 pm Oggetto: |
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Allora vediamo se posso aiutarti:
innanzitutto devi posizionare la ghiera col la freccetta su giusto valore ASA/DIN che poi sarebbe la sensibilità della "pellicola"
Supponi di avere impostato una pellicola da 200.
Metti a fuoco il soggetto, l'obbiettivo ti indica che si trova a 6 mt.
Ecco che nella scala scacchettata ci trovi l'esatta impostazione del diaframma da applicare per la tua foto.
Quella piccola servocellula sul frontale, serve semplicemente a rilevare la giusta quantità di luce che il flah dovrà erogare una volta colpito il soggetto.
Se per ipotesi metti un pezzo di nastro su quella cellula, il flash erogherà la massima potenza.
Potrei sbagliare ma giudicare dalla scala che vedo direi che il tuo flash abbia un NG di circa 30/32 una bella potenza direi.
_________________ Fuji Finepix S9500; Yashica FX3 Super; Nikon 601 AF; Nikon Nikonos IV; Zenza Bronica ETRS/i;
Album dei Fujisti |
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StanleyK utente
Iscritto: 05 Set 2008 Messaggi: 387
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Inviato: Dom 28 Giu, 2009 4:59 pm Oggetto: |
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Grazie mille!! Ora comincio a capirci qualcosa!
_________________ Rolleiflex 3,5F Planar 75mm - Nikon Fm - Nikon F801s - Holga 120N. |
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yeti nuovo utente

Iscritto: 31 Mar 2008 Messaggi: 38
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 11:56 am Oggetto: |
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ho sentito dire che i "vecchi" flash hanno tensioni elettriche sul contatto caldo molto più elevate dei modelli recenti, e si corre il rischio di "friggere" la delicata elettronica delle fotocamere digitali...a qualcuno risulta se ciò sia vero?
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v3rsus utente attivo
Iscritto: 10 Ott 2005 Messaggi: 1838 Località: Torino
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 12:17 pm Oggetto: |
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yeti ha scritto: | ho sentito dire che i "vecchi" flash hanno tensioni elettriche sul contatto caldo molto più elevate dei modelli recenti, e si corre il rischio di "friggere" la delicata elettronica delle fotocamere digitali...a qualcuno risulta se ciò sia vero? |
Assolutamente vero, da qualche parte in rete trovi tabelle con i vari voltaggi e/o compatibilità.
Per il resto, considerato il costo dei flash attuali(magari di concorrenza), difficilmente proverei su slitta un flash di dubbia provenienza sulla mia dslr.
_________________ ...D300, MB-D10 Phottix, F80, MB-16, 17-50 f/2.8 VC, 35mm f/2D, 50mm f/1.4D, Af-s 70-300 VR, Sb-800, filtri vari, paraluce, 8+8+16GB di Sandisk Extreme III, Ilford HP5...Compattina Waterproof Olympus 6010
Le mie millemilaaa trattative... |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 12:22 pm Oggetto: |
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yeti ha scritto: | ho sentito dire che i "vecchi" flash hanno tensioni elettriche sul contatto caldo molto più elevate dei modelli recenti, e si corre il rischio di "friggere" la delicata elettronica delle fotocamere digitali...a qualcuno risulta se ciò sia vero? |
Verissimo.
Controllare il famoso database su http://www.botzilla.com/photo/strobeVolts.html
Alberto
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v3rsus utente attivo
Iscritto: 10 Ott 2005 Messaggi: 1838 Località: Torino
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 12:33 pm Oggetto: |
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Alberto Nencioni ha scritto: | yeti ha scritto: | ho sentito dire che i "vecchi" flash hanno tensioni elettriche sul contatto caldo molto più elevate dei modelli recenti, e si corre il rischio di "friggere" la delicata elettronica delle fotocamere digitali...a qualcuno risulta se ciò sia vero? |
Verissimo.
Controllare il famoso database su http://www.botzilla.com/photo/strobeVolts.html
Alberto |
Grazie Alberto , era la pagina web che ricordavo (della quale nel post sopra) ma non avevo nei preferiti.
_________________ ...D300, MB-D10 Phottix, F80, MB-16, 17-50 f/2.8 VC, 35mm f/2D, 50mm f/1.4D, Af-s 70-300 VR, Sb-800, filtri vari, paraluce, 8+8+16GB di Sandisk Extreme III, Ilford HP5...Compattina Waterproof Olympus 6010
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gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 10:43 pm Oggetto: |
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Alberto Nencioni ha scritto: | yeti ha scritto: | ho sentito dire che i "vecchi" flash hanno tensioni elettriche sul contatto caldo molto più elevate dei modelli recenti, e si corre il rischio di "friggere" la delicata elettronica delle fotocamere digitali...a qualcuno risulta se ciò sia vero? |
Verissimo.
Controllare il famoso database su http://www.botzilla.com/photo/strobeVolts.html
Alberto |
La soluzione per usare in tutta sicurezza un vecchio lampeggiatore elettronico su una fotocamera digitale è semplice, anche se occorre mettere mano al saldatore.
Basta realizzare qualcosa di simili ad un servolampo, con un diodo al silicio che verrà collegato alla fine di un cavetto di opportuna lunghezza e fissato in qualche modo vicino al piccolo lampeggiatore della reflex digitale.
Il segnale viene fatto arrivare (tramite un condensatore) ad un circuito elementare, al limite un flip-flop con due soli transistor, per i raffinati un circuito Op-amp (operational amplifier), che aziona un semplice diodo SCR (ed in questo caso devi misurare con un tester voltaggio e polarità sul cavetto del lampeggiatore) o un TRIAC.
In questo modo non c'è nessun contatto fisico o elettrico fra la preziosa fotocamera ed il lampeggiatore, che parte con un ritardo assolutamente trascurabile dopo che il lampeggiatore della fotocamera ha fatto il suo lavoro ... nel suo piccolo.
Ai miei tempi ... si, ai miei tempi chi si dilettava di fotografia faeva anche questo!
Che tristezza ... ho pubblicato su Nuova Fotografia (Rivista ormai morta e sepolta da anni) nel lontano Novembre 1979 un mio progetto che, nella sua semplicità, potrebbe essere attuale ancora oggi per ridare nuova vita ai vecchi lampeggiatori elettronici (che fra l'altro erano molto potenti).
Ma ormai chi ha ancora voglia di affrontare i problemi invece di acquisatre la soluzione giaà pronta?
_________________
Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα. |
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gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 10:44 pm Oggetto: |
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Inviato due volte ... scusate!
Ma ne approffitto per aggiungere che il lampeggiatore è la versione meno potente del 38 CTB, dovrebbe risalire alla metà degli anni '70.
Ne ho ancora due in casa, usavo il 38 CTB (che a parte la potenza è identico a quello fotografato) all'interno di una custodia nella foto subacquea.
Credo che anche il 31 CT avesse la possibilità di lavorare, oltre che a piena potenza, su 3 diaframmi in modalità "Computer" ... a 21 DIN (che poi sarebbero 100 Asa, oggi 100 Iso) si poteva impostare diaframma f/16, f/8 e f/4, arrivando così a ben 10 metri con il diaframma più aperto.
Anzi è certamente così ... noto adesso che sul regolo posteriore compaiono i valori di range con i colori blu, rosso e giallo come nel mio 38 CTB, ed i diaframmi da utilizzare sono quasi gli stessi (solo un po' più aperti).
Il colore che vedi nella finestrella anteriore (cambia spostando il cursore) è quello che deve essere utilizzato per stabilire il diaframma nella scala sulla parte posteriore, naturalmente dopo aver impostato sul regolo circolare il valore in DIN della pellicola usata.
Usando quel diaframma la foto sarà esposta correttamente se la distanza è inferiore a quella massima (come è impostato il tuo lampeggiatore devi chiudere quasi a f/22 ... ma arrivi a poco più di due metri).
Non ci crederete, ma il 38 CTB arrivava tranquillamente a 20 metri se l'ottica era luminosa (f/2) senza necessità di usare pellicole sensibili (bastava la FP4).
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Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα.
Ultima modifica effettuata da gparrac il Mar 30 Giu, 2009 11:16 pm, modificato 1 volta in totale |
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gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 11:07 pm Oggetto: |
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NickZ ha scritto: | Potrei sbagliare ma giudicare dalla scala che vedo direi che il tuo flash abbia un NG di circa 30/32 una bella potenza direi.  |
Si, la sigla è effettivamente il Numero Guida per 21 DIN ... (100 Iso).
Non è necessario chiudere con nastro adesivo la finestrella del computer, il cursore sottostante ha fra le sue posizioni anche la possibilità di farlo in modo più semplice.
Quando nella "finestra" non compare nessun colore il lampeggiatore è a piena potenza.
Beh, fa piacere che qualcuno ricordi ancora ....
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Mar 30 Giu, 2009 11:34 pm Oggetto: |
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gparrac ha scritto: | ...Ma ormai chi ha ancora voglia di affrontare i problemi invece di acquisatre la soluzione giaà pronta? |
...costa dieci euro una servocellula. A parte le scottature e i corti circuiti, solo di materiale quanto spendi? Mica tutti sono elettrotecnici che sanno cos'è un triac o hanno un tester. Io credevo che i flipflop fossero un tipo di ciabatte...
Alberto
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gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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Inviato: Mer 01 Lug, 2009 7:31 pm Oggetto: |
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Alberto Nencioni ha scritto: | gparrac ha scritto: | ...Ma ormai chi ha ancora voglia di affrontare i problemi invece di acquisatre la soluzione giaà pronta? |
...costa dieci euro una servocellula. A parte le scottature e i corti circuiti, solo di materiale quanto spendi? |
Nulla! A parte il fatto che una servocellula da 10 Euro non è certo affidabile i componenti necessari si recuperano da qualsiasi parte, tanto sono NON critici!
Negli anni '70 non ho certo comprato un timer inseritore per l'ingranditore, me lo sono fatto e progettato (digitale ... sai cosa vuol dire in quegli anni?), così come quello da usare per la carta a contrasto variabile, che calcolava le correzioni in relazione al filtro impiegato ...
Altri tempi ...
Un saluto da un vecchio appassionato di fotografia.
Post Scriptum: Precisazione necessaria, NON sono un esperto di elettronica, i miei studi sono ben diversi ... semplicemente amo affrontare i problemi e cercare di risolverli con le mie sole forze!
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