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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Gio 13 Mar, 2008 6:39 pm Oggetto: Dubbi su scanner Nikon |
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Sono il felice possessore di una F100 da alcuni anni.
Finalmente, dopo alcuni tentennamenti, mi sono deciso a scansionare e digitalizzare le mie immagini fotografiche più "meritevoli".
Sarei orientato all'acquisto di uno scanner Nikon di fascia alta, ma dato che tengo molto al mio archivio di pellicole negative e diapositive, volevo sapere se l'emissione di luce a catodo freddo (per la scansione) e l'irradiazione del film con raggi infrarossi (per una scansione pulita) degli scanner, alla lunga possono danneggiare il film (ad esempio, una prolungata esposizione a queste luci può produrre uno sbiadimento delle immagini di negativi e dia)?
Ho questo dubbio anche perchè ho letto che il tempo di scansione dell'apparecchio a cui sono interessato è di alcuni minuti per ciascun fotogramma (alla massima risoluzione) e dovrò scansionare le stesse negative e dia diverse volte...
Che dite, posso scansionare in tutta tranquillità le mie pellicole o corrono qualche rischio?
Anche se la domanda vi sembrerà banale vi prego di rispondermi, questo dubbio mi assilla, grazie.  |
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mirkoo utente
Iscritto: 13 Set 2007 Messaggi: 93 Località: Firenze
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Inviato: Ven 14 Mar, 2008 11:57 am Oggetto: |
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Non ho idea di quale possa essere una risposta...
Come mai devi scansionare più volte lo stesso negativo?
Scusa ma è una semplice curiosità che mi è venuta |
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Ven 14 Mar, 2008 4:03 pm Oggetto: |
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Già ora devo eseguire due scansioni, 1 di ciascun fotogramma a bassa risoluzione per avere l'indice di tutte le foto (il tradizionale "provino"), poi successivamente seleziono le immagini più meritevoli e le sottopongo ad una seconda scansione alla massima risoluzione.
Inoltre, nel corso degli anni, sicuramente verranno introdotti sul mercato degli scanner con prestazioni sempre più elevate, quindi in futuro acquisterò un nuovo scanner più "performante" di quelli attuali e sottoporrò i miei negativi e positivi ad una nuova scansione (inoltre considera che la pellicola è il supporto ideale per la conservazione delle immagini nel tempo, quindi vorrei mantenerle nelle migliori condizioni possibili per il futuro, anche dopo varie operazioni di scansione e/o stampa....) |
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BiJeiTi utente attivo

Iscritto: 15 Mar 2007 Messaggi: 1529 Località: Malo (VI)
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Inviato: Mer 19 Mar, 2008 1:38 pm Oggetto: |
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Io posseggo uno scanner nikon coolscan V per negativi e diapositive, la fonte di illuminazione viene fornita da led e non da un tubo a catodo freddo, quindi da questo punto di vista vai tranquillo. I led in contronto non scaldano (e questo vale anche per il coolscan 9000)
Per l'ir, visto che lo usano tutti, non dovrebbero esserci problemi. Questa tecnica sfrutta il fatto che la pellicola o la dia è trasparente all'infrarosso, quindi se è trasparente la radiazione passa attraverso senza interessarla.
Questa tecnica presenta invece dei problemi con alcune pellicole con particelle d'argento perché queste non sono trasparenti all'ir. Ma non penso proprio si scaldino, la potenza dei led utilizzata è bassissima ed in più è diffusa per avere una illuminazione uniforme.
A parere mio, vai tranquillo! _________________ Nikon D800e + Fuji S5 pro + Nikon D70 + Qualche vetro per divertirmi un po'
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Mer 19 Mar, 2008 5:36 pm Oggetto: |
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Si, però c'è una cosa che non capisco: mentre la luce emessa dai LED è fredda, la luce emessa da un catodo freddo riscalda?
(Io preferirei uno scanner a catodo freddo, perchè ha una gamma dinamica maggiore rispetto ad uno scanner a LED...) |
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Mer 19 Mar, 2008 8:19 pm Oggetto: |
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Si, in effetti la luce emessa da una lampada a catodo freddo riscalda: ho fatto un semplice test, ho piazzato il sensore di un termometro in uno scanner piano, nell'area selezionata per la scansione (poco più grande del sensore, circa 20 x 30 mm) e ho eseguito una serie di 6 scansioni di quell'area dalla durata di c.a 6 minuti ciascuna.
Risultato: mentre alla prima scansione il termometro segnava c.a 22°, alla sesta scansione era arrivato a 32°...
Conclusioni: se non sbaglio, la luce emessa da una lampada a catodo freddo non contiene raggi UV, che sono i responsabili del decadimento dei colori nelle immagini fotografiche (stampe, film negativo e positivo), quindi rimane solo il problema del calore. E' esatto? |
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BiJeiTi utente attivo

Iscritto: 15 Mar 2007 Messaggi: 1529 Località: Malo (VI)
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Inviato: Mer 19 Mar, 2008 9:33 pm Oggetto: |
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Esatto, la luce del tubo a catodo freddo scalda...o meglio non è la luce in se non scalda, ma il modo in cui viene prodotta si...cioè all'interno del tubo avviene una scarica elettrica, che, per quanto poco rispetto alle lampadine, scalda.
Un tubo spesso emette su uno spettro ampio...più ampio del visibile, cioè dall'infrarosso all'ultravioletto...Solo che essendo costituito da vetro, si ottiene un filtro uv...cioè il vetro che costituisce il tubo scherma la radiazione uv...ecco perché dietro un vetro non ci si abbronza...ma passa l'ir, infatti ci si scalda...(nei famosi tubi di luce nera la vera invenzione non è tanto la composizione del gas interno, ma il materiale che costituisce il tubo...)
Per quanto riguarda i led, hanno uno spettro di emissione ridotto ed ina stabilità molto superiore...quindi in uno scanner si utilizzano 3 tipi di led: led rossi, led verdi, led blu e led ir...il discorso della stabilità assicura una maggiore fedeltà cromatica (mentre negli scanner a tubo bisogna aspettare che la lampada si scaldi perché si stabilizzi)
Per concludere e rispondere alla tua domanda sul problema del calore...il alore prodotto dal tubo è comunque una radiazione nel profondo infrarosso, quindi se la pellicola è trasparente all'infrarosso non ci sono problemi, visto anche che tu non fai scansioni continue...cioè anche se la scansioni due volte, passa un bel po di tempo fra la prima scansione e la seconda visto che la prima serve per fare i provini.
Ps: La nikon fa scanner solo con tecnologia led, o almeno così dicono nel sito nital.. _________________ Nikon D800e + Fuji S5 pro + Nikon D70 + Qualche vetro per divertirmi un po'
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fabione utente attivo
Iscritto: 25 Dic 2005 Messaggi: 673 Località: Bologna
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Inviato: Gio 20 Mar, 2008 1:53 am Oggetto: |
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Da utilizzatore di Coolscan 5000 posso solo dire non aver mai avvertito la benchè minima differenza di temperatura del negativo prima e dopo averlo inserito. |
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Gio 20 Mar, 2008 4:10 pm Oggetto: |
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BiJeiTi ha scritto: | ...Solo che essendo costituito da vetro, si ottiene un filtro uv...cioè il vetro che costituisce il tubo scherma la radiazione uv...ecco perché dietro un vetro non ci si abbronza...ma passa l'ir, infatti ci si scalda
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Per quanto riguarda il problema del calore, penso di risolverlo facendo una lunga pausa tra la scansione di una striscia di pellicola - o gruppo di dia (max 6)- e la successiva, al fine di consentire un certo raffreddamento all'interno dello scanner.
La questione dell'emissione di radiazioni UV è più delicata, in quanto le scansioni a cui sottoporrò i miei negativi e positivi sono decisamente di lunga durata, anche perchè ho un modesto pc (Windows XP, 512 MB Ram) tutt'altro che veloce, e da un calcolo molto approssimativo ciascuna scansione eseguita alla massima risoluzione, potrebbe durare anche 10 minuti...
Quindi la mia preoccupazione è principalmente rivolta a queste radiazioni, dato che sono la causa principale dello sbiadimento degli strati colore delle immagini (e pensare di sottoporre le mie pellicole a questa radiazione per così tanto tempo non è piacevole)...
Perciò volevo chiederti:
1) il vetro del tubo della lampada blocca totalmente la radiazione UV, o una quantità anche minima di questa radiazione riesce ad attraversarlo?
Citazione: | ...il alore prodotto dal tubo è comunque una radiazione nel profondo infrarosso, quindi se la pellicola è trasparente all'infrarosso non ci sono problemi, |
2) Cosa intendi per pellicola trasparente all'infrarosso? Le mie sono normali pellicole pancromatiche a colori e b/n, positive e negative, non sono sensibili all'infrarosso, quindi non ci dovrebbero essere problemi...o no? |
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BiJeiTi utente attivo

Iscritto: 15 Mar 2007 Messaggi: 1529 Località: Malo (VI)
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Inviato: Ven 21 Mar, 2008 12:17 am Oggetto: |
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zoggar ha scritto: |
Perciò volevo chiederti:
1) il vetro del tubo della lampada blocca totalmente la radiazione UV, o una quantità anche minima di questa radiazione riesce ad attraversarlo?
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Purtroppo non ho trovato grandi informazioni in proposito, ma da quello che so, la radiazione uv chè c'è all'interno del tubo serve per "caricare" il materiale fluorescente che emette luce visibile, quindi la radiazione uv viene sfruttata all'interno del tubo e quindi in parte assorbita, in più il vetro fa da filtro. Quindi anche se ora non ho sotto mano grafici, la quantità che potrebbe uscire, è sicuramente molto, molto bassa...sicuramente minore, di molto, di quella presente nella luce del sole.
E poi i produttori avranno fatto i loro conti, spero!
zoggar ha scritto: |
Cosa intendi per pellicola trasparente all'infrarosso? |
Beh, trasparenti significa che la radiazione ir passa attraverso la pellicola e non interagisce con essa...
Infatti si usa l'ir per rimuovere la polvere, perché la polvere non è trasparente all'infrarosso, mentre la pellicola si...allora lo scanner si fa una scansione con luce ir in modo da vedere dove è trasparente e dove no...una specie di darkframe...
su che scanner sei indirizzato? magari guardo le specifiche...hai mai provato uno degli scanner nikon a led? _________________ Nikon D800e + Fuji S5 pro + Nikon D70 + Qualche vetro per divertirmi un po'
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Inviato: Ven 21 Mar, 2008 5:17 pm Oggetto: |
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zoggar ha scritto: | Già ora devo eseguire due scansioni, 1 di ciascun fotogramma a bassa risoluzione per avere l'indice di tutte le foto (il tradizionale "provino"), poi successivamente seleziono le immagini più meritevoli e le sottopongo ad una seconda scansione alla massima risoluzione..) |
Non fai prima a fare una sola scansione e due salvataggi a risoluzione diversa? |
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Sab 22 Mar, 2008 5:07 pm Oggetto: |
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[quote="efke25"] zoggar ha scritto: |
Non fai prima a fare una sola scansione e due salvataggi a risoluzione diversa? |
Non è proprio così, perchè preferisco non scansionare tutte le immagini che ho alla massima risoluzione, mentre ho bisogno di scansionare tutte le immagini del mio archivio a bassa risoluzione (per il provino), e solo una parte le scansionerò alla massima qualità...
Invece, avevo pensato avevo pensato di fare il tutto in un unico passaggio: durante il prewiev dello scanner, decido quali sono le immagini della serie (di 6 fotogrammi) da scansionare alla massima qualità, tutti gli altri fotogrammi li scansiono a bassa risoluzione.
Poi, per avere il provino completo, salvo una copia a bassa risoluzione dell'immagine di qualità e la colloco nel provino...
Comunque, il discorso del sottoporre le stesse pellicole a più scansioni nel corso del tempo rimane valido, ad esempio io in passato (c.a 3 anni fà) ho già sottoposto a scansione alcune delle mie immagini, usando uno scanner economico (piano e pellicola), che mi forniva una risoluzione di 2.400 Dpi e soprattutto una gamma dinamica (D) molto limitata... Ora ho visto che ci sono sul mercato scanner per film che raggiungono una risoluzione doppia e oltre (il modello che mi interessa raggiunge i 7.200 Dpi), e soprattutto una gamma dinamica estesa, in grado di catturare (quasi) tutti i dettagli di una pellicola negativa (e le moderne pellicole negative hanno una estesa latitudine di posa, di 9-10 stop)...
In futuro ci saranno a disposizione scanner migliori di quelli attuali, con una risoluzione maggiore e un gamma dinamico più esteso, quindi sicuramente sottoporrò le mie pellicole a una ennesima scansione... |
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Sab 22 Mar, 2008 5:26 pm Oggetto: |
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BiJeiTi ha scritto: | zoggar ha scritto: |
Perciò volevo chiederti:
1) il vetro del tubo della lampada blocca totalmente la radiazione UV, o una quantità anche minima di questa radiazione riesce ad attraversarlo?
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Purtroppo non ho trovato grandi informazioni in proposito, ma da quello che so, la radiazione uv chè c'è all'interno del tubo serve per "caricare" il materiale fluorescente che emette luce visibile, quindi la radiazione uv viene sfruttata all'interno del tubo e quindi in parte assorbita, in più il vetro fa da filtro. Quindi anche se ora non ho sotto mano grafici, la quantità che potrebbe uscire, è sicuramente molto, molto bassa...sicuramente minore, di molto, di quella presente nella luce del sole.
E poi i produttori avranno fatto i loro conti, spero!
zoggar ha scritto: |
Cosa intendi per pellicola trasparente all'infrarosso? |
Beh, trasparenti significa che la radiazione ir passa attraverso la pellicola e non interagisce con essa...
Infatti si usa l'ir per rimuovere la polvere, perché la polvere non è trasparente all'infrarosso, mentre la pellicola si...allora lo scanner si fa una scansione con luce ir in modo da vedere dove è trasparente e dove no...una specie di darkframe...
su che scanner sei indirizzato? magari guardo le specifiche...hai mai provato uno degli scanner nikon a led? |
Inizialmente ero indirizzato verso un modello Coolscan, sono modelli con buone caratteristiche però io cerco uno scanner che oltre ad avere una buona risoluzione, abbia anche un esteso gamma dinamico, e su questo punto mi sembra che gli scanner a LED non siano molto generosi...Quindi dopo, cercando tra tutti i modelli di tutte le marche presenti sul mercato, penso di aver trovato un apparecchio che unisce un elevato potere risolvente ad un gamma dinamico esteso, perchè effettua le scansioni del negativo in Multi esposizione, cioè sottopone il negativo a varie scansioni di diversa densità, in questo modo il gamma dinamico è superiore a 3,5 (considerato che 4 è il valore massimo a cui possono arrivare solo i costosissimi scanner a tamburo, il gamma dinamico di questi scanner- desktop è notevole)...
Ho solo questo dubbio riguardo all'emissione di radiazioni UV di questi scanner a catodo freddo...(Per la precisione, questo modello usa una lampada fluorescente Xenon a catodo freddo)... |
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BiJeiTi utente attivo

Iscritto: 15 Mar 2007 Messaggi: 1529 Località: Malo (VI)
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Inviato: Mer 26 Mar, 2008 11:18 am Oggetto: |
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zoggar ha scritto: |
Ho solo questo dubbio riguardo all'emissione di radiazioni UV di questi scanner a catodo freddo...(Per la precisione, questo modello usa una lampada fluorescente Xenon a catodo freddo)... |
Allora, mi sono documentato sui tubi a catodo freddo e caldo, quindi oltre alla semplice considerazione già fatta che i produttori non pensono venderebbero qualcosa che rovina le pellicole, posso aggiungere dell'altro:
La radiazione Uv prodotta all'interno della lampada viene assorbita dal materiale fluorescente per emettere nella luce visibile, in particolare, lo spettro all'interno del tubo è composto da:
- 2,5% di luce visibile
- 60% radiazione UV
- 37.5% calore emesso dagli elettrodi (a catodo freddo raggiungono i 150°)
mentre lo spettro emesso è:
- 20% luce visibile
- 35% irraggiamento termico
- 45% calore emesso per conduzione e convezzione
quindi in uscita non c'è UV, quindi vai tranquillo _________________ Nikon D800e + Fuji S5 pro + Nikon D70 + Qualche vetro per divertirmi un po'
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zoggar nuovo utente
Iscritto: 10 Mar 2008 Messaggi: 14
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Inviato: Mer 26 Mar, 2008 4:16 pm Oggetto: |
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Ti ringrazio per la tua risposta, precisa ed esaustiva. Ora non ho più dubbi, acquisterò questo scanner (per la precisione,è un Plustek OptikFilm-7500i SE) e scansionerò il mio archivio fotografico.
Ciao.
Enzo |
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