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LA PROSPETTIVA, quando è un punto fermo?
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pacult
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MessaggioInviato: Gio 03 Apr, 2008 8:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Skorpion3 ha scritto:
pacult ha scritto:
Forse mi sono spiegato male, sicuramente è un fenomeno reale nel caso in cui ad un cambiamento di lunghezza focale si associ anche uno spostamento del punto di ripresa, mentre è apparente quando il punto di ripresa resta fisso.

Ti spieghi benissimo, forse sono io che faccio fatica a seguirti.
Mi pare di capire che esistono due fenomeni, uno reale ed uno apparente.
Sarebbe reale quando c'è una variazione del punto di ripresa, perchè c'è una conseguente variazione della prospettiva, mentre sarebbe apparente se la prospettiva resta invariata.

Ma se così fosse, da cosa si noterebbe questo apparente schiacciamento dei piani?
Si tratta forse di un'illusione ottica?


Posso solo fare delle supposizioni, come ho già detto e dimostrato con gli esempi se non cambia il punto di ripresa non c'è nessuno "schiacciamento" reale. Quello che io chiamo "schiacciamento apparente" in realtà come dici tu è un illusione, nel senso che fisicamente nell'immagine non esiste. Il fatto è che con un teleobiettivo si isola solo una parte dell'inquadratura che si avrebbe con un obiettivo a focale più corta, e questo può far sembrare un immagine "poco profonda". Ma lo ripeto, in realtà lo schiacciamento apparente non è niente, è solo un fatto di percezione dell'immagine.

Spero di essermi spiegato, anche perchè non so in che altro modo fare...

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Marco
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marklevi
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MessaggioInviato: Gio 03 Apr, 2008 9:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ho rifatto il test senza elementi di disturbo con 24 e 100mm... devo ancora vederle e lavorarle... dopo le metto
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Smile
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palmerino
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MessaggioInviato: Gio 03 Apr, 2008 11:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bravissimi per gli esempi: vedo che anche Patrizio (seeee....) ha fatto i suoi! Smile
Vediamo di dipanare la matassa: vero, con il tele abbiamo la sensazione di schiacciamento dei piani, mentre al contrario, con il grandangolo notiamo i soggetti in primo piano "enormi", soprattutto se vicinissimi, rispetto allo sfondo molto lontano.
Perché questo avviene, visto che la prospettiva non varia con le diverse lunghezze focali?
Non ve lo dico... Rolling Eyes
Scherzo: questo avviene ed i fotografi, come giustamente avete sottolineato, ne approfittano alla grande, perché le foto sono viste più o meno alla stessa distanza di visione, ovvero pari a circa la diagonale del formato di stampa (o del monitor).
Come riavere una sensazione normale (niente schiacciamento od "enfasi" della profondità)?
Semplice: basterebbe ingrandire molto una foto eseguita con il grandangolo, esempio un bel 70x100cm e vederla...molto vicina: l' osservatore perderebbe le distorsioni ed in parte le linee cadenti di un edificio (se non esagerate), perché sarebbe costretto ad esplorare la foto nelle varie zone senza poterla vedere nel suo insieme.
Potrei postare un esempio, ma ho solo foto eseguite con il 4/3 System e mi bannano, però prendete la terza foto eseguita con il grandangolare avvicinandosi per variare la prospettiva nell' esemplare esempio (le due ottiche).
Come fare ad esplorare solo zone e non tutta la foto?
Ancora una volta (vi devo dire tutto Rolling Eyes ) viene in soccorso la moderna tecnologia: una lente di ingrandimento non molto spinta.
Grazie alla lente, vi avvicinerete al monitor (riducete la distanza ottimale) e sarete costretti ad esplorare la foto "a pezzi"...riavendo una prospettiva (visione) naturale ampliando la profondità della scena (più tridimensionale).
Dove trovare una lente di ingrandimento?
Basta prendere il classico 50mm luminoso od uno zoom standard...o gli occhiali da lettura dei genitori/nonni: ma vi devo dire tutto! Smile
E con il tele, come fare ad non avere l' effetto di schiacciamento?
Basterebbe vedere la stampa da lontano o molto piccola.
Provate a visionare una stampa con questo effetto (vostra o qui nel forum) e poi, alzandovi dalla sedia (coraggio, va bene alla nostra schiena), vi allontanate ad una distanza finché perderete questo schiacciamento.
Però ripeto, un fotografo sfrutta l' effetto tele o grandangolare, proprio perché noi non ci schiodiamo dalla distanza ottimale di visione.
Un fotografo esperto che sa dove le immagini andranno stampate (esempio un quotidiano) e la grandezza (esempio, non molto grande)...userà un focale tele o grandangolare?
Ovviamente un tele: grazie al fatto che l' immagine sarà piccola (non possiamo avvicinarci) solo un tele regalerà una visione naturale e godibile.
Fateci caso: da oggi, vedendo una pubblicità su un giornale, visionatela anche da distanze diverse....è un ottimo esercizio (ma fatelo da soli ed una tantum, altrimenti vi prenderanno per matti). Smile


quasi quasi faccio copia ed incolla di alcuni interventi e li posto sul forum che porto avanti... Rolling Eyes

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"E' meglio essere ottimisti ed avere torto
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Skorpion3
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MessaggioInviato: Gio 03 Apr, 2008 11:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

pacult ha scritto:
Spero di essermi spiegato, anche perchè non so in che altro modo fare...

Non preoccuparti, anche se ho riportato qualche tuo post, o parte di esso, le mie domande non erano rivolte solo a te, ma a tutto il forum. Wink
Capisco benissimo chi, come me è un principiante o poco più, può incontrare difficoltà a dare delle risposte precise, ma è dagli esperti che attendo i contriduti più decisivi. Smile

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pacult
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MessaggioInviato: Gio 03 Apr, 2008 11:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
Vediamo di dipanare la matassa: vero, con il tele abbiamo la sensazione di schiacciamento dei piani, mentre al contrario, con il grandangolo notiamo i soggetti in primo piano "enormi", soprattutto se vicinissimi, rispetto allo sfondo molto lontano.
Perché questo avviene, visto che la prospettiva non varia con le diverse lunghezze focali?


Falso: come detto e ridetto fin ora lo schiacciamento dei piani cambia soltanto cambiando il punto di ripresa, la lunghezza focale centra indirettamente in quanto affinchè il soggetto principale occupi la stessa porzione di fotogramma aumentando la lunghezza focale è necessario allontanare il punto di ripresa

Per il resto secondo me è inutile creare ulteriore confusione dicendo che la percezione dello schiacciamento dei piani dipende anche dalla dimensione di stampa e da che distanza la foto viene guardata.. non sono in grado di dire se è vero o no, ma per ora penso sia il caso di limitarci a pensare a una fotografia vista nel suo insieme, se no invece di "dipanare la matassa" come hai premesso otterrai proprio l'effetto opposto..

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Skorpion3
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MessaggioInviato: Gio 03 Apr, 2008 11:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un paio di domande semplici semplici rivolte più agli esperti che ai principianti come me:

- cosa si intende esattamente per schiacciamento dei piani?

- in quali condizioni si verifica lo schiacciamento dei piani?

Wink

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Skorpion3
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 12:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
Bravissimi per gli esempi: vedo che anche Patrizio (seeee....) ha fatto i suoi! Smile

Gli esempi e le verifiche relativi alla prospettiva mi sembrano ormai superati.
Così come mi sembra che sia ormai chiaro per tutti che la prospettiva dipenda unicamente dal punto di vista/ripresa.

Il mio principale interesse di questo momento, nel contesto del thread, è capire cos'è esattamente lo schiacciamento dei piani.

Una curiosità OT, "palmerino" qual'è il tuo nome?

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pacult
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 1:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi spiace di non essere un "esperto", comunque dire che si ha schiacciamento dei piani con i teleobiettivi significa che oggetti posti a distanze diverse, quindi su piani focali diversi, sembrano più vicini che non utilizzando focali più corte.

Riposto gli esempi precedenti per capire meglio, l'immagine in alto è quella scattata a 35mm, mentre quella in basso a 105mm. Nei due esempi ho fatto in modo che il "cinquantino" occupasse la stessa porzione di inquadratura, in modo da avere un riferimento.

Come si può notare nell'immagine in alto i soggetti sembrano posti a distanze reciproche maggiori rispetto all'immagine in basso. Questa infatti è "vittima" dello schiacciamento dei piani Wink



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Skorpion3
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 10:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pacult ha scritto:
Mi spiace di non essere un "esperto"

Non è un obbligo dare risposte, soprattutto quando non si è certi di conoscere bene la materia. Smile
In quei casi io preferisco fare domnde. Wink

pacult ha scritto:
Riposto gli esempi precedenti per capire meglio, l'immagine in alto è quella scattata a 35mm, mentre quella in basso a 105mm. Nei due esempi ho fatto in modo che il "cinquantino" occupasse la stessa porzione di inquadratura, in modo da avere un riferimento.
Come si può notare nell'immagine in alto i soggetti sembrano posti a distanze reciproche maggiori rispetto all'immagine in basso. Questa infatti è "vittima" dello schiacciamento dei piani Wink

Per me sono due immagini con prospettive diverse anche se il 50ino è nella stesa posizione, basta osservare la posizione della batteria rispetto all'altro obiettivo sullo sfondo. Wink

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robyc69
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 10:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Skorpion, certo che le prospettive sono diverse, e' il 50ino a essere nella stessa posizione, non l'obiettivo che scatta la foto. Pacult ti ha fatto un esempio di schiacciamento dei piani.
Pacult, se ho inteso bene ha cercato di avere la stessa inquadratura, non prospettiva.
prova con un tele spinto a fare una foto ad un filare di alberi, la distanza tra gli alberi ti sembrera' molto minore di quella che e' in realta'.

Ciao.
Roberto

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Skorpion3
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 11:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Dunque dunque.... Smile
abbiamo appena stabilito che quando rimane fermo il punto di vista/ripresa , la prospettiva rimane invariata anche quando varia la lunghezza focale, mentre nel contempo varia solamente l'inquadratura.

Se tutto ciò corrisponde al vero, l'enorme variazione delle proprorzioni della pila, rispetto a quelle dell'obiettivo sullo sfondo (prospettiva), non può che dipendere da una variazione del punto di vista/ripresa.

Concordate?

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pacult
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 12:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma certo, l'ho anche specificato, leggili bene i miei post. Io ho capito benissimo cos'è lo schiacciamento dei piani, e potresti capirlo anche tu se leggessi bene i post precedenti invece di continuare a ripetere le stesse domande.

Perchè si abbia lo schiacciamento dei piani è obbligatorio cambiare il punto di ripresa, in quanto dipende strettamente dalla prospettiva, la quale cambierà quindi per forza.

Più precisamente, più ci si allontana dal soggetto, e più lo schiacciamento dei piani sarà accentuato. Viceversa avvicinandosi al soggetto le distanze relative tra i diversi piani focali sembreranno aumentare.

Come io e altri abbiamo fatto vedere con degli esempi, cambiando solamente la lunghezza focale, senza spostare il punto di ripresa, la prospettiva non cambia di una virgola.

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robyc69
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 12:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Skorpion3 ha scritto:
Dunque dunque.... Smile
abbiamo appena stabilito che quando rimane fermo il punto di vista/ripresa , la prospettiva rimane invariata anche quando varia la lunghezza focale, mentre nel contempo varia solamente l'inquadratura.

Se tutto ciò corrisponde al vero, l'enorme variazione delle proprorzioni della pila, rispetto a quelle dell'obiettivo sullo sfondo (prospettiva), non può che dipendere da una variazione del punto di vista/ripresa.

Concordate?


Te l'ho scritto nel post appena prima del tuo Skorpion. E' che prima si parlava della prospettiva, poi tu hai chiesto dello schiacciamento dei piani e Pacult ti ha postato un esempio di questo.

Ciao
Roberto

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palmerino
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 3:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Skorpion3 ha scritto:


Una curiosità OT, "palmerino" qual'è il tuo nome?


Proprio Palmerino.

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Nicola Giani
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 4:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
Skorpion3 ha scritto:


Una curiosità OT, "palmerino" qual'è il tuo nome?


Proprio Palmerino.


Proprio è il cognome, ovviamente.

Wink Wink Wink Wink
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Skorpion3
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 6:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

pacult ha scritto:
Ma certo, l'ho anche specificato, leggili bene i miei post. Io ho capito benissimo cos'è lo schiacciamento dei piani, e potresti capirlo anche tu se leggessi bene i post precedenti invece di continuare a ripetere le stesse domande.

Succede che a volte si legge un post mentre si sta facendo dell'altro, oppure che una cosa sia espressa più o meno chiaramente, insomma per un motivo o per l'altro può anche capitare che qualcosa sfugga. Imbarazzato Crying or Very sad

Rielaborazione:
il cosidetto schiacciamento dei piani non è altro che una diversa prospettiva, ottenuta aumentando la distanza fra il soggetto ed il punto di ripresa, indipendentemente dalla lunghezza focale utilizzata.

Come vi sembra? Wink

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Skorpion3
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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 6:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

PatrizioC ha scritto:
Se guardo dal balcone di casa mia in una certa direzione vedo: a 3 Km da me una chiesa sulla sommità di una collina. Dietro ad essa, a 5 Km di distanza (dalla chiesa) un paesino anch'esso sulla sommità di una montagnetta. Guardo ad occhio nudo e tra la chiesa e il paesino posso stimare più o meno la reale distanza (5 Km). Guardo con il mio binocolo 10x50 (chiesa con dietro paesino) e la distanza tra i due soggetti "sembra" essere notevolmente inferiore.
Credo che il tutto sia da ricondurre alla schiacciamento dei piani prospettici nell'uso di lunghe focali, sia fotograficamente che visualmente.

Siccome suppongo che il balcone di casa tua sia un punto fermo, che tu guardi altri immobili ad occhio nudo o con un binocolo 10x (eq. 500mm circa) non ci sarà nessun schiacciamento dei piani, perchè la prospettiva non cambia.

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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 6:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Skorpion3 ha scritto:
Rielaborazione:
il cosidetto schiacciamento dei piani non è altro che una diversa prospettiva, ottenuta aumentando la distanza fra il soggetto ed il punto di ripresa, indipendentemente dalla lunghezza focale utilizzata.

Come vi sembra? Wink


Di sicuro non è sbagliata, anche se mi sembra un po' troppo semplificativa... Se mi metto nei panni di uno che nn ha mai sentito parlare di "schiacciamento dei piani" dubito che potrei capire di cosa si tratta leggendo questa definizione.

Semplicemente dubito che il tutto si possa riassumere in 3 righe.. cmq se nn puoi farne a meno penso che la tua definizione si possa definire corretta.. Wink

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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 6:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
Bravissimi per gli esempi: vedo che anche Patrizio (seeee....) ha fatto i suoi! Smile

Ecco il compitino svolto in due modi diversi Very Happy :

palmerino ha scritto:
Vediamo di dipanare la matassa: vero, con il tele abbiamo la sensazione di schiacciamento dei piani, mentre al contrario, con il grandangolo notiamo i soggetti in primo piano "enormi", soprattutto se vicinissimi, rispetto allo sfondo molto lontano.
Perché questo avviene, visto che la prospettiva non varia con le diverse lunghezze focali?
Non ve lo dico... Rolling Eyes
Scherzo: questo avviene ed i fotografi, come giustamente avete sottolineato, ne approfittano alla grande, perché le foto sono viste più o meno alla stessa distanza di visione, ovvero pari a circa la diagonale del formato di stampa (o del monitor).
Come riavere una sensazione normale (niente schiacciamento od "enfasi" della profondità)?
Semplice: basterebbe ingrandire molto una foto eseguita con il grandangolo, esempio un bel 70x100cm e vederla...molto vicina: l' osservatore perderebbe le distorsioni ed in parte le linee cadenti di un edificio (se non esagerate), perché sarebbe costretto ad esplorare la foto nelle varie zone senza poterla vedere nel suo insieme.
Potrei postare un esempio, ma ho solo foto eseguite con il 4/3 System e mi bannano, però prendete la terza foto eseguita con il grandangolare avvicinandosi per variare la prospettiva nell' esemplare esempio (le due ottiche).
Come fare ad esplorare solo zone e non tutta la foto?
Ancora una volta (vi devo dire tutto Rolling Eyes ) viene in soccorso la moderna tecnologia: una lente di ingrandimento non molto spinta.
Grazie alla lente, vi avvicinerete al monitor (riducete la distanza ottimale) e sarete costretti ad esplorare la foto "a pezzi"...riavendo una prospettiva (visione) naturale ampliando la profondità della scena (più tridimensionale).
Dove trovare una lente di ingrandimento?
Basta prendere il classico 50mm luminoso od uno zoom standard...o gli occhiali da lettura dei genitori/nonni: ma vi devo dire tutto! Smile
E con il tele, come fare ad non avere l' effetto di schiacciamento?
Basterebbe vedere la stampa da lontano o molto piccola.
Provate a visionare una stampa con questo effetto (vostra o qui nel forum) e poi, alzandovi dalla sedia (coraggio, va bene alla nostra schiena), vi allontanate ad una distanza finché perderete questo schiacciamento.
Però ripeto, un fotografo sfrutta l' effetto tele o grandangolare, proprio perché noi non ci schiodiamo dalla distanza ottimale di visione.
Un fotografo esperto che sa dove le immagini andranno stampate (esempio un quotidiano) e la grandezza (esempio, non molto grande)...userà un focale tele o grandangolare?
Ovviamente un tele: grazie al fatto che l' immagine sarà piccola (non possiamo avvicinarci) solo un tele regalerà una visione naturale e godibile.
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il cosidetto schiacciamento dei piani non è altro che una diversa prospettiva, ottenuta aumentando la distanza fra il soggetto ed il punto di ripresa, indipendentemente dalla lunghezza focale utilizzata.

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MessaggioInviato: Ven 04 Apr, 2008 7:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

pacult ha scritto:
Skorpion3 ha scritto:
Rielaborazione:
il cosidetto schiacciamento dei piani non è altro che una diversa prospettiva, ottenuta aumentando la distanza fra il soggetto ed il punto di ripresa, indipendentemente dalla lunghezza focale utilizzata.

Come vi sembra? Wink


Di sicuro non è sbagliata, anche se mi sembra un po' troppo semplificativa... Se mi metto nei panni di uno che nn ha mai sentito parlare di "schiacciamento dei piani" dubito che potrei capire di cosa si tratta leggendo questa definizione.

Semplicemente dubito che il tutto si possa riassumere in 3 righe.. cmq se nn puoi farne a meno penso che la tua definizione si possa definire corretta.. Wink

Sintetico ma secondo me preciso ed utile Wink

Ricordi che soltanto ieri si scriveva:
pacult ha scritto:
Per curiosità sono andato a rivedermi l'argomento trattato nel manuale che ho, ed effettivamente ho commesso un errore, ma anche l'autore del suddetto manuale.

Infatti nei suoi esempi mantiene invariato il punto di ripresa, e si vede come a lunghezze focali maggiori il soggetto occupi una porzione maggiore di inquadratura. Lui, a mio avviso erroneamente, fa notare come la prospettiva cambi utilizzando focali diverse.

Tuttavia ho guardato bene le foto e come mi aspettavo, la proporzione tra le dimensioni degli oggetti a diverse distanze rimane invariata. quindi l'effetto dello schiacciamento dei piani è un fenomeno apparente, nel senso che il fatto di osservare una porzione ridotta di spazio altera la nostra percezione delle distanze.

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