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roger utente attivo
Iscritto: 02 Feb 2006 Messaggi: 2595 Località: 23
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Inviato: Ven 23 Mgg, 2008 4:46 pm Oggetto: |
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Recentemente ho fatto sviluppare una Tx320 in Pyro PMK. Formato 120.
Già solo i provini sono una gioia per gli occhi.
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gaetano_df utente attivo
Iscritto: 01 Feb 2007 Messaggi: 820
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Inviato: Lun 26 Mgg, 2008 9:40 pm Oggetto: |
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Ho sviluppato e scansionato qualcos'altro.
Ho anche deciso di iniziare una galleria di foto fatte con la Yashica24; ne ho caricate cinque (sono le prime che invio qui in assoluto).
Devo dire che la camera è davvero niente male e sono molto soddisfatto dell'utilizzo. Ora vedrò di affinare sempre di più la questione, sperando che i risultati possano premiare gli sforzi.
Vorrei salutare - truzziano, che conosco, in maniera particolare - e ringraziare tutti quelli che sono intervenuti, per i consigli e i suggerimenti.
Ora, avanti con i carri!
Saluti
Gaetano |
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Mauroq utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2006 Messaggi: 26033 Località: Lido di Ostia
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Inviato: Lun 26 Mgg, 2008 9:56 pm Oggetto: |
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Ho visto le foto, devo dire che sta' macchina fa il suo dovere, ottimo il b/n  _________________ il mio sito
La perfezione ha un grande difetto, ha la tendenza ad essere noiosa. |
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OROLOMANIACO nuovo utente
Iscritto: 28 Lug 2008 Messaggi: 48
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Inviato: Lun 28 Lug, 2008 1:58 pm Oggetto: |
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impressionando ha scritto: | Ciao Gaetano.
Roger parla bene a aprte la sparata della lubitel
Se ti piacciono le biottiche le Rolleiflex hanno una qualità che mi ha lasciato a bocca aperta, in particolare le Planar sia 3.5 che 2.8. Hasselblad per me non fa per te. Ottima la Mamiya ma costa più di Hasselblad. Comunque quella che hai non dev'essere malvagia. Scarterei invece tutte le Zenza. |
Ciao, ho appena preso una Bronica e vorrei sapere perchè escluderesti a priori tutte le Bronica. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Maxv utente

Iscritto: 01 Dic 2005 Messaggi: 80
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Inviato: Mar 29 Lug, 2008 11:23 am Oggetto: |
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impressionando ha scritto Citazione: |
Nulla di personale solo che oggidì con poco in più o allo stesso prezzo ci compri oggetti con qualità ottiche oggettivamente ben diverse.
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Andrei piano con l’avverbio “oggettivamente” soprattutto se derivato da valutazioni esoteriche o per sentito dire. Ricordo che Bronica nel 1983 con l’apertura del nuovo stabilimento produttivo, possedeva la linea più moderna al mondo di assemblaggio e test di lenti e che questa fase coincise con l’introduzione delle ottiche PG, PS e PE obiettivi che sicuramente superano come prestazioni molte delle ottiche MF antecedenti soprattutto quelle costruite con tecniologie degli anni 40 e 50. A confrontare stampe di fotogrammi realizzati con le ottiche Bronica citate e quelle di altre marche si potrebbero avere dei risultati inaspettati a meno che il parametro di comparazione non sia di natura mistica. |
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notchosen non più registrato
Iscritto: 20 Mar 2007 Messaggi: 2632
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Inviato: Mar 29 Lug, 2008 11:38 am Oggetto: |
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Attenzione: ben diverse non vuol dire migliori...vuol dire diverse  |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Mar 29 Lug, 2008 6:51 pm Oggetto: |
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Maxv ha scritto: | impressionando ha scritto Citazione: |
Nulla di personale solo che oggidì con poco in più o allo stesso prezzo ci compri oggetti con qualità ottiche oggettivamente ben diverse.
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Andrei piano con l’avverbio “oggettivamente” soprattutto se derivato da valutazioni esoteriche o per sentito dire. Ricordo che Bronica nel 1983 con l’apertura del nuovo stabilimento produttivo, possedeva la linea più moderna al mondo di assemblaggio e test di lenti e che questa fase coincise con l’introduzione delle ottiche PG, PS e PE obiettivi che sicuramente superano come prestazioni molte delle ottiche MF antecedenti soprattutto quelle costruite con tecniologie degli anni 40 e 50. A confrontare stampe di fotogrammi realizzati con le ottiche Bronica citate e quelle di altre marche si potrebbero avere dei risultati inaspettati a meno che il parametro di comparazione non sia di natura mistica. |
La qualità ottica che intendo io non ha nulla a che fare con i grafici MTF anzi spesso segue strade divergenti. Nulla a che fare anche con la modernità degli stabilimenti. Parlando di qualità Zenza posso tranquillamente dire che persegue fini ben diversi, la sua fascia di mercato è la fascia più bassa appena sopra alle russe. la qualità è soddisfacente e il fatto che si tratti di un MF aiuta a chiudere un occhio in caso di pecche. Parlando poi di storia, contrariamente a ciò che si pensa, quando era Nikon che produceva le ottiche Zenza la qualità lasciava parecchio a desiderare, un leggero miglioramento c'è stato col passaggio a Tamron. Come dicevo sopra sono ottiche senza infamia e senza lode che non eccellono in nulla ma che non fan schifo; non hanno una personalità ben definita e lo studio non andava oltre l'MTF.
Fatta questa premessa vado a legarmi al discorso di cui sopra richiamando il prezzo di vendita odierno sul mercato dell'usato. Con una cifra inferiore al costo di una digireflex ultima moda ti fai un corredo Hasselblad e con il prezzo di una compatta di qualità ti compri una Rollei biottica (tralasciando poi le ottime Mamiya e Pentax) con qualità nemmeno paragonabili a quella di Zenza.
Ricorda poi che MAI io parlo per sentito dire e il vocabolo esoterico non esiste nel mio vocabolario, non mi esprimo poi su considerazioni di carattere mistico. Le differenze su pellicola diapositiva sono talmente evidenti da lasciare di stucco, se non si è in grado di vederle vale proprio la pena di prendere una Zenza ma con un minimo di obiettività......
Paolo _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui! |
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atropico utente attivo

Iscritto: 14 Mgg 2007 Messaggi: 3748 Località: Padova
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Inviato: Mer 30 Lug, 2008 4:37 pm Oggetto: |
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Le biottiche mamiya sono stupende, bisogna fare attenzione alle differenze tra i vari modelli _________________ marco
Le fotografie sono disegni della luce. Io tento di fare meno danni possibile |
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Maxv utente

Iscritto: 01 Dic 2005 Messaggi: 80
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Inviato: Gio 31 Lug, 2008 11:50 am Oggetto: |
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impressionando Citazione: | se non si è in grado di vederle vale proprio la pena di prendere una Zenza ma con un minimo di obiettività...... |
La Bronica fu acquisita dalla Tamron solo negli anni 90, inizialmente le lenti erano prodotte solo dalla Nikon, successivamente a causa della difficoltà della Nikon di soddisfare le richieste la Bronica produsse lenti proprie anche se non all’altezza delle Nikon. A metà degli anni 70 con l’introduzione dei nuovi modelli le lenti furono esclusivamente prodotte dalla Bronica salvo qualche obiettivo speciale Schneider Kreuznach e Rodenstock. L’impatto Tamron fu abbastanza marginale limitandosi a qualche obiettivo.
Il target di riferimento della Bronica era il mercato nordamericano di matrimonialisti e ritrattisti in studio che necessitavano di apparecchiature affidabili e di qualità a prezzi contenuti (un kit SQ-Ai composto da corpo macchina, obiettivo normale, pozzetto e magazzino $3000 alla metà degli anni 90 più o meno il prezzo di una Nikon F5 nello stesso periodo, 2000 dollari per un 180mm, 540 dollari per un magazzino, 12000 dollari per il 500mm con lenti in fluorite).
In Italia il marchio non ha mai avuto un granché di successo in quanto i ritrattisti in studio non sono praticamente mai esistiti e matrimonialisti hanno sempre avuto, in genere, budget ben più limitati dei corrispondenti americani o inglesi: un set di lavoro Bronica composto da una macchina più un corpo di backup, un grandangolo, un normale, un medio tele, 3 magazzini, un pozzetto e un prisma non esposimetrico a metà degli anni 90 costava intorno ai 10000 dollari circa 20 milioni di lire dell’epoca. Di conseguenza se proprio dovevano sognare, sognavano Hasselblad per poi lavorare in 35mm.
La filosofia di progettazione e costruzione delle Bronica era in linea con la migliore produzione giapponese dell’epoca, le ultime famiglie di macchine avevano tutte l’otturatore centrale nativo in ogni obiettivo, azionabile senza necessità di sequenze speciali ed inoltre non erano suscettibili a strani blocchi.
Paragonare le Bronica alle russe significa non averne mai utilizzata una e molto probabilmente nemmeno averne mai presa in mano una.
Per il resto ciò che non è fisica è metafisica, la fisica si distingue dalla metafisica per l’uso di sistemi di misura o parafrasando Heisenberg "per l'occhio dell'osservatore che influenza il fenomeno". |
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OROLOMANIACO nuovo utente
Iscritto: 28 Lug 2008 Messaggi: 48
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Inviato: Gio 31 Lug, 2008 12:52 pm Oggetto: |
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Maxv ha scritto: | impressionando Citazione: | se non si è in grado di vederle vale proprio la pena di prendere una Zenza ma con un minimo di obiettività...... |
La Bronica fu acquisita dalla Tamron solo negli anni 90, inizialmente le lenti erano prodotte solo dalla Nikon, successivamente a causa della difficoltà della Nikon di soddisfare le richieste la Bronica produsse lenti proprie anche se non all’altezza delle Nikon. A metà degli anni 70 con l’introduzione dei nuovi modelli le lenti furono esclusivamente prodotte dalla Bronica salvo qualche obiettivo speciale Schneider Kreuznach e Rodenstock. L’impatto Tamron fu abbastanza marginale limitandosi a qualche obiettivo.
Il target di riferimento della Bronica era il mercato nordamericano di matrimonialisti e ritrattisti in studio che necessitavano di apparecchiature affidabili e di qualità a prezzi contenuti (un kit SQ-Ai composto da corpo macchina, obiettivo normale, pozzetto e magazzino $3000 alla metà degli anni 90 più o meno il prezzo di una Nikon F5 nello stesso periodo, 2000 dollari per un 180mm, 540 dollari per un magazzino, 12000 dollari per il 500mm con lenti in fluorite).
In Italia il marchio non ha mai avuto un granché di successo in quanto i ritrattisti in studio non sono praticamente mai esistiti e matrimonialisti hanno sempre avuto, in genere, budget ben più limitati dei corrispondenti americani o inglesi: un set di lavoro Bronica composto da una macchina più un corpo di backup, un grandangolo, un normale, un medio tele, 3 magazzini, un pozzetto e un prisma non esposimetrico a metà degli anni 90 costava intorno ai 10000 dollari circa 20 milioni di lire dell’epoca. Di conseguenza se proprio dovevano sognare, sognavano Hasselblad per poi lavorare in 35mm.
La filosofia di progettazione e costruzione delle Bronica era in linea con la migliore produzione giapponese dell’epoca, le ultime famiglie di macchine avevano tutte l’otturatore centrale nativo in ogni obiettivo, azionabile senza necessità di sequenze speciali ed inoltre non erano suscettibili a strani blocchi.
Paragonare le Bronica alle russe significa non averne mai utilizzata una e molto probabilmente nemmeno averne mai presa in mano una.
Per il resto ciò che non è fisica è metafisica, la fisica si distingue dalla metafisica per l’uso di sistemi di misura o parafrasando Heisenberg "per l'occhio dell'osservatore che influenza il fenomeno". |
Ragazzi, stupefatto dalle Vs. conoscenze storico/tecniche mi inchino alla sapienza. Però sembrava quasi di stare ad un convegno di astrofisici che dissertano sull'esistenza di altri pianeti simili alla Terra.
Io nel mio piccolo mondo di "profano" mi accontenterò di valutare i risultati su carta e se corrisponderanno alle mie aspettative.
p.s. Non volevo generare un conflitto! |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Gio 31 Lug, 2008 9:01 pm Oggetto: |
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Lungi da me l'intenzione di creare conflitti!
Allora... torniamo a parlare oggettivamente.
Vai a ravanare nel baule (che magari non apri da anni) e scegli le solite triadi 50-80-150 e fai dei confronti oggettivi tra Zenza by Nikon, Zenza by Tamron, Hasselblad, Mamiya, Rollei biottica, Pentax. Con 2 rulli te ne avanza mezzo.
Prima osservazione sarà notare la netta superiorità delle ottiche by Tamron rispetto a quelle by Nikon con una resa meno impastata e più reale nei colori, in nessun caso lo sfuocato è degno di nota, penso che il produttore non abbia assolutamente preso in considerazione questo aspetto. Per Hasselblad la prima cosa che noterai è la trasparenza della resa del 50, l'equilibrio dell'80 e la dolcezza del 150; ogni lente Hasselblad nasce e viene progettata in funzione dell'impiego che avrà sul campo. Il 150 per esempio non è un'ottica da paesaggio, a questo scopo c'è il 180, il 50 è squillante come deve essere un vetro da paesaggio (senza discorrere di tutte le altre focali di cui si è già diffusamente parlato). Mamiya e Pentax hanno una qualità e un timbro Jap con picchi di Mamiya per alcuni vetri. Rollei è un caso a parte.... I due esemplari Planar 2.8 e 3.5 in mio possesso sfoderano qualità e doti impensate (forse date dall'età) con, per alcuni aspetti, una netta prevalenza su Hasselblad. Lo sfuocato per esempio è da favola (un riferimento quello del 150 Hassy), la lettura delle ombre è unica (superiore ai 3 Hassy), ottima brillantezza dei colori e chiudendo appena il diaframma si ottiene una definizione inaudita.
Poi... che da una Zenza si possano trarre immagini di grande soddisfazione..... non ne discuto e sono d'accordo ma che si generalizzi e si faccia di ogni erba un fascio (leggi sopra).... su questo permettetemi di puntualizzare. Sul fatto poi dei riferimenti storici esiste una vasta letteratura sia su carta che sul web ma ciò che conta sono le immagini.
Paolo _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
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roger utente attivo
Iscritto: 02 Feb 2006 Messaggi: 2595 Località: 23
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Inviato: Gio 07 Ago, 2008 3:54 pm Oggetto: |
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Oltre alla trasparenza del 50 noterai anche la trasparenza del tuo conto in banca (nel senso che non hai più soldi).
Paolo ammetti anche tu, con meno di 300 Euro trovi dei 40 Ps Zenzanon (ne girava uno su ebay in primavera con tappi originali e molto ben tenuto). Con la stessa cifra di Hasselblad trovi ben poco.
La resa è ovviamente e giustamente su altri levelli.
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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