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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Mer 27 Ago, 2008 1:38 pm Oggetto: Peppers #30 (E. Weston) |
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Torno alle origini di questa sezione proponendo l'analisi di una foto. Prego tutti di aggiungere commenti, impressioni, punti di vista.
La foto è questa a seguire un po' di storia un po' di impressioni personali un po' di curiosità:
Gli artisti visuali condividono un profondo interesse per forme, strutture e sequenze del mondo naturale. Come scienziati, che osservano le cose da vicino, al fine di comprendere pienamente le loro caratteristiche.
Nel corso del 1930 Edward Weston con i suoi studi di semplici forme organiche (tra cui cavoli, conchiglie, cipolle, e rocce) ha proposto un nuovo significato e un nuovo contenuto al tradizionale oggetto di pittura, lo “still-life”
Weston fotografa i suoi soggetti da molto vicino. Il suo peperone riempie l’intero fotogramma ed appare notevolmente ingrandito. Le forme ondulate del peperone ci rimandano all’immagine di un abbraccio o all’intreccio di radici nel sottosuolo. La superfice leggermente lucida è interrotta da zone scure e da segni di decadimento.
L’immagine rientra nello stile dal gruppo f64 nessun bianco bruciato, nessun nero tappato, tutto a fuoco, grande cura nei grigi
Weston dopo un inizio caratterizzato da foto molto “effettate” si convertì al realismo convinto che la fotografia servisse per catturare la vita sotto qualunque forma essa si presentasse.
Weston teneva un giornale “Daybooks” della sua vita giornaliera. Il 3 agosto del 1930 scrisse: “Sonya (un collega fotografo) continua a tentarmi con nuovi peperoni! Mentre sperimentavo con uno di questi, che era talmente piccolo da costringermi ad usare il mio Zeiss 21Cm per riempire interamente il negativo 8x10, ho provato ad usare una canalizzazione come sfondo. E’ stata un’idea brillante, un connubio perfetto con il peperone aggiungendo importanti riflessi di luce sui contorni.
Ho ancora il peperone che mi ha fatto lavorare per una settimana, ho capito che non riuscirò a fare di più di quello che ho fatto ma c’è ancora qualcosa che mi trattiene dal destinarlo alla cucina… la vera destinazione finale di tutti i buoni peperoni (The Daybooks’ of Edward Weston, Volume II, 1971)
Daniele. _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 27 Ago, 2008 2:26 pm Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 25 Giu, 2010 9:07 am, modificato 1 volta in totale |
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G-T utente attivo

Iscritto: 12 Gen 2007 Messaggi: 1030
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Inviato: Mer 27 Ago, 2008 3:02 pm Oggetto: |
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Citazione: | ho provato ad usare una canalizzazione come sfondo |
In effetti, mi ero sempre chiesto che cosa "avvolgesse" il peperone (bellissima quella sfumatura curva alla base!), se fosse un piatto o che altro... Grazie davvero per il frammento, che rende in un certo senso più umano il lavoro dei grandi. Sublimi anche gli scatti delle conchiglie di W.
Per altro verso, Idani - a proposito della rosa, e visto che si parla di luce - potrebbe essere di utile ispirazione uno sguardo ai pregevoli lavori della Cunningham (Immogen)  |
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marco64 utente attivo

Iscritto: 09 Lug 2007 Messaggi: 12875 Località: Milano
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Inviato: Mer 27 Ago, 2008 8:17 pm Oggetto: |
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Mi avete convinto a leggere daybooks.
Lo si trova a Milano ( in italiano ), che voi sappiate?
Diversamente lo potrei acquistare per cosrrispondenza; ciao
 _________________ Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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marco64 utente attivo

Iscritto: 09 Lug 2007 Messaggi: 12875 Località: Milano
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Inviato: Mer 27 Ago, 2008 10:45 pm Oggetto: |
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ldani ha scritto: | La mia idea era cercare di convincere a parlare della foto non comprare un libro  |
Capito, a volte mi esprimo in maniera un po' troppo rozza.
Mettiamola così:
vedere la foto ( già vista in passato ) accompagnata dal brano che hai postato mi ha spinto a voler accrescere le mie fin troppo lacunose conoscenze, da qui la richiesta di informazioni.
Le mie impressioni su questa foto: il risultato di una ricerca visiva che riesce a cogliere tratti di poesia anche in ciò che normalmente riteniamo banale; mi convince poco l'approccio "scientifico" a proposito degli artisti visuali di cui si parla nel tuo post.
Non riesco a dire di più. per il momento.
Scusami se ho messo i piedi nel piatto, non era proprio mia intenzione
 _________________ Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 28 Ago, 2008 9:44 am Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 25 Giu, 2010 9:07 am, modificato 1 volta in totale |
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Gio 28 Ago, 2008 9:57 am Oggetto: |
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La differenza tra uno still-life "commerciale" e uno "artistico" (mi permetterete l'uso delle virgolette) sta, a mio modesto avviso, nello sfondo: completamente nero o completamente bianco nel primo caso, qualsiasi grigio nel secondo.
Condizione necessaria ma non sufficiente.
Vale a dire, non basta mettere uno sfondo grigio per avere uno still-life "artistico". Però aiuta.
Commento banale ma che spero stimoli conferme/smentite.
Giorgio _________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Gio 28 Ago, 2008 6:12 pm Oggetto: |
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X Claudio
Mi sembra che nella versione proposta le alte luci sui bordi forse rendono la foto convessa, lo sfondo soprattutto in altro si percepisce più scuro e si stacca più nettamente dal soggetto.
Come si diceva da altre parti mi sembra che le luci di Claudio spingano verso il Glamour .
X Marco
La mia era una provocazione ad uno sforzo ulteriore non una critica al tuo intervento. Infatti nella risposta qualcosa è venuto fuori.
X Giorgio
Avedon aveva sfondi completamente bianchi a "sconferma" della tua tesi. A me sembra che lo sfondo qui sia di supporto al soggetto e non un qualcosa di estraneo come nelle migliaia di foto stock di oggettistica. Come scritto sopra la versione di Claudio mi sembra tendere più ad un distacco. _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 29 Ago, 2008 9:05 am Oggetto: |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 25 Giu, 2010 9:07 am, modificato 1 volta in totale |
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Ven 29 Ago, 2008 9:55 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: |
Dal vero peperoni e conchiglie, per chi sia davvero interessato, lasciano senza parole, la distanza tra una stampa contatto per un soggetto di quel genere e quel che facciamo noi chimici o digitali è davvero tanta.
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Premesso che sono un fan della stampa a contatto (ma solo perché non ho voglia di tirar fuori un ingranditore), mi chiedo sempre perché, nella pratica comune, questa sia sempre vista come una modalità di stampa secondaria. E' vero che è legata ai formati più grandi ma già un 4X5 potrebbe avere un suo senso.
Mi piacerebbe che in questo contesto (o forse meglio sella sezione C.O.) fosse approfondita la tecnica della stampa a contatto, con esempi, trucchi, consigli, bibilografia, ecc.
Giorgio _________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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