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per le ombre meglio diluizione 1+1 o 1+0

 
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Autore Messaggio
peters8
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Iscritto: 29 Apr 2007
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MessaggioInviato: Gio 16 Ott, 2008 1:45 am    Oggetto: per le ombre meglio diluizione 1+1 o 1+0 Rispondi con citazione

Ciao!per me questo è un autentico dilemma.C'è chi sostiene una versione...chi invece l'altra.
Potreste darmi una vostra opinione? grazie Wink
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Tomash
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Messaggi: 11774
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MessaggioInviato: Gio 16 Ott, 2008 6:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

In teoria, più diluisci, meno l'azione è energica, più fatica fa a sviluppare le zone bianche sul negayivo (le ombre o basse luci), mentre sviluppa bene le zone scure (alteluci).
Si chiama compensazione e dovrebbe proprio preservare ombre ed alteluci.
Ma aumenta anche la grana e non è detto che un eccessiva compensazione sia cosa giusta.
Il rischio è un negativo "piatto" diffcile da stampare.
Bisogna far delle prove.

Ad ogni modo se 1+1 è riferito al D76 o all'Xtol è un ottimo compromesso, uno dei più usati, anzi, preferibile all'uso in stock (1+0) con pellicole esposte normalmete.
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ldani
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Messaggi: 3397
Località: Livorno

MessaggioInviato: Gio 16 Ott, 2008 7:05 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Le ombre risentono sempre meno dello sviluppo rispetto alle luci.

Se la luce non ha eccitato nessun alogenuro puoi sviluppare per quanto ti pare ma non otterrai differenze rispetto alla bf+v (base film + velo)

Se il delta stop tra le ombre e le luci è molto alto conviene cercare di domare il contrasto sviluppando meno e con meno energia in modo da non avere alte densità nelle luci.
Al contrario se è basso conviene cercare di aumentare la densità delle luci con sviluppo prolungato o energico.

Questo solo se si vuol ottenere un negativo "domato".

Daniele.

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aragorn
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Località: palermo

MessaggioInviato: Gio 16 Ott, 2008 12:17 pm    Oggetto: Re: per le ombre meglio diluizione 1+1 o 1+0 Rispondi con citazione

peters8 ha scritto:
Ciao!per me questo è un autentico dilemma.C'è chi sostiene una versione...chi invece l'altra.
Potreste darmi una vostra opinione? grazie Wink


Su i rivelatori ad alta diluizione.....

" .... un rivelatore molto diluito si comporterà come il medesimo rivelatore usato alla diluizione normale e con agitazione normale. Se invece l'agitazione è meno frequente e si permette alla pellicola di "restare ferma" a contatto con la soluzione altamente diluita, può essere necessario una certa quantità di effetto compensatore. In pratica, nelle zone che rappresentano le alte esposizioni in cui c'è una grande quantità di argento da ridurre, il rivelatore si esaurisce velocemente. Nelle zone che hanno ricevuto una minore esposizione, quindi con una quantità inferiore d'argento da ridurre, la soluzione resta attiva per un tempo più lungo e determina quindi un maggior sviluppo. "

estratto da: Il Negativo - Ansel Adams.


Come rivelatore compens. puoi usare il D-23 e l'HC-110. Ma ne esistano altri.

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peters8
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Messaggi: 1107

MessaggioInviato: Ven 17 Ott, 2008 12:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie mille...Non ho ben capito la teoria di Adams:sarebbe quindi l'agitazione a fare la differenza e non la diluizione di un rivelatore?
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Tomash
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Iscritto: 21 Giu 2005
Messaggi: 11774
Località: Bologna

MessaggioInviato: Ven 17 Ott, 2008 6:09 am    Oggetto: Rispondi con citazione

peters8 ha scritto:
Grazie mille...Non ho ben capito la teoria di Adams:sarebbe quindi l'agitazione a fare la differenza e non la diluizione di un rivelatore?


La combinazione di entrambe.
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aragorn
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Iscritto: 31 Ago 2006
Messaggi: 511
Località: palermo

MessaggioInviato: Ven 17 Ott, 2008 10:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

peters8 ha scritto:
Grazie mille...Non ho ben capito la teoria di Adams:sarebbe quindi l'agitazione a fare la differenza e non la diluizione di un rivelatore?


Il rivelatore molto diluito agisce in maniera più blanda, non è aggressivo proprio per il basso contenuto di rivelatore. La ridotta agitazione da la possibilità al rivelatore di stare a contatto con l'emulsione più a lungo. Tutte le zone del negativo che sono state colpite dalle alte luci vengono sviluppate prima (I cristalli di alogenuro d'argento vengono segnati in modo da ridursi, durante lo sviluppo a particelle d'argento metalliche nere, ad un certo punto, non agitando, lo sviluppo che è a contatto con la zona colpita da più luce, si esaurisce e lo sviluppo si blocca quasi del tutto, mentre per le zone che sono state colpite meno dalla luce lo sviluppo dura più a lungo, in quanto i cristalli da ridurre sono inferiori, quindi in soldoni, mentre lo sviluppo delle alte luci si è bloccato perchè il rivelatore a contatto con l'emulsione si è esaurito, le ombre continuano a svilupparsi e quindi a venir fuori.


Questo è quello che in soldoni ho capito io dal libro di A.A. Se qualcuno dei veterani dovesse notare delle inesattezze, vi prego di correggerle, anche perchè credo che sia davvero importante afferrare questo concetto per un corretto uso dello sviluppo compensatore.

Aragorn.

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peters8
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Iscritto: 29 Apr 2007
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MessaggioInviato: Ven 17 Ott, 2008 1:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie.Pero' questo lo avevo gia' afferrato.Quello che mi lascia perplesso è l'affermazione di Adams secondo il quale non ci sarebbe alcuna differenza tra le varie diluizioni se l'agitazione è normale.questo lo deduco dal brano che tu hai gentilmente postato....
Wink
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