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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Ven 18 Gen, 2008 4:22 pm Oggetto: Aiuto Flash Cullmann DC-36 |
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Salve a tutti. Sono nuovo sia del forum sia nel campo della fotogafia.
Ho da poco acquistato una fotocamera Nikon P5100 e un flash di seconda mano.
Sono speleologo e vorrei cominciare a fare foto in grotta e mi hanno consigliato di comperare un flash da poter tenere in mano e da puntare su quello che ho in mente di immortalare.
Ho quindi acquistato questo flash di seconda mano e quando mi è arrivato mi sono trovato davanti una miriade di pulsantini e selettori di cui ignoro le funzioni...
Pensavo fosse molto più facile. Metti batterie, accendi, punta, spara.
Macchè, mille cose da impostare.
Il flash è senza istruzioni quindi chiedo a voi esperti un'aiuto.
Inserisco una foto del flash sperando che si vedano il più possibile tutte le sue impostazioni.
Chi è in grado di aiutarmi un pochino descrivendomo a grandi linee a cosa servono le varie impostazioni?
Mille grazie.
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ziofoffo utente attivo

Iscritto: 10 Mar 2006 Messaggi: 575 Località: Roma
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Inviato: Sab 19 Gen, 2008 2:56 pm Oggetto: |
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Il tempo da utilizzare sull'apparecchio normalmente e' 1/60 sec.
dove c'e' scritto : ISO 200, questa e' la sensibilita' della pellicola che stai utilizzando, variabile e da impostare sul flash in conformita a quanto scrittp sulla confezione della pellicola
dove c'e' scritto : 22 16 11 ecc. va impostato il diaframma che utilizzerai sul tuo obiettivo. Sappi che il numero guida del flash (immagino sia 36, dal nome) diviso per il valore del diaframma usato, indichera' la distanza massima di portata del flash.
dove c'e scritto 24 35 50 70 100 questi valori indicano la lunghezza focale dell'obiettivo, da impostare sul flash in modo da indicargli l'angolo di campo su cui indirizzare il lampo.
dove c'e'scritto TEST, il pulsante quando attivato serve a vedere se il flash scatta regolarmente, senza bisogno di fare una foto.
TTL,0 sta ad indicare se si vuole che la misurazione della quantita' di luce da fornire venga fatta dal flash, o il flash venga impostato manualmente come dicevo nei punti precedenti.
Di piu' non sono in grado di dirti, non consocendo il modello specifico.
Magari qualcuno ne sa di piu' di me.....
Buone foto, che io non potrei mai fare perche' soffro un po' di claustrofobia e dopo mezz'ora avrei l'impulso irrefrenabile di tornare a vedere la luce esterna. _________________ Oly E-1, 14-54, 40-150, 50 OM macro e altre quisquilie (come Canon 30D e Pentax K5 + K10)
datemi un obiettivo di qualunque focale montato su qualsiasi corpo, e vi stupiro'. |
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 1:47 am Oggetto: |
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Bè, intanto grazie . Sicuramente ne so qualcosa in più ora.
Comunque non uso pellicola. Ho una digitale quasi reflex e il flash lo devo tenere in mano, non andrà montato sulla fotocamera. |
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ziofoffo utente attivo

Iscritto: 10 Mar 2006 Messaggi: 575 Località: Roma
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 9:34 am Oggetto: |
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Per le digitali la cosa non cambia rispetto alla pellicola riguardo agli ISO, al tempo ed al diaframma, che a questo punto dovrai preimpostare sull'apparecchio con il quale lavorerai in modalita' M (ad anche il flash dovra' lavorare in manuale, cioe' NON TTL).
Di automatico avrai solo l'autofocus (se la luce naturale e' sufficiente) altrimenti dovrai anche mettere a fuoco a mano (immagino sia un dramma, al buio).
Ricordati del bilanciamento del bianco, che dovrai settare sulla macchina per "luce flash".
Sono curioso di vedere qualche foto fatta con questo sistema. Magari postala..... _________________ Oly E-1, 14-54, 40-150, 50 OM macro e altre quisquilie (come Canon 30D e Pentax K5 + K10)
datemi un obiettivo di qualunque focale montato su qualsiasi corpo, e vi stupiro'. |
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Mer 30 Gen, 2008 7:54 pm Oggetto: Test n°1 |
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Oggi sono cominciati i test.
Qualcosa di buono ne è uscito.
Questo è un esempio fatto con due flash.
La luce non mi sembra male ma sento di non aver alcuna padronanza delle impostazioni del flash, che è complicatissimo per i miei gusti e la mia esperienza.
Comunque...i test continuano. E' un'inizio.
La foto è scattata in modalità Priorità dei tempi, 4 secondi.
Non siamo in una grotta ma in una galleria artificiale non più utilizzata, sotto una ex cava. Comunque, la situazione è la stessa.
Prossimo test in una grotta vera e propria.
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Marty McFly utente attivo

Iscritto: 02 Ago 2006 Messaggi: 4792 Località: Roma
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 8:32 am Oggetto: |
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Ma il colore della luce nella foto è uguale al colore della luce che avevi realmente nella grotta? _________________
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 9:51 am Oggetto: |
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Allora, io che ho scattato avevo un flash dietro la schiena, puntato in alto, verso la volta.
L'amico, che sta dietro a quel cumulo di pietre ne aveva un'altro puntato davanti a lui, più o meno parallelo al terreno.
La luce gialla, molto calda, è data dall'illuminazione a carburo che abbiamo sui caschi.
A diffonderla nell'ambiente ci pensano i tempi di esposizione. |
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ziofoffo utente attivo

Iscritto: 10 Mar 2006 Messaggi: 575 Località: Roma
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 3:02 pm Oggetto: |
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grande sta foto. considerando che forse vedevate molto poco con le vostre lampade a carburo, hai trovato il modo migliore per piazzare i due flash cosi da ottenere un'illuminazione omogenea. Il tutto mi ricorda un po' le foto di Marte, ma seguito a dire che non e' bello quel che e' bello ma quello che piace. E sta foto mi piace. Qualcun'altra ? _________________ Oly E-1, 14-54, 40-150, 50 OM macro e altre quisquilie (come Canon 30D e Pentax K5 + K10)
datemi un obiettivo di qualunque focale montato su qualsiasi corpo, e vi stupiro'. |
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 5:15 pm Oggetto: |
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Le lampade a carburo fanno una buona luce, gialla e molto calda, ma non è una luce che va in profondità.
Noi illuminiamo e giriamo la testa per diffondere il più possibile la luce, il resto lo fanno i tempi di esposizione.
Seguiranno altre prove in una grotta naturale e non artificiale come questa, dove avremo a che fare sia con ambienti stretti sia con sale più ampie.
Nel frattempo, ieri sera sono riuscito a trovare un vecchio manuale di istruzioni di un modello molto simile al mio flash, si chiama CX-35 e ha lo stesso tipo di impostazioni. Ovviamente è in tedesco...ma pork...
Altre foto che riguardano le prove:
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ziofoffo utente attivo

Iscritto: 10 Mar 2006 Messaggi: 575 Località: Roma
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 6:59 pm Oggetto: |
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Questo mondo sotterraneo e' affascinante. Quella pozza d'acqua sgorgante dal suolo con le sue concrezioni minerali sedimentate chissa' da quanti secoli o millenni fa pensare all'eternita'. Mi sa che non e' molto differente, come sensazioni, dal mondo sottomarino. _________________ Oly E-1, 14-54, 40-150, 50 OM macro e altre quisquilie (come Canon 30D e Pentax K5 + K10)
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 7:43 pm Oggetto: |
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Scusami, ma da speleo sono costretto a correggerti.
Quella è una vaschetta e l'acqua non sgorga dal suolo. E' una goccia immortalata che cade dalla volta della galleria (stillicidio) e il crostello che si vede attorno è calcare purissimo lentamente depositato dalle gocce.
Nelle grotte naturali, le concrezioni si formano in decine di milioni di anni, dipende dalle loro dimensioni.
Nel caso di questo genere di "grotta artificiale" il tutto si forma più rapidamente, in circa 40-50 anni, per svariati motivi.
Comunque hai ragione, nelle grotte naturali si possono osservare concrezioni di notevoli dimensioni, stalattiti, stalagmiti, colonne, alte anche più di 20 metri e con diametri di 3-4 metri. Ci si sente veramente piccoli, insignificanti e..."di passaggio".
Come ci si sente sotto di questa? E' incredibile. E' la stalagmite più alta d'Italia e si trova a Trieste, in una grotta di recente scoperta, a 5 minuti da casa mia.........
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ziofoffo utente attivo

Iscritto: 10 Mar 2006 Messaggi: 575 Località: Roma
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 8:26 pm Oggetto: |
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grazie delle precisazioni: non si finisce mai di imparare,anche ai 60 anni che ho io.
Ma sulla "+ alta d'italia" con quali metodiche ci si sale ? Non si ha paura di rovinarla, di spezzare qualcosa ? Immagino che si scenda sottoterra con un notevole senso di rispetto per l'ambiente. Come si concilia quest'ultimo con il calpestare (o addirittura parzialmente frantumare, ancorche' involontariamente) questo spettacolo ? _________________ Oly E-1, 14-54, 40-150, 50 OM macro e altre quisquilie (come Canon 30D e Pentax K5 + K10)
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 8:45 pm Oggetto: |
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Non ci si sale punto e basta di solito. Anche perchè non c'è motivo di salirci su. Nessun scopo speleologico. Qui nella foto hanno raggiunto la cima della stalagmite vicina, la sorella minore, per far capire quanto è alta rispetto all'omino. Ma nella norma, sulle concrezioni non si sale, se le guarda dal basso, con rispetto.
Sì è molto attenti e apprensivi con tutto ciò che ci circonda. Ma una volta purtroppo non era così. Stalattiti sradicate a martellate, fango sulle pareti, carburo esausto lasciato per terra, scritte sui muri fatte con le fiamme, grigliate, e potrei continuare a dirti altre cose orrende.
E sinceramente non conosco il motivo di tanta ignoranza. Ora tutto questo per fortuna non esiste più.
Vent'anni fa non si amava la natura? Parlo della speleologia, non voglio generalizzare.
La tua passione è andare per le grotte? Chi le ha create? E allora perchè non porti rispetto e offendi la loro madre?
Non lo so, giuro. Mi sembra talmente banale.
Io, a una stalagmite caduta a terra, terremoto o qualsiasi altro motivo, nemmeno mi ci siedo sopra per mangiare un panino o per riposarmi, proprio per una questione di rispetto. Una volta era la padrona della grotta magari, guardiana della sala, la più alta, ci guardava tutti dall'alto, strani piccoli omini con le teste che fanno luce che si aggirano tra le sue gambe, e ora giace silenziosa come un cadavere.
Ma non tutti la pensano così, anche se non fanno più danni nelle grotte.
Spero di averti risposto.
Buona serata. |
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ziofoffo utente attivo

Iscritto: 10 Mar 2006 Messaggi: 575 Località: Roma
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 10:08 pm Oggetto: |
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Citazione: | Ma non tutti la pensano così, anche se non fanno più danni nelle grotte.
Spero di averti risposto. |
Mi hai detto quello che in cuor mio speravo mi rispondessi. Anzi, forse temevo mi rispondessi in modo diverso, e invece mi hai confermato che la sintonia con la natura si puo' trovare dovunque. Pensa che io mi sto chiedendo se la vita, oltre che vegetale ed animale, possa essere anche minerale, magari con presupposti diversi, tempi piu' lunghi ed un metabolismo tutto suo, ma non per questo meno vita.
Buona serata a te. _________________ Oly E-1, 14-54, 40-150, 50 OM macro e altre quisquilie (come Canon 30D e Pentax K5 + K10)
datemi un obiettivo di qualunque focale montato su qualsiasi corpo, e vi stupiro'. |
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Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
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Inviato: Gio 31 Gen, 2008 11:38 pm Oggetto: |
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Quanti ricordi...
Allora caro collega pipistrello
Auguri per l'impresa a cui ti accingi, quella della foto in grotta.
Inizio con una spiacevole ma doverosa informazione:
inizia a mettere da parte i soldi per la prossima fotocamera o per uno scafandro sub.
L'ambiente ipogeo è altamente distruttivo per le fotocamere a causa dell'umidità spesso al 100% e all'elevata concentrazione di polvere atmosferica che si infiltra nell'apparecchio. E non parliamo del fango.
Fatta questa doverosa premessa, parliamo di illuminazione.
Si usa la tecnica dell'"open flash".
Cioè, selezionando un diaframma, si apre l'otturatore in posa B (ai miei tempi con il cavetto di scatto) si sparano i flash, si chiude l'otturatore; il tutto con le lampade ad acetilene spente (è una bella emozione....).
L'acetilene è meglio tenerlo spento, perchè se nell'inquadratura c'è un tizio con la tuta più o meno sporca di fango, con questi tempi di esposizione è molto probabile venga mosso in luce ambiente.
L'esposizione flash la si impara con l'esperienza.
Quindi se lavori con il diaframma x ed hai flash con numero guida y imparerai che l'esposizione corretta per una superfice di roccia chiara l'avrai quando questa è a distanza z dal flash.
Guardacaso le uniche foto che feci "ai miei tempi" in grotta sono ora nella mia prima pagina su flickr (link in firma). Io ho comunque usato la tecnica del flash singolo comandato da cavetto sincro e posto opportunamente distanziato dalla fotocamera. _________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Ven 01 Feb, 2008 1:02 am Oggetto: |
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Sono molto felice dell'interesse, ne parlerei avanti, ma mi sa che stiamo andando fuori tema...
...magari in un'altra sezione... |
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Sab 02 Feb, 2008 12:30 am Oggetto: |
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Altri test, finalmente in una grotta "come si deve"...
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mauri_m nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2008 Messaggi: 10
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Inviato: Sab 02 Feb, 2008 12:41 am Oggetto: X Cosimo M. |
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Citazione: | Si usa la tecnica dell'"open flash".
Cioè, selezionando un diaframma, si apre l'otturatore in posa B (ai miei tempi con il cavetto di scatto) si sparano i flash, si chiude l'otturatore |
Mi duole dirlo che mi stai parlando arabo e se non è arabo è qualcosa che ci somiglia.
Citazione: | Quindi se lavori con il diaframma x ed hai flash con numero guida y imparerai che l'esposizione corretta per una superfice di roccia chiara l'avrai quando questa è a distanza z dal flash. |
...come sopra...
Io possiedo una digitale compatta (Nikon P5100). Ho visto che ha un sacco di funzioni e allora ho deciso di cominciare a scattare qualcosina in grotta. Ma di tempi e diaframmi ho iniziato da poco a capirci qualcosa e temo di non riuscire a comprendervi a fondo.
Il mio problema, ora (vedi titolo della discussione), è capire come funziona questo flash da mille impostazioni e tentare di riuscire a regolarlo a seconda di ciò che devo fotografare. E sto facendo una gran fatica... |
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