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Olympus
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MessaggioInviato: Ven 29 Mgg, 2009 12:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Anche perche nei musei ci sono certe opere d'arte (Come i quadri) che dicono risentano della luce che crea il flash
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I miei accessori :per foto analogiche con Olympus Om1 + 50mm f/1,8 ZUIKO + 135mm f/3.5 ZUIKO + 24mm f/2.8 KENKO + 35-80MM F/3,5 SOLIGOR
Col digitale con Canon 300d + 18-55mm in pensione e la A700 con i nuovi 10-20, 50mm 1.8, 30mm macro e il 70-200 sigma
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jacklamotta
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MessaggioInviato: Ven 29 Mgg, 2009 1:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:


...il diritto all'immagine prescinde dagli impieghi successivi. Se tu hai una foto DI ME senza avermi chiesto il permesso vuol dire che in giro c'è già una copia di troppo - non hai nessun diritto di fotografarmi (con le note eccezioni del luogo pubblico eccetera) nè di fotografare i miei figli, indipendentemente da cosa ci vuoi fare. La scuola ha il dovere di gestire i permessi di ripresa e ancor di più gli eventuali utilizzi commerciali.

Alberto


in realtà il diritto a scattare immagini è la regola, l'eccezione è costituita dai luoghi aperti al pubblico (tra l'altro non tutti: sarebbe incostituizionale in uno stadio - ad esempio - il divieto di fare foto al pubblico) e dalle proprietà private.
in realtà il diritto all'immagine RIGUARDA proprio gli impieghi successivi e infatti sono questi impieghi successivi che le norme regolano.

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Ciao da Stefano
"se la fotografia non è arte, peggio per l'arte"
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MessaggioInviato: Ven 29 Mgg, 2009 2:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L’art. 10 del codice civile appresta tutela alle persone fisiche mediante un generale divieto di esposizione e di pubblicazione di immagini della persona o dei genitori, del coniuge o dei figli al di fuori di una serie di circostanze, e anche in presenza di queste circostanze vieta l'esposizione e la pubblicazione qualora ciò arrechi pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona o dei detti congiunti; da un altro punto di vista l’art. 96 della L. 633/41 vieta la riproduzione e la messa in commercio del ritratto di una persona, senza il suo consenso. Riporto il link ad un articolo riassuntivo abbstanza chiaro La visualizzazione su un monitor potrebbe essere intesa già come esposizione, quindi, fermo restando il tuo diritto a scattare SOLO NEI CASI PREVISTI - la legge infatti dice chiaramente che è diritto della persona non farsi fotografare A MENO CHE, e segue lista delle eccezioni - con quella foto non potresti farci assolutamente niente, neppure mostrarla alla morosa. Questo, se vogliamo attenerci alla legge. Che, in Italia, è PARTICOLARMENTE severa. I minori, per dire, non li potresti fotografare praticamente per nessun motivo.

Alberto
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jacklamotta
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Località: Dintorni di Vicenza

MessaggioInviato: Ven 29 Mgg, 2009 7:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

senti Alberto non voglio fare polemica... ma l'articolo da te citato, come le norme da te riportate - che penso di conoscere a sufficienza - , parlano giustamente di diritto all'immagine, ma solo dopo la ripresa. Infatti si parla sempre di pubblicazione, esposizione uso commerciale ecc...
In particolare l'art. 10 cc e l'art. 96 L. 633/41 regolano l'uso dell'immagine altrui infatti e in particolare in riferimento alla pubblicazione (che non è far vedere la foto alla morosa). infatti nè l'art. 10 cc "Abuso immagine altrui" nè il 96 parlano della "raccolta" delle immagini.
Ciò che regola il nostro diritto a fotografare è l'art. 21 Cost., mentre le norme citate regolano l'uso delle immagini raccolte.
Certo l'esporre un monitor in un centro commerciale equivale a una pubblicazione, averlo in casa no.
minori: non cambia molto la questione della raccolta delle immagini, ma ancora una volta l'uso delle immagini. L'articolo da te linkato, infatti, fa ancora riferimento all'uso fotogiornalistico... tant'è che la carta di treviso è stata approvata anche dall'ordine dei giornalisti.
infatti le liberatorie servono all'uso, e in particolare alla pubblicazione, delle immagini.

infine mi incuriosisce questa affermazione "la legge infatti dice chiaramente che è diritto della persona non farsi fotografare" dove l'hai letta? nè l'art. 10 cc nè l'art. 96 L. diritto autore fanno minimanente cenno a ciò... (nè sono a mia conoscenza norme che dicano ciò)

infine è molto più chiaro questo link http://www.fotografi.org/privacy_fotografia.htm
cito "Il conservare dei negativi (di matrimonio, di ritratto, di cerimonie, di bambini, eccetera) nel proprio archivio professionale NON rientra in nessuna restrizione particolare: si tratta di normali dati personali, e non di dati sensibili (cioe' identificativi e descrittivi di stato di salute, abitudini sessuali, confessione religiosa ed attivita' politica, a meno che non siano fotografie identificate e riferite a tali aspetti particolari), ne' di pubblicazione e quindi di usi assoggettati a release."
e ancora
"7) Il fatto che il fotografo detenga presso lo studio i negativi o gli originali di un servizio fotografico, anche per minori, NON e' proibito, a patto che non venga data pubblicazione senza assenso di queste immagini. Se il cliente chiede di cancellare i suaoi dati, questo deve essere fatto gratuitamente. Se il cliente chiede la consegna degli originali o dei files, deve pagare un compenso (vedi sopra, paragrafo PRIVACY E ORIGINALI (O FILES) FOTOGRAFICI)"

direi che l'associazione fotografi si è rivolta evidentemente a qualche mio collega e si è fatta fare un ottimo documento
Ciao Ciao

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MessaggioInviato: Ven 29 Mgg, 2009 7:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Olympus ha scritto:
Anche perche nei musei ci sono certe opere d'arte (Come i quadri) che dicono risentano della luce che crea il flash


Questa è la barzelletta dell'anno, queste sciocchezze sono dette per giustificare le censure, ma dico io avete mai fatto caso ai pregevoli quadri esposti nelle Chiese? Rolling Eyes

Ok che spesso sono al buio ma quando mettono i dannati faretti (ovviamente sempre a caso) puntati verso i quadri?

Se i flash danno fastidio quegli affari dovrebbero bucari i quadri con tutta quella luce forte, concentrata, e calore relativo!

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MessaggioInviato: Sab 30 Mgg, 2009 12:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

jacklamotta ha scritto:
...infine mi incuriosisce questa affermazione "la legge infatti dice chiaramente che è diritto della persona non farsi fotografare" dove l'hai letta?.


"..Il Diritto all’immagine rientra nella categoria dei diritti della persona, visti come Diritti assoluti e riceventi una tutela giuridica ai sensi dell’art. 2043 C.C...." Mica cotiche. (http://www.diritto.it/materiali/civile/dacampo.html)
Comunque, non è con me che devi sottilizzare, è con un avvocato cavilloso assoldato da un genitore incazzato di fronte a un magistrato prevenuto. Digliela a loro la distinzione tra esposizione, pubblicazione intesa come creazione di una immagine su supporto e pubblicazione intesa come stampa su mezzo di diffusione, con o senza fini di lucro. Perchè in fondo è acqua spremuta: il fotografo ha torto per default, punto. Che sia giusto o sbagliato cambia poco, se vuoi piangiamo insieme, ma se riesci a dirmi a che punto la pubblicazione cessa di essere un fatto personale (la morosa? e perchè? mica è parente!)e diventa pubblica diffusione potrebbe essere interessante. La legge italiana su questa materia è INSOLITAMENTE chiara, e stabilisce che è sempre NO tranne in certi casi: personalmente mi va anche bene, visto la gente che gira. E posso anche dire che ad oggi ho sempre fotografato di tutto all'asilo, elementari, medie, saggi di danza e giochi della gioventù: chiedendo gentilmente, attaccandomi un pataccone di riconoscimento sulla maglia e spiegando tutto a chiunque. Qualche volta, tre o quattro in tutto, mi hanno chiesto di NON scattare quella foto. Pazienza. La gente vuole essere rassicurata, non aspetta altro. Vacci a muso duro, e sono cavoli tuoi, che tu abbia ragione interessa poco e pochi.

Alberto
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jacklamotta
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MessaggioInviato: Sab 30 Mgg, 2009 9:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
jacklamotta ha scritto:
...infine mi incuriosisce questa affermazione "la legge infatti dice chiaramente che è diritto della persona non farsi fotografare" dove l'hai letta?.


"..Il Diritto all’immagine rientra nella categoria dei diritti della persona, visti come Diritti assoluti e riceventi una tutela giuridica ai sensi dell’art. 2043 C.C...." Mica cotiche. (http://www.diritto.it/materiali/civile/dacampo.html)
Comunque, non è con me che devi sottilizzare, è con un avvocato cavilloso assoldato da un genitore incazzato di fronte a un magistrato prevenuto. Digliela a loro la distinzione tra esposizione, pubblicazione intesa come creazione di una immagine su supporto e pubblicazione intesa come stampa su mezzo di diffusione, con o senza fini di lucro. Perchè in fondo è acqua spremuta: il fotografo ha torto per default, punto. Che sia giusto o sbagliato cambia poco, se vuoi piangiamo insieme, ma se riesci a dirmi a che punto la pubblicazione cessa di essere un fatto personale (la morosa? e perchè? mica è parente!)e diventa pubblica diffusione potrebbe essere interessante. La legge italiana su questa materia è INSOLITAMENTE chiara, e stabilisce che è sempre NO tranne in certi casi: personalmente mi va anche bene, visto la gente che gira. E posso anche dire che ad oggi ho sempre fotografato di tutto all'asilo, elementari, medie, saggi di danza e giochi della gioventù: chiedendo gentilmente, attaccandomi un pataccone di riconoscimento sulla maglia e spiegando tutto a chiunque. Qualche volta, tre o quattro in tutto, mi hanno chiesto di NON scattare quella foto. Pazienza. La gente vuole essere rassicurata, non aspetta altro. Vacci a muso duro, e sono cavoli tuoi, che tu abbia ragione interessa poco e pochi.

Alberto


concordo su quello che hai scritto in generale. preciso un punto (essendo io un avvocato cavilloso Wink Wink) : è vero che il diritto all'immagine è un diritto fondamentale della persona, ma nei termini descritti dall'art. 10 cc e dall'art. 96 L. diritto autore. un diritto va sempre delineato ovviamente. Quindi: diritto a non vedere abusata la propria immagine, esposta al pubblico, usata a fini commerciali ecc...
Ciao Ciao

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Vinc74
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MessaggioInviato: Sab 30 Mgg, 2009 10:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ah se solo il buon senso fosse una virtù oggettiva Rolling Eyes

Comunque questo topic sta diventando di riferimento: abbiamo sia il fotografo competente in materia "riprese scolastiche" che l'avvocato "cavilloso"... ed il fatto che, con queste premesse, non sia possibile stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato la dice lunga...

Se un genitore mi chiedesse di non fotografare per motivi di privacy il bambino alla recita di mio figlio (continuo a dire mio figlio perchè non sono un fotografo e non andrei mai a fare foto alle manifestazioni altrui) non ne comprenderei i motivi ma rispetterei la richiesta per evitare di infilarmi in discussioni nelle quali nessuno ha ragione al 100% e che non farebbero altro che generare malumori (e mi perderei la recita...).
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