cosa può fare il grande formato...

[digeiset]

Bene allora se amate soffrire ecco alcuni consigli basilari.
Se fate paesaggio, forse sarà sufficente una folding, in caso di architettura optereidecisamente per un banco ottico, ha troppe possibilità in più.

Il formato sceglierei il 10x12, almeno 10 chassis.
Le ottiche dipende dai vostri gusti, da ragazzo ho iniziato con un 150 ed un 90mm.
Prendetele buone, perché è pieno di fondi di bottiglia in giro. Specialmente i grandangoli alcuni lasciano a desiderare. Un 150 Symmar S anche degli anni '70 è una bestia ed andate sicuri.

Esposimetro dignitoso, treppiede e testa generosi, posseggo Gitzo come treppiede con le teste Manfrotto quelle a cremagliera, tipo 410 ecc. le trovo molto utili. Panno nero, changing bag, (piccola camera oscura portatile). Alcune cose si trovano usate a poco, come il banco ottico e gli chassis, se non massacrati, le ottiche costano un po' di più. Testa e treppiede mi sa che ve li dovete comprare nuovi, quelli buoni durano una vita e non si trovano usati.
Diciamo che più o meno stiamo sui 2500/3000 euro.
Lavorare in GF fa molto fico. Ho sempre drappelli di persone intorno quando faccio esterni.
La cosa che non potete comprare sono le idee.......
Secondo me le idee potete esprimerle con qualsiasi fotocamera.

[claudiom]

La sofferenza è termine MOLTO relativo, i professionisti ragionano da professionisti, cioè da gente che viene pagata per fare fotografie, lo dico senza sarcasmo.

Il banco ottico costituisce per me il momento di minore sofferenza e di maggiore soddisfazione e non costa 2000 euro, ma abbastanza meno, direi intorno ai 1200 ragionando però in termini di B/N laddove le ottiche sono molto più vecchie e molto meno care, cercando con calma, con resa nel B/N assai particolare.
Non ho mai posseduto 10 chassis, ma 4.
Treppiede: se pesantissimo si trova con facilità usato, se leggero confermo la difficoltà, evitare, se montanari, i treppiedi di carbonio.
Confermo la folding per il paesaggio, nel qual caso il treppiede non ha da essere tanto massiccio.
Esposimetro mi parenon solo dignitoso, ma decisamente buono e spot, ho pagato l'esposimetro più di un banco calumet, molto di più.

Ad ogni idea corrisponde una fotocamera, spero che almeno su questo non abbiamo (più) da discutere

ciao claudiom

[digeiset]

Rimango sempre meravigliato quando delle persone non pagate sono disposte a girare con un banco ottico.

Per mio gusto personale sono diversi anni che non riesco più a scattare con il GF. A dire il vero a volte subentra un po' di nausea, ma più che altro il dolore fisico di portarsi dietro tutta la roba, che ti spezza in due o ti sbatte sulle ginocchia.

Sentire di soli 4 chassis mi lascia un po' perlesso, in genere faccio 4 scatti ogni soggetto e la mia autonomia sarebbe di soli due soggetti, ma anche farne due sarebbero 4 scatti... forse 4 chassis sono pochi.
Ne posseggo una quarantina in 10x12, e molte volte sono costretto a scaricarli. Molti di meno in 20x25 visto il loro costo proibitivo.

Riguardo all'esposimetro ne basta uno buono, personalmente ho un vecchio Master six con sonda a fibre ottiche (una mezza fregatura) ed un Minolta Flash meter IV.

Trovo comunque utilissimo portarmi dietro una reflex ed effettuare le misurazioni a luce riflessa con lo spot delle mie Nikon. Non sbagliano mai.
Tanto da spingermi di ritenere quasi superfluo un esposimetro a luce continua se potete portarvi dietro un buon corpo macchina reflex con un'ottica tipo 100mm e la possibilità di leggere spot.
Se usate luce lampo, dovete avere un'esposimetro adeguato.
Tenete conto che in esterni il vento stesso può farvi muovere il banco ottico. specialmente se usate fotocamere grandi. prendete solo treppiedi con bassissima torsione assiale.
Tra tutti quelli che ho provato i migliori sono i Gitzo, poi ci sono altri marchi buoni, ma vanno valutati ogni singolo modello.

Non ho mai provato quelli al carbonio, li distruggerei in poco tempo, ma forse per uno che ha la cura di un fotoamatore la cosa può essere diversa.

Tenete conto, infine del costo di ogni singolo clic.
In DIA 10x12 stiamo sui 6 euro, considerando che in genere si scatta due volte lo stesso soggetto su ambedue i lati del caricatore siamo sui 12 euro...
meditate.

[claudiom]

I professionisti qualche volta...

"bassissima torsione assiale"...mai sentito parlare del sasso pesante appeso sotto il cavalletto?

E comprarsi una buona nikon per avere l'esposimetro spot...

Non resto più meravigliato dai professionisti

ciao claudiom

ps sono un dilettante, me lo posso permettere, ma non penso che i professionisti siano peggio di me

[digeiset]

La torsione assiale non può essere eliminata o ridotta con un sasso appeso, in quanto "assiale" cioè la rotazione del treppiede sul suo asse verticale. E' una componente strutturale dello strumento che non si può migliorare con zavorramenti, a meno di non seppellirlo, ma quella è un'altra cosa.
Ti passo questa cosa in quanto non professionista...

Riguardo all'esposimetro quello delle mie Nikon, dalle F3 fino alle digitali ha sempre funzionato a perfezione.
Non mi vergogno affatto di dire che sempre più spesso lascio i miei esposimetri a casa. D'altra parte il mio scopo è produrre immagini, cioè non ho niente da dimostrare. Come diceva Vespasiano "non olet". Funziona? Allora non vedo quale sia il problema. Tanto un corpo Nikon me lo devo portare dietro in ogni caso.
Riguardo alle misurazioni che si possono ottenere con un corpo Nikon a lettura spot con su montato un tele non sarei troppo ironico, e lo dice uno che ha speso un paio di stipendi, (non i miei di stipendi perché non l'ho mai avuto uno stipendio, parlo di stipendi di persone che fanno un'altro lavoro e che forse vorrebbbero...) in esposimetri e ammenicoli vari, come sonde repro, fibre ottiche, ecc. ecc. Sempre secondo me parzialmente inutili.

Poi se vi sentite più fichi con un vecchio esposimetro a goccia mentre sorseggiate un thè e rimirate un paesaggio montano stile pubblicità amaro montenegro, non c'è problema.

Questa è la cosa stupenda della fotografia, ho conosciuto americani che lavoravano con folding di legno aggiustate con il nastro da carrozziere, che producevano immagini molto personali, persone preparate e vulcaniche che dirigevano la loro ironia verso elementi costruttivi, e non inutilmente verso l'esperienza (proficua fino a prova contraria) altrui.
Credo che il valore di una persona che umilmente e senza fronzoli mette a disposizione la sua esperienza meriti di più che facili ironie, specialmente se non si sa bene cosa sia e come agisca la torsione assiale.
Ciao

Per chiudere, vedo che sicuramente l'apporto che posso dare in questa sezione è meno che minimo, dato che siete tutti più che navigati e ben sapete che attrezzature e che tecniche attuare, tipo zavorre o 4 chassis.

[mxa]

Io vado in giro con una 8x10 per i monti. E' una Phillips 8x10 che potete vedere qui: leggera ma molto rigida, con una costruzione che ha fatto scuola e che ha ispirato la Shen-Hao quando ha progettato la sua 7x17. Quando dico "rigida" parlo relativamente al peso, non e' certo una Sinar P2!

Vado in giro per i monti, anche per ore in salita. Ho una buona gamba ma non sono palestrato, ho un po' di vertebre in crisi, sono sovrappeso, mi ricordo di Carosello, insomma, piantiamo li' che e' meglio

La macchina, tre chassis, due obiettivi in Copal 1, un cavalletto, quattro filtri 100x100, un paraluce a sistema, cavetto flessibile, esposimetro e cartoncino, iPOD e cuffiette, matitina e quadernetto.

Dal punto di vista di ricerca personale ho deciso dopo molto pensare, leggere e penare, che mi affascinava il concetto della unicita' dell'immagine. Ho quindi ordinato una 14x17 dalla Lotus con cui scatto Ilfochrome dentro la macchina. Tutta la storia la potete leggere qui in "Going Ultra". Dovete stomacare l'inglese, mi spiace, ed e' diviso in tre parti.

Scrivo tutto questo solo per sottolineare che quando i vincoli di efficienza esecutiva che molte delle specializzazioni di un fotografo professionista giustamente richiedono non sussistono (perche' uno e' un dilettante oppure un professionista "fine art" - perdonatemi il termine), il GF e' un mondo creativamente stimolante da esplorare.

Certo, se dovessi fare duemila scatti all'anno in GF sarei anch'io entusiasta di qualunque nuovo strumento che mi permette di evitare tutte le complicazioni (per non parlare dei costi!) che il GF introduce. Ma quando all'interno di un mio progetto faccio cinquanta scatti nell'arco di sei mesi ho scattato tanto. Forse troppo.

L'unica cosa in cui la mia esperienza e' divergente da quella di Digeist e' sul fatto che il GF fa "fico". Io quando scatto con la 8x10 vengo sempre preso dai passanti curiosi come un povero disgraziato che non si puo' permettere di fotografare con una digitale dato che usa la macchina del nonno. Quando fotografo con la 14x17 invece si mettono semplicemente a ridere, regalandomi uno sguardo pieno di compassione. In ogni caso non ho mai percepito di essere considerato "fico", mannaggia.

Quanto sopra strettamente personale, come sempre.

[claudiom]

Mi spiace che dig. si sia piccato del mio intervento, ma d'altra parte io mi ero piccato del suo quando diceva "se vi piace soffrire", ma mi scuso.
Per quanto riguarda i "consigli" penso convenga adoperare, per non sembrare che ci si ponga al di sopra, la parola "pareri".

ciao claudiom

[claudiom]

Mi piacerebbe sapere da mxa quali le sue considerazioni per la scelta del formato.

grazie, claudiom

[mxa]

Ho iniziato come tanti con il 4x5 (una Arca-Swiss). Ho qualche problema di vista pero' che mi rendeva difficile usare il vetro smerigliato e quindi usavo il visore reflex, che e' un coso molto ingombrante da portarsi nel sacco, anche se non e' pesante. Questo problema insieme al voler cominciare ad usare Ilfochrome dentro alla macchina con una dimensione accettabile da poter proporre come "piccola stampa" mi ha fatto passare all'8x10. Ho acquistato su Ebay un kit di trasformazione della AS e poi, venduto il materiale AS, mi sono fatto fare da Dick Phillips una 8x10 strettamente da "escursione"

Al di la' dei miei problemi di vista e del desiderio di avere stampe di discreto formato con Ilfochrome, il 4x5 e' un formato che va benissimo, e per chi si arrampica - soprattutto con il sistema dei Quickload, nonostante i limiti che impone nella scelta dei film, e con dei Copal 0 piccolini - si puo' seriamente andare sui quattromila metri senza essere dei palestrati ma solo in forma discreta. Nonostante il mio equipaggiamento minimalista, il mio 8x10 (camera, lenti, cavalletto, chassis, etc) pesa un sei chili, piu' acqua, ricambi, un po' di cibo, etc insomma si arriva sui 9-10 chili. Troppo per salite impegnative (per il sottoscritto).