Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
|
Inviato: Ven 12 Dic, 2008 12:55 pm Oggetto: |
|
|
fallenangel7 ha scritto: | ...io vorrei passare all'analogico per il semplice motivo che mi odio da solo quando scatto velocemente 10 foto di seguito e poi guardandole con attenzione mi accorgo che potevo tagliarle un pò meglio.cercare o aspettare una luce migliore in ceti casi.. in pratica "costruire" un pò meglio l'immagine..
e questo è il problema delle digitali.. ... |
...consentimi, ma il problema è TUO. I dorsi motorizzati ci sono anche per pellicola, la mia povera Dynax si rafficava un rispettabilissimo 3 botte al secondo... Vero è che con i rullini normali a 36 ti si è scaricato il mitragliatore e devi tirar fuori il portafoglio, ma non è che la macchina digitale si impossessa del tuo cervello e ti obbliga a scattare. Oppure vai in auto sempre e solo a 190 perchè a tavoletta quella è la velocità massima? Se proprio vuoi soffrire trovati una vecchia CF da 64Mbyte ed esci con quella, che più di 20 non ci stanno... Se credi che le foto riescano meglio perchè usi un MEZZO diverso (in questo caso principalmente PIU' SCOMODO) commetti lo stesso errore di chi sbava per l'ultimo modello di sensore da uno zugalione di byte. Se non aspetti la luce giusta in digitale perchè dovresti farlo a pellicola?
Alberto |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
massimo729 non più registrato
Iscritto: 21 Lug 2004 Messaggi: 1683
|
Inviato: Ven 12 Dic, 2008 2:08 pm Oggetto: |
|
|
fallenangel7 ha scritto: | sono consapevole dei costi che hanno le pellicole.. ma il fatto è proprio questo.. io vorrei passare all'analogico per il semplice motivo che mi odio da solo quando scatto velocemente 10 foto di seguito e poi guardandole con attenzione mi accorgo che potevo tagliarle un pò meglio.cercare o aspettare una luce migliore in ceti casi.. in pratica "costruire" un pò meglio l'immagine..
e questo è il problema delle digitali.. cmq io la mia digitale me la tengo.. e gli esperimenti li faccio con quella, se ho da fare molte foto per una cosa poco importante uso quella.. diciamo che la pellicola è per il mio puro piacere di dire: ho fatto una foto (cosa che col digitale può dire chiunque).. il piacere di fare una foto pensandola
(anche se non sempre le belle foto sono quelle pensate! grandi fotografi insegnano...) |
Nessuno ti impedisce di metterci 9 ore a comporre un'immagine utilizzando una reflex digitale.
Continuo a rimanere perplesso da chi da troppa importanza al mezzo e imputa alla tipologia mezzo stesso la propria pochezza in campo fotografico.
Le diapositive sono belle ma il loro processo di sviluppo e di successiva stampa sfugge completamente alla gestione di un fotoamatore.
Vorrete mica dirmi che le scattate per guardarle solo su uno schermo col proiettore vero?
Il bianco e nero chimico al momento è ancora migliore di quello digitale ma si deve stamparlo da soli altrimenti non se ne ha il controllo e soprattutto la stampa conta tantissimo e uno stampatore può contribuire alla bellezza dello scatto in modo determinante.
Se fai foto cesse oggi, le farai cesse anche domani con una "analogica".
Ciao |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
palmerino utente attivo

Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
|
Inviato: Ven 12 Dic, 2008 7:31 pm Oggetto: |
|
|
E' personale come vedere la fotografia: sicuramente scattare con una pellicola diapositiva tipo la Velvia (bassa sensibilità) impone l' uso di un cavalletto ed oggi, tra sensori od ottiche stabilizzate...diventa complicato usare questo accessorio.
Certamente si può usarlo, mentre con la dia si "deve" usare.
Se fallenangel7 trovasse la pellicola ottimale per le sue fotografie...bene a scegliere la chimica.
Consiglio di studiare un pochino di sensitometria e poi...divertirsi. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
|
Inviato: Ven 12 Dic, 2008 7:59 pm Oggetto: |
|
|
palmerino ha scritto: | ..la diapositiva tipo la Velvia (bassa sensibilità) impone l' uso di un cavalletto ed oggi, tra sensori od ottiche stabilizzate...diventa complicato usare questo accessorio.
... |
???? Chevvordì? Quanti "sensori" ti porti in borsa? cosa c'entra l'ottica stabilizzata? Semmai OGGI l'attrezzatura può essere più leggera: un buono zoom invece di un carretto di fissi e corpi macchina, nessun sacchetto di pellicole (a volte col ghiaccio... ). Lo stesso cavalletto, tra alluminio aeronautico e carbonio, può essere più leggero a parità di rigidezza...
Alberto |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
gidi_34 utente attivo
Iscritto: 24 Mar 2007 Messaggi: 1231 Località: bari
|
Inviato: Ven 19 Dic, 2008 2:30 pm Oggetto: Re: passo all'analogico! |
|
|
fallenangel7 ha scritto: | un anno fa ho comprato la mia prima macchina fotografica..
non sapendo molto ed essendo abbastanza scarso ho deciso alla fine di prendere una fuji s9600 (una bridge)
ora mi sono accorto che la mia voglia di costruire le foto si è fatta sempore maggiore, il che ha portato alla scontata conclusione che mi serve una macchina reflex
dopo parecchi mesi di ragionamenti ho deciso che la cosa migliore fosse prenderne una analogica.. perchè tutto il vantaggio del digitale l'ho già..
ora voglio proprio fare foto.. e voglio una macchina che mi duri per 20 anni..
data questa premessa.. che reflex analogica mi consigliate?
dimenticavo.. mi ritrovo già degli obiettivi vecchi (senza autofocus) Nikon, Nikkor e Sigma (tuttu adattabili per una reflex Nikon..) |
cerca una f5 di seconda mano... _________________ Nikon D90 + Mb d80/Tamron 70-200 2.8/Nikkor 18-105 VR AFS Nikkor/ Voeloon V600 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fallenangel7 utente
Iscritto: 07 Apr 2007 Messaggi: 76 Località: Cefalu' (PA)
|
Inviato: Lun 22 Dic, 2008 11:49 am Oggetto: |
|
|
per quanto riguarda le foto il problema non è che do troppa importanza al mezzo..
il fatto sta nell'avere cominciato con il digitale che da la possibilità di scattare quante foto vuoi facendo prove e non capendo perfettamente tempi diaframma e compagnia bella che vai impostando, lasciando tutto a una foto e vedere se è venuta bene in caso rifare cambiando qualche cosa
ovviamente il problema è della mia testa!!!! _________________ si parlava di poeti come modelli di vita,come miti, come piedi di porco per scardinare la mediocrità della vita di tutti i giorni e andare a far volare l’aquilone nel prato che c’era dall’altra parte
(enrico brizzi) |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
palmerino utente attivo

Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
|
Inviato: Mer 24 Dic, 2008 1:31 am Oggetto: |
|
|
Alberto Nencioni ha scritto: | palmerino ha scritto: | ..la diapositiva tipo la Velvia (bassa sensibilità) impone l' uso di un cavalletto ed oggi, tra sensori od ottiche stabilizzate...diventa complicato usare questo accessorio.
... |
???? Chevvordì? Quanti "sensori" ti porti in borsa? cosa c'entra l'ottica stabilizzata? Semmai OGGI l'attrezzatura può essere più leggera: un buono zoom invece di un carretto di fissi e corpi macchina, nessun sacchetto di pellicole (a volte col ghiaccio... ). Lo stesso cavalletto, tra alluminio aeronautico e carbonio, può essere più leggero a parità di rigidezza...
Alberto |
Vuol dire che con la diapositiva Velvia che ha una sensibilità reale leggermente minore di 50 asa (come si diceva una volta), scattando le foto classiche di paesaggio dove e per una buona profondità di campo e per scegliere il miglior diaframma dell' ottica (di solito f:8 o poco più) imponeva l' uso del cavalletto per non vanificare l' altissima qualità della pellicola con un banale micromosso...i tempi di scatto erano di solito abbastanza lenti.
Oggi con il digitale (aps) già si risparmia un diaframma per avere la stessa ampiezza nella profondità di campo (non a caso f:5,6 è il diaframma ottimale), partiamo già con 100 iso reali, ma tranquillamente possiamo arrivare ad almeno (mi tengo basso) a 400 iso senza tanti patemi d' animo, ecco che lo stesso fotografo incomincia a fare a meno del cavalletto.
Non dico che sia giustificabile questo modus operanti, ma è un fatto: molti non lo usano, mentre prima chi usava la Velvia...era costretto.
Compreso?
Ovvio con le negative colore e nel reportage il fotografo scattava a mano libera, ma io accennavo al fotografo meticoloso che usava la diapositiva di bassa sensibilità per avere la massima nitidezza.
Nulla vieta di continuare ad usare il cavalletto...ma è meno sentita la sua indispensabilità. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
|
Inviato: Mer 24 Dic, 2008 2:09 am Oggetto: |
|
|
palmerino ha scritto: | ....Non dico che sia giustificabile questo modus operanti, ma è un fatto: molti non lo usano, mentre prima chi usava la Velvia...era costretto.... |
...continua a sfuggirmi dov'è il problema. Forse è MEGLIO affidarsi ad una tecnologia meno evoluta soltanto perchè è più difficile o, semplicemente, più scomoda? Perchè bisognerebbe "giustificare" qualcosa? Se ti piace la Velvia la puoi usare, se vuoi girare senza cavalletto alzi gli ISO a 400, non sei "più buono" nell' uno o nell' altro caso. Voglio dire, viviamo col termosifone e ci curiamo con gli antibiotici, oppure magnifichiamo il valore etico di andarsi a cercare una polmonite?
Alberto |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
|
Inviato: Mer 24 Dic, 2008 10:21 am Oggetto: |
|
|
Questo thread parla di feticismo tecnologico e non di fotografia.
Un fotografo quando ha in mente una foto la realizza con qualunque strumento a disposizione seppure con i limiti e difficolta connesse.
Ho iniziato a fotografare negli anni 90 quasi solo in diapositiva.
E sò per esperienza e non per chiacchiere, i problemi di stampare bene un cibachrome, duplicare una dia, eliminare una dominate indesiderata.
So che significa avere in macchina una 100ASA quando servirebbe una 400 o il rullo di dia rigato dal laboratorio.
Con il digitale, tanto per iniziare, posso fare il braketing, tentare scatti improbabili, eseguire diverse varianti tra le quali scegliere con più calma, perchè a differenza di altri io i soldi non li trovo per terra.
Per continuare, con il digitale si può gestire la fotometria del singolo scatto e di parti di esso, cosa che con la pellicola richiedeva (teoricamente) elaborate tecniche di camera oscura con il grande formato con costi e complicazioni incommensurabili.
Allora di che si parla?
Sono "cattivo" nel pensare che è molto comodo scaricare sullo strumento usato la mediocrità di nostri scatti?
Non fate l'errore di interpretare in chiave polemica questo post.
Vuole solo propoprvi uno spunto di riflessione come "regalo di Natale" per il forum.
Per quanto mi riguarda sono discorsi vecchi e noiosi sui quali non ho ne tempo ne voglia di discutere.
Buone feste. _________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
massimo729 non più registrato
Iscritto: 21 Lug 2004 Messaggi: 1683
|
Inviato: Mer 24 Dic, 2008 12:16 pm Oggetto: |
|
|
Cosimo M. ha scritto: | Questo thread parla di feticismo tecnologico e non di fotografia.
Un fotografo quando ha in mente una foto la realizza con qualunque strumento a disposizione seppure con i limiti e difficolta connesse.
Ho iniziato a fotografare negli anni 90 quasi solo in diapositiva.
E sò per esperienza e non per chiacchiere, i problemi di stampare bene un cibachrome, duplicare una dia, eliminare una dominate indesiderata.
So che significa avere in macchina una 100ASA quando servirebbe una 400 o il rullo di dia rigato dal laboratorio.
Con il digitale, tanto per iniziare, posso fare il braketing, tentare scatti improbabili, eseguire diverse varianti tra le quali scegliere con più calma, perchè a differenza di altri io i soldi non li trovo per terra.
Per continuare, con il digitale si può gestire la fotometria del singolo scatto e di parti di esso, cosa che con la pellicola richiedeva (teoricamente) elaborate tecniche di camera oscura con il grande formato con costi e complicazioni incommensurabili.
Allora di che si parla?
Sono "cattivo" nel pensare che è molto comodo scaricare sullo strumento usato la mediocrità di nostri scatti?
Non fate l'errore di interpretare in chiave polemica questo post.
Vuole solo proporvi uno spunto di riflessione come "regalo di Natale" per il forum.
Per quanto mi riguarda sono discorsi vecchi e noiosi sui quali non ho ne tempo ne voglia di discutere.
Buone feste. |
Non posso che quotarti in toto.
Ciao e Buone Feste anche da parte mia. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fallenangel7 utente
Iscritto: 07 Apr 2007 Messaggi: 76 Località: Cefalu' (PA)
|
Inviato: Mer 24 Dic, 2008 12:21 pm Oggetto: |
|
|
concordo anche io nel non dare tutta questa importanza al mezzo.. ma neanche poi devo trovarmi nella situazione di voler fare una determinata foto e il mezzo non mi supporta decentemente...
e assolutamente io finora non me la sono presa col mezzo quando uno scatto non mi è venuto come volevo io..
l'unica cosa che finora mi ha dato fastidio era che alzando gli ISO mi venivano foto con troppo rumore.. ma ora che lo so ci sto attento! _________________ si parlava di poeti come modelli di vita,come miti, come piedi di porco per scardinare la mediocrità della vita di tutti i giorni e andare a far volare l’aquilone nel prato che c’era dall’altra parte
(enrico brizzi) |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|