Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
ismaele utente
Iscritto: 23 Mar 2005 Messaggi: 137
|
Inviato: Sab 26 Mar, 2005 5:19 pm Oggetto: Una, nessuna e centomila |
|
|
Salve volevo chiedervi qualcosa circa l'approccio alla fotografia.
Riemergo da un letargo fotografico durato diversi anni, ho rispolverato la nikon fe, controllato l'attrezzatura e mi e' ventuta voglia di fotografare di nuovo sul serio.
Torniamo all'approccio. Io sono un fotoamatore ma ho conosciuto qualche professionista e so che fanno moltissimi scatti(qualche prof tra di voi potra' magari confermare) per poi scegliere pochi fotogrammi.
Ho conosciuto anche fotografi che facevano uno scatto, due massimo, e tornavano subito a casa convinti di aver catturato quello che volevano.
Io propendo(forse per lo scarso talento) per i molti scatti e la selezione.
Che mi dite?
Buona Pasqua e mangiate poco
Ismaele |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Redmondbarry utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2004 Messaggi: 872 Località: Genova / Milano
|
Inviato: Sab 26 Mar, 2005 7:45 pm Oggetto: |
|
|
io, data la scarsa esperienza, tendo a scattare molto e scegliere poco. Ovviamente il molto è direttamente proporzionale alle mie finanze e inversamente proporzionale al costo della pellicola |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Claudio Ciseria utente attivo
Iscritto: 22 Lug 2004 Messaggi: 5522
|
Inviato: Sab 26 Mar, 2005 8:03 pm Oggetto: |
|
|
Personalmente se dovessi fare un'uscita fotografica e tirare fuori dieci scatti buoni dopo averne fatti cento, mi sentirei molto depresso...
Poi dipende dal tipo di foto che stai cercando di ottenere, dal genere e dal soggetto che stai cercando di fotografare.
C'è chi fa 1000 e passa scatti e ne tira fuori 70 buoni; ma così penso che chiunque sia in grado di far foto. A quel punto meglio prendere un cellulare e seguire quello che dicevano alla pubblicità della sony mi pare... scatta scatta scatta che tra quelle qualcosa di buono c'è.
Ciao.
Claude. _________________ http://www.claudiociseria.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Redmondbarry utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2004 Messaggi: 872 Località: Genova / Milano
|
Inviato: Sab 26 Mar, 2005 9:08 pm Oggetto: |
|
|
bhe veramente i grandi fotografi scattavano decine di pellicole al giorno e salvavano solo pochi scatti. E scattassi anche 20 arullini al giorno, io, grandi foto come le loro di certo non le farei.  |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
inmicio utente

Iscritto: 11 Set 2004 Messaggi: 160 Località: Breno BS
|
Inviato: Sab 26 Mar, 2005 10:47 pm Oggetto: |
|
|
è una questione di punti di vista...
se usassi il banco ottico sicuramente ci penserei diverse volte prima di decidere un'inquadratura e quindi impressionare una lastra...
io lavoro in 6x6 e scatto in continuazione, ma non per avere almeno uno scatto buono, quanto per una questione di piacere personale legato all'atto della ripresa.
se poi l'immagine mi serve per lavoro allora scatto anche più foto per la stessa inquadratura, variando i parametri per valutare eventuali differenze o migliorie.
è una questione spinosa perché, anche fra i professionisti, trovi chi scatta a raffica e poi seleziona pochissimi scatti (celebri al riguardo le affermazioni H C Bresson) e chi invece sceglie di scattare pochissimo.
Ho comunque notato che più il fotografo è anziano meno scatta, perché sostiene che è importante, prima di tutto, osservare e comprendere.
Due cose sono certe: per migliorare bisogna allenare lo sguardo, a prescindere dall'avere con sé una macchina fotografica, quindi anche quando andiamo al lavoro o a fare la spesa: serve coscienza visiva. La seconda cosa è che fotografare richiede esercizio, per cui bisogna scattare scattare scattare scattare... trovando un metodo economico per poterselo permettere!
Auguri per una serena Pasqua a tutti! _________________ Hasselblad 500CM + Planar 80/2.8
"Ricordati Bob che dire CE LA FACCIO è molto meglio che dire NON CE LA FACCIO!" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Claudio Ciseria utente attivo
Iscritto: 22 Lug 2004 Messaggi: 5522
|
Inviato: Sab 26 Mar, 2005 11:45 pm Oggetto: |
|
|
Redmondbarry ha scritto: | bhe veramente i grandi fotografi scattavano decine di pellicole al giorno e salvavano solo pochi scatti. E scattassi anche 20 arullini al giorno, io, grandi foto come le loro di certo non le farei.  |
Mica tutti...
Mi trovo molto d'accordo con la visione di inmicio.
Uno scatto mi piace ragionarlo, poi se pensi che nemmeno quelli mi escono bene perchè qualcosa lo perdo sempre... Comunque continuo a non credere che su una mole di mille e passa scatti sceglierne una settantina sia indicativo di un grande occhio.
Ciao.
Claude. _________________ http://www.claudiociseria.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Jesus utente attivo

Iscritto: 09 Set 2004 Messaggi: 973
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 5:38 pm Oggetto: |
|
|
Beh, molto semplicemente la cosa sta in questi termini: se scatti molto rischi di avere migliaia di scatti effettuati e pochissimi scatti buoni. Se scatti poco di scatti buoni............................ne avrai ancora meno!!!
Ciò è assolutamente statistico, non ci sono storie!! Ciascuno di noi fa un numero di scatti "buoni" cioè significativi che è una percentuale (piccola purtroppo) del totale.
Inoltre se parlate con professionisti (che avranno tutti i difetti che volete, comunque in genere sanno che cosa è la fotografia e in ogni caso non possono permettersi di essere fuori tema, per ovvie ragioni) noterete che per un servizio dove servono 20/30 immagini, ne scattano migliaia. In passato quando scattavano con pellicola facevano magari per un reportage 200/250 rulli, oggi fanno comunque migliaia di scatti in digitale. In sintesi non c'è nessuno (amatore o professionista) che debba fare un servizio di qualità e non faccia un numero grandemente sovrabbondante di scatti.
I grandissimi fotografi del passato e del presente scatta(va)no enormi quantità di rulli e seleziona(va)no brutalmente. Ed erano grandi.
Ora dico: io che non sono grande come posso pensare di fare qualche scatto attentamente "meditato" e guarda caso produrre tanti scatti buoni? Chi sono io, meglio di HCB?
Non scherziamo. Meditare gli scatti va benissimo, ma meditare vuol dire che devo evitare di scattare "a casaccio" come un turista deficiente, non che devo scattare poco! Chi ha detto che bisogna scattare poco? Bisogna scattare tanto e bene!
Se non ci credete, beh, fate come volete, ma - insisto - nella pretesa dei cosiddetti scatti "meditati", c'è quasi sempre molta presunzione. I grandi fotografi veri non sono mai soddisfatti, scattano tantissimo e selezionano tantissimo. Io cerco di fare altrettanto e a voi consiglio di fare altrettanto.
Se poi siete convinti che non serva, fate come credete.
EDgar _________________
Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione
     |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Giannic utente attivo
Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 569 Località: Bologna
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 6:38 pm Oggetto: |
|
|
Edgar ha pienamente ragione,
chi fotografa per professione fà sempre un numero di scatti che a noi "fotoamatori" pare spropositato.
C'è un fotografo giapponese del National Geographics (non mi ricordo il nome) che sostiene che mentre scatta entra in sintonia col soggetto e che quindi i primi rullini gli servono per avvicinarsi e cogliere l'essenza della foto che vuole fare, normalmente scatta un centinaio di rullini la settimana e quando deve fare un reportage molti di più.
Questa è la regola, credo però che esista un'eccezione, ed è quella di chi fà foto di paesaggi o architettura con macchine di grande formato.
Probabilmente è un'eccezione dovuta alla modalità con cui si fanno quel genere di foto, quardare l'inquadratura dal vetro smerigliato in formato 5x7 (pollici) è come vedere la foto definitiva, e poi il soggetto non cambia espressione ogni frazione di secondo come in un ritratto. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 6:54 pm Oggetto: |
|
|
... e il mitco 3x36, dove lo lasciamo. Era la mia ossessione sin da piccolo. 3 DIA su 36, le altre buttale, mi dicevo.
Buttando si impara  |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
stefANYA utente attivo
Iscritto: 29 Feb 2004 Messaggi: 5088 Località: Cagliari
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 7:03 pm Oggetto: |
|
|
pienamente d'accordo con Edgar
Il fatto di scattare molto mica significa FARE FOTO CASACCIO.
Per esempio nell'ultimo rullino che ho portato a sviluppare(un mese fa forse)su 36(mi sembra)foto quelle che mi piacciono son solo 5. Ciò nn vuol dire che le solo 5 foto le ho scattate bene e le altre no. Quando scatto io curo e medito ogni scatto. Poi il fatto che sl 5mi piacciano è epr gusto eprsonale eperhcè nn ho chissà quale esperienza.
é diverso scattare molto e alla cavolo di cane dallo scattare molto ragionando su ogni scatto. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fotoquid utente attivo

Iscritto: 24 Mar 2004 Messaggi: 1551 Località: Melegnano (Mi)
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 7:18 pm Oggetto: |
|
|
Pienamente d'accordo con Edgar... quando posso cerco di portare a casa più scatti possibili, anche se comunque meditati e non fatti a casaccio.
Questo anche perchè a mia percentuale di riuscita (oppure di selezione personale tra quanto realizzato, mettetela come volete..) è veramente molto bassa, specie se si tratta di situazioni fotografiche nuove...
Oltretutto con l'avvento del digitale, ed il conseguente ridursi pressochè a zero dei costi di ripresa, non ha senso rischiare di perdere una bella immagine per imporsi di scattare poco.
Concordo comunque, e ribadisco, che scattare molto non necessariamente vuole dire scattare a caso o sperare nella fortuita riuscita di un'immagine...  _________________ Leica D-Lux (Typ 109) + Fuji X-T2 e qualche vetro fisso.
"E' curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici, e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore". G.Leopardi |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Tommy Retrò utente attivo

Iscritto: 04 Ago 2004 Messaggi: 1337 Località: Torino
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 7:21 pm Oggetto: |
|
|
anche io posso essere daccordo con il Vescovo..
solo una cosa nn mi trova daccordo..
chi lo dice che tutti i professionisti fanno mille scatti??
io ho letto molti libri e molte interviste..
(nn so xche ma trovo molto + interessanti e interviste e le bio dei grandi autori..piuttosto che i libri tecnici)
e a meno che nn dicano le bugie..( nn si sa poi x quale motivo )
alcuni di loro odiavano fare molti scatti..
adesso mettendo da parte chi è grande.. e chi sta imparando..
io stesso quando voglio fare una foto.. e c'è l'ho bene in testa.. + di 12 scatti nn li faccio..al 12 son gia bello che stufo..
poi nn avendo qualcuno che sviluppa x me e mi fa i provini.. nn è che posso fare 3 rullini x una foto..
gia quando ho 12 scatti simili mi trovo in difficoltà a scegliere..
(nn son buono mi stufa anche la scelta..eheh)
con questo nn dico che se andassi ad un matrimonio farei solo 50 foto.. anzi prob ne farei mille..
idem se mai dovessi fare un servizio (magari il cielo lo volesse)
xò x le mie foto preparate in anticipo.. mi sembra che 12 scatti siano sufficienti.. di solito almeno 1 ne salta fuori..
e se non ne salta fuori manco una che mi piace.. vuol dire che nn era propriogiornata..heheh  _________________ Ogni volta, quando una mia foto ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?
------------------------------ |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
inmicio utente

Iscritto: 11 Set 2004 Messaggi: 160 Località: Breno BS
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 7:40 pm Oggetto: |
|
|
scattare molto è importante perché permette di fare pratica, di prendere confidenza con la macchina e, diciamocelo, espande notevolmente il fattore "culo", per pura questione statistica.
però, io probabilmente me la tiro molto, perché medito lo scatto.
scatto molto, certo, ma raramente più volte allo stesso soggetto.
eppure medito molto, perché me la tiro e perché ho studiato da grafico e cerco di impaginare la fotografia che sto per fare, di padroneggiarla, di farla entrare in una "griglia" per liberare l'emozione che mi prova vederla.
secondo me, per quello che vale l'opinione di uno studente che se la tira, scattare molto diventa inutile nel momento in cui non ragioniamo, almeno un pochino, lo scatto.
e rispetto, profondamente, chi ha il coraggio di scattare poco, chi, dopo aver speso una giornata a cercare il posto e l'ora giusta, realizza quell'unico scatto.
penso che molti fotografi (uno, curioso, è del National Geographic... vorrei ritrovare quel manuale per postare il suo nome e quello del fotografo nippo-americano citato sopra: i due punti di vista sono nello stesso manuale ) invitino dapprima a scattare motlo per fare pratica e aumentare le possibilità di successo, ma poi invitino anche a una sorta di moderazione, per poter porre maggiore attenzione alla visione, al guardare una cosa, capire come è fatta e, poi, fotografarla.
non credo si tratti di tirarsela, posto che io me la tiro , quanto della necessità di ragionare di più sullo scatto.
non voglio dire che Edgar non ragioni sullo scatto: se è ciò che è probabilmente lo fa eccome, o chiunque altro abbia detto di scattare tantissimo e salvare molto poco.
però lo scattare tanto deve essere unito a una cultura visiva non solo ampia, ma in continua espansione. _________________ Hasselblad 500CM + Planar 80/2.8
"Ricordati Bob che dire CE LA FACCIO è molto meglio che dire NON CE LA FACCIO!" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
inmicio utente

Iscritto: 11 Set 2004 Messaggi: 160 Località: Breno BS
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 7:42 pm Oggetto: |
|
|
che espandiamo scattando tanto, ma anche lasciando a casa la macchina fotografica per guardarci attorno, liberi.
ora insultatemi pure!
 _________________ Hasselblad 500CM + Planar 80/2.8
"Ricordati Bob che dire CE LA FACCIO è molto meglio che dire NON CE LA FACCIO!" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Claudio Ciseria utente attivo
Iscritto: 22 Lug 2004 Messaggi: 5522
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 7:52 pm Oggetto: |
|
|
inmicio ha scritto: |
ora insultatemi pure!
 |
Sono sempre di più in accordo con quanto dici... E non credo sia questione di tirarsela o meno... Forse, come dice Tommy, perchè anch'io sono molto scazzato e dopo qualche tentativo se non viene lascio stare, vuol dire che non è giornata... Meglio fare altro.
Ciao.
Claude. _________________ http://www.claudiociseria.it |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
fotoquid utente attivo

Iscritto: 24 Mar 2004 Messaggi: 1551 Località: Melegnano (Mi)
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 8:11 pm Oggetto: |
|
|
inmicio ha scritto: | che espandiamo scattando tanto, ma anche lasciando a casa la macchina fotografica per guardarci attorno, liberi. |
Certamente, io "scatto" in continuazione anche senza la macchina fotografica!
Mi spiego meglio: naturalmente anch'io come tutti devo inquadrare attraverso il mirino dell'apparecchio per "fotografare" (inteso come realizzazione fisica di un'immagine ) ma il gusto di guardarsi attorno alla ricerca di inquadrature, scorci, punti di vista è un esercizio quotidiano che si può fare in qualunque momento (io lo faccio andando al lavoro a piedi, in attesa dell'autobus, in ufficio, ecc.) registrando così "immagini mentali" che contribuiscono ad accrescere il gusto per l'immagine e per la ricerca di inquadrature sempre migliori  _________________ Leica D-Lux (Typ 109) + Fuji X-T2 e qualche vetro fisso.
"E' curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici, e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore". G.Leopardi |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
|
Inviato: Mer 30 Mar, 2005 11:20 pm Oggetto: |
|
|
Questo discorso ha le carte in regola per diventar vizioso, ma a costo di diventar patetico, che uno ci creda o meno, ci sono due modi diversi di interpretare l'immagine. In modo giocoso ne ho parlato qui www.photo4u.it/viewtopic.php?t=25191 . Queste due interpretazioni creano due modi diversi dinnanzi allo scatto. Senza entrare nella polemica mi soffermo su due aspetti. Il primo, psicologico, coinvolge l'artista in una vera e propria pulsione. Il fotografo è quasi vittima di una sorta di impulso creativo, più o meno provocato, per il quale è afflitto da un continuo susseguirsi vertiginoso di visioni per le quali scatta. Tutte le immagini sono realizzate secondo l'ispirazione. L'ispirazione è ovvio che scaturisca da un precedente travaglio creativo. Il secondo aspetto è invece fisico. La nostra visione è bilaterale e quindi tridimensionale. Il nostro cervello lo sa ed interpreta le immagini quando inquadriamo, a volte ingannandoci. La carta stampata od il monitor ci offrono un immagine bidimensionale, i nostri occhi vedono in modo monolaterale, tutti e due vedono la stessa cosa. Questo aspetto, nella fotogenia dei soggetti, ha un peso importante. Spesso quello che il nostro cervello interpreta in modo tridimensionale al momento dello scatto come una bella immagine, può non esserlo ad una visione monolaterale.
Ecco perchè scattare tanto è fondamentale, perchè non possiamo sapere a priori quale delle nostre ispirazioni tridimensionali renderà ugualmente bene nella visione piana. A questo proposito si possono avere delusioni su certe aspettative e sorprese su altre. Scattare molto significa avere più probabilità di dare alla nostra ispirazione reale tridimensionale, un riscontro fotografico materiale bidimensionale.  |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Claudio Ciseria utente attivo
Iscritto: 22 Lug 2004 Messaggi: 5522
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Spinellino utente attivo
Iscritto: 15 Dic 2004 Messaggi: 3907
|
Inviato: Gio 31 Mar, 2005 10:12 am Oggetto: |
|
|
Citazione: | Certamente, io "scatto" in continuazione anche senza la macchina fotografica!
Mi spiego meglio: naturalmente anch'io come tutti devo inquadrare attraverso il mirino dell'apparecchio per "fotografare" (inteso come realizzazione fisica di un'immagine Wink ) ma il gusto di guardarsi attorno alla ricerca di inquadrature, scorci, punti di vista è un esercizio quotidiano che si può fare in qualunque momento (io lo faccio andando al lavoro a piedi, in attesa dell'autobus, in ufficio, ecc.) registrando così "immagini mentali" che contribuiscono ad accrescere il gusto per l'immagine e per la ricerca di inquadrature sempre miglior |
Anche io! Mi diverto a trovare 'belle foto' un po' ovunque, soprattutto dove gli altri non la vedono. Infatti prima o poi mi compro una ultracompatta digitale perchè ogni tanto facendo quel tipo di 'esercizio' mi trovo davanti ad una scena che vorrei davvero fotografare! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|