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i muri parlano

 
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Autore Messaggio
enzo penna
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Iscritto: 10 Set 2005
Messaggi: 509
Località: reggio calabria

MessaggioInviato: Lun 22 Dic, 2008 7:17 pm    Oggetto: i muri parlano Rispondi con citazione

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Ueda
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Iscritto: 13 Dic 2007
Messaggi: 6444

MessaggioInviato: Lun 22 Dic, 2008 7:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Penso:....Mi sembra riuscito a metà, perchè la scritta attira parecchio, e in questo caso non c'entrano, la silhouette del fotografo non mi sembra attinente al messaggio, forse se questo scatto la inviavi alla tua bella poteva avere più senso, per lei quell'ombra scura è familiare...e allora con queste considerazioni, la street può funzionare
Sicuramente dimostri una buona creatività, forse (secondo me) questa particolare scena era un po' difficilotta da rendere bene.
Ma ha un suo quid, ho sfogliato le mie cartelle per ritrovare una storia che tempo fà mi ero salvato da qualche blog, di cui ora non ricordo più il nome, un classico, quei diari che leggono in quattro e io ci sono arrivato chissà come, ma il pensiero di questo giovane scrittore, mi colpì, mi torna in mente ora e lo publico qui, attinente alla foto...

DLIN DLON..la porta del colorificio avverte i commessi dell’entrata di un cliente. Quando lo vedono, felpa e cappuccio, zaino in spalla pieno di scritte, i commessi che si erano messi a correre per arrivare a servirlo frenano improvvisamente. Odore di bruciato. In un attimo tutti i commessi si defilano. Sanno benissimo che non avrà bisogno di loro. Non ha nessun lavoro artistico da fare lui. Deve riconquistare il suo amore lui. Per loro, deve solo fare atti di vandalismo. Ma se è entrato lì è perché ha deciso: comprerà una bomboletta e ci impiastriccerà tutta la città se necessario. Lei dovrà vedere. Ma a questo penserà dopo. Deve scegliere un colore. Qui ce ne saranno un centinaio, dal bianco panna al nero corvino passando per il giallo limone, il rosa glitterato, il verde speranza (eh beh!)..cosa prendere? Il nero è troppo poco romantico, il rosso sa di sanguinario. Il colore preferito della donna che ama è il rosa, ma metti che si sporca, poi che fa, va in giro a pois rosa come una femminuccia? Sicuramente nel tragitto incontrerà tutti quelli che lo conoscono e poi finisce che si deve rinchiudere in casa per il resto della vita. Lasciamo perdere, facciamo nero e non se ne parli più. Così si vede bene.

Esce dal colorificio con lo zaino più pesante ma il portafogli più leggero. Non si può dire che siano economiche queste bombolette! Ma non importa. Lei vale tutti quei soldi e anche di più. Ora un’altra decisione importante lo aspetta: Dove scrivere? Potrebbe scrivere davanti a casa sua, ma già suo padre lo odia, l’ultima volta che lo ha visto è certo che abbia fatto il segno di volergli tagliare la gola. Lei dice di no, che si grattava perché il dopobarba gli irrita il collo, ma a scanso di equivoci meglio stare alla larga. Potrebbe scriverlo sul parabrezza della macchina di sua madre, che tutte le mattine l’accompagna a prendere il tram. Ma se poi entra in macchina lo legge al contrario ed è un macello! Deve scegliere un luogo pubblico. Il marciapiedi davanti all’università è il luogo perfetto. Lei ci cammina ogni giorno, prima o poi dovrà pur vederlo. E se non lo vedrà lei lo vedranno sicuramente le sue amiche. Quella sua amica con i capelli corti, sempre attenta ad ogni pettegolezzo non gli è mai piaciuta, è certo che lei sia contenta che loro si siano lasciati. Diceva che non era adatto a lei. Ma ecco che, con questa bomboletta, dimostrerà quanto può combattere per amore. Arriva al mattino presto, quando ancora l’università è chiusa. Che cosa scriverà?
Naturalmente che la ama. Prima di tutto questo. Stabilito questo, si può partire poi a tutta una serie di altre considerazioni. Che la pensa ogni secondo. Che non è che un po’ la pensa e un po’ no. Non è che la pensa mentre si lava i denti al mattino e poi più nulla. No, lui la pensa ogni secondo. Quando studia vede la sua faccia su quei grafici. Quando mangia il panino l’insalata sa un po’ di lei. Quando gioca a calcetto con gli amici, il pallone rotola con il viso di lei. E dannazione a questi marciapiedi così stretti. Deve abbreviare. Ti penso ogni sec. Vabè, lei capirà. Che cos’altro potrebbe capire se non “secondo”? Ti penso ogni seccante attimo. Così lo cerca per tirargli una sberla. Ti penso ogni secolo. Così lei penserà che lui fa l’ironico, il sarcastico. No dai, lei capirà.
Scriverà, pochi metri più in là, che gli manca. Almeno lei lo saprà che lui ci sta male. Se una cosa ti manca non puoi mica stare bene! E alla fine, come ultima frase le scriverà di perdonarlo. Non potrà non farlo. Se seguirà queste quattro frasi avrà un’escalation di emozioni e inizierà a correre fino ad arrivare a lui, per dirgli quanto è stata stupida, quanto lo ama, quanto manderà al diavolo la sua amica dai capelli corti, quanto suo padre effettivamente sia un pluri-omicida di ragazzi, quanto lei voglia stare con lui.
(Eccola là, mo capisco tutto st'amore, l'hai fatta grossa eh?!)
Sarà questo che penseranno tutti leggendo quelle frasi. Si, l’ha fatta grossa, ma lei saprà perdonare.
Tutto questo nella testa di un giovane ragazzo innamorato che scrive sui muri.
Se poi durante la notte cadranno tre metri di neve e la scritta resterà coperta per settimane, non si può dire che lui non ce l’abbia messa tutta. Magari è un po’ sfigato, però si impegna.
Lei le vedrà quelle scritte. E scuotendo la testa le supererà andando a lezione. Si siederà vicino alla sua amica e alzando il sopracciglio le chiederà se ha visto. Non pensava che lui potesse essere così penoso. Se crede di potermi riconquistare perché fa qualche scarabocchio per terra non ha proprio capito come sono fatta. Lui penserà di aver affrontato la legge come un vero cavaliere e di aver dichiarato il proprio amore davanti al mondo senza vergogna. Lei penserà che quel pirla si è comprato una bomboletta e ha sporcato tutto il marciapiedi con quelle scritte infantili. Ne riderà ancora dopo anni,. Come chi vi scrive, che affacciandosi alla finestra nota ancora dopo anni che accanto alla scritta “Forza Milan” e “Luca scemo” c’è un pensiero dedicato a lei.


Wink
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enzo penna
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Iscritto: 10 Set 2005
Messaggi: 509
Località: reggio calabria

MessaggioInviato: Lun 22 Dic, 2008 9:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Caro Ueda, hai ragione.........................accetto la tua critica e ne faccio tesoro per la prossima volta....è proprio questo che voglio...a me nn interessano i commenti compiacenti a me interessano le critiche serie ........hai un po forzato...ti potevi risparmiare di tirare in gioco persone esterne.... cmq nn fa niente.....anche io sono stato duro con te.........
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Ueda
non più registrato


Iscritto: 13 Dic 2007
Messaggi: 6444

MessaggioInviato: Lun 22 Dic, 2008 10:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La ''persona esterna'' io lo definito e lo considero un giovane scrittore, questa è una mia fissa, spesso faccio intervenire quelli molto più bravi di me nei miei interventi, con delle citazioni, perchè non saprei spiegare meglio certi concetti.
Per la durezza non c'è problema...veramente. Hai espresso quello che pensavi delle mie foto con parole tue, mi sta bene. Wink
Mi fa piacere che hai capito che non c'è cattiveria da parte mia...grazie.

alla prossima Wink
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ankelitonero
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Iscritto: 12 Ago 2007
Messaggi: 6795
Località: ...per CeNa

MessaggioInviato: Lun 22 Dic, 2008 11:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quoto quanto scritto da enzo: "riuscita a metà". Elementi validi per la riuscita c'erano, ma è come avere un cannone carico e non avere il fiammifero per accendere la miccia.
Proprio quella silhouette, che così com'è si incastra male con la scritta. Se fossi stato capace a delineare bene il contorno tuo e della tua macchina fotografica, la scirtta sarebbe servita ad omaggiare la tua passione;e poteva starci.
Però considerami così "maschilista" da pensare che il gentilsesso non possa imbrattare un muro per lasciare un messaggio d'amore al proprio caro.
Quel " sei la mia favola" lo vedo + rivolta ad una ragazza..perciò ci avrei visto bene una sagoma femminile, destinatrice del messaggio,che non vedo così diretto se affiancato dall'anonimo scrittore..

belli i due triangolini negli angoli; mi fanno ritornare alla mente le copertine rilegate dei libri..ed in ambito di favole e scritte credo vanno bene Smile

_________________
"...una serie di piccoli attimi..."
"Tutte le ombre parlano del sole, sottovoce.... "
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