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LucaBarbera utente attivo

Iscritto: 03 Lug 2005 Messaggi: 1321 Località: Torino
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Inviato: Dom 03 Lug, 2005 2:52 pm Oggetto: Allora vediamo se ho capito |
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Allora io sto iniziando a studiacchiare la fotografia tramite voi e i manuali, ma avendo intrappreso questo viaggio da solo, nel tragitto sento il bisogno di qualcuno che mi dica ogni tanto: stai percorrendo la strada giusta.
Allora il discorso e' questo se ho ben capito :
Il tempo di esposizione che sulla mia 20D va da:
8000 a 30" e poi bulb
e l'apertura che sulla mia con il macro 105mm f2,8 va da :
45 a 2.8
Allora se ho ben capito questi due fattori sono inversamente proporzionali cioe' se alzo uno devo abbassare l'altro per restare bilanciato ed evitare sovra/sotto esposizioni.
Ora la parte difficile, con tempi di esposizione piu brevi cioe andando verso gli 8000, dovro' andare verso i 45 come apertura per bilanciarmi e non rovinarmi la foto (o al contrario devo andare sui 2,8?), e avendo un tempo di esposizione piu breve (1/8000) il mio soggetto risultera' immobile giusto ?
Quello che non riesco ancora bene a capire e penso che il mio dilemma sul fuori fuoco della macchina sia qui, nel senso per acquisire una maggiore nitidezza e "durezza" nelle mie immagini devo avere un tempo di esposizione piu lungo o piu corto ? (io penso piu corto 1/8000 o vicino)
e altro dubbio perche' si prediligono ottiche con F2,8 o piu basse ? da cio che ho capito permettono una maggiore entrata di luce sono piu luminose
Piccoli grandi dubbi .. magari parlandone assieme un po si dissipano ... _________________ http://www.lucabphoto.eu |
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lhawaiano utente attivo

Iscritto: 13 Lug 2004 Messaggi: 1069 Località: Dove mi portano i pensieri.. ..col corpo invece a Milano:-p
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Inviato: Dom 03 Lug, 2005 6:52 pm Oggetto: |
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do un'accenno visto che quì tutti son più esperti di me
cominciamo col dire che l'apertura è tanto maggiore, quanto inferiore è il numero che la indica.
dunque 2.8 è più aperto di 45.
si evince per cui che se imposti 1/8000, il diaframma da usare è quello più aperto, ovvero col numero inferiore(2.8)
nella messa a fuoco non conta il tempo ma quanto è aperto, esempio:
(valori casualissimi)
se metti a fuoco un soggetto a 5 metri da te con diaframma aperto(prendiamo sempre il 2.8), avrai sfocato ciò che è più vicino del soggetto e sfocato anche ciò che è più lontano (bassa profondità di campo)
se metti diaframma 45(quindi chiuso), sarà "tutto" a fuoco ,tra virgolette perchè non è tutto, ma comunque molto di quello che vedi (alta profondità di campo).
esempio "irreale":
con diaframma aperto metti a fuoco le guance di una persona-->> il naso e le orecchie risulteranno più sfocate.
con diaframma chiuso metti a fuoco le guance-->> naso e orecchie saranno a fuoco anche loro.
tempo breve=immagine congelata, come hai detto tu.
le ottiche più luminose credo si prediligano per il fatto che proprio facendo entrare più luce, permettono di usare tempi inferiori nelle stesse condizioni di luminosità della stanza o luogo, quindi in condizioni "critiche", grazie al tempo più basso, il rischio di mosso si ridurra ulteriormente.
(avendo un'apertura maggiore, permettono anche una profondità di campo minore (discorso naso orecchie). _________________ nikon CP4300
anche se la foto fa schifo,giudica sempre i miei tagli!  |
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