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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 09 Nov, 2007 10:42 am Oggetto: La foto e il suo specchio |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 25 Giu, 2010 10:15 am, modificato 1 volta in totale |
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Pixelcube utente attivo
Iscritto: 31 Mgg 2004 Messaggi: 2564 Località: Caluso (Torino)
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Inviato: Ven 09 Nov, 2007 6:34 pm Oggetto: |
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il buon Arnheim ha fatto addormentare battaglioni di studenti di storia dell'arte...
Perchè flippare un'opera d'arte in orizzontale?
L'unico motivo potrebbe essere quello di leggere correttamente quel determinato quadro da parte di un giapponese o un arabo (entrambe lingue che scrivono da destra a sinistra).
Perchè come la scrittura, anche la pittura viene composta, progettata e realizzata per essere letta nello stesso modo in cui si scrive.
Sulla struttura alla base delle opere d'arte nulla da dire, Charles Bouleau è un autore fondamentale per comprendere come dietro la pittura si celi spesso una struttura geometrica studiata per ottenere una particolare percezione.
Per cui sulla tua affermazione che il flip porti ad un opera migliore, ho parecchi dubbi, anche perchè per l'appunto l'autore ha creato tale opera in quel senso.
In 4 anni di artistico e 4 di accademia non avevo mai sentito questa teoria...
_________________ www.stefanomanca.com |
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pask utente attivo

Iscritto: 15 Feb 2006 Messaggi: 5941 Località: Salerno
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Inviato: Sab 10 Nov, 2007 1:00 pm Oggetto: |
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Pixelcube ha scritto: | L'unico motivo potrebbe essere quello di leggere correttamente quel determinato quadro da parte di un giapponese o un arabo (entrambe lingue che scrivono da destra a sinistra).
Perchè come la scrittura, anche la pittura viene composta, progettata e realizzata per essere letta nello stesso modo in cui si scrive. |
In un'altra discussione mi sembra che qualcuno (anche claudiom, se ben ricordo) sostenesse il contrario. Qual'era il topic? Eh, vattelapesca, non lo trovo...
In effetti non mi sembra che scrittura e fotografia siano tanto simili... non si tratta di ripetere in un certo ordine (noto a priori) una serie di simboli (noti a tutti), si tratta più che altro di mettere insieme linee, spazi, forme e colori e, soprattutto, di forzare l'occhio di chi guarda attraverso una direzione precisa, conducendolo in un percorso deciso dall'artista...
In questo senso lo "specchiare" di un'opera può essere utile...
Ciao
_________________ Io non vivo nel mondo reale.
Vivo nel mondo astratto, creato dalla mia fantasia.
Ed è un bel posto... |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Sab 10 Nov, 2007 2:27 pm Oggetto: Re: La foto e il suo specchio |
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claudiom ha scritto: | Anche nel mondo della storia e critica d'arte è stata una operazione importante: fu il primo argomento che ridimensionò la visione iconologica delle opere d'arte a favore di quella psicologico/strutturale (detto in fretta). |
Visione "iconologica", Claudio? Cioè visione che privilegia il significato rispetto alla forma? Han cominciato ben prima di Arnheim, nell'Ottocento, a sostenere che la forma è tutto. Ma queste separazioni nette riflettono solo la difficoltà ad avere una visione unitaria dell'arte. Per esempio Leon Battista Alberti scrisse 600 anni fa che fine della pittura è "l'istoria", ma con ciò non intendeva sostenere certo che solo il significato ha rilievo. Forma e significato erano per lui Uno.
Ben prima di Arnheim, che aveva consapevolezza di ciò, proprio Alberti e Leonardo parlarono dell'importanza dello specchio. Mi limito all'Alberti, che lo consigliava nel De pictura come sistema per verificare la composizione: Citazione: | E ti sarà (Alberti si rivolge al pittore, ndr) veramente a conoscer questo un ottimo giudice lo specchio. E non so io in che modo le cose dipinte abbino una certa grazia nello specchio, purché elle non abbino difetto. Oltra di questo è cosa maravigliosa, quanto ogni difetto nella pittura apparisca più brutto nello specchio. Emendinsi dunque le cose ritratte al naturale mediante il giudizio dello specchio |
_________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 10 Nov, 2007 2:30 pm Oggetto: |
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C'era la parola "talvolta"e a qualcosa servirebbe, nella frase .
Penso possa essere di qualche utilità, per chi voglia, spulciare come venga interpretata una opera d'arte da psicologi, da strutturalisti, da iconologi, da storicisti e di quanto le posizioni inziali siano (state) difformi.
Penso anche possa essere utile informarsi, se si vuole, di dove stia andando critica e storia dell'arte figurativa, intendo quella vera, non quella gridata, intendo quella che resterà.
Oppure anche solo guardare le nostre foto che non funzionano e darci una occhiata girate a specchio, TALVOLTA ci sono delle gradite sorprese.
Sul perchè si veda, sempre volendo, anche il forum "biancoandnero".
ciao claudiom
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Sab 10 Nov, 2007 2:41 pm Oggetto: Re: La foto e il suo specchio |
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Non si fonda sul "talvolta" la mia osservazione, caro claudiom, ma su questa affermazione:
claudiom ha scritto: | fu il primo argomento che ridimensionò la visione iconologica delle opere d'arte a favore di quella psicologico/strutturale (detto in fretta) |
Lo specchio si usa da secoli, e non per privilegiare la visione strutturale a scapito dell'iconologica o cose simili, cioè per farer ideologia mediante una metodologia, ma semplicemente per avere piena consapevolezza della composizione. In ciò Arnheim ha saputo ascoltare i maestri del passato e trarre insegnamento. Nihil sub sole novi.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 10 Nov, 2007 6:49 pm Oggetto: |
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Nico, tanto per fare l'antipatico: ho scritto questo post iniziale pensando a te, voglio dire sperando che tu lo avresti letto e commentato, poco mi sarebbe importato che tu non fossi concorde, ma, per lo meno, avere qualcuno con cui discutere che sapesse quel che dice!
Quello successivo mio si è sovrapposto al tuo, l'ho scritto senza averlo letto: no problem siamo d'accordo, anche a me il vecchio insegnante di incisione disse di guardare la composizione allo specchio per vederne le debolezze, penso pure che questo fatto sia una parte del bello del banco ottico.
Sulle diverse linee di pensiero critico sono il primo a dire che ho semplificato troppo.
Quel che temo, con qualche fondatezza, è che a molti, tra quelli che guardano, le due Sistine non paiono diverse, cosa che mi dispiace.
ciao claudiom
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Dom 11 Nov, 2007 12:59 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | ... penso pure che questo fatto sia una parte del bello del banco ottico. |
Già...
claudiom ha scritto: | ...
Quel che temo, con qualche fondatezza, è che a molti, tra quelli che guardano, le due Sistine non paiono diverse, cosa che mi dispiace. |
A questo punto è d'uopo un aneddoto, raccontato da una guida turistica che, portato un gruppo a vedere la cappella sistina, si sente chiedere dove sono le altre quindci. Perché pensavano, alcuni di questo gruppo, che "sistine" fosse in realtà corruzione per "sixteen"...
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Dom 11 Nov, 2007 3:04 pm Oggetto: |
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Pixelcube ha scritto: |
Perchè come la scrittura, anche la pittura viene composta, progettata e realizzata per essere letta nello stesso modo in cui si scrive.
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questa va da sin a destra o da destra a sinistra?
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federico87 utente attivo
Iscritto: 22 Apr 2007 Messaggi: 900
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Inviato: Dom 11 Nov, 2007 4:37 pm Oggetto: |
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Letta in questa maniera mi sembra tutta un'altra cosa, molto più dinamica, le barche che vengono spazzate dall'onda assumono un0importanza che altrimenti non avrebbero, direi da destra verso sinistra quindi, mi fido di chi dice che le immagini vengono lette nello stesso senso in cui si leggerebbe un testo scritto.
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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federico87 utente attivo
Iscritto: 22 Apr 2007 Messaggi: 900
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Inviato: Dom 11 Nov, 2007 6:28 pm Oggetto: |
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In entrambi i casi l'immagine ribaltata diventa più dinamica, in particolare nella seconda trovo che le nuvole acquisiscano tutto un altro ruolo se leggi l'immagine da destra, risalta anche molto di più il contrasto tra il bianco delle nuvole e il rosso del vulcano
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Dom 11 Nov, 2007 6:43 pm Oggetto: |
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federico87 ha scritto: | In entrambi i casi l'immagine ribaltata diventa più dinamica, in particolare nella seconda trovo che le nuvole acquisiscano tutto un altro ruolo se leggi l'immagine da destra, risalta anche molto di più il contrasto tra il bianco delle nuvole e il rosso del vulcano |
Sarà un limite mio, ma non capisco. Quella che ho pubblicato non è ribaltata. E' così. Se la ribalti, cambia. Ma di dinamico non ci vedo nulla.
_________________
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 1:45 am Oggetto: |
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l'immagine del fuji è postata corretta nn è stata ribaltatata.
rimandendo all'onda:
forse che i giapponesi leggono la immagini come noi?
forse che dire ke si legge secondo secondo il verso con cui si scrive è un luogo comune?
forse la lettura sin-destra è da cercarsi in altri luoghi?
e questa come si legge?
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federico87 utente attivo
Iscritto: 22 Apr 2007 Messaggi: 900
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 2:23 am Oggetto: |
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Quella del monte fuji ho provato a ribaltarla per i fatti miei e mi sono limitato a postare le conclusioni.
Sulla lettura da sinistra a destra o viceversa sarebbe da trovare qualche studio scientifico.
Come ho detto mi fido di chi mi dice che leggono da destra verso sinistra perchè mi sembra plausibile per motivi culturali, qualcuno potrebbe dire che per motivi fisiologici slegati dal contesto culturale leggono le immagini come noi al che gli chiederei per quale motivo allora scrivono al contrario.
Se hai delle fonti che dicono qualcosa in più ti pregherei di postarle, è un argomento che mi interessa parecchio.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 8:11 am Oggetto: |
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Scrisse hokusai che le barche stavano tornando a casa.
Chi voglia può dare una occhiata a qualche centinaia di incisioni giapponesi o cinesi e vedere in quale verso si svolge l'azione e trarne le conseguenze con la propria testa.
Per non parlare del teatro classico giapponese.
Gli emisferi cerebrali sono uguali per tutti.
ciao claudio
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 9:41 am Oggetto: |
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Solo per rammentare che i giapponesi scrivono in diversi modi a secondo del tipo di sistema che usano.
Gli ideogrammi vengono letti dall'alto in basso. La scrittura codificata in orizzontale.
Ciao.
_________________ federico |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 10:01 am Oggetto: |
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Gli studi scientifici sono i soliti, si trovano anche in bibliografia, su 4u.
La "lettura" del quadro da sin a dx dovuta della scrittura fa il paio con la visione tridimensionale dovuta alla distanza tra gli occhi.
Non torno più sull'argomento, troppo frusto, per me, ciao claudiom
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Lun 12 Nov, 2007 10:03 am Oggetto: |
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I bambini in età prescolare (quindi prima che imparino a leggere e a scrivere) hanno la capacità di comporre disegni in maniera impeccabile (seppure con i limiti dovuti all'età). La lettura di questi disegni e prevalentemente da sinistra a destra.
Molto dopo impareranno a scrivere, e spesso con questo perderanno la capacità di creare disegni con composizioni corrette (ma questa è un'altra storia).
_________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
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