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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Gio 11 Set, 2008 9:59 pm Oggetto: Gli italiani hanno perso la faccia |
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...da un articolo del corriere.it: http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_10/facce_italiani_toscani_gori_85e5383e-7f6a-11dd-a664-00144f02aabc.shtml
diversi gli spunti che mi sembrano giusto riprendere:
- Dai volti che riempivano "Il Vangelo Secondo Matteo", film di Pier Paolo Pasolini del 1964, ai profili dei ragazzi di oggi su "Facebook" e "Myspace" sembra passata un'eternità, non 44 anni. Che fine hanno fatto le facce degli italiani? Quali sono oggi i volti? Sono davvero cambiati e, se sì, come?
- «Voglio vedere il lavoro di Toscani, sarà sicuramente interessante» dice il professor Paolo Chiozzi, etnologo ed antropologo e primo in Italia a tenere un corso sull' antropologia visuale all'Università di Firenze. «Nel 1911 Lamberto Loria, il grande etnografo, per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, allestì una mostra nella capitale con foto di migliaia di volti di italiani da lui raccolti e che ora si trovano al Museo di Arti e tradizioni popolari di Roma: sono 7mila le foto. Sarà interessante raffrontare i due lavori. I volti sono sicuramente cambiati per ragioni oggettive: l'alimentazione, l'evoluzione, le migliori condizioni sociali ed economiche. I tratti antropometrici non sono predeterminati solo dalla razza ma sono variabili che risentono anche del contesto sociale e ambientale (come l'igiene e l'alimentazione ma anche l'ibridazione: il numero dei non italiani che vengono in Italia e vivono qui è in aumento). La variabilità della fisionomia è un fatto reale ma non esclusivo o esaustivo».
- Le facce di 100 anni fa sono scomparse per sempre? «Quelle si trovano ancora: in zone remote della Sardegna o dell'Appennino. Ma la mutazione forte sta arrivando ora: è cambiato il modo di apparire degli italiani, il loro modo di presentarsi di fronte agli altri, il loro modo di autoconsiderarsi e di voler essere visti». Colpa della tv anche per lei come per Toscani? «No, il vero rischio è internet: sui corpi stanno arrivando gli effetti della realtà virtuale. Il rischio è quello che la Rete trasmette a livello di modelli. Internet è virtuale: l'apprendista velina che va in tv almeno si mette in gioco, chi va in rete non mette neppure in gioco la sua fisicità. Siamo all'etica antropologica connessa alla diffusione dell'immagine digitale. La realtà virtuale è una grande truffa che ha un risvolto sull'apparire: penso all'uso diffuso di fenomeni come tatuaggi e piercing. E' questa non capacità di distinguere tra realtà vissuta e realtà virtuale, (che non è realtà) che ha un risalto sull'apparire. E i volti si omogeneizzano nella loro apparenza»
all'articolo si accompagnano due gallerie fotografiche: la prima riprende i volti ritratti da toscani e la sua troupe, la seconda i volti degli "attori" che hanno lavorato con pasolini.
che ne pensate?
trovata pubblicitaria mascherata o interessante spunto critico?
 _________________
hamham è giuseppe palma| RACCOLTA DI LINK PER LA RITRATTISTICA una selezione da P4U | GLOTUT & ART le perle di P4U |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Ven 12 Set, 2008 9:01 am Oggetto: |
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Sono fondamentalmente d'accordo sull'analisi di Chiozzi (che fa l'antropologo visuale da più di vent'anni).
Quella di Toscani è più una sensazione che un'ipotesi fondata su una qualche base razionale.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Dom 14 Set, 2008 9:00 pm Oggetto: |
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Toscani è un pubblicitario che che lavora appunto sul sistema
della "comunicazione" e di sola comunicazione vivrà il suo reportage
sui volti degli italiani, cioè sostanzialmente foto modaiole avulse
da qualsiasi "localistico " contesto. Pasolini era di tutt'altro spessore. |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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hansen utente
Iscritto: 26 Ott 2007 Messaggi: 97
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 17 Set, 2008 1:16 pm Oggetto: |
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Quel che scrive Toscani è una balla bell'e buona, balla di chi fotografo propriamente non è mai stato, ma solo figlio di fotografo bravo.
Balla di chi non ha mai dimostrato di saper vedere.
Sedetevi al bar "al corso" della vostra città e lasciate che l'Italia vi passi davanti mentre bevete il vostro caffè, sotto i tatuaggi ci stanno gli italiani.
E' tutta una balla che si sia cambiati sotto i colpi della realtà virtuale, fateli sedere su uno sgabello con le luci addosso e lasciateli lì, fateli parlare, dopo 10 minuti riappare l'Italia.
Una mostra di oggi, con buona pace dell' esimio antropologo, può confrontare rispetto al 1911 solo una cosa: la differenza del fotografare.
Le fotografie NON sono la realtà.
ciao claudiom |
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sulfurea sospeso

Iscritto: 22 Ago 2008 Messaggi: 1440
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Inviato: Mer 17 Set, 2008 9:33 pm Oggetto: |
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Un popolo piccolo piccolo, tanto mediocre e inadeguato per essere un Paese.
ciao |
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mrgilles utente attivo

Iscritto: 02 Mar 2008 Messaggi: 1026 Località: Verona
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Inviato: Mer 17 Set, 2008 11:52 pm Oggetto: |
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sulfurea ha scritto: | Un popolo piccolo piccolo, tanto mediocre e inadeguato per essere un Paese. |
E io che pensavo che il caffè "al corso" citato da claudiom fosse il classico "luogo comune".. _________________ Nelle mie fotografie, solo persone in vera pelle.
cameraoscurista n.139. pap, vav. flickr |
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Gio 18 Set, 2008 9:21 am Oggetto: |
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alezan e bigiagia, sono perfettamente d'accordo... il tutto mi sembra solo l'ennesima trovata pubblicitaria che tenta, con paroloni, effetti speciali e sperpero di risorse, dare una passata di belletto sul nulla....
staremo a vedere... magari facendo, perché no, un po' di confronti e riflessioni partendo anche dalle foto dei nostri amici in questi giorni in mostra.
d'accordo anche con claudio... in sostanza dietro c'è solo la voglia di fare clamore vendendo il nulla... come già detto
sulfurea.... vabbè.... che dirti... che ci fai ancora in italia?!?!?
non riusciamo a dire qualcosa di più interessante? _________________
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Gio 18 Set, 2008 9:28 am Oggetto: |
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per esempio credo sarebbe interessante cercare dei paragoni con l'opera di flavio caroli presentata qualche anno fa a milano con la mostra "l'anima e il volto", tratta dal suo testo "storia della fisiognomica".
era interessante, in quella mostra e in quel testo, accorgersi di come lo spessore psicologico, dai ritratti e dalle caricature di leonardo fino ai dipinti straziati di Bacon, fosse lo specchio (più o meno consapevole) dei sentimenti della collettività...
non so, magari è una forzatura... però è la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il titolo di questo articolo e leggendone il testo  _________________
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 18 Set, 2008 10:57 am Oggetto: |
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Quella fu una bella mostrona, la fisiognomica mi pare un'altra balla, non so perchè Caroli ci si sia intestardito.
Ogni opera d'arte è specchio dei sentimenti della collettività senza disturbare Lombroso, mio compaesano.
ciao claudiom |
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Gio 18 Set, 2008 12:46 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Quella fu una bella mostrona, la fisiognomica mi pare un'altra balla, non so perchè Caroli ci si sia intestardito.
Ogni opera d'arte è specchio dei sentimenti della collettività senza disturbare Lombroso, mio compaesano.
ciao claudiom |
più che interstadito, è stato un lavoro di ricerca non indifferrente che lo ha coinvolto per decenni. o forse sarebbe più corretto dire che tutta la sua ricerca si è svolta attorno a questo "filo rosso".
però non la bollerei come un "balla", ovvio che la mia definizione di prima è estremamente riduttiva e semplicistica... c'era, in quel libro e in quella mostra, molto più della frasetta che ho sintetizzato.
l'intuizione dell'inconscio freudiano da parte di leonardo, per esempio... ben 500 anni prima della sua "formalizzazione", che fu "rivoluzionaria" solo 100 anni fa... il coinvongere lombroso mi era sembrato, da parte di caroli (lo hai mai sentito parlare? è stato un mio docente universitario... adoro sentirlo disquisire anche solo del gossip rinascimentale...), un semplice uso strumentale per ridare spessore alle caricature leonardesce... definendole invece veri e propri studi fisiognomici (che nulla hanno a che fare con l'illuminismo criminologico del lombroso)
insomma... tornando in topic... sarebbe come mettere a confronto leonardo con pasolini (o con l'olmi dell'"albero degli zoccoli", giusto per azzardare)  _________________
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Gio 18 Set, 2008 6:34 pm Oggetto: |
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claudio, chiedo scusa... ho riletto ora il tuo intervento e prima avevo capito che intendevi per "balla" il lavoro di caroli... e non la fisiognomica del lombroso... scusami
beh, si: siamo sulla stessa lunghezza d'onda... in effetti penso che caroli l'abbia un po' sfruttata... usandola molto secondo i propri scopi. anche se il libro, alla fine, si chiama "storia della fisiognomica" (ma non è una vera storia della fisiognomica ) _________________
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Historicus utente attivo

Iscritto: 02 Ott 2007 Messaggi: 2498 Località: Ferrara/Urbino
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Inviato: Mar 07 Ott, 2008 3:22 pm Oggetto: |
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Ho riletto pazientemente questo post e l'articolo che propone... mah, che dire?
Il lamento di Toscani mi sembra la caricatura del famigerato "articolo delle lucciole" di Pasolini e dei suoi lamenti sulla mutazione antropologica degli italiani. Come diceva quel tale: la storia comincia come tragedia, si ripete come farsa...
Se poi non si vuole accettare la storia e il mutamento storico, questo è un altro paio di maniche. C'è modo e modo di rifiutarlo (o di ritrarlo).Pasolini è un conto, Toscani un altro: non possiamo chiedere a un fotografo di pubblicità lo spessore di un linguista, poeta e studioso di cultura popolare. Fin qui, mi sembra di essere d'accordo con quasi tutti gli altri.
Però... C'è un però.
Se le parole di Toscani mi ispirano compatimento, le foto sono un'altra storia. I volti che ho visto nella galleria linkata da hamham sono davvero i volti dell'Italia di oggi, piacciano o non piacciano. In altre parole, mi sembra che Toscani abbia saputo farsi interprete del nostro tempo. Certo, non è l'unica interpretazione possibile. Ma a me è parsa abbastanza persuasiva. A tratti sono piuttosto caustici; mi hanno ricordato quella rubrica su "Cuore" di diversi anni fa, intitolata "Paese reale". E' l'Italia vista da un moralista (parola che per me non è un insulto: anche Erasmo da Rotterdam, in fondo, lo era).
Insomma: non me ne frega un accidente di chi è o chi non è Toscani; se è un fotografo per vocazione o "solo" perché si è ritrovato un padre fotografo. Quelle foto a me hanno parlato, e questo mi basta.
Dopodiché, è anche vero che ci sono molti utenti di questo forum che saprebbero fare di più e di meglio con un minore spiegamento di mezzi (forse Toscani dovrebbe avere il coraggio di ammettere che, almeno in questo, è figlio del proprio tempo). Ma intanto, diamo a Cesare quel che è di Cesare.
 _________________ Historicus è Guido Dall'Olio
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 07 Ott, 2008 3:30 pm Oggetto: |
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No, Historicus, questi sono i volti italiani ritratti al modo di oggi, non sono volti di oggi più di quanto non siano volti dell'altro ieri.
Cambia il modo, solo il modo ed è un modo privo di qualunque anche minima originalità.
mi pare, ciao claudiom |
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Historicus utente attivo

Iscritto: 02 Ott 2007 Messaggi: 2498 Località: Ferrara/Urbino
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Inviato: Mar 07 Ott, 2008 3:38 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | No, Historicus, questi sono i volti italiani ritratti al modo di oggi, non sono volti di oggi più di quanto non siano volti dell'altro ieri.
Cambia il modo, solo il modo ed è un modo privo di qualunque anche minima originalità.
mi pare, ciao claudiom |
Non ho la presunzione di conoscere così bene il linguaggio fotografico per poterti rispondere. E' possibilissimo che tu abbia ragione; d'altra parte, al bambino che va al ristorante piacciono moltissimo i piatti pasticciati con la panna, prima che si accorga che chiunque non sa fare a cucinare fa per l'appunto quello. Crescendo, poi, cambia gusti.
Te lo chiedo con desiderio di imparare, non per polemica: dov'è secondo te la "non originalità" di Toscani? Rispetto a cosa si può vedere (e posso vederla anch'io)?
Grazie
Guido Historicus _________________ Historicus è Guido Dall'Olio
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 07 Ott, 2008 3:53 pm Oggetto: |
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Per quel che ricordo:
Iniziarono gli anni '70 con l'esposizione ossessiva di grandi riproduzioni a colori di volti su sfondo di diversi colori neutri, dal bianco al nero, fotografati con macchine adatte a far risaltare i particolari dei volti spesso, non sempre, deformati dal grandangolare.
Col taglio volutamente fototessera, o talvolta fotosegnaletica (che non è uguale).
Come queste.
Ne usciva una umanità spesso alienata, spesso volgare, sempre in posa, sempre finta laddove si voleva portare davanti al vasto pubblico la finta obiettività della fotocamera.
Ricordo una esposizione di grandissime fototessere di senzafissadimora in cui ti chiedevi se erano veri o attori, forse 25 anni fa.
Per scongiurare il senso di finto, di truccato, Toscani riproduce sempre anche il set, come se questo bastasse a garantire l'impossibile "realtà" degli scatti.
Ancora una volta ci piglia per quello che siamo, questo sì, degli incompetenti sbattuti dal vento della pubblicità.
ciao claudiom  |
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Historicus utente attivo

Iscritto: 02 Ott 2007 Messaggi: 2498 Località: Ferrara/Urbino
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Inviato: Mar 07 Ott, 2008 4:02 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Per quel che ricordo:
Iniziarono gli anni '70 con l'esposizione ossessiva di grandi riproduzioni a colori di volti su sfondo di diversi colori neutri, dal bianco al nero, fotografati con macchine adatte a far risaltare i particolari dei volti spesso, non sempre, deformati dal grandangolare.
Col taglio volutamente fototessera, o talvolta fotosegnaletica (che non è uguale).
Come queste.
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Ti sei spiegato benissimo, grazie. Andrò a cercare qualcosa per avere un'idea. Insomma, secondo te bisognerebbe citare a Toscani i versi di "Eskimo" di Francesco Guccini: "Tu giri adesso con le tette al vento/ io ci giravo già vent'anni fa"
 _________________ Historicus è Guido Dall'Olio
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