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francesco1466 moderatore

Iscritto: 01 Nov 2005 Messaggi: 3676 Località: Busseto PR
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Inviato: Mer 30 Apr, 2008 5:06 pm Oggetto: 4 incontri sulla fotografia |
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Segnalo a tutti gli utenti la quinta edizione de "4 sguardi sulla fotografia" a Busseto (PR)
Gli incontri saranno tenuti da un docente universitario, Paolo Barbaro.
Le iscrizioni si possono fare la prima sera.
Per ogni domanda potete mandarmi un MP oppure seguire i miei riferimenti personali a partire dal sito in firma
4 SGUARDI SULLA FOTOGRAFIA V
4 appuntamenti sulla fotografia e la sua storia
Il senso del fotografare: INCONTRI
“APPARATI della FOTOGRAFIA”
Presentati da Paolo Barbaro, Università di Parma
BUSSETO (PR), ogni Lunedì 5, 12, 19, 26 Maggio 2008 ore 21
presso ASSOCIAZIONE PUBBLICA ASSISTENZA via Leoncavallo, 12
1 - Camera oscura e Pinhole Capovolta e virtuale
2 - Leica Fatta di cinema e velocità
Rolleiflex Uno sguardo composto
3 - Linhof La visione corretta
4 - Nikon Proprio quello che ho visto
In ogni incontro vengono proiettate e analizzate immagini della storia della fotografia e della comunicazione visiva.
Quota di partecipazione delle quattro serate €. 20
Soci Pubblica Assistenza e Movimento Culturale per la Bassa €.10
Il ricavato, netto dalle spese, sarà devoluto alla PUBBLICA ASSISTENZA
PER ADESIONI
Aperte fino al primo Lunedì 5 di Maggio ore 21
Movimento Culturale per la Bassa Parmense Piazza G. Verdi, 35 43011 Busseto (PR)
4 SGUARDI SULLA FOTOGRAFIA V
“APPARATI della FOTOGRAFIA ANALOGICA”
Camera oscura Capovolta e virtuale
L’ immagine proiettata dentro una camera oscura (stanza oscurata con un foro, scatola portatile da disegno, trappola che cattura la luce e la trascrive su materiali sensibili) sembra fatta dalla natura stessa, ma ha una sua storia, una sua retorica. E’ la storia della prospettiva centrale rinascimentale, poi della veduta seicentesca, fiamminga, del panorama e del diorama. L’ esterno diviene spettacolo –da camera- che fonda un linguaggio specifico della fotografia: la lunghezza focale, l’ ottica (ma vi è anche una linea che ne prescinde, col foro stenopeico) il formato, la luminosità, la messa a fuoco, il tempo e lo spazio della fotografia.
Leica Fatta di cinema e velocità
Nel 1925 un ingegnere, Oskar Barnack, realizza uno strumento minimo, una sorta di piccolo caricatore che ospita il film perforato del cinema con un’ ottica, un otturatore a tendina, presto dotato di un sistema di messa a fuoco veloce e preciso. Facile come guardare dal buco della serratura, altrettanto emozionante. Forse per provare le pellicole cinematografiche, comunque presto sinonimo di nuova fotografia mobile, veloce, furtiva, antiottocentesca e antiteatrale.
Rolleiflex Uno sguardo composto
Franche e Heidecke costruivano camere stereoscopiche, con due lenti alla distanza degli occhi, per due fotogrammi quasi quadrati che, se guardati separatamente dai due occhi di uno spettatore, restituiscono l’ illusione della profondità. Fotografie piccole, luminose, lo spettacolo dei luoghi anche con corpi in movimento. All’ inizio degli anni Trenta del Novecento quella camera viene messa in piedi: un obiettivo per riprendere, l’ altro per mettere a fuoco su uno schermo quadrato, quadrettato, visto dall’ alto. La qualità dell’ immagine, la –quadratura del cerchio- ne fanno uno strumento di descrizione accurata e veloce, l’ occhio quadrato per eccellenza di un lungo tratto di storia dell’ immagine.
Linhof La visione corretta
Un apparato che sembra evolversi pochissimo: come la classica “campagnola” a lastre dell’ Ottocento, dorso per la lastra e la messa a fuoco, piastra con le ottiche, un piano ribaltabile che estende il soffietto in mezzo: la Linhof Technika è ancora così. In metallo, con possibilità e precisione di registrazione da strumento geodetico, passa davanti a architetture, vedute, reparti industriali, di cui condivide l’ estetica (e la retorica) dell’ esattezza, della solidità; aggiusta prospettive, ridefinisce volumi e costruisce scene della precisione: una vocazione a costruire monumenti dello sguardo, apologie del reale che possono essere però ribaltate in senso critico.
Nikon Proprio quello che ho visto
La camera reflex (uno specchio ribaltabile mostra nel mirino esattamente l’ inquadratura che andrà sulla pellicola) inizia prima, ma quando vediamo i reporter americani in Vietnam (e rivediamo al cinema Dennis Hopper in Apocalypse Now) bardati con queste camere, questo strumento diviene sinonimo di mezzo della testimonianza diretta, combattente e rischiosa, dell’ impegno ad assumere un punto di vista, di un immaginario della fotografia sempre più pervasivo e apparentemente democratico. _________________
"Ci sono sempre le nuvole nel cielo quando ascolto le canzoni di Dylan" L.Ghirri
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Fabio Ferramola utente attivo

Iscritto: 29 Nov 2005 Messaggi: 6450
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Inviato: Mar 06 Mgg, 2008 10:09 pm Oggetto: |
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Peccato non averlo letto prima... |
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francesco1466 moderatore

Iscritto: 01 Nov 2005 Messaggi: 3676 Località: Busseto PR
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Inviato: Mer 07 Mgg, 2008 5:37 am Oggetto: |
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Credo che non faccia problema se vuoi venire agli altri incontri.
Se vuoi mi informo _________________
"Ci sono sempre le nuvole nel cielo quando ascolto le canzoni di Dylan" L.Ghirri
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Fabio Ferramola utente attivo

Iscritto: 29 Nov 2005 Messaggi: 6450
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Inviato: Mer 07 Mgg, 2008 9:26 am Oggetto: |
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Grazie Francesco ma lo ricordavo più vicino Busseto, per stavolta passo. |
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