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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Gio 25 Ott, 2007 10:24 am Oggetto: |
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federico87 ha scritto: | Citazione: | Ho notato differenze sostanziali, osservando il lavoro di fotografi che conosco, tra chi ha iniziato con il digitale e chi proviene da anni di esperienze con la pellicola e la CO.
Non so se sia/sarà un problema, senz'altro le fotografie ne risentiranno. |
Non sono mai stato a osservare queste differenze, ma mi stupirei se non ci fossero, il mezzo è cambiato e non tanto per resa\qualità ma proprio per il procedimento con cui si ottiene la fotografia, però non deve essere una cosa negativa, è normale che ci sia un cambiamento nel tempo, specialmente se cambiano i mezzi |
Differente non significa necessariamente peggiore. Nemmeno migliore.
Se qualcosa va perduto, però, non è certamente un bene.
E' normale che ci siano cambiamenti, è auspicabile che ci siano anche miglioramenti.
Ciao
Ale _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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mirkoo utente
Iscritto: 13 Set 2007 Messaggi: 93 Località: Firenze
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Inviato: Lun 29 Ott, 2007 11:32 am Oggetto: |
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Due parole...
Il mezzo influisce in maniera determinante sul risultato finale, su questo non ci sono dubbi. Personalmente quando mi prefiggo un dato risultato cerco di scegliere il mezzo che mi sembra più congeniale. Utilizzo una valanga di tipi di macchine fotografiche e di modi di post produzione (da photoshop alla CO)
Sarà che sono giovane e ho voglia di sperimentare!
Il fatto del tanto lavoro per ottenere un buon risultato mi sembra una visione un po' superficiale, anche perchè è il risultato che a mio avviso ha importanza e se questo risultato si ottiene con meno lavoro, va bene lo stesso. La semplicità (che io chiamerei sintesi) non è sempre segno di un lavoro di valenza inferiore, lo dimostra la storia dell'arte e della letteratura! |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 29 Ott, 2007 11:56 am Oggetto: |
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Penso che si debba fare attenzione al mezzo "che semplifica" il lavoro, che lo sveltisce.
Mi viene in mente quanta poca sensibilità dei materiali si ritrovi oggi nelle sculture, dopo l'introduzione del martello pneumatico ("Messia selvaggio" di Ken Russell).
I processi mentali con cui si producono le rappresentazioni (di genere artistico) rimangono oscuri...piano a levarci dei pezzi che magari contano.
ciao claudiom |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 1:29 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Il mezzo condiziona il pensiero, il mezzo non è neutro, il mezzo deve essere ponderatamente deciso, il mezzo determina il risultato finale.
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Risalendo a palla al post di claudiom
Mi par di capire, che il "risultato finale" debba essere ben deciso a priori,
e da lì, scegliere con cura il mezzo
Sbaglio qualcosa?
Ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 3:14 pm Oggetto: |
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Ci sono due approcci al fare fotografico: il primo "alla Ansel Adams", la cosiddetta previsualizzazione del risultato finale: al momento della ripresa si immagina come deve essere il prodotto finale e si operano le scelte di conseguenza.
Il secondo è quello che ritiene la scelta della fotocamera come un "range" entro cui il prodotto finale si muoverà e il file/negativo come occasione per muoversi in quel range.
Il primo crea un continuum tra scelta del soggetto fotocamera postproduzione, il secondo divide più nettamente il momento dello scatto dalla postproduzione.
(sto da sempre col secondo)
ciao claudiom |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 6:16 pm Oggetto: |
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Citazione: |
...il secondo divide più nettamente il momento dello scatto dalla postproduzione.
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Cioè? Scatto a caso con quello che ho, tanto ci si pensa dopo? |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 6:33 pm Oggetto: |
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Ti sembra che ho scritto questo? |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 8:19 pm Oggetto: |
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Il risultato differente di uno stesso scatto non mi sembra dica molto
Casualità, cattiva attenzione, volubilità, insoddisfazione.... mhà?
Ma prendendo spunto da AA
Una domanda
I fotografi paesagisti che utilizzano il grande formato, sono giunti a questa soluzione tecnica perchè..... 2 ipotesi:
1. Si sono innamorati del banco, e di conseguenza sono divenuti paesagisti e non reporter
2. Per riprendere il paesaggio, c'è stato un adattamento ed una scelta
ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 8:28 pm Oggetto: |
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Difatti Dani penso che l' alfiere della previsualizzazione sia HCB.
Adattamento a cosa Oja? scelta di che?
claudiom |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Lun 05 Nov, 2007 10:56 pm Oggetto: |
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Deduco che per te, claudiom, sia valida la prima ipotesi
ciao |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Sab 10 Nov, 2007 10:38 pm Oggetto: |
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Secondo me il mezzo è importante. Fare le fotografie lo vedo un po' come un viaggio: se ho una 500f del '72 è un discorso, se ho un Mercedes 5000cc di ultima generazione, è un' altro. Ma magari non è detto che sia peggiore: con la 500 passo per le statali, vedo i paesi, mi fermo al bar, a pranzo in una trattoria... col mercedes, prendo l' autostrada, mi fermo a fare il pieno e prendo un caffè: arrivo prima, ma forse con la 500 è diverso. Se devo lavorare meglio arrivare prima, ma tra noi, credo che sia più consono viaggiare con la 500f del '72.
Poi è ovvio che ogni viaggio ha bisogno di una sua meta e un suo perchè. Poi, si possono fare milioni di discorsi, il digitale, al pellicola, la cultura del bit e quella della camera obscura...
Ma di fatto, litigano i pittori! Io li ho sentiti: l' uno che parla del collega come di un pezzente, solo perchè usa tecniche differenti! Di fatto è quello che facciamo noi fotografi quando si fa analogico contro digitale: si sembragalline che si leticano il gallo!
Ma in fondo, che diavolo gle ne frega a un non fotografo, che tecnica hai usato? Che gle ne frega all' all' albergatore, se sei venuto col mercedes o con la 500f? Se la stessa cosa ci metti 3 ore o tre giorni? Se gestisci un file con 5000,00 euro tra softwer e hardwer o se avvolgi chilometri di HP5 nelle bobine? E' solo una cosa di feeling personale o di esigenze oggettive.
Mi sembra che più che altro, certe volte manchi un motivo per fare qualcosa. Quando si è fotografato paesaggi, persone, cose... e tutte 'ste cose si sanno fare, allora serve un motivo per farle: una mostra, uno che ti paga, un progetto di ampio respiro che porta a qualcosa... Una meta e un motivo per affrontare il viaggio. _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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