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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 8:58 am Oggetto: La difficoltà della novità |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 04 Giu, 2010 12:33 pm, modificato 1 volta in totale |
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Nasht utente attivo

Iscritto: 07 Set 2006 Messaggi: 2678
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 10:23 am Oggetto: |
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non conosco Kertesz (vado subito a documentarmi) ma devo ammettere che i tre esempi da te inseriti, includendo i due degli altri post, mostrano inquadrature assolutamente moderne e quindi decisamente in anticipo rispetto ai tempi.
ovviamente hai ragione Claudio: per riconoscere appieno il valore di un'opera non si può prescindere dal momento storico in cui essa è stata realizzata.
_________________ Gianluca.
Vendo in perfette condizioni: Epson P-5000 storage viewer
la mia ultima foto: [palma] |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 11:02 am Oggetto: |
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Magari Nasht fosse "ovviamente", siam mica tutti concordi....
ciao claudiom
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felixbo utente attivo

Iscritto: 11 Mar 2007 Messaggi: 2108 Località: Roma-Gioiosa Marea (ME)
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Mer 14 Nov, 2007 11:10 am Oggetto: |
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Kertesz è il mio preferito. Temo per motivi non troppo fondati ma tra i fotografi che conosco é quello che mi ha maggiormente colpito.
Credo che non si possa non essere d'accordo sulla questione della data, mi pare un concetto universalmente riconosciuto. La datazione è parte integrante della fotografia, conta per i motivi suddetti ed anche per qualche altro.
Ciao
Ale
_________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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sweet non più registrato
Iscritto: 18 Nov 2007 Messaggi: 2984
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Inviato: Sab 01 Mar, 2008 1:30 pm Oggetto: |
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Ecco la poesia che apriva il catalogo di una delle prime mostre a Parigi di Kertesz. Sicuramente l'avrai letta...
« Kertész, occhi innocenti di cui ogni sguardo sembra il primo,
che vede il grande re nudo quando è vestito di menzogne
che freme per i fantasmi che bazzicano i Quai de la Sein
che ci meraviglia a ogni nuova immagine che crea
tre sedie nel sole ai Giardini del Lussemburgo
la porta di Mondrian aperta sulla scala,
gli occhiali su un tavolo insieme alla pipa
nessun arrangiamento, nessun trucco, nessun inganno e nessuna manipolazione
la tua è tecnica onesta, incorrutibile come la visione,
nel nostro ospizio di ciechi,
Kertész è il fratello che vede per noi. »
Paul Dermeé
Sì la data conta ma quando ti danno una carezza
ricordi le dita della mano che ti hanno sfiorato, non l'ora.
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Sab 01 Mar, 2008 2:23 pm Oggetto: |
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Nasht ha scritto: |
...devo ammettere che i tre esempi da te inseriti, includendo i due degli altri post, mostrano inquadrature assolutamente moderne e quindi decisamente in anticipo rispetto ai tempi... |
Ho come il sospetto che siamo "antiquati" noi
_________________ PaP - VaV |
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Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
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Inviato: Dom 02 Mar, 2008 7:43 pm Oggetto: |
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Questo autore è per me un vero rebus.
Ho letto che lo apprezzava anche HCB.
Però confesso (non mi sparate) che le sue foto non riescono a dirmi un granchè. A differenza di altri grossomodo suoi contemporanei.
L'imputata numero uno è proprio la data.
Ma avrò bisogno di tempo per approfondire.
_________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 03 Mar, 2008 11:48 am Oggetto: |
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Non è che lo "apprezzava anche HCB", ma lui e Brassai erano concordi nel dire: "quello che abbiamo fatto lo aveva già fatto prima Kertesz".
ciao claudiom
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baffo1 utente attivo

Iscritto: 05 Mgg 2004 Messaggi: 1741 Località: roma
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Inviato: Mar 11 Mar, 2008 10:19 am Oggetto: |
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io preferisco newman molto più significativo
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 11 Mar, 2008 5:11 pm Oggetto: |
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In cosa Newman che è un ritrattista di 20 anni dopo ti risulta molto più significativo di K. che tra l'altro di ritratti ne ha fatti pochini?
Parliamone, per quanto fuori tema, ciao claudiom
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norman900 utente

Iscritto: 29 Ott 2004 Messaggi: 76
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Inviato: Mer 25 Giu, 2008 1:12 pm Oggetto: |
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"L'arte è forma della forma", sta scritto da qualche parte, in un libro molto bello; e potremmo aggiungere "forma della forma della forma della forma ..." ripetendoci per infiniti periodi.
Che il contesto storico possa ricoprire uno, pochi, tanti livelli di forma è pressochè irrilevante di fronte all'infinito.
ciao, Luca.
Edit: scusate ho scritto "ricoprire" ma intendevo dire "influenzare".
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 25 Giu, 2008 1:29 pm Oggetto: |
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Scusa Nor., ma stavamo parlando d'altro.
Tu dici dell'irrilevanza del contesto storico nella produzione del manufatto.
Qua si parlava di fruizione del manufatto, l'altro lato.
ciao claudiom
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norman900 utente

Iscritto: 29 Ott 2004 Messaggi: 76
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Inviato: Mer 25 Giu, 2008 1:37 pm Oggetto: |
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No, quando dico influenzare intendo sia la "produzione" che la "fruizione".
Sono due lati che vedo sullo stesso piano.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 26 Giu, 2008 7:18 am Oggetto: |
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Mai stato Crociano, di sponda diversa dalla tua, Norman.
ciao claudiom
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Gio 26 Giu, 2008 8:31 am Oggetto: |
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Cosa significa precisamente "La data conta nella fotografia"?
in che senso conta? è solo una questione di "chi ci ha pensato prima"?
Mi piacerebbe avere qualche strumento per la comprensione.
Giorgio
_________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 26 Giu, 2008 9:31 am Oggetto: |
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Secondo me sul web ci si deve sforzare di fare il riassunto di idee anche abbastanza complesse, farlo preciso, farlo leggibile, senza tanti arzigogoli personali, pur consci di correre il rischio di saltare passaggi importanti o di semplificare più del giusto.
Se, Giorgio, leggi tutti gli interventi, già all'inizio vedrai che saltava fuori la differenza tra Norman e me.
Una parte ritiene che la sequenza storica delle opere abbia una importanza per definire il "peso e l'importanza" di un manufatto artistico (pressapoco la parte marxista, che in filosofia non è una parolaccia).
Un'altra parte ritiene di no, la parte pressapoco idealistico-crociana.
Peso e importanza non sono "chi ci ha pensato prima" , (non parliamo di una idea pubblicitaria), ma l'aver visto prima una forma adeguata alla vita dell'essere umano in quel periodo, forma che nessuno aveva ancora visto (dico "visto" perchè parliamo di foto); non solo, ma questa forma si è rivelata buona da lì in avanti.
Difatti tutti noi usiamo normalmente uno schema compositivo fatto di soggetto molto decentrato a fuoco con paesaggio che sfugge dall'altro lato, a fuoco, e funziona dopo quasi 100 anni.
ciao claudiom
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Gio 26 Giu, 2008 9:49 am Oggetto: |
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Grazie! Adesso è chiaro. Leggendo i post (forse in fretta) non avevo colto l'esemplarità della foto ai fini della discussione. Chiarendo le posizioni in modo schematico (da web) la questione assume più senso.
Non mi sono mai posto il problema dando per "ovvio" (come ha scritto qualcuno all'inizio del topic) che il quando conta e come.
Ma forse, come scrivi tu, non è così ovvio.
claudiom ha scritto: | (pressapoco la parte marxista, che in filosofia non è una parolaccia). |
Beh, per quanto ne so, non solo in filosofia
Giorgio
_________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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norman900 utente

Iscritto: 29 Ott 2004 Messaggi: 76
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Inviato: Gio 26 Giu, 2008 11:38 am Oggetto: |
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No claudiom, ti imploro, non darmi del crociano ... e nemmeno dell'idealista ...
Il mio intervento era, è, completamente estrano al dualismo realismo-idealismo.
Rimango convinto che l'arte non sia altro che un minuzioso lavoro formale sugli infiniti livelli di "figure retoriche" che separano l'individuo (inteso come identità nel sociale) dall'essere, che riconduco rassegnatamente alla combinazione di poche "necessità" primarie, come fame, sete, paura, desiderio.
Niente a che vedere con improbabili teorie su un indeterminato concetto di verità o realtà pre-impiantato nella mente o in qualsivoglia spazio o organo umano.
Niente a che vedere con la pretesa di "comprendere" la realtà, o tantomeno di fotografarla in un atto di pura immediatezza.
Al contrario vedo l'arte, e i manufatti artististici, come un atto di rassegnazione di fronte alla frammentazione e all'isolamento, in cui i lavori sulla forma sono solo la trasformazione "retorica" "su più stadi" delle omologhe (ma separate) necessità primarie dei vari individui.
Anche di fronte alla più gaia delle opere, io sento malinconia ...
L'arte e la bellezza, a mio parere, ci ricordano quanto la realtà sia lontana. Anzi, quanto sia irraggiungibile.
Ecco perchè non concepisco il significato di "innovazione nel vedere le forme".
Cosa importa se qualcosa è già stato fatto ?
Che cosa c'è da svelare ?
Spero di non essere off-topic.
ciao, Luca.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 26 Giu, 2008 12:31 pm Oggetto: |
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Scusa norman, ma io non ho scritto che le cose che pensano quelli che non la pensano come me sono "improbabili" o pretenziose, solo diverse.
L'invito è sempre quello di confrontarsi sul piano delle cose tangibili, con esempi visivi, come si usa tra fotografi.
ciao claudiom
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