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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mar 11 Nov, 2008 10:48 pm Oggetto: self |
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Che mi dite di questa?
Sempre per il workshop con Cristina Nunez.
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p@blo utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 1327 Località: Pavia
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Inviato: Mer 12 Nov, 2008 12:02 am Oggetto: |
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Mi piace moltissimo....
peccato solo per quei segni degli elastici sulla pelle e per i pantaloni, avrei evitato di includerli nel fotogramma...
_________________ Canon 30d + 500d + 17-40 L +Canon 70-200 F2.8 L + Lensbaby + 18-55 is + adattatore leica R-canon eos + Metz af-1 48
Leica R-E + Summicron 50/2 + Elmarit 135/2.8 + Elmarit 35/2.8 + Metz 32 Z-2
Kiev 88cm + Arsat 80/2.8 |
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mer 12 Nov, 2008 12:14 am Oggetto: |
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hahahaha
grazie pablo
e invece, invece ... anche il segno dell'elastico e i pantaloni hanno un senso ... e comunque c'erano ... sto un po' modificando la mia concezione della fotografia, ultimamente ...
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mog utente attivo

Iscritto: 05 Ago 2006 Messaggi: 4694 Località: Roma
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Inviato: Mer 12 Nov, 2008 8:09 am Oggetto: |
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Si anche a me piacciono i segni. Questo non vuole essere un'autoritratto ammiccante, soave, glamour. é materico, quasi claustrofobico.
In questo senso i segni sul corpo, le ossa a vista, la matericità della pelle alludono ad altrettanti "segni interiori".
Molto bella
_________________ http://www.flickr.com/photos/morganamor |
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marte34693 utente attivo

Iscritto: 15 Gen 2008 Messaggi: 938
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Inviato: Mer 12 Nov, 2008 10:48 am Oggetto: |
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Bella bella e poi bella peccato soloper la guancia schiacciata mi interrompe quel senso di morbidezza, dolcezza e di linearità dell'espressione e del corpo
_________________ Nikon D800 Nikon 50mm 1,8 - Nikon 85mm 1,8, Nikon 24-70 2,8 |
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mer 12 Nov, 2008 6:22 pm Oggetto: |
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grazie mog, sì è così
grazie roberto, anche a me non piace la guancia schiacciata ma non me ne sono accorta
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aerre utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 8734 Località: Palermo
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Inviato: Ven 14 Nov, 2008 12:56 am Oggetto: |
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....Che grande emozione riesce a dare questo self intenso e fortemente intimo.
Perchè davvero forte è la suggestione del suo respiro di introspezione profonda, .....in bilico tra la dolcezza infinita di quell’abbraccio di sé ed il silenzio di una sofferenza troppo intima perchè si possa condividere.
...Commuove, ...commuove davvero questo abbraccio che ha il sapore di un abbandono lento e consapevole nell’abisso tormentato eppure terribilmente caro delle proprie emozioni più segrete.
Sembra sospendersi la nostra Lorenza, ....immersa nell’universo del suo io più intimo, attraverso quell’abbraccio che si fa presto stretta e la stretta ....morsa, ..quando il corpo serra di sé il battito dell’anima nel tentativo di non lasciarla andare via.
C’è ...c’è una dolcezza quasi sofferta nella pacata compostezza di questo bellissimo self, ...nella delicatezza quasi d’alabastro di quelle membra che s’avvolgono e trattengono, ...nelle ombre più dense che tradiscono la muta tensione, ....nei segni che s’incidono sulla pelle, ...in quello sguardo che scivola dentro di se quasi in attesa, ...nel suo silenzio immobile.
Già, ...c’è silenzio, in questo self, il silenzio che pare quello di un’attesa, ...quasi che il corpo si ripiegasse in sè, ... in un consapevole torpore dal quale risvegliarsi allo scuotersi d’una emozione nuova.
Un’emozione ancora da venire.
Brava la nostra Lorenza a scegliere un’inquadratura sufficientemente ampia ed un punto di vista laterale. E’ il “profilo” infatti lo strumento principale d’espressione di questo self.
Perchè questo è un abbraccio che la nostra Lorenza non può che condividere solo con se stessa e non può fare ricorso ad un tre quarti: non cerca la partecipazione, non cerca il coinvolgimento dell’osservatore, ...anzi è proprio attraverso il profilo che si ...”dissocia”, ...si chiude in una dimensione privata ed inaccessibile.
Ottima la composizione all’interno del campo verticale con la curva della schiena che prolungandosi in quella della nuca e della testa raccorda la verticale del fotogramma con la diagonale lungo la quale si dispongono gli elementi forti dell’impaginato: il viso che inclina in avanti, la spalla che spinge in alto, e quella mano in primo piano che stringe e contiene.
Molto piacevole il bianco nero capace di momenti di chiarezza delicata, quasi sussurrata nell’incarnato che a tratti si tormenta di segni, nodi e tendini in tensione grazie alle ombre piene ma piacevolmente trasparenti.
Aerre
_________________ Il ritratto: Uomini, cani, gatti & Co. |
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IlMoralizzatore nuovo utente
Iscritto: 19 Set 2008 Messaggi: 48
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Inviato: Sab 15 Nov, 2008 8:32 am Oggetto: |
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veramente bella. e la cosa più bella sono i segni dei pantaloni. brava.
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Paolo Dalprato operatore commerciale

Iscritto: 30 Giu 2007 Messaggi: 11375 Località: Monza
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Inviato: Sab 15 Nov, 2008 10:52 am Oggetto: |
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piace anche a me, lo sguardo va a seguire i "cerchi" definiti dalle braccia, passa per la linea curva del corpo, prova a intuire la persona oltre la foto, si secondo me è un ritratto riuscito... e capisco anche quello che dici dei segni dei pantaloni, credo anche io che ci stiano... solo la composizione mi suscita qualche perplessità, o meglio la mancanza di spazio attorno... la sento questa mancanza...
_________________ Uso Canon, Sony, Sigma, Samyang, RawTherapee e GIMP. Ma prima ci sono io.
A chi mi commenta chiedo di guardare le mie foto e criticare quelle, non di dire come le avrebbe fatte lui, non era li e non è me
Quello che faccio ora LA VILLA REALE DI MONZA |
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Clara Ravaglia utente attivo

Iscritto: 19 Feb 2006 Messaggi: 27260 Località: Ravenna
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Inviato: Lun 17 Nov, 2008 12:38 pm Oggetto: |
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Raccogliersi.. in una fragile intimità.. che vuole essere protezione di sé ma non chiusura, un abbraccio che nel serrare comunica e giustamente si circonda di uno spazio periferico alla figura necessario e sufficiente..
La forza del racconto sta proprio nell'indizio della linea arcuata delle ciglia che nascondono lo sguardo, ma uno sguardo non vuoto, infatti la loro curva dolce tradisce un mondo di pensieri che sembrano affluire al centro, tanto quanto torso ed arti, in questo abbraccio.
E allora la stretta non potrà che riaprirsi.
Il resto è epidermide morbidamente accarezzata dal bianco e nero, in nitidezza e con la disarmante verità di questi segni sulla vita, che narrano la semplicità del quotidiano, la differenza fra semplicemente essere e apparire.
Sempre attenta a non sottrarre indizi, pur di rifuggire dalla superficialità con la forza del rispetto di sé, che altro non è che rispetto per il prossimo e per la vita.
Ciao
Clara
_________________ Clara Ravaglia |
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belgarath utente attivo

Iscritto: 21 Feb 2007 Messaggi: 12965
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Inviato: Lun 17 Nov, 2008 8:52 pm Oggetto: |
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LorenzaF ha scritto: | ... anche il segno dell'elastico e i pantaloni hanno un senso ... e comunque c'erano ... |
Posso chiederti quale?
Perchè la foto mi piace parecchio, ma non mi convince l'effetto-mutanda contrapposto alla meticolosità della posa... nemmeno come metafora dei "segni interiori"
_________________ Link
A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. (Cap. Willard)
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ignaro utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2006 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun 17 Nov, 2008 9:48 pm Oggetto: |
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Clara Ravaglia ha scritto: | ...epidermide morbidamente accarezzata ... |
un corpo che viene segnato, lontanissimo dai corpi di plastica, diventa - per me - l'espressione di una forte carnalità, materia viva.
Lì è ritratto un corpo che è materia influenzata dal mondo che la tocca.
Materia che, come per i cristalli, acquista ricchezza e bellezza dalle inclusioni di impurità (i nei, i capelli sul collo).
Penso che ci voglia coraggio per pensare - e fare - un ritratto così forte.
Complimenti veramente.
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mer 19 Nov, 2008 12:30 am Oggetto: |
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Giuseppe, grazie mille, i tuoi commenti sono sempre bellissimi, come quelli di Clara
Clara, grazie tantissime anche a te, per il tuo tempo e per la tua sensibilità
grazie anche a IlMoralizzatore e a paul; lo spazio intorno a me pare sufficiente, non troppo né troppo poco (poi fotografandomi da me è già tanto se riesco a cadere in mezzo all'inquadratura) e grazie anche ad ignaro
e ora, belgarath, vengo a te
hahahahaha
mi piace il tuo commento
allora
potri risponderti con quello che ha detto ignaro, è grossomodo quello che penso anche io, però ancora non sarebbe la completa ragione del perché mi piace così; la vera verissima ragione è che a me la pelle segnata (non troppo ma un po'), le superfici scabre, non lisce, non del tutto rifinite, imperfette, che ne so, la pietra scheggiata, il vetro rigato, ossa che spuntano da sotto la pelle, piacciono proprio, mi affascinano, le trovo infinitamente più interessanti di ciò che è perfetto, pristino, non usato o non vissuto oppure reso lucido, levigato, presentabile, che sia con photoshop o con la cera o qualsiasi altro metodo
avrei potuto benissimo tagliarla come qui sotto, ci avrei messo trenta secondi, ma l'effetto sarebbe stato diverso; innanzitutto, la figura avrebbe perso quel punto di appoggio, l'origine (la macchia scura del pantalone), e avrebbe eprso quell'aspetto vagamente a punto di domanda; ma soprattutto, senza quei segni circolari intorno alla vita, di qualcosa che c'era e che è stato tolto ma ha lasciato il segno (i pantaloni, che sono stati ad evidenza leggermente abbassati ... anche perché il genere di mutande - ma io le chiamo slip - che porto io si fermano molto ma molto più in basso, e sono, come dire, decisamente più impalpabili ... non lasciano certo quel genere di segni ...), senza quell'accenno di pancia, sarebbe diventata una cosa addomesticata, troppo prevedibile, troppo compiacente, senza sapore; ci mancava solo che clonassi i nei, a quel punto sarebbe diventata asettica, anestetizzata
e per quanto mi riguarda non è tanto un questione di segni metaforici, ma di segni (imperfezioni, cicatrici, graffi, macchie, inclusioni, ...) molto reali, concrete, materiali, vere
sono stufa di fare foto di bambini sorridenti e con gli occhi azzurri (beh, quelle continuerò a farle, ma giusto per l'album di famiglia); ho voglia di fare delle foto diverse da quelle che ho fatto sinora, non so se ne sono capace, ma almeno ci voglio provare
non so se ti ho convinto, anche perché ce ne passa tra questa foto e quelle che intendo
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Ultima modifica effettuata da LorenzaF il Lun 05 Lug, 2010 9:57 pm, modificato 2 volte in totale |
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belgarath utente attivo

Iscritto: 21 Feb 2007 Messaggi: 12965
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Inviato: Mer 19 Nov, 2008 12:59 am Oggetto: |
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Ti ringrazio dell'esauriente spiegazione
Sono assolutamente d'accordo quando parli di modelle levigate, infatti non amo proprio il genere di immagini.. specie quelle con molto postwork.
Sono d'accordo anche con il nero dei pantaloni sotto, importante compositivamente (anche se mi piace molto anche l'altro taglio).
E' quel segno dell'elastico che non vedo in stile con la posa, non tanto quindi di per sè: a fronte di un gesto ed un fondale curati, che magari sono anche semicasuali ma non lo sembrano, c'è quella traccia di quotidianità che (a me) sembra stonare, o meglio.. appartenere ad un altro genere di immagine.
Trovo molto sensate le parole di ignaro sulla bellezza esaltata dalle inclusioni, semplicemente non è un'"inclusione" che mi convince.
Perdonami se ho parlato solo di mutande (o pantaloni.. touchè), sottointeso c'era e c'è molto apprezzamento per lo scatto.
_________________ Link
A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. (Cap. Willard)
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