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Addio alle lampadine ad incandescenza dal 2010?

 
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Addio alle lampadine ad incandescenza nel 2010...
corro a fare scorta, per me è un problema!
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non è un problema, lo risolverò in tutte le occasioni
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che nostalgia... ma sopravviverò! viva l'ecologia!
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è un casino, sicuramente non spariranno e le acquisterò come gioielli
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la qualità della luce di tutte le alternative è orrenda o costosissima
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ci sono alternative validissime, addio filamentino!
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fotografo solo al sole e non mi importa; in alternativa candele
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non capisco la domanda. posso andare al bagno?
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Autore Messaggio
Maestro_Yodo_San
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MessaggioInviato: Lun 24 Dic, 2007 3:21 pm    Oggetto: Addio alle lampadine ad incandescenza dal 2010? Rispondi con citazione

http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_10/bando_lampadine_incandescenza_1df1ed3c-a746-11dc-a6a3-0003ba99c53b.shtml

Oltre all'aspetto ecologicio, per alcuni discutibile (sia in termini energetici che ambientali), volevo sottoporre a tutti questa notizia per quel che può comportare nel mondo fotografico: dalle abitudini, a quel che si studia sui manuali, ai rapporti con la strumentazione dalla più comune a quella professionale, a... qualsiasi cosa vi venga in mente Wink

Piccolezze, bazzecole, quisquilie ... oppure ci sono dei problemi che vedete profilarsi all'orizzonte tanto da farvi una scorta in cantina e in soffitta? Wink

( Meglio rispondere al presente post, ma il post originale, già con un po' di discussione è disponibile anche qui: http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=258837 )

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federico87
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MessaggioInviato: Lun 24 Dic, 2007 5:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non vedo dove stia il problema, di quanto varia la temperatura colore rispetto alle lampadine a incandescenza? quanti qui usano le pellicole tarate per luce al tungsteno? chi ha esigenze particolari potrà ricorrere ai filtri correttivi come si è sempre fatto, per il digitale il problema non esiste
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Cosimo M.
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MessaggioInviato: Lun 24 Dic, 2007 7:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sul piano della speculazione industriale ho risposto nell'altro topic.
Sul piano della fotografia, le lampade fluorescenti nelle diverse varianti sono già in uso.

Io (e non penso di essere l'unico) le uso nello still-life dove sono la scelta più indicata.
Non pesano sulla bolletta, per piccole potenze sono piuttosto economiche e, soprattutto, generano pochissimo calore.
Quest'ultimo aspetto è di grande importanza nello still-life, in quando il calore delle lampade ad incandescenza può facilmente portare a rischi di incendio, ustioni ma anche a deterioramento di materiali.

La gestione delle dominati di colore non è affatto ridicola come presentata dal post precedente.
Le lampade fluorescenti non hanno lo spettro continuo e non raggiungeranno per ora la resa cromatica di quelle ad incandescenza.
Per ridurre questo problema sono state introdotte le polveri trifosforo e ultimamente le pentafosforo in alcuni modelli evoluti.
Ma i produttori, forse consci di questo tallone d'achille, si guardano bene dallo specificare le caratteristiche fotometriche dei propri prodotti.

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Maestro_Yodo_San
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MessaggioInviato: Lun 24 Dic, 2007 8:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Cosimo M. ha scritto:
Sul piano della speculazione industriale ho risposto nell'altro topic. (...) La gestione delle dominati di colore non è affatto ridicola come presentata dal post precedente.
Le lampade fluorescenti non hanno lo spettro continuo e non raggiungeranno per ora la resa cromatica di quelle ad incandescenza.
Per ridurre questo problema sono state introdotte le polveri trifosforo e ultimamente le pentafosforo in alcuni modelli evoluti.
Ma i produttori, forse consci di questo tallone d'achille, si guardano bene dallo specificare le caratteristiche fotometriche dei propri prodotti.


queste mi sembrano cose molto interessanti. Hai dei link verso documentazione interessante, magari di quei produttori che fanno dell'informazione uno dei punti di forza? (se esistono)

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federico87
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MessaggioInviato: Mar 25 Dic, 2007 12:22 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Segnalo questo link che ho trovato, è datato infatti i prezzi sono ancora in lire, ma penso che si parli sempre dello stesso tipo di lampadine
http://www.greenpeace.it/archivio/clima/oplampc.htm

Citazione:
Esistono due tipologie di lampadine a basso consumo, quelle con alimentatore convenzionale e quelle con alimentatore elettronico (dette anche <<compatte>>). Entrambi i tipi hanno il normale atacco E27; di quelle elettroniche si trovano anche con attacchi piccoli del tipo E14 (<<mignon>>).



Le lampadine fluorescenti con atacco convenzionale costano meno, durano meno e hanno una qualità di luce inferiore a quelle con attacco elettronico. Il dispositivo elettronico alza la frequenza della luce dai 50 Hertz (50 cicli al secondo) a 35.000 Hertz, migliorando di molto la qualità della luce prodotta. Così oggi ci sono sul mercato lampadine a basso consumo il cui spettro di luce <<emula>> molto bene quello delle lampadine a incandescenza e si avvicina allo spettro di luce solare.


In particolare con lampadine da 35.000 hertz qualsiasi problema dovuto al fatto che la luce non è continua svanirebbe, si tratterebbe al massimo di fare una piccola compensazione dell'esposizione su tempi di posa lunghi

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Maestro_Yodo_San
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MessaggioInviato: Mar 25 Dic, 2007 2:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

federico87 ha scritto:
(cut)
In particolare con lampadine da 35.000 hertz qualsiasi problema dovuto al fatto che la luce non è continua svanirebbe, si tratterebbe al massimo di fare una piccola compensazione dell'esposizione su tempi di posa lunghi


scusa puoi essere più preciso su cosa intendi per compensazione? thanx!! Smile

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federico87
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MessaggioInviato: Mar 25 Dic, 2007 6:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Siccome la luce non è continua, l'esposizione corretta sarà un pelo più lunga per tenere conto dei momenti di buio, col neon si fa così si cerca di usare un tempo più lungo di 1\100s per essere sicuri di cogliere almeno un ciclo di illuminazione competo (il neon dovrebbe avere una frequenza attorno ai 100 hertz) e in caso di pose lunghe si sovraespone leggermente, presumo che la cosa si adatti a qualsiasi tipo di luce non continua
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Maestro_Yodo_San
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MessaggioInviato: Mer 26 Dic, 2007 2:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

federico87 ha scritto:
Siccome la luce non è continua, l'esposizione corretta sarà un pelo più lunga per tenere conto dei momenti di buio, col neon si fa così si cerca di usare un tempo più lungo di 1\100s per essere sicuri di cogliere almeno un ciclo di illuminazione competo (il neon dovrebbe avere una frequenza attorno ai 100 hertz) e in caso di pose lunghe si sovraespone leggermente, presumo che la cosa si adatti a qualsiasi tipo di luce non continua


compriendo, grazie, interessante!! Smile

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Cosimo M.
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MessaggioInviato: Mer 26 Dic, 2007 6:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Maestro_Yodo_San ha scritto:
queste mi sembrano cose molto interessanti. Hai dei link verso documentazione interessante, magari di quei produttori che fanno dell'informazione uno dei punti di forza? (se esistono)


Il minimo di informazione ufficiale che esiste lo si trova sui siti dei due principali produttori di lampade fluorescenti cioè osram e philips.
Altre informazioni le ho trovate ricercando su google e trovandole in prevalenza in forum sugli acquari dove è molto sentito il problema della qualità della luce fluorescente.

Sul tema sono piuttosto informato (e un po incazzato) per i seguenti motivi.

In autunno mi sono equipaggiato con una gabbia di luce per piccoli still-life.
Ho subito pensato ad illuminarla con fluorescenti compatte per evitare il grosso problema dei surriscaldamenti delle lampade ad incandescenza.

Pur occupandomi professionalmente d'altro, sono sempre un perito elettrotecnico con degli studi di ingegneria elettronica interrotti.
Ho quindi ricercato i grafici spettrali dei vari prodotti per poter acquistare quelli con le tonalità cromatiche più neutre.
Per i tubi sono disponibili, ma non per le compatte dove, quando va bene, i produttori distiguono un bianco, un bianco caldo e magari un bianco freddo.
Morale: sto acquistando, provando e buttando lampade alla ricerca di un tipo con una resa cromatica ottimale Triste

Con quelle a resa calda che mi sono capitate, il bilanciamento del bianco nelle alte luci in PW non garantisce affatto un eguale bilanciamento nelle ombre che rimangono marroncine.

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Francesco Catalano
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MessaggioInviato: Gio 27 Dic, 2007 11:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

PARTENDO DA QUI
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=258837&postdays=0&postorder=asc&start=20


Piero_Bo ha scritto:
Granato ha scritto:
va bè ma mica l'avrà prese on line.... LOL LOL

spero sia andato al negozio Very Happy

Granà .. me so scaricato il catalogo della philips .... dici che ho trovato un dato che parlava di temperatura colore 5600 ?

Se avevo trovato qualcosa chiedevo il link ??

E poi dicono che a Natale bisogna essere buoni?

Te spiezzo le manine e ci gioco a shangai Diabolico si lo so, so piccoletto e magretto ... ma nun me stuzzicà LOL


esistono dei tubi neon nel listino che garantiscono una luce a quella temperatura ma si tratta di prodoti della tipologia "elettronica" che funzionano in abbinamento con altri componenti particolari (ATTENZIONE non ne capisco nulla ma mi ero fatta una ricerca Imbarazzato ) ........ in pratica se non ricordo male si montano in coppie, il costo è alto e i componenti costano anche di più, sostanzialmente sono quelli usati nelle lampade Lupo (www.lupo.it)

di queta tipologia ne producono varianti con diversa temperatura colore (oltre un altro parametro che non ricordo bene ma mi sembra che serviva a garantire la resa costante del colore) utili per esaltare certi cromatismi come ad esempio (lo dicono loro) per le vetrine delle macellerie (molto rosso) panifici (......) e altro che non ricordo

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Italian Comrade
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MessaggioInviato: Gio 27 Dic, 2007 11:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione





Colonna sonora al thread

Una via per ottenere uno spettro di Luce Naturale da un set di Fluorescenti, è di combinare tubi/bulbi con caratteristiche differenti.
Ho avuto modo di visionare da vicino presso un paio di laboratori, le lampade che usano i Restauratori d'Arte,
tipo 'bank' più grandi di queste:
http://www.cprroma.it/macchinari_attrezzature.asp




ed effettivamente montavano una serie di 6-8 tubi disuguali per caratteristiche di emissione;
da spente, ad occhio nudo anche il loro colore appariva di un bianco leggermente differente l'uno dall'altro, segno che lo strato spalmato sottovetro era composto da miscele differenti.
Anche i numeri di serie confermavano la disuguaglianza.

Stiamo però parlando di tubi, per i quali ho trovato su un catalogo (cartaceo) presso un rivenditore, un'abbondanza di riferimenti allo spettro emesso, grafico compreso.

Rimane la caratteristica che le fluorescenti emettono per 'picchi' lungo lo spettro solare,
per cui ottenere un distribuzione il più possibile 'uniforme' di questi picchi, si avvicina ad una emissione lineare.
Questo però non sono sicuro che si sia ancora riusciti ad ottenerlo da un singolo elemento, per cui la soluzione del 'combo' viene praticata.
Dev'essere così anche per le lampade dei dentisti.

Per lo still-life però c'è un inconveniente:
mentre dette lampade vengono tenute ad un paio di metri dal soggetto, per cui le diverse emissioni hanno modo di diffondersi, miscelarsi 'per strada' e raggiungere il soggetto come un sol fascio (senza alcuna allusione politica ...), un set per still-life non potrebbe essere composto da bulbi, uno a sinistra diverso dal corrispondente a destra, ed inoltre la distanza operativa è inferiore.





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