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luxi utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2007 Messaggi: 924
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Inviato: Dom 10 Feb, 2008 3:23 pm Oggetto: sfocato o mosso? |
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Ciao a tutti. Prendo spunto dai commenti ricevuti in merito ad una foto pubblicata qualche tempo fà in cui mi si faceva notare il difetto di MAF nello scatto per porre due semplici domande.
a) Esaminando una foto non nitida. come si fa a capire se l'errore è nella MAF o nel mosso?
b) Per quale motivo, inquadrando con un teleobiettivo, è molto alto il rischio di ottenere una immagine mossa?
Invio la fotografia di cui prima.
P.S. vi sarei grato se allegaste dei files di esempio che potrebbero meglio chiarire i miei dubbi espressi al punto a). Un grazie anticipato. A presto,luxi.
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Dom 10 Feb, 2008 4:14 pm Oggetto: |
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A) non c'è una regola precisa per capire se una foto è mossa o sfocata. Ma dal contesto in cui e scattata e dai dati di scatto puoi dedurlo. Il mosso accentuato provoca un effetto "strisciato", in quel caso è ben individuabile.
Tu hai scattato con un tempo abbastanza rapido 1/500, probabilmente sufficiente a fermare il movimento. Guarda però l'erba ai piedi della bici: non è nitida. Con un tempo di scatto di 1/500 è difficile che questo sia provocato dal tuo "micromosso", quindi è probabilissimo che l'erba (e quindi anche la bici) sia fuori fuoco. Conferma di questo ce l'hai osservando il fondo che invece è nitido.
Un errore dell'autofocus, insomma. In casi come questi è conveninente la messa a fuoco manuale. Metti a fuoco un punto sul terreno dove sai che tutti passeranno, e lasci impostato così.
B) Tu sai che scattando a mano libera dobbiamo mettere in conto una minima oscillazione provocata da noi stessi nel tentativo (mai perfettamente riuscito) di tenere la macchina completamente ferma. Questo può provocare un difetto detto "micromosso".
Poniamo ad esempio che la tua oscillazione con la macchina in pugno (naturale e inevitabile) sia pari a 1°. Se stai utilizzando un tele spinto che ha un angolo di ripresa di 10°, quella oscillazione provoca uno spostamento di un decimo dell'inquadratura.
Ma se stai usando un supergrandangolare con un angolo di ripresa di 100°, la stessa tua oscillazione rappresenta un centesimo del campo ripreso.
Quindi in un teleobiettivo l'oscillazione del corpo del fotografo ha un'importanza e un effetto molto superiori.
ciao
_________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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sottobosco utente attivo

Iscritto: 19 Gen 2006 Messaggi: 7177 Località: tra i due rami del lago di Como
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Inviato: Lun 11 Feb, 2008 11:13 am Oggetto: |
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ottima spiegazione Ale, aggiungerei quella regoletta empirica che ci può dare indicazioni su come sia evitabile il micromosso, ovvero quella che dice di scattare con tempi più veloci del reciproco della lunghezza focale.
Sia chiaro che questa è una regola sperimentale, ovvero funziona con buona probabilità il più delle volte.
Detta così è di ardua comprensione, con un esempio tutto diventa più chiaro:
Es.
tele di 150mm, il reciproco è 1/150 quindi è consigliabile scattare con tempo "di sicurezza" di almeno 1/150 (quindi 1/200, 1/500, ecc...)
focale di 50mm, reciproco 1/50, il tempo di scatto dovrebbe essere più veloce di 1/60
Ripeto, questa è una regoletta che si è perfezionata nel corso di molti anni di esperimenti, non esiste una teoria probatoria ...... però funziona
_________________ Attilio |
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Lun 11 Feb, 2008 4:56 pm Oggetto: |
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sottobosco ha scritto: | ottima spiegazione Ale, aggiungerei quella regoletta empirica che ci può dare indicazioni su come sia evitabile il micromosso, ovvero quella che dice di scattare con tempi più veloci del reciproco della lunghezza focale.
Sia chiaro che questa è una regola sperimentale, ovvero funziona con buona probabilità il più delle volte.
Detta così è di ardua comprensione, con un esempio tutto diventa più chiaro:
Es.
tele di 150mm, il reciproco è 1/150 quindi è consigliabile scattare con tempo "di sicurezza" di almeno 1/150 (quindi 1/200, 1/500, ecc...)
focale di 50mm, reciproco 1/50, il tempo di scatto dovrebbe essere più veloce di 1/60
Ripeto, questa è una regoletta che si è perfezionata nel corso di molti anni di esperimenti, non esiste una teoria probatoria ...... però funziona  |
La regoletta è basata sull'analisi statistica di migliaia di fotografie fatte con vecchissime reflex analogiche (quindi molto pesanti) e su stampe 20x30.
E stabilisce semplicemente che, tra le foto scattate con un tempo pari al reciproco della focale circa la metà sono perfettamente a fuoco.
Quindi, più che "tempo di sicurezza" dovrebbe chiamarsi "tempo della monetina": ovvero se scatti a 1/150 con un 150mm avrai la stessa probabilità di fare una foto nitida quanta ne hai di vincere a testa o croce.
Ma sono cambiate nel frattempo un bel po' di cose: i sensori sono quasi tutti più piccoli del 35mm, quindi aumenta l'ingrandimento e aumenta la probabilità di sfocare.
I sensori hanno quasi tutti un minore potere risolvente, quindi la sensazione di fuoco è data anche per foto meno a fuoco delle stesse su pellicola, quindi aumenta la probabilità a favore.
Le reflex analogiche sono spesso più piccole e maneggevoli di quelle vecchiotte con cui è stata fatta la rilevazione (credo negli anni 60, ma non ricordo esattamente), quindi diminuisce la probabilità di mosso...
In pratica, molto meglio dell'applicazione della regoletta della falsa sicurezza, per ottenere foto ben a fuoco è fare più scatti e scegliere dopo quello più nitido.
Nel mondo digitale, con macchine velocissime e card capientissime, è insensato lasciare la raffica disinserita.
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sottobosco utente attivo

Iscritto: 19 Gen 2006 Messaggi: 7177 Località: tra i due rami del lago di Como
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Inviato: Lun 11 Feb, 2008 5:16 pm Oggetto: |
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Nicola Giani ha scritto: | sottobosco ha scritto: | ... |
La regoletta è basata sull'analisi statistica di migliaia di fotografie fatte con vecchissime reflex analogiche (quindi molto pesanti) e su stampe 20x30.
E stabilisce semplicemente che, tra le foto scattate con un tempo pari al reciproco della focale circa la metà sono perfettamente a fuoco.
Quindi, più che "tempo di sicurezza" dovrebbe chiamarsi "tempo della monetina": ovvero se scatti a 1/150 con un 150mm avrai la stessa probabilità di fare una foto nitida quanta ne hai di vincere a testa o croce.
Ma sono cambiate nel frattempo un bel po' di cose: i sensori sono quasi tutti più piccoli del 35mm, quindi aumenta l'ingrandimento e aumenta la probabilità di sfocare.
I sensori hanno quasi tutti un minore potere risolvente, quindi la sensazione di fuoco è data anche per foto meno a fuoco delle stesse su pellicola, quindi aumenta la probabilità a favore.
Le reflex analogiche sono spesso più piccole e maneggevoli di quelle vecchiotte con cui è stata fatta la rilevazione (credo negli anni 60, ma non ricordo esattamente), quindi diminuisce la probabilità di mosso...
In pratica, molto meglio dell'applicazione della regoletta della falsa sicurezza, per ottenere foto ben a fuoco è fare più scatti e scegliere dopo quello più nitido.
Nel mondo digitale, con macchine velocissime e card capientissime, è insensato lasciare la raffica disinserita.
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Nicola, ti aspettavo so che questa regoletta ti sta proprio antipatica, ma un punto di partenza per poter stabilire se val la pena scattare con un 200mm a 1/15 ci vuole secondo me, poi ognuno ha la mano ferma che si merita
_________________ Attilio |
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ubald™ utente attivo

Iscritto: 13 Giu 2006 Messaggi: 4481 Località: Bari
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Inviato: Lun 11 Feb, 2008 5:48 pm Oggetto: |
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infatti. La regoletta, come tutte le regole di esperienza, debitamente considerata a seconda del fattore di moltiplicazione degli obiettivi, della mano che si ha e del sistema (la vibrazione dello specchio di una reflex aumenta la possibilità di mosso rispetto a reflex, compatte, ecc...) permette di fare le giuste valutazioni. L'importante è comprenderla criticamente.
_________________ il meno è più |
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sottobosco utente attivo

Iscritto: 19 Gen 2006 Messaggi: 7177 Località: tra i due rami del lago di Como
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Inviato: Lun 11 Feb, 2008 5:58 pm Oggetto: |
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tra l'altro dimenticato di indicare che nel caso di reflex aps, il valore della focale da considerare è quello equivalente, quindi es 200mm x1.6 su canon e x1.5 su nikon.
_________________ Attilio |
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luxi utente attivo

Iscritto: 16 Dic 2007 Messaggi: 924
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Inviato: Lun 11 Feb, 2008 6:42 pm Oggetto: |
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Un grazie a tutti voi, in special modo ad AleZan, sempre puntuale e esaustivo nelle sue risposte.
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Mar 12 Feb, 2008 4:37 pm Oggetto: |
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sottobosco ha scritto: | tra l'altro dimenticato di indicare che nel caso di reflex aps, il valore della focale da considerare è quello equivalente, quindi es 200mm x1.6 su canon e x1.5 su nikon. |
Che fai, provochi anche sulla focale equivalente??????
Adesso parto col flame!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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sottobosco utente attivo

Iscritto: 19 Gen 2006 Messaggi: 7177 Località: tra i due rami del lago di Como
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Inviato: Mar 12 Feb, 2008 4:51 pm Oggetto: |
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Nicola Giani ha scritto: | sottobosco ha scritto: | tra l'altro dimenticato di indicare che nel caso di reflex aps, il valore della focale da considerare è quello equivalente, quindi es 200mm x1.6 su canon e x1.5 su nikon. |
Che fai, provochi anche sulla focale equivalente??????
Adesso parto col flame!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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lo sapevo...
dai nicola, lascia passare questi cenni di "fotografia di base", sono un po' come la matematica delle scuole elementari, al momento non serve sapere che esistono anche i numeri negativi, cominciamo a insegnare a risolvere le operazioni su quelli positivi, poi complichiamo e chiariamo i concetti.
_________________ Attilio |
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