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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 10:25 am Oggetto: |
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Attenzione a non fraintendere quanto ho scritto (forse mi sono spiegato male).
Se desidero fotografare un prato con degli alberi e una particolare luce ed avere come prodotto finale una stampa in bianco e nero, ed ho a disposizione una fotocamera digitale, cosa faccio?
Scatterò la fotografia e poi userò tutte le tecniche elettroniche necessarie, compresa la stampa, per ottenere un'immagine che esalti i grigi e i bianchi nella misura che io desidero siano esaltati.
Ora ho a disposizione un banco ottico, scatterò la fotografia e poi, in camera oscura, prima con lo sviluppo e poi con la stampa, cercherò di ottenere un'immagine che abbia esattamente le stesse caratteristiche di quella scattata con la macchina digitale.
Perchè quello che desidero sono quei grigi e quei bianchi.
Quindi a prescindere dalla tecnica usata, io tendo a realizzare qella stessa immagine.
Naturalmente sarà la mia perizia a gestire i vari strumenti a disposizione a farmi raggiungere un risultato più vicino possibile a quello che avevo in testa.
Ciao. _________________ federico |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 10:41 am Oggetto: |
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OK. Su questo siamo d'accordo. Quasi nessuno (purtroppo) si trova nella condizione di potere sempre scegliere lo strumento migliore per ottenere quel che vuole.
Però l'importante è non cadere in una sorta di pigrizia mentale tale per cui alla fine si dice sampre: "faccio con quello che ho adesso in questo momento".
Secondo me occorre mantenere sempre viva dentro di sé un'attenzione costante alla coerenza tra il risultato a cui si tende e lo stumento che si deve usare (e sul come lo si usa).
Chiaramente nei limiti delle nostre disponibilità, capacità, ecc...
ciao  _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 10:55 am Oggetto: |
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Queste discussioni per me lasciano il tempo che trovano, perchè è il risultato finale (la foto) che dovrebbe far discutere. L'altro giorno ho fotografato a pellicola e avevo la F100 col 20mm e la Ricoh gr1 (che ha il 28 fisso). Ieri stavo scegliendo le foto (devono essere 3 per un concorso a tema) e una di queste è fatta con la compatta, che il quel momento mi veniva meglio da utilizzare. Tra le tre credo che sia la foto complessivamente più riuscita e cmq lega bene anche con le altre due e non credo che qualcuno sia in grado di capire le differenze. E anche le pellicole erano diverse (ottime e rimpiante perutz su Nikon, solaris su GR1) _________________ my blog is http://unattimopersempre.blogspot.com |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 10:58 am Oggetto: |
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efke25 ha scritto: | (..)e non credo che qualcuno sia in grado di capire le differenze.(..) |
E qui torniamo alla questione sollevata nel post di apertura....  _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 11:00 am Oggetto: |
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E' importante quello che hai scritto circa la pigrizia mentale, Ale.
Per questo ho parlato prima di onestà. Onestà nel riconoscere il proprio limite e poi quello del mezzo usato.
Già l'avere in testa prima dello scatto, dove desidero arrivare, come voglio rappresentare quello che ho di fronte, non è facile e non è immediato, se poi non ho il supporto di una cultura (senza k) fotografica direi che è impossibile.
Data però questa capacità, allora il mezzo assume tutt'altra importanza.
Non ho soltanto un'idea di ciò che voglio, ma l'eatta misura.
Se mi confronto con altri fotografi più bravi di me, in carne ed ossa o visitando mostre, con la tensione rivolta a definire sempre di più quello che voglio come risultato finale, allora sarò in grado di scegliere una tecnica che, invariabilmente, sarà senz'altro più faticosa.
Ciao. _________________ federico |
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 11:27 am Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | efke25 ha scritto: | (..)e non credo che qualcuno sia in grado di capire le differenze.(..) |
E qui torniamo alla questione sollevata nel post di apertura....  |
e se differenze non ne vedo io che le ho scattate, figuriamoci gli altri. Ogni foto è diversa da un'altra: differenze, per vederle, dovresti confrontare stessa inquadratira nello steso momento, forte ingrandimento... io mi sono fermato al 30x40 e differenze... zero (e sono ancora a video... un avolta stampate ancora meno) _________________ my blog is http://unattimopersempre.blogspot.com |
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Spinellino utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2004 Messaggi: 3907
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 11:48 am Oggetto: |
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Citazione: | e se differenze non ne vedo io che le ho scattate, figuriamoci gli altri. Ogni foto è diversa da un'altra: differenze, per vederle, dovresti confrontare stessa inquadratira nello steso momento, forte ingrandimento... io mi sono fermato al 30x40 e differenze... zero (e sono ancora a video... un avolta stampate ancora meno) |
Qualche riflessione alla rinfusa:
.le differenze senz'altro ci saranno, e il fatto che tu, io o altri non siano in grado di apprezzarle è un altro discorso.
.il tuo esempio, forse, calza poco con il discorso fatto in precedenza, che mi pare più ampio. Tu parli di due mezzi che se presi in un certo contesto potremmo considerare sostanzialmente uguali. Immagino che si parlasse di differenze un po' più radicali: film-digitale, colore-b&n, stampa-monitor-proiettore ecc.
.in ogni caso, perchè decidi di caricare 2 pellicole diverse se poi il tuo obiettivo è quello di ottenere lo stesso risultato? |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 12:15 pm Oggetto: |
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Forse influenzato dal libro suggerito da stefanor (L'uomo artigiano) che sto divorando mi pare che la questione sia etica nei propri confronti.
Cosa voglio davvero, dove sta il mio limite, cosa volevo e cosa ho ottenuto, son frasi che secondo me dovrebbero rimbombare nella coscienza fotografica di ognuno...coscienza critica verso sè stessi, senso del massimo artigianato, del "pezzo" per noi definitivo, della cura in tutta la catena di produzione.
Posso fare solo il mio esempio, dopo 10 anni mi accorgo che per me il banco 10x15 è troppo, non perchè non lo sappia gestire, ma perchè vedo che le stampe le "sporco" fino a farle diventare dei crop di 6x6, tutti quei grigi, tutto quel dettaglio non stanno nella mia pur minuscola poetica.
ciao
c. |
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sulfurea sospeso

Iscritto: 22 Ago 2008 Messaggi: 1440
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 12:23 pm Oggetto: |
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alla fine anche tu non sai che farci con la fotografia. toccherà pure aver qualcosa da dire, anche sottovoce, per fotografare.
Ultima modifica effettuata da sulfurea il Gio 18 Giu, 2009 12:34 pm, modificato 1 volta in totale |
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 12:33 pm Oggetto: |
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Spinellino ha scritto: | Citazione: | e se differenze non ne vedo io che le ho scattate, figuriamoci gli altri. Ogni foto è diversa da un'altra: differenze, per vederle, dovresti confrontare stessa inquadratira nello steso momento, forte ingrandimento... io mi sono fermato al 30x40 e differenze... zero (e sono ancora a video... un avolta stampate ancora meno) |
Qualche riflessione alla rinfusa:
.le differenze senz'altro ci saranno, e il fatto che tu, io o altri non siano in grado di apprezzarle è un altro discorso.
.il tuo esempio, forse, calza poco con il discorso fatto in precedenza, che mi pare più ampio. Tu parli di due mezzi che se presi in un certo contesto potremmo considerare sostanzialmente uguali. Immagino che si parlasse di differenze un po' più radicali: film-digitale, colore-b&n, stampa-monitor-proiettore ecc.
.in ogni caso, perchè decidi di caricare 2 pellicole diverse se poi il tuo obiettivo è quello di ottenere lo stesso risultato? |
Perché una era già carica... ma il risultato è stato praticamente identico. Invece tra digitale e chimico i risultati possono essere diversi, non voglio dire migliore uno o l'altro. Li scelgo in funzione di quello che voglio ottenere. Ci sono lavori che vedo bene in digitale, altri in analogico. In qualche caso ho anche mescolato le due cose, lavorando un po' più del previsto in post produzione per omogeneizzare i risultati _________________ my blog is http://unattimopersempre.blogspot.com |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 12:36 pm Oggetto: |
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Continuo a citare opinioni che condivido. E che mi pare stiano bene insieme.
federico ha scritto: | Data però questa capacità, allora il mezzo assume tutt'altra importanza.
Non ho soltanto un'idea di ciò che voglio, ma l'eatta misura.
Se mi confronto con altri fotografi più bravi di me, in carne ed ossa o visitando mostre, con la tensione rivolta a definire sempre di più quello che voglio come risultato finale, allora sarò in grado di scegliere una tecnica che, invariabilmente, sarà senz'altro più faticosa. |
claudiom ha scritto: | Cosa voglio davvero, dove sta il mio limite, cosa volevo e cosa ho ottenuto, son frasi che secondo me dovrebbero rimbombare nella coscienza fotografica di ognuno...coscienza critica verso sè stessi, senso del massimo artigianato, del "pezzo" per noi definitivo, della cura in tutta la catena di produzione. |
Bella discussione questa. Complimenti a tutti.  _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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lowen utente

Iscritto: 02 Lug 2008 Messaggi: 235 Località: Napoli
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 3:38 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | http://www.deastore.com/libro/il-conoscitore-di-stampe-ferdinando-salamon-allemandi/9788842200550.html
ciao
claudiom |
Grazie  |
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 6:14 pm Oggetto: |
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federico ha scritto: | Attenzione a non fraintendere quanto ho scritto (forse mi sono spiegato male).
Se desidero fotografare un prato con degli alberi e una particolare luce ed avere come prodotto finale una stampa in bianco e nero, ed ho a disposizione una fotocamera digitale, cosa faccio?
Scatterò la fotografia e poi userò tutte le tecniche elettroniche necessarie, compresa la stampa, per ottenere un'immagine che esalti i grigi e i bianchi nella misura che io desidero siano esaltati.
Ora ho a disposizione un banco ottico, scatterò la fotografia e poi, in camera oscura, prima con lo sviluppo e poi con la stampa, cercherò di ottenere un'immagine che abbia esattamente le stesse caratteristiche di quella scattata con la macchina digitale.
Perchè quello che desidero sono quei grigi e quei bianchi.
Quindi a prescindere dalla tecnica usata, io tendo a realizzare qella stessa immagine.
Naturalmente sarà la mia perizia a gestire i vari strumenti a disposizione a farmi raggiungere un risultato più vicino possibile a quello che avevo in testa.
Ciao. |
alla fine son schiavo dello strumento.
perchè non conosco tutti gli strumenti possibili, ne conosco alcuni (certo la conoscenza aumenta ogni giorno) e cerco di usarli al meglio delle mie capacità. usarli al meglio vuol dire che se son sulla scena non ho nella destra la reflex e sul cavalletto il banco, vedo la foto da banco o vedo la foto da reflex; una scelta esclude l'altra, se la scena non mi convince non faccio la foto o la faccio ma tanto butto la stampa.
Lo strumento mi pare talmente potente da dividere il fotografabile dal non fotografabile, almeno per me, almeno con i miei strumenti.
mica lo faccio di lavoro, trovo qualcosa (leggasi strumenti, nel mio caso LA macchina, LA pellicola, LO sviluppo, LA carta... e son già 5 robe) che mi aggrada per quel che mi pare sincero del mio modo di vedere e uso quelli fino alla nausea, perchè so che se cambio ricomincio tutto da capo e non farò foto per molto tempo, come si diceva una sera. Decisi quelli strumenti mi affino per far stare assieme tutti i pezzetti nel modo più coerente possibile.
e alla fine son schiavo dello strumento perchè son 'gnorante. |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Gio 18 Giu, 2009 7:03 pm Oggetto: |
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federico ha scritto: |
Ora ho a disposizione un banco ottico, scatterò la fotografia e poi, in camera oscura, prima con lo sviluppo e poi con la stampa, cercherò di ottenere un'immagine che abbia esattamente le stesse caratteristiche di quella scattata con la macchina digitale.
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E chi sei? Mandrake?
D' accordo che la Fuji S100FS possiede un software per emulare la Velvia e la Provia
Ma pensare di realizzare il contrario la vedo dura, anche se parli di BN
Quali rivelatore/film e quali rivelatore/carta userai?
Ed il file di riferimento, come lo hai già pastrocchiato?
In camera oscura è possibile controllare alcune cose, sfruttando le caratteristiche fisico-chimiche dei vari materiali
Ma tale intervento non può modificare la materia nella sua essenza
Certo con un sequenza binaria in ambiente virtuale, diveniamo dei semi-dei
Se ciò che sostieni fosse possibile
Potremmo emulare una carta Ilford usando una Oriental
Oppure emulare una Pan-F usando una Tri-X 400
Ma non ho idea di chi sia in grado di fare queste cose
Io non ci riesco, sarò forse limitato, ed allora è un problema mio
Ciao _________________ PaP - VaV |
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Ven 19 Giu, 2009 8:15 am Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | E' la scelta del mezzo che si "adatta" a quel che voglio io, non viceversa. |
Siamo sicuri? E se io tentassi di ottenere quello che voglio con il mezzo che ho a disposizione, per cause di forza maggiore o per deliberata scelta.
Piegare il mezzo al risultato, a volte è interessante. Ma bisogna essere molto bravi.
Giorgio _________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Ven 19 Giu, 2009 8:25 am Oggetto: |
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Io mi accorgo di pensare a seconda del mezzo che uso.
Infatti spesso se porto più sistemi diversi, vado in confusione e non combino niente di buono (non è che anche con un sistema unico faccia un granché).
Es. se porto colore e bn o 35mm e 6x6. Sono talmente schiappa che, spesso, anche con ottiche diverse vado in crisi (ma questi sono limiti solo miei). _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
L'estensione Firefox per avere tutto Photo4U a portata di mouse in un menù.... >>>Download<<< |
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Spinellino utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2004 Messaggi: 3907
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Inviato: Ven 19 Giu, 2009 8:27 am Oggetto: |
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Citazione: |
Siamo sicuri? E se io tentassi di ottenere quello che voglio con il mezzo che ho a disposizione, per cause di forza maggiore o per deliberata scelta.
Piegare il mezzo al risultato, a volte è interessante. Ma bisogna essere molto bravi. |
avresti comunque un risultato diverso da quello che otterresti con il mezzo più adatto allo scopo. Se lo fai per scelta può essere interessante e comunque cadrebbe il tuo discorso: stai scegliendo il mezzo ideale per una data sperimentazione.
Se lo fai per necessità al 99% temo che non possa che essere deludente.
Quanto forte possa essere la delusione dipende dalla propria conoscenza della materia trattata (e si torna al punto iniziale).
Dico bene? |
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StefanoR utente
Iscritto: 17 Giu 2005 Messaggi: 407
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Inviato: Ven 19 Giu, 2009 8:28 am Oggetto: |
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Ma io, apparte tutto, mi ritengo soddisfatto di avere capito in dieci anni scarsi di fotografia quello che mi piace ottenere e come riuscirci. Ho capito che con la mia macchina, con una certa luce, pellicola, rivelatore riesco a vedere (più o meno) poi su carta quelli che erano i miei desideri nebulosi all'inizio di questa avventura. Forse (e dico forse) una volta capito questo si può iniziare a ragionare su quello che si vuole dire ...
ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 19 Giu, 2009 8:29 am Oggetto: |
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La fotografia è uno strumento espressivo estremamente limitato, limitato alla riproduzione del reale, con variazioni solo di ordine compositivo, colore, tonalità, nitidezza.
Perciò si finisce spesso col discutere del pennello (la macchina fotografica) perchè in grado di fare quella tenue differenza su cui si costruisce tutta l'impalcatura delle fotografie.
Quella tenue differenza è visibile solo ad un occhio attento ed allenato
Chi è davvero in grado, con una occhiata frettolosa, di distinguere le differenze di "acqua" tra questi tre autori? (per Vittorio e Federico vedi LDA).
http://www.flickr.com/photos/stefanoravizza/
http://www.flickr.com/photos/victerribile/
http://www.flickr.com/photos/51153327@N00/
ciao
claudiom |
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Ven 19 Giu, 2009 10:26 am Oggetto: |
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Oja, non hai capito quello che intendo.
Quello che desidero ottenere, cioè il risultato finale, l'immagine che ho in testa, è il punto.
Per questo userò i mezzi a mia disposizione per tendere a quel risultato.
Non devo emulare una tecnica piuttosto che un'altra, ma devo raggiungere quella immagine, con quella gamma di toni, con quella convessità, con quella disposizione nell'inquadratura.
Intendo che l'importante non è far fare al file la pellicola o viceversa.
Insomma per me il punto di partenza è un'altro. Paradossalmente il mio punto di partenza è il punto di arrivo.
Spero di essermi spiegato meglio.
Ciao. _________________ federico |
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